Un giovane motociclista, procedente ad alta velocità, non si ferma davanti ai Carabinieri impegnati in un ordinario posto di blocco lungo la statale 123. I militari dell’Arma allora decidono di inseguirlo ma, una volta rintracciatolo a casa sua, sarebbero stati aggrediti da una dozzina tra lo stesso, parenti e amici.
È successo sabato pomeriggio nella città del faro. I due carabinieri della Compagnia di Licata, aggrediti con calci e pugni, avrebbero riportato qualche contusione.
Pare che il giovane inizialmente fuggito all’Alt dei Carabinieri, ricostruisce il Comando Provinciale dell’Arma, abbia tirato fuori una zappa tentando di colpirli, venendo però immobilizzato.
Tempestivo l’intervento degli altri militari, accorsi in aiuto dei due colleghi, che hanno sedato gli animi. In 4 sono stati arrestati. Si tratta del 26enne F.G. – il motociclista che non si sarebbe fermato al posto di blocco – del padre degli zii. L’accusa è quella di resistenza a pubblico ufficiale e lesioni.
Indagini sono in corso nel tentativo di identificare anche gli altri presunti ”attori”, circa 8 soggetti, che avrebbero preso parte all’aggressione. Intanto i quattro arrestati restano ai domiciliari.
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