Catturato l’ex impiegato postale favarese che era fuggito all’estero con i soldi dei suoi clienti. Il cerchio su questa vicenda si è quindi chiuso. Stamattina conferenza stampa al Comando Provinciale dell’Arma Carabinieri dove sono stati illustrati i dettagli dell’operazione.
Ha fatto sparire nel tempo ben 573mila euro dai conti correnti degli ignari clienti, perlopiù anziani favaresi, per poi scappare all’estero con tutta la famiglia e precisamente in Germania, a Volklingen, una città al confine con la Francia.
Parliamo del favarese Pasquale Distefano, ex impiegato delle Poste Italiane, filiale 2 di via Carlo Alberto, di fronte a p.zza della Vittoria, che ieri è stato arrestato dai carabinieri collaborati fattivamente dalla polizia tedesca.
Ad annunciare oggi i particolari dell’importante operazione che chiude il cerchio attorno a questa che è stata definita “dolosa” vicenda sono stati il Col. Giovanni Pallegrino, comandante provinciale dell’Arma Carabinieri, e il Tenente di Favara Giovanni Casamassima. Presente anche il maresciallo ordinario Salvatore Tarantino; è lui che ha avuto l’intuizione investigativa.
Secondo quanto ricostruito dai Carabinieri, il modus operandi dell’ex impiegato dell’ufficio prendeva le mosse proprio dalla selezione di clienti particolarmente anziani e vulnerabili, i quali, dietro suo pressante consiglio, gli lasciavano sostanzialmente in custodia i propri libretti di risparmio, cedendo altresì alla lusinga della proposta di accedere a buoni fruttiferi, il cui contenuto era poi sistematicamente oggetto di prelievi e rimborsi non autorizzati. Il 62enne avrebbe raggirato una sessantina di clienti tra il 2011 e il 2017.
Distefano era ricercato in tutta Europa dopo che il Tribunale di Agrigento aveva spiccato un mandato di arresto con l’accusa di peculato. I militari erano sulle sue tracce sin dal 12 febbraio scorso, quando si era reso irreperibile all’emissione del provvedimento restrittivo. Dopo una caccia all’uomo senza tregua, lo scorso 3 aprile è stato effettuato un blitz all’interno dell’appartamento di questa cittadina di 40mila abitanti, trovandolo sul posto.
Stamattina, all’aeroporto di Milano Linate, i Carabinieri della Tenenza di Favara gli hanno stretto le manette ai polsi per poi condurlo agli arresti domiciliari, in un posto fuori Agrigento. Già a febbraio all’uomo erano stati sequestrati immobili e veicoli per quasi 600mila euro.
Una vicenda complessa e intrecciata quella che ha portato all’arresto dell’uomo. Si sono inoltre scoperti ricatti e intimidazioni. Secondo quanto ricostruito, l’ex impiegato dell’ufficio postale era a sua volta vittima di estorsione da parte di una coppia di coniugi.
Nello specifico, lo scorso febbraio la coppia, lei di Favara, lui di Messina, residente a Catania, è stata arrestata con l’accusa di avergli estorto, a più riprese, 250mila euro. A fare luce su quanto è accaduto a Favara furono i carabinieri della tenenza in collaborazione con la Guardia di Finanza. L’uomo, secondo quanto ricostruito, pare abbia adescato una ragazzina, una giovanissima di nemmeno 14 anni, mostrandole una foto dove erano visibili i suoi genitali per poi raccomandarle, in maniera provocatoria, di “farla vedere alla madre”. Madre che insieme al compagno, sempre secondo l’accusa, avrebbe sfruttato questo episodio per ricattare l’ex impiegato postale che, per non farli parlare e tenere sottaciuta l’intera vicenda, gli avrebbe dato nel tempo fino a 250mila euro, somme sottratte appunto dai clienti frodati.
Su questa vicenda sono in corso ulteriori accertamenti.
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