Tanto è stato lo spavento per il giovane, che fortunatamente non è rimasto ferito.
Via Pirandello è la strada del centro storico su cui si affaccia il Collegio di Maria e che porta verso piazza Mazzini, dove ha sede l’Ufficio Tecnico Comunale.
Il crollo di oggi, qualora ce ne fosse bisogno, evidenzia ulteriormente lo stato di degrado e pericolosità in cui versano la maggior parte degli edifici del centro storico di Favara.
Un agglomerato di case in gesso e pietra che, grazie all’incuria e a una politica dell’abbandono e dell’arbitrarietà spesso adottata nelle tecniche edificatorie, mette a nudo le criticità di una città dove in alcune zone è divenuto pericoloso anche passeggiare.
Si tratta perlopiù di edilizia privata, case disabitate da decenni, il cui grado di fatiscenza mette seriamente a rischio l’incolumità pubblica.
Il crollo odierno si è verificato su strada pubblica, nella quale la salubrità dei passanti deve essere garantita dagli organi territorialmente competenti, ovvero il Comune.
In via Pirandello non occorre essere dei tecnici specializzati; basta alzare lo sguardo per accorgersi dei tanti potenziali pericoli.
Dopo il crollo sul posto si è recata una pattuglia di agenti di Polizia Municipale che hanno eseguito un rilievo fotografico dell’immobile.
Nei pressi dell’abitazione per segnalare il pericolo è stato messo del nastro monitore.
Copia della relazione redatta dai vigili urbani sarà trasmessa al competente ufficio tecnico comunale che dovrà valutare il caso.
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