Successivamente è stato ricordato l’eroe Calogero Marrone con un mazzo di fiori deposto sul rudere della sua casa natale.
Le celebrazioni si sono poi spostate in piazza Cavour con la posa della corona di alloro al monumento ai caduti e la deposizione dei fiori in onore dei morti in guerra all’interno del monumento a loro dedicato.
Ad accompagnare l’esiguo corteo c’era il complesso bandistico.
Fa quantomeno riflettere l’assenza della maggior parte delle istituzioni invitate a un evento commemorativo così importante. Un giorno che dovrebbe spingere le nuove generazioni verso il sentimento di unità nazionale. Un momento speciale nel quale si dovrebbe ricordare coloro che hanno sacrificato la propria vita in guerra per l’unità della Patria. Momento che è stato invece, per così dire, dimenticato, abbandonato, snobbato da quasi tutti gli invitati.
Un tempo molto sentita e oggi meno nota e ricordata, fino a qualche anno fa in questo periodo era ricorrente, ad esempio, tra gli alunni delle scuole elementari scrivere dei temi sull’argomento.
Tornando alla giornata del 4 novembre, vediamo chi è stato inviato alla commemorazione:
La tenenza dei Carabinieri – ten. Treleani;
Il comandante dei Vigili Urbani – Gaetano Raia (era presente un rappresentante);
L’Amministrazione comunale (per la quale era presente solo lo stesso sindaco);
Il Presidente del Consiglio Comunale – Dott. Leonardo Pitruzzella;
L’On. nazionale Nino Bosco;
L’On. Nazionale Tonino Moscatt;
L’Arciprete Padre D’Oriente; (era presente)
Il Maestro di Musica – Prof. Gaetano Lentini; (era presente)
I dirigenti Scolastici – Prof.ssa Brigida Lombardi, Prof.ssa Antonietta Morreale, Dott.ssa Maria Todaro e la Prof.ssa Assunta Accurso Tagano;
TVS Favara (presente con le proprie telecamere)
e l’Associazione di Protezione Civile “Grifoni”.
Agli occhi delle poche persone presenti è stata evidente l’assenza in piazza Cavour della società civile e dei rappresentanti delle istituzioni scolastiche, dei politici nazionali, dei consiglieri comunali, delle associazioni. Assenti pure i nuovi assessori.
Non è sfuggita neanche l’assenza di un’istituzione chiave per la festa delle forze armate, ovvero l’Arma dei Carabinieri.
Tutto ciò per una festa che ha cadenza “ciclica e non occasionale” e che ha visto predisporre gli inviti, come evidenzia il sindaco Manganella in una nota inviataci in redazione, con anticipo e consegnate dai messi comunali tra il 24 e il 27 ottobre assieme agli inviti alla celebrazione del 2 novembre.
Nel servizio dicevamo di aver appreso che la tenenza dei carabinieri di Favara era stata avvisata lo stesso giorno, ma il sindaco nella sua nota, “per correttezza nei confronti dei nostri numerosi telespettatori”, sottolinea invece “che la Tenenza dei Carabinieri risulta essere il primo destinatario dell’invito, tanto che il Tenente Treleani ha partecipato alla celebrazione commemorativa dei defunti il 2 novembre”. Manganella aggiunge ancora che l’Arma locale ha dovuto saltare la celebrazione cittadina del 4 novembre “per essere presente alla celebrazione commemorativa provinciale alla presenza di S.E. il Prefetto di Agrigento … visto che è anche la giornata nazionale delle Forze Armate.”
“L’assenza “rumorosa” di altre istituzioni –conclude Manganella– non può essere certo imputata al Comune di Favara, bensì all’indisponibilità delle Istituzioni invitate a partecipare, con propri delegati, alle celebrazioni commemorative cittadine del 2 e 4 novembre.”
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