La Capitaneria di Porto di Porto Empedocle ha sequestrato una serie di opere realizzate abusivamente presso la banchina Nord del porticciolo turistico di San Leone, ad Agrigento. In esecuzione al sequestro preventivo emesso dal pm Paola Vetro, questo lunedì i sigilli sono stati posti alle opere giudicate abusive nell’ambito di una struttura destinata a stazione rifornimento carburanti, bar e ristorante.
Si tratta, spiegano dalla Capitaneria di Porto, “delle opere e delle varianti realizzate sul pubblico demanio marittimo in difformità all’esistente titolo concessorio”. Diverse le contestazioni mosse, ad esempio il cambio di destinazione d’uso di una porzione di suolo inizialmente destinata ad autolavaggio e trasformata in area giardino/lounge bar, l’occupazione abusiva dell’adiacente struttura comunale dove è stata realizzata una zona nella quale sono stati sistemati dei tavoli e la recinzione con parapetti in vetro o ancora la realizzazione abusiva di una struttura prefabbricata destinata a servizi igienici e l’ ampliamento non autorizzato della sala ristorante e del bar.
L’attività investigativa che ha portato al sequestro trae spunto dall’attività di polizia demaniale programmata dalla Capitaneria di Porto-Guardia Costiera, d’intesa con la Procura di Agrigento, con il preciso obiettivo di contrastare gli abusi perpetrati a danno del pubblico demanio marittimo.
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