Da quando l’amministrazione Firetto si è insediata sono quattro gli assessori dimessisi al Comune di Agrigento. Ieri è stato il turno di Giovanni Amico. Al suo posto subentra Massimo Muglia, già amministratore nella giunta Zambuto.
Avvicendamento al Comune di Agrigento. Giovanni Amico ha rassegnato ieri le dimissioni da assessore. I crescenti impegni professionali non gli consentirebbero di dedicare la giusta quantità di tempo all’attività amministrativa. Amico, nominato di recente direttore generale dell’Aeroporto di Lampedusa, nel ringraziare il sindaco, gli altri assessori e lo staff per la fiducia riconosciuta attraverso l’attribuzione di delicate e centrali deleghe assessoriali, evidenzia il momento di crescita e di miglioramento personale che ha accompagnato questa esperienza, alla quale non farà mancare il proprio apporto esterno.
Al posto di Amico arriva il professor Massimo Muglia, docente di Economia Pubblica e Relazioni Internazionali, già amministratore della Provincia Regionale e del Comune di Agrigento. Quindi Muglia non è nuovo all’attività amministrativa del Comune. Era stato vicesindaco quando alla guida della città c’era Marco Zambuto.
Dopo le dimissioni di Amico ecco arrivare una nota del sindaco Lillo Firetto: “A Giovanni –ha dichiarato- la gratitudine più vera per il lavoro di squadra che ha offerto con competenza, rigore e lealtà”.
Una notizia, quella delle dimissioni di Amico, che per le persone più vincine al sindaco sarebbe stata “un fulmine a ciel sereno”.
Amico è il quarto assessore che lascia la giunta Firetto. Prima fu Franco Micciché, dimessosi per l’allontanamento del gruppo Di Mauro dalla maggioranza, poi Domenico Fontana, che lasciò l’incarico pochi giorni prima della condanna in primo grado per la vicenda delle Maccalube, e il terzo Beniamino Biondi, che lasciò per “motivi personali”. Con Amico cade un altro degli assessori che fin dal primo momento sostennero la candidatura di Lillo Firetto.
L’uscita di Amico, ovviamente, porta con sé anche dei rimaneggiamenti in termini di deleghe. Quella al Bilancio, infatti, andrà a Nello Hamel, che manterrà anche il settore Ecologia. A Muglia andranno invece settori come la Polizia Locale, il Suap e la rete museale.
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