La decisione è stata presa per evitare la diffusione incontrollata di bufale e fake news. Presto su WhatsApp un messaggio si potrà condividere con un massimo di 5 contatti alla volta.
In uno dei prossimi aggiornamenti della piattaforma, su WhatsApp si potrà inoltrare contemporaneamente un messaggio fino a un massimo di 5 persone. Un testo, una foto, un video ricevuti su WhatsApp potranno quindi essere condivisi con massimo cinque contatti alla volta.
L’azienda, di proprietà di Facebook, ha annunciato l’imminente introduzione del limite di inoltri contemporanei motivando la scelta come una misura mirata a contrastare la circolazione incontrollata e virale di fake news. Le cosiddette “bufale” infatti non viaggiano solo attraverso i social network, ma potenzialmente anche sulle piattaforme di messaggistica istantanea come appunto Whatsapp.
La “lezione” arriva dall’India, dove l’app acquisita dal colosso di Mark Zuckerberg la scorsa estate è stata usata per diffondere false notizie che in alcuni casi hanno portato a veri e propri linciaggi nei confronti di alcune persone, accusate ingiustamente di efferati crimini. In quell’occasione il governo indiano aveva chiesto “misure immediate” per contrastare la circolazione di fake news, motivo per il quale il limite di cinque condivisioni contemporanee alla volta, in India, è in vigore già da tempo.
L’estensione del limite al livello globale, ha spiegato la società sul suo blog, servirà a mantenere WhatsApp fedele al modo in cui è stata progettata: un’applicazione per scambiarsi messaggi privati. “Abbiamo deciso il limite di cinque – ha detto Carl Woog, a capo della comunicazione di WhatsApp, – perché crediamo che sia un numero ragionevole per raggiungere gli amici e insieme prevenire gli abusi”.
Dunque, se fino ad oggi la politica sugli inoltri dei messaggi di WhatsApp ha permesso di rinviare la stessa missiva a un massimo di 20 contatti alla volta, presto il limite verrà abbassato a massimo 5 condivisioni contemporanee. La manovra vuole mettere un freno alla diffusione di notizie false e leggende metropolitane potenzialmente dannose per la comunità.
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