Avrebbero abbandonato i rifiuti in località Caos, a Porto Empedocle, creando nel tempo una vera e propria discarica abusiva. Il Comune adesso “punisce” gli incivili che dovranno badare loro stessi alla pulizia del sito.
Gli stessi che hanno sporcato, dovranno adesso ripulire. Erano una ventina gli empedoclini “sporcaccioni” scoperti nell’operazione “Kaos Calmo” della Capitaneria di Porto. Avrebbero trasformato una vasta area demaniale di circa 16.000 metri quadrati in una discarica a cielo aperto in località Caos, a Porto Empedocle. I particolari vennero resi noti in conferenza stampa, alla Procura di Agrigento, all’inizio dello scorso marzo.
Nei giorni scorsi, il sindaco di Porto Empedocle Ida Carmina avrebbe firmato l’ordinanza che impone agli empedoclini “sporcaccioni” di ripulire il sito. Lo dovranno fare a proprie cure e a proprie spese, avendo tempo sette giorni per procedere. In caso di inottemperanza, dal Comune dovranno trovare una soluzione in ogni caso, in quanto la zona – e siamo in periodo estivo – non è minimamente decorosa.
Secondo quanto ricostruito dalla Procura e dalla Capitaneria in conferenza stampa al termine dell’operazione “Kaos Calmo”, in alcuni casi i rifiuti abbandonati sarebbero stati dati alle fiamme. I “furbetti” che scaricavano lì la propria spazzatura, oltre a singoli cittadini privati, sarebbero stati anche soggetti operanti in piccole imprese che si sarebbero disfatti in modo “gratuito”, ma illegale, di materiale utilizzato per la commercializzazione di prodotti ittici, ad esempio cassette in polistirolo, imballaggi di cartone, cassette in plastica o scarti di pesce.
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