Mentre quattro anni fa, all’inizio della legislatura ogni deputato ricevette una borsa in cuoio e un porta–bigliettini da visita in pelle, in questa XVI legislatura ad attendere i nuovi parlamentari un kit ridotto all’osso. All’interno della busta di cartone nero con logo dell’Ars, soltanto un taccuino per appunti, una matita, il regolamento parlamentare e qualche plico con informazioni sulle attività del Parlamento Regionale.
Tracce di redenzione per una Sicilia ormai ridotta allo sbando e un ravvedimento per la casta, che finalmente ha compreso che per garantire il successo dei programmi di risanamento dell’economia e per stimolare la competitività economica, bisogna che anche loro vadano al risparmio per non far ricadere sui portafogli di noi cittadini, il peso dei loro sprechi.
In questa XVI legislatura, di cui la seduta inaugurale sarà il prossimo 5 dicembre, due terzi dei parlamentari regionali, 60 su 90 sono al primo mandato, molti di loro, tra cui gli attivisti del Movimento 5 Stelle che non avevano mai messo piede a “Palazzo dei Normanni”.
Quello a cui si spera tenderà la nuova Legislatura in Sicilia, è l’eliminazione degli sprechi e le inefficienze continuando su questa linea, in modo da riformare il sistema economico, facendo così riacquistare ai cittadini la fiducia oramai quasi persa nella classe politica.
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