Una vicenda denunciata nel lontano 2007 che dopo 12 anni si chiude con l’assoluzione perché il fatto non sussiste.
I giudici della seconda sezione penale, presieduta da Wilma Angela Mazzara, hanno assolto due tunisini 40enni dall’accusa di sequestro di persona e violenza ai danni di una donna disabile.
La donna, malata di Parkinson, li aveva denunciati dicendo di essere stata prelevata da Messina e di aver raggiunto in auto la città di Licata. Secondo l’accusa, la stessa avrebbe inoltre subìto due episodi di violenza sessuale di gruppo: una durante una sosta in autogrill e l’altra nell’albergo dove era stata portata contro la sua volontà.
Il pm Alessandra Russo, ieri mattina, al termine della requisitoria, aveva chiesto due condanne, una a 6 e l’altra a 7 anni di reclusione per i due tunisini.
Il difensore dei due imputati, l’avv. Gianluca Magliarisi, durante la sua arringa ha affermato: “Mi spiace dirlo per via delle sue condizioni di salute ma è notorio –ha detto- che si tratta di una persona che per i soldi si prostituisce e che non ha alcuna attendibilità”.
I giudici hanno deciso per l’assoluzione dei due imputati.
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