Udienza davanti al gup del Tribunale di Agrigento, Francesco Provenzano, ieri, per la vicenda in cui il sindaco di Palma di Montechiaro Stefano Castellino risulta coinvolto perché, secondo la Procura, avrebbe fermato in maniera illegale l’abbattimento degli immobili abusivi della città del Gattopardo.
L’accusa controbatte alla difesa del primo cittadino che aveva precedentemente chiesto di dichiarare inutilizzabili le intercettazioni “perché disposte nell’ambito di un altro procedimento” e pertanto non si sarebbero potute utilizzare in questo caso.
Ieri la replica del pm Gloria Andreoli che ha affermato che “le intercettazioni sono utilizzabili perché disposte nell’ambito dello stesso procedimento con accuse e fatti analoghi”. L’ultima parola, comunque, spetterà al giudice.
Il pubblico ministero ha inoltre modificato i capi d’imputazione che gli avvocati del sindaco Castellino ritenevano “troppo generici”. I difensori hanno chiesto tempo per visionare la documentazione e il giudice ha rinviato al prossimo 14 dicembre.
Stefano Castellino, secondo l’accusa, avrebbe fermato la demolizione degli immobili abusivi per ottenere un consenso elettorale. Il sindaco, dal canto suo, sostiene la sua autonomia nel decidere le modalità delle demolizioni e le priorità nell’utilizzo delle somme in bilancio del Comune di Palma di Montechiaro.
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