È stato definito come un vero e proprio blitz. Con una votazione lampo, l’Ars fa passare l’emendamento con il quale si rinviano all’aprile del prossimo anno le elezioni di secondo livello, quelle delle ex Province.
Saltano le elezioni degli Enti intermedi, alcuni gruppi della maggioranza all’Ars hanno fatto passare la norma che rinvia tutto all’anno prossimo. Dopo 6 anni di commissariamento, le elezioni nelle ex Province dovevano tenersi a fine giugno come previsto da mesi. Da adesso si terranno invece ad aprile 2020.
Un caso politico. Pare che il governo regionale fosse contrario al rinvio. La norma è però passata con voto segreto: 24 i voti favorevoli su 33 votanti e 59 deputati presenti in Sala d’Ercole. Si è astenuto il gruppo del M5S: “Era una questione tutta interna alla maggioranza”, commentano dall’Ars.
E infatti l’emendamento, presentato alla legge sulla promozione del turismo nautico e dei Marina resort, una legge insomma su un tema non proprio coerente con gli enti locali, è stato firmato da sei deputati di una maggioranza che per l’occasione non ci ha messo molto a spaccarsi. Un emendamento che è stato paragonato a un vero e proprio blitz messo in atto dai sei deputati.
Sul caso è subito sorta la polemica interna all’Ars. Con questa votazione lampo, comunque, per le elezioni delle Ex Province si dovrà aspettare il prossimo anno. Sono state chiamate anche elezioni di secondo livello, in quanto la consultazione non chiamerà al voto tutta la cittadinanza ma i soli consiglieri comunali dei Comuni a cui fa riferimento il Libero Consorzio o la Città Metropolitana.
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