Sono stati colti in flagranza di reato due “tombaroli” intenti a scavare nel buio della notte scorsa nel sito archeologico di Eraclea Minoa alla ricerca di monete e altri preziosi reperti storici. Gli arrestati sono due uomini di Paternò, il 47enne O.P. ed il 40enne A.S. I Carabinieri di Cattolica Eraclea, impegnati in un servizio mirato alla prevenzione e alla repressione dei reati contro il patrimonio archeologico del sito agrigentino, li hanno sorpresi mentre stavano effettuando piccole buche nel terreno, con il chiaro scopo di trafugare i resti storici dell’area protetta. L’arresto è scattato in collaborazione con il Comando Provinciale di Agrigento e con i Carabinieri di Sciacca. I due catanesi avevano in un primo momento tentato di fuggire, ma sono stati acciuffati dai militari che li hanno ammanettati con l’accusa di furto aggravato in concorso e resistenza a pubblico ufficiale. Il bottino dei tombaroli era giá abbastanza cospicuo: i Carabinieri hanno recuperato dalla refurtiva varie anfore del 6° secolo a.C. e due sofisticati strumenti rilevatori di metallo usati dai due nella ricerca dei reperti.
Rubavano reperti archeologici. Due arresti nella notte
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