Ieri mattina, durante l’interrogatorio di garanzia avvenuto presso il carcere di c.da Petrusa, il 26enne ha fatto scena muta davanti al gip, avvalendosi della facoltà di non rispondere. Nei suoi confronti la Procura, pm Elenia Manno, aveva chiesto la convalida del fermo di indiziato di delitto e la custodia cautelare in carcere.
Di parere opposto la difesa che aveva avanzato richiesta di scarcerazione sostenendo insussistente il pericolo di fuga, dato che l’empedoclino si è consegnato spontaneamente alla polizia.
Il giovane è accusato di avere sparato, in seguito a un litigio avvenuto poco prima per futili motivi su di un peschereccio, all’indirizzo del pescatore Angelo Marino, di 30 anni. Il fatto, come detto, avvenne al molo empedoclino. James Burgio avrebbe tentato anche di sparare contro l’armatore del peschereccio, il 28enne R.V., che si sarebbe salvato in quanto l’arma si sarebbe inceppata.
Oggi, appunto, la decisione del giudice: Burgio rimane in carcere. Il magistrato ha convalidato il fermo per il porto abusivo di arma in luogo pubblico, il reato contestato del tentato duplice omicidio sarebbe stato derubricato invece in lesioni gravi in quanto il 26enne avrebbe sparato un solo colpo in direzione della gamba della vittima e lo stesso avrebbe fatto nei confronti dell’armatore rimasto illeso e dunque – secondo il giudice – non si tratterebbe di tentato omicidio.
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