Anna Alba è sindaco di Favara da oltre due anni e mezzo. La durata della sua sindacatura ha già fatto il giro di boa: è stata sindaca di Favara per più giorni di quanti gliene restano. In campagna elettorale usando soprattutto la TV erano state fatte tante promesse agli elettori raggiunti direttamente nelle loro abitazioni; ma quante sono state realizzate e quante sono in fase di realizzazione?
In qualche caso si sta addirittura andando proprio in direzione opposta a quanto promesso, vedi la promessa della gestione dei rifiuti in house. I cittadini non sembrano soddisfatti del lavoro fin qui fatto, e la Favara del 2019 sembra non rispecchiare le promesse elettorali.
Sul canale 880 del digitale terrestre c’è SICILIA TV 2, il canale tematico che trasmette 24/24h repliche e programmi realizzati dal gruppo editoriale TVS FAVARA.
Proprio in queste ore era in replica la trasmissione del 24 maggio 2016 “io Candidato Sindaco” con ospite in studio la candidata del M5S Anna Alba, poi diventata subito dopo Sindaco di Favara.
Facendo i conti, Anna Alba alla data odierna ha governato con la maggioranza piena in consiglio comunale e nelle commissioni per oltre due anni e mezzo. Cioè è stata sindaco per più giorni di quanti gliene restano alla fine del suo mandato.
Nel corso della trasmissione “io Candidato Sindaco” le cose dette furono molte, anzi moltissime. La voglia di riscatto e onestà, assieme alle mille promesse fatte agli elettori da Anna Alba, dagli assessori designati e dal M5S favarese, portarono alla sua elezione.
Ma quante delle promesse sono state realizzate o sono in fase di realizzazione?
Diciamo subito che non serve ricordare cosa avrebbe dovuto fare il sindaco Alba se entro i due anni e mezzo di suo mandato politico non avesse realizzato almeno il 30% del suo programma elettorale.
Tralasciando infatti questo discorso, il programma elettorale stilato con minuzia e “cucito –diceva Alba nel corso della trasmissione- sui problemi di Favara” prevedeva tante cose. Senza quantificarle o indicarle permetteteci solo di dire che l’impressione che buona parte della gente si è fatta dopo due anni e mezzo di governo 5stelle, a causa di lunghi mesi di silenzio amministrativo, non è proprio positiva.
L’immagine fantastica della città di Favara fatta quasi palpare agli elettori in campagna elettorale sembra sempre più lontana dalla realtà favarese del secondo mese del 2019.
Che siano solo state semplici promesse elettorali?
Certo, dopo oltre due anni di amministrazione la sindaca si era resa conto che le cose non funzionavano come aveva promesso e a novembre scorso aveva licenziato gli assessori, ritenuti quindi poco produttivi. Lasciando in carica solo Bennica, premiandolo rendendolo pure vicesindaco, arriva la sua nuova giunta.
La gente però non sembra ad oggi essere così entusiasta e non pare abbia notato qualche cambiamento. Non sembra proprio giungere al cittadino quell’immagine di forza e slancio dell’azione amministrativa che ci si era proposti con il licenziamento dei vecchi assessori.
Ma tornando alle promesse del programma elettorale, ai cittadini erano state assicurate tante cose: la gestione dei rifiuti in House che avrebbe permesso di far guadagnare soldi al Comune, stabilizzare i precari comunali, aumentare il numero dei vigili urbani e contemporaneamente abbassare fino al 50% la tassa sulla spazzatura locale, la ristrutturazione della scuola media Mendola grazie a un prestito, l’acqua pubblica, una efficace lotta all’evasione, la trasparenza con i cittadini e le continue informazioni rivolte a loro …
Anna Alba sottolineava pure come il M5S di Favara avesse soluzioni concrete! “Noi –affermava la sindaca- non solo diciamo COSA fare, ma anche COME fare !”…
Tra gli argomenti elettorali c’era pure la trasformazione del palazzo comunale in palazzo di vetro.
La voglia è di mettere il cittadino al primo posto –diceva pure l’allora assessore designato, Rossella Carlino – tanto da portarlo in giunta comunale con l’idea del “Cittadino in giunta”.
Anche questa novità di semplice realizzazione era stata inserita dai pentastellati nel loro programma elettorale e prevedeva di creare un albo pubblico, con un elenco di cittadini interessati.
A turnazione periodica di tre mesi, si diceva a maggio 2016, un cittadino dopo aver fatto istanza poteva essere presente in giunta per vedere e verificare tutti gli atti che si stanno predisponendo.
Subito dopo le elezioni, la turnazione dai tre mesi dichiarati in campagna elettorale diventa di un solo mese negli atti ufficiali, si fa la prima o le prime nomine e quindi poi tutto si ferma. L’albo pubblico non si trova online e ci sono cittadini che avevano risposto subito al bando ma che, da anni, attendono ancora di essere chiamati.
Si sarà sicuramente trattato di una dimenticanza. Peccato!
Invitiamo pertanto l’amministrazione pentastellata di Favara a cominciare a rispettare almeno le piccole promesse. La fiducia della gente si conquista pure con queste piccole cose.
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