Per gli amministratori locali e addetti al lavoro come Croce Rossa e Protezione Civile è stata una giornata con il fiato sospeso. I dati raccolti dalla Sala Operativa Regionale Integrata Siciliana avevano previsto la possibilità che il ciclone simil–tropicale, dopo aver toccato le Isole Pelagie, in particolare Linosa, in prima serata si potesse abbattere sulle coste agrigentine.
L’allerta è stata subito lanciata. I sindaci si sono subito apprestati ad avvisare la popolazione, a far chiudere scuole che svolgevano turni pomeridiani, a far chiudere cimiteri ed edifici pubblici.
Anche a Sicilia Tv è stato chiesto di informare la popolazione. La nostra emittente lo ha fatto inserendo in video ultim’ora che informava sulle ultime novità e su quanto era opportuno fare per evitare rischi e pericoli per la propria e l’altrui incolumità.
L’occhio e i riccioli del ciclone, che gli esperti hanno calcolato con venti di oltre 150 km orari, sono stati monitorati dalla nostra emittente, che ha seguito il fenomeno e mostrato man mano in video gli aggiornamenti satellitari. Le immagini hanno mostrato il ciclone su Malta fino a quando il fenomeno si è ridimensionato spostandosi più a est–nord–est verso le coste del ragusano, arrivando a toccare solo la zona tra Capo Passero e Porto Palo, dove per fortuna non s’è registrato nulla di grave, solo pioggia poco intensa.
Il dipartimento della Protezione Civile e la Regione avevano intanto attivato tutte le misure per ridurre i rischi, anche interrompendo le attività all’aperto.
Quattro squadre di volontari del Comitato provinciale della Croce Rossa di Agrigento, vista la possibile criticità in evoluzione per forti venti e significative mareggiate sulle zone costiere della Sicilia meridionale, hanno da subito monitorato tutta la zona costiera di San Leone, invitando la gente ad allontanarsi dai lungomari, dalle spiagge e dalle strutture precarie e vulnerabili.
A scopo precauzionale le FS hanno sospeso la circolazione dei treni tra Siracusa e Gela. A Catania le scuole sono rimaste chiuse anche oggi, mentre chiuse lo sono state a Palermo, dove però l’allarme della Protezione Civile si è rivelato infondato.
I danni si sono registrati invece a Lampedusa. Il momento di maggiore intensità è stato tra le 12.30 e le 14.30, con il vento che ha raggiunto i 56 nodi. Sradicati alberi, insegne, pali dell’illuminazione, finestre. Parecchi danni hanno subìto due ristoranti. In porto sono affondate alcune piccole imbarcazioni. Oggi le scuole sono rimaste chiuse.
Forti raffiche di vento soffiano intanto dalla notte scorsa su Catania e sul litorale ionico della Sicilia. Secondo l’unità di crisi della prefettura di Catania “non si segnalano particolari criticità”.
Le immagini diffuse sul web mostrano la pericolosità delle forti raffiche di vento di questi giorni. Sempre nel catanese, ma solo un giorno prima, si vede un albero che cade per le forti raffiche di vento e un’auto con un ragazzo che scampa miracolosamente l’incidente.
Nessuna emergenza in mare è stata segnalata da Pozzallo (Ragusa) a Milazzo (Messina) lungo la costa ionico–tirrenica della Sicilia. Non ci sono state richieste di aiuto e nessuna imbarcazione della capitaneria è uscita dai porti di appartenenza.
È tornato alla piena operatività l’aeroporto internazionale di Catania dopo che stamattina non è stato fatto atterrare un volo proveniente da Malta e si sono registrati ritardi per il maltempo. Il primo volo decollato è stato di Alitalia per Roma Fiumicino, che previsto per le 6.15, è invece partito alle 7.37. Quasi regolari gli orari di atterraggio.
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