Intanto i creditori siciliani del gruppo CMC di Ravenna, pur restando ancora in attesa almeno di un acconto sul credito, hanno votato per la riapertura dei cantieri. La decisione è stata presa per evitare che l’Anas revochi gli appalti al gruppo CMC per inadempienza contrattuale, che comporterebbe anni di attesa prima del riappalto e poi del completamento dei lavori. Ripartono dunque i cantieri sulle principali strade statali siciliane che necessitano di interventi e che al momento rappresentano il simbolo della critica condizione della viabilità nella nostra isola.
I soldi ancora non ci sono, ma i lavoratori riprendono l’attività riavviando subito i cantieri in Sicilia e attuando le opere di messa in sicurezza delle principali arterie viarie dell’isola. Questa la decisione presa ieri dai creditori siciliani del gruppo CMC di Ravenna che hanno votato all’unanimità di accogliere le pressanti richieste dei governi nazionale e regionale, nonché dell’Anas e della stessa CMC.
“Abbiamo risposto ‘sì’ – spiega il Comitato dei creditori – unicamente per evitare che venerdì prossimo Anas revochi gli appalti al gruppo CMC per inadempienza contrattuale. Prima ancora che le nostre imprese e i nostri 2.500 dipendenti – aggiunge il Comitato – abbiamo a cuore l’interesse della Sicilia e delle comunità locali coinvolte dai cantieri rimasti incompiuti. Infatti, con la normativa attuale ci vorrebbero anni per riappaltare i lavori e non si potrebbe mantenere così a lungo una situazione di forte disagio a danno di chi deve percorrere queste strade e di chi ne attende il completamento per sviluppare le proprie attività”.
I lavori sulle statali Agrigento-Palermo e Agrigento-Caltanissetta ripartono dunque, nonostante i creditori siciliani del gruppo CMC di Ravenna non abbiano ancora ricevuto il promesso acconto sugli oltre 50 milioni di euro di crediti. La speranza è che entro il prossimo 12 marzo venga versato un acconto di 10 milioni di euro. Le imprese attendono inoltre di essere convocate a Palazzo Chigi per un tavolo tecnico che, con tutti i protagonisti della vicenda, definisca lo sblocco del pagamento del saldo e la programmazione del completamento dei lavori.
Per la riapertura dei cantieri sulle statali “decisiva è stata – a dire del primo cittadino di Agrigento Lillo Firetto – la protesta che i sindaci hanno voluto esprimere in un documento con cui si chiedevano soluzioni immediate”. “Ora vigileremo perché siano rispettate le scadenze per il completamento delle opere – afferma Firetto -. La ripresa delle attività sulle due strade significa far recuperare la serenità ai lavoratori ma anche dare una speranza ai tanti pendolari, alle imprese e a tutto il comparto turistico. Non saremo soddisfatti – conclude il sindaco – finché non diremo addio a deviazioni e semafori e finché le due strade non saranno ultimate”.
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