Nel mirino dei finanzieri, su disposizione del G.I.P del Tribunale di Palermo, Dr.ssa Maria Pino, su richiesta del Pubblico Ministero dott. Claudio De Lazzaro, ci sono finiti soggetti appartenenti ad un’organizzazione criminale dedita a un’intensa attività di detenzione e spaccio di sostanze stupefacenti, in particolare cocaina e marijuana, sulla piazza palermitana.
L’operazione “Restart” ha permesso di smantellare una ramificata organizzazione di spaccio, operante nella zona di “Belmonte–Chiavelli”, che garantiva una disponibilità di droghe pressoché permanente e continua.
In carcere sono finiti Ferdinando Billitteri, di 23 anni; Valerio Lo Iacono, di 29 anni, Filippo Cammuca, di 29 anni, Umberto Billitteri, di 24 anni e Alessandro Lo Giudice, di 25, tutti palermitani.
Ai domiciliari invece Antonino D’Alessandro, di 41 anni, Alessandro Gendusa, di 24 anni, entrambi palermitani, e Francesco Streva, milanese di 46 anni.
Le indagini svolte dalla Sezione “G.O.A.” del G.I.C.O. si sono sviluppate a partire dal 2011.
Attraverso mirati servizi di osservazione, appostamento e pedinamento, supportati dall’utilizzo di sofisticate tecnologie, sono state ricostruite le modalità dello “spaccio” e i ruoli ricoperti dai singoli componenti dell’organizzazione nell’attività criminale.
Le indagini hanno, in particolare, fatto emergere l’accuratezza con cui veniva gestita l’attività di vendita di stupefacenti, che faceva perno sulla predisposizione di veri e propri “turni”, volti ad assicurare alla folta cerchia dei “clienti” la costante possibilità di approvvigionarsi di sostanze illecite in luoghi prestabili presso i quali gli acquirenti avrebbero potuto rintracciare i fornitori anche senza alcun preavviso.
Durante le indagini, durate sei mesi, è stato possibile ricostruire oltre mille episodi di cessione e sono stati identificati 107 consumatori.
Nei confronti degli indagati sono stati sequestrati oltre 5 kg. di marijuana,100 grammi di cocaina e 266 piante di marijuana. Arrestati in flagranza di reato 5 responsabili tra i 38 responsabili deferiti alla competente A.G., tra i quali anche alcuni minorenni, la cui posizione è all’esame del Tribunale dei Minori.
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