L’uomo era fermo a bordo della sua Fiat 500 quando lo affianca un’altra autovettura dalla quale sono partiti diversi colpi di arma da fuoco.
Proiettili che avrebbero raggiunto il 36enne di striscio alla testa e all’inguine.
Trasferito in ambulanza all’ospedale Barone Lombardo di Canicattì, le sue condizioni di salute sono state giudicate gravi ma non tali da metterne a rischio la vita.
È probabile che uno dei sicari, per centrare il bersaglio, sia sceso dall’auto, che poi è ripartita a tutta velocità.
Le indagini sono a cura dei carabinieri della Compagnia di Licata.
Domenico Mancuso, che in regime di arresti domiciliari sta scontando la pena a 5 anni e 8 mesi, è tra le sette persone coinvolte nell’operazione anticrimine “Libertas” che risale al febbraio del 2007.
La presenza di Mancuso a Camastra si deve al servizio che lo stesso svolge al cimitero comunale grazie ai programmi di reinserimento sociale rivolti agli ex detenuti.
Fondamentale nelle indagini potrebbero rivelarsi sia la versione dei fatti dello stesso Mancuso che le immagini delle telecamere di sicurezza che a Camastra sono presenti in edifici pubblici e privati.
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