I due, il primo nato a Roma ma residente a Castrofilippo e il secondo nato a Palermo e residente a Canicattì, si sarebbero resi responsabili della famosa truffa dello specchietto.
Nello specifico, a bordo di una Fiat Bravo di colore scuro lo scorso 19 novembre, sulla strada provinciale 3 che collega Favara ad Aragona, avrebbero commesso il fatto.
La tecnica utilizzata nel tentativo di truffa è sempre la stessa.
In sosta hanno atteso il transito della vettura. Poi si è passati all’inseguimento della stessa, invitandola ad accostare.
Una volta ferma, all’ignaro conducente è stato fatto credere di aver urtato l’auto e di aver causato la rottura dello specchietto retrovisore.
Dopo aver mostrato i danni, per risolvere la questione gli è stata chiesta una somma di denaro, evitando di passare dalle compagnie assicurative.
Qualche giorno dopo il fatto la vittima rivede sulla stessa strada e a bordo della stessa auto i due truffaldini.
Presa coscienza dell’avvenuta truffa, con targa annotata, si reca dai carabinieri per sporgere denuncia
A seguito di accertamenti, i carabinieri li segnalano per furto e danneggiamento. Al solo 45enne viene contestato anche il reato di truffa.
Al vaglio dei militari agli ordini del Tenente Gabriele Treleani la posizione dei due pregiudicati. Si sta accertando se questi si siano resi responsabili di altre truffe ai danni di altri ignari automobilisti.
Il nostro invito è quello di prestare massima attenzione alla guida e, se incappate in questo incidente, non date contanti.
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