Dopo quasi due anni e mezzo di mandato elettorale, a Favara l’aria si sta facendo tesa tra la maggioranza pentastellata in consiglio comunale e l’amministrazione, anch’essa grillina. Lunedì è previsto un incontro tra le parti, ad ogni modo il sindaco Alba assicura: “Non ritengo ci siano faide all’interno del gruppo”.
Dovrà tenersi questo lunedì “l’incontro chiarificatore”, così è stato definito dal sindaco di Favara Anna Alba, tra lei, gli attuali assessori e i 14 della maggioranza pentastellata in consiglio comunale.
Dopo quasi due anni e mezzo di mandato elettorale, sembra che tra parte dei grillini in aula Falcone-Borsellino e la compagine amministrativa favarese si siano infervorati gli animi, tanto che i primi avrebbero scritto una lettera privata ad Anna Alba. Toni pacati quelli messi nero su bianco, ma dai quali sembrerebbe emergere un operato della giunta Alba considerato inconcludente. Si chiede un azzeramento della giunta o quanto meno un importante rimpasto.
Ad ogni modo, il primo cittadino modera i termini e ci tiene a precisare la compattezza del suo gruppo. “A me non piace parlare di fazioni perché c’è “UN” M5S – ci ha detto il sindaco Alba -. Non ritengo ci siano faide all’interno del gruppo. C’è un incontro previsto per lunedì, dopo vedremo il da farsi. Attendo che venga fatto questo incontro chiarificatore – ha aggiunto – e poi dallo stesso se ne dedurranno le relative conseguenze”.
C’è quindi un unico colore politico che a Favara sembra però scomporsi in due gruppi.
In realtà, a noi risulta che lunedì saranno vagliate le proposte sui nomi dei probabili assessori che dovranno, secondo la richiesta dei più, sostituire l’attuale compagine.
Da una parte ci saranno sei consiglieri di maggioranza in carica, due dei quali vacillanti, che starebbero con il sindaco, dall’altra ci sarebbero i restanti otto, con il benestare del deputato regionale del M5S, il favarese Giovanni Di Caro (che comunque preferisce non esporsi ma restare ufficialmente in posizione neutrale), che chiederanno l’azzeramento dell’esecutivo assessoriale attorno al primo cittadino.
Richiesta che sarebbe già stata fatta privatamente in più di una occasione. In parole povere si domanderebbe con forza l’allontanamento del vicesindaco Rossella Carlino e del tanto discusso assessore Crocetta Maida. Pare un po’ meno duro il pugno stretto intorno all’assessore Umberto Rumolo. Unico bollino verde Giuseppe Bennica. L’altro posto è già rimasto libero dopo le recenti dimissioni di Amodeo Nicotra.
Diverse le motivazioni, saranno gli stessi consiglieri eventualmente a darne contezza. Intanto il sindaco Alba non si sbilancia e non preannuncia nessuna decisione.
Anna Alba sembrerebbe in imbarazzo sul da farsi. Potrebbe essere a un bivio. Ha stretto amicizia personale con i suoi assessori e su loro ha riposto fiducia, ma non vorrebbe probabilmente deludere la maggioranza del Movimento.
Se una cosa del genere fosse accaduta in tempi passati quando la politica si scriveva con la “P” maiuscola, le cose sarebbero state diverse. Con la maggioranza dei consiglieri del proprio partito a dimostrare che preferisce che accanto al sindaco ci fossero altre persone, si sarebbe registrato un immediato loro passo indietro con la consegna della lettera di dimissioni direttamente in mano al primo cittadino. Ma d’altra parte siamo nel 2018 e parliamo di un movimento, non di un partito!
D’altra parte, se nel movimento “uno vale uno”, lunedì dovrebbe essere la maggioranza ad avere l’ultima parola. Ognuno dei votanti dovrebbe decidere e votare per un rinnovo degli assessori o per farli continuare a lavorare. Speriamo ciò non crei invece ulteriori dissapori.
Abbiamo chiesto al sindaco quale sia la sua volontà sulla scelta di mandare a casa gli attuali assessori comunali. La prima cittadina ha glissato. Non c’ha detto che resteranno, ma nemmeno il contrario. Alba ha ribadito: “Non posso sbilanciarmi sull’azzeramento o il rimpasto perché appunto ho la necessità di parlare con tutta la mia maggioranza che è composta da 14 consiglieri; poi, solo dopo avere consultato i consiglieri, si prenderanno in maniera concorde, con tutto il gruppo – conclude-, le dovute decisioni che ne deriveranno”.
Intanto sono già in circolazione i nomi di coloro che potrebbero subentrare in giunta. Gli otto consiglieri che chiedono l’azzeramento starebbero proponendo le loro preferenze, tra le quali qualche ritorno e l’ingresso di qualche gabbato o di qualche attivista della prima ora.
Ma Alba, che è il primo cittadino e ha la responsabilità del governo della città, accetterà comunque le volontà del Movimento e cambierà gli assessori o, se non gradirà la rosa di nomi che gli verrà proposta, preferirà diversamente? E come risponderebbe a questa eventualità il deputato regionale pentastellato Di Caro?
Intanto Favara aspetta: aspetta di sapere se questo turnover si farà o meno, si aspetta di conoscere il futuro dell’amministrazione che ha eletto nel 2016. Favara aspetta ancora che la macchina politica porti avanti quanto promesso in campagna elettorale, aspetta trasparenza in un palazzo di vetro, aspetta un cambiamento che tarda ad arrivare, aspetta ormai da quasi due anni e mezzo che la politica si metta all’opera per il bene della città con risultati superiori a quelli che, fino ad ora, sono decisamente al di sotto delle aspettative.
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