Un antico documento dei primi del Seicento di un sacerdote della Quisquina parlerebbe di un pellegrinaggio alla grotta e all’eremo di Santa Rosalia di Santo Stefano di Quisquina. ”Venivano da tutto il circondario e anche dalle terre di Favara”, si leggerebbe in questo documento.
E proprio da questa suggestione e dalla traccia di quell’antico pellegrinaggio è nata la singolare iniziativa del Centro Ippico San Benedetto. Hanno voluto, in pellegrinaggio in sella al cavallo, recarsi all’eremo di Santa Rosalia.
”Abbiamo voluto insieme ad altri amici e appassionati di turismo equestre– dicono Ludovico Dulcetta e Gerlando Costanza, responsabili del Centro Ippico San Benedetto – rivivere quel pellegrinaggio dedicato a Santa Rosalia molto venerata in Sicilia e in particolar modo nell’agrigentino.
Lo scopo è stato quello di far rivivere le antiche strade, quell’antico percorso naturale. Chiederemo alla Regione e alle Associazioni dedicate alle vie Sacre di Sicilia –ci dice Ludovico Dulcetta– di inserire questo percorso nella rete siciliana di cammini sacri, tra escursionismo, pellegrinaggio e turismo equestre”.
Il pellegrinaggio ha avuto la durata di tre giorni con arrivo al secondo giorno all’eremo di Santa Rosalia a Santo Stefano Quisquina.
Dopo la visita alla grotta tutti insieme si sono ritrovati in un agriturismo della zona dove hanno consumato il pranzo a base di prodotti tipici locali. Il terzo giorno si è fatto ritorno al maneggio.
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