Pirandello è stato una delle menti che forse meglio hanno saputo trasporre su carta la crisi dell’ ”io” caratteristica del ‘900. Dai primi romanzi, forse il più celebre è ”il fu Mattia Pascal”, a ”Uno, nessuno e centomila”, lo scrittore siciliano matura ed espone in letteratura – influenzato anche dalle correnti filosofiche del tempo – una accurata analisi della vita umana che altro non è che un contrasto tra il sé interiore, un irrazionale e continuo divenire, e le maschere nelle quali si tenta di dare una immagine fissa della propria persona, nelle quali in realtà nessuno può riconoscersi.
L’umorismo, l’incomunicabilità. Questi e altri temi brillantemente esposti da Pirandello nel tempo sono stati oggetto di studio da parte della critica letteraria. Una figura, quella del drammaturgo agrigentino, tanto importante da dare il nome anche a vie, piazze e teatri e che da oltre un secolo si aggiunge alle eccellenze della Trinacria, non solo un’isola che ospita bellezza e storia ma anche genio e inventiva.
Oggi ricorre il 151esimo anniversario della nascita di Luigi Pirandello e per l’occasione varie iniziative sono state organizzate ad Agrigento per omaggiare il ”suo” letterato. Oggi, alle ore 17.00, estemporanea a cura dell’Accademia di Belle Arti ”Michelangelo” tra piazza Pirandello e il Belvedere Modugno sul tema: ”Luoghi pirandelliani nell’antica Girgenti”.
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