È quanto emerge dopo l’autopsia eseguita ieri nella camera mortuaria dell’ospedale di Agrigento.
È durato oltre sette ore l’esame autoptico eseguito dal medico legale Cataldo Raffino, dell’università di Catania, che era stato incaricato dal P.M. Salvatore Vella.
Quindi, oltre ai numerosi colpi di oggetti contundenti i quali gli hanno fracassato il cranio, il giovane è stato anche sparato con quattro colpi di arma da fuoco. Bisognerà ancora stabilire se si tratti di pistola o di un fucile.
Intanto il dott. Raffino, prima di eseguire l’autopsia, ha estratto campioni di tessuto utili a capire l’identità del giovane.
Si pensa infatti possa trattarsi del giovane licatese scomparso il 2 gennaio, Angelo Truisi.
Per avere certezza si dovrà attendere ancora qualche altra ora.
A indagare sull’accaduto sono gli agenti del Commissariato di Polizia di Licata e quelli della Squadra Mobile di Agrigento sotto la direzione della Procura della Repubblica di Agrigento.
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