Sversamento illecito di acque di vegetazione, questo è quanto sarebbe stato rilevato dalla Guardia Costiera di Porto Empedocle nel corso di una attività ispettiva, richiesta dal Sostituto Procuratore della Procura della Repubblica di Agrigento, nei confronti di un’industria olearia del comune di Naro.
Il titolare dell’opificio, G.G., di 69 anni, è indagato per ”reati in materia ambientale e nello specifico per smaltimento illecito di rifiuti speciali non pericolosi”.
L’indagine del personale qualificato della Guardia Costiera ha avuto inizio lo scorso mese. Il frantoio in questione operava in un immobile di proprietà e smaltiva le acque, prodotte dalla lavorazione meccanica delle olive, in alcuni fondi agricoli di proprietà di terzi individui. Il tutto, secondo le indagini, in totale assenza delle procedure utili a evitare la contaminazione del suolo e il successivo deterioramento della flora.
I militari della Guardia Costiera avrebbero constatato come le acque di vegetazione – pari a circa 300mila litri – venissero accumulate in una datata vasca interrata e mai collaudata per la tenuta stagna e l’impermeabilità. Successivamente, autocisterne avrebbero proceduto a smaltire le acque nei fondi agricoli in eccesso al quantitativo massimo assimilabile per legge per ogni ettaro di terreno.
Le indagini sono tutt’ora in corso, si dovranno accertare eventuali responsabilità da parte di quanti avrebbero consentito, omettendo le dovute verifiche, il funzionamento dell’industria all’interno del centro abitato di Naro.
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