Nella notte sono stati arrestati e portati in carcere dalla Polizia di Stato Luigi Bracco e Giuseppe Bracco, padre e figlio, gravemente indiziati di aver cercato di uccidere Epifanio Cammarata, loro rispettivo genero e cognato.
Oltre al tentato omicidio in concorso, aggravato dalla premeditazione e dai futili motivi, avvenuto lo scorso 30 settembre, ai due, di 59 anni e 30 anni, viene contestato anche il reato di detenzione illegale di armi. Il solo Giuseppe Bracco è altresì indagato per porto illegale di armi e spari in luogo pubblico.
L’attività investigativa condotta dalla Squadra Mobile e dal Commissariato di Palma di Montechiaro ha consentito di ricostruire la dinamica del tentato omicidio.
Cammarata stava percorrendo a bordo della sua Mercedes contrada Cipolla, agro di Palma di Montechiaro nei pressi della proprietà Bracco, quando è stato raggiunto da tre colpi di arma da fuoco, di cui uno all’inguine e due al braccio destro.
Per gli investigatori i due Bracco erano pronti a uccidere purché Cammarata la smettesse di comportarsi malamente nei loro confronti.
Gli arresti eseguiti questa notte sono stati ordinati dal G.I.P. del Tribunale di Agrigento su richiesta dei sostituti procuratori Macaluso e Cinque, e coordinati dal Procuratore capo Di Natale e dell’aggiunto Fonzo.
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