Stiamo parlando della presunta vicenda incestuosa, fatta di violenza e maltrattamenti, che ha portato lo scorso gennaio all’arresto di un favarese, un 50enne netturbino, accusato di avere ripetutamente picchiato e violentato la figlia.
A decidere se concedere o meno l’incidente probatorio sarà il gip Alfonso Malato.
Secondo la ricostruzione fornita allora dai carabinieri, i fatti risalirebbero al periodo compreso tra gennaio 2016 e settembre 2017, quando la donna era tornata nella casa paterna dopo la separazione dal marito. Da lì le presunte violenze del padre sulla figlia, psicologiche, fisiche e sessuali, si pensa anche in presenza dei tre figli della donna. Pare che la giovane, in qualche occasione, sia stata costretta ad avere rapporti sessuali sotto minaccia, avendo una pistola puntata contro dal padre.
L’inchiesta, oltre al 50enne favarese, vede anche altri 5 soggetti iscritti nel registro degli indagati, perlopiù familiari dello stesso. Questi sarebbero accusati di false dichiarazioni a pubblico ministero e favoreggiamento in quanto, chiamati per testimoniare, avrebbero mentito e taciuto per depistare le indagini. Il principale indagato è difeso dall’avvocato Davide Casà, gli altri anche dall’avvocato Salvatore Cusumano.
Commenta articolo