Subito si era venuta a creare una situazione di confusione nello stabilire a chi toccasse sistemare il muretto. Le varie parti chiamate in causa erano Comune di Favara, Chiesa e Anas. Intanto i mesi passavano e lo scaricabarile su chi dovesse ”mettere mano” per ripristinare il tutto continuava. Il tratto di strada era stato prima chiuso e poi riaperto a senso unico alternato.
E dopo ben 6 mesi lo scorso maggio, in occasione del tradizionale pellegrinaggio dei fedeli verso la ”Madonna delle Grazie”, il muretto fu ripristinano. Dal pubblico? No di certo. Il Comune, dichiarando di non avere fondi, aveva affidato la sistemazione alla comunità parrocchiale che, a sua volta, ebbe l’aiuto e il sostegno di ditte e privati.
Ma, come detto, la storia si ripete. Questa volta è crollata un’altra sezione del muro di cinta sottostante la chiesetta della ”Grazia Lontana”. I massi sono finiti per strada e la zona è stata delimitata con del nastro monitore, ancora una volta con conseguente chiusura al traffico di parte della carreggiata.
Il crollo delle ultime ore è avvenuto a pochi metri di distanza da quello di un anno fa. A separarli una immagine votiva. Insomma, due crolli nel giro di un anno farebbero pensare a una precarietà strutturale del muro. Certo è che in quest’ultimo caso non si può dare la colpa alle abbondanti piogge, come si fece l’anno scorso.
E adesso chi dovrà mettere mano per sistemare nuovamente il muro crollato? Sarà il Comune? Sarà la Chiesa? Si dovrà nuovamente attendere l’intervento dei privati? E quanto tempo si dovrà attendere? Staremo a vedere.
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