Si è tornati in aula ieri, al tribunale di Agrigento, per il processo relativo alla morte del favarese Bennardo Chiapparo. Il 68enne era morto nel febbraio del 2016 dopo qualche giorno per una caduta che gli fece battere la testa causata, secondo la tesi accusatoria, da un pugno ricevuto al torace.
Imputati nell’inchiesta sono Antonino Pirrera, 40 anni e principale indagato, Giovanni Ruggeri, 43 anni, Carmelo Pullara, 27 anni, e Michele Sorce, 34 anni, tutti favaresi. Ieri, dopo che un medico legale consulente della difesa ha dato il proprio parere per chiarire alcuni aspetti tecnici legati alla morte di Chiapparo, i legali hanno chiesto il rito abbreviato per i 4 imputati.
Secondo la ricostruzione degli inquirenti, il 68enne avrebbe dato uno schiaffo al figlio di Pirrera, in quanto il giovane avrebbe preso a calci l’insegna del suo autolavaggio. Il 40enne avrebbe allora organizzato una spedizione punitiva e, insieme a tre amici, sarebbe giunto presso la casa di Chiapparo facendolo chiamare con una scusa. Da lì il pestaggio.
Diversa la versione degli indagati, per i quali si sarebbe trattato di una tragedia e Pirrera avrebbe voluto solo parlare con l’anziano che invece l’avrebbe aggredito.
Il processo continuerà con un’udienza il prossimo 7 maggio, giorno in cui è in programma la requisitoria.
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