I cosiddetti “inchini” che in tre centri della Calabria i portatori dei simulacri dei Santi avrebbero fatto durante le processioni davanti alle abitazioni di persone ritenute elementi di spicco della ‘ndrangheta’.
Tutti casi per i quali la DDA di Reggio Calabria ha avviato le dovute verifiche.
Secondo quanto apparso oggi su “La Repubblica” in un articolo a firma di Salvo Palazzolo, anche a Porto Empedocle, durante la processione di San Calogero dello scorso 7 settembre, la statua del Santo Nero sarebbe stata fatta fermare in Via Verrazzano, sotto l’abitazione dei familiari del boss Gerlandino Messina.
“L’episodio –racconta Palazzolo– sarebbe stato filmato dai poliziotti e le immagini spedite alla DDA di Palermo che avrebbe aperto un’inchiesta.”
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