Edizione del 12/11/2010

A cura della redazione giornalistica di Sicilia TV
Direttore Responsabile: Calogero Sorce

 


OPERAZIONE PIT STOP. 12 ARRESTI SGOMINATA BANDA DI TRAFFICANTI A RAFFADALI. SCOPERTI COLLEGAMENTI  CON ROSARNO E CATANIA.

 

IL MINISTRO ALFANO RASSICURA GLI AGRIGENTINI. IL TRENO PER ROMA NON VERRA’ SOPPRESSO.

 

BAGNO PUBBLICO DI PIAZZA CAVOUR A FAVARA, L’AMMINISTRAZIONE SI E’ ATTIVATA PER IL SUO RIPRISTINO.

FESTA DELL’OLIO OGGI AL CASTELLO CHIARAMONTE DI FAVARA. COINVOLTI GLI ALUNNI DELLE SCUOLE PRIMARIE CITTADINE.

 

TERZULTIMO APPUNTAMENTO IERI A FAVARA DI OTTOBRE PIOVONO LIBRI. L’ASSOCIAZIONE NICODEMO HA FATTO RIVIVERE I MOTI PRE UNITARI DEL ’48.


12 persone  arrestate per droga e armi tra le città di Agrigento, Raffadali, Catania Misterbianco, Sannicandro Garganico in provincia di Foggia e Ravenna. I provvedimenti di custodia cautelare in carcere e domiciliari, ordinati dalla Procura della Repubblica di Agrigento sono stati eseguiti dai Carabinieri del Comando Provinciale della Città dei Templi coadiuvati da quelle della compagnie Carabinieri di Catania Piazza Dante e Fontanarossa, San Severo, Ravenna e della Tenenza Carabinieri di Misterbianco, con l’ausilio di due unità cinofile del nucleo cinofili Carabinieri di Palermo Villagrazia. Sono stati circa 70 i militari impiegati nell’operazione tra cui anche diverse unità cinofile. In manette Antonio De Jueri di 31 anni nato a Cosenza ma residente a Raffadali. Salvatore Russo 32 anni raffadalese ma residente ad Agrigento, autotrasportatore. Leonardo Vecchio di 43 anni  nato a Como ma residente a Raffadali. Per loro l’accusa è di detenzione e porto illegale di armi e munizioni ed esplosioni pericolose e cessione illecita in concorso di sostanze stupefacenti. Gli stessi sono stati rinchiusi al Carcere Petrusa di Agrigento. Ai domiciliari Antonino Mazza di 38 anni nato a Palma di Montechiaro ma residente ad Agrigento. L’accusa è di detenzione e porto illegale di armi e munizioni. Per cessione illecita in concorso di cocaina è  stato arrestato e si trova rinchiuso presso il carcere di Catania Piazza Lanza Salvatore Curia di 23 anni catanese.In manette anche Michela Varoncelli di 38 anni catanese ma residente a Misterbianco. Anche per lei si sono aperti i cancelli del Carcere di Catania. L’accusa è di cessione di cocaina. Anche Emanuele D’Amico, catanese di 33 anni, già rinchiuso al Carcere di Catania per altri motivi è arrivato il provvedimento. Anche per lui l’accusa è di cessione illecita in concorso di cocaina.Ai domiciliari Massimo D’Amaro di 32 anni, nato a San Marco in Lamis in provincia di Foggia, ma residente a Sannicandro Garganico. Per lui l’accusa è di detenzione illecita in concorso di cocaina.  Ai domiciliari anche Pietro Sciarratta di 50 anni raffadalese con l’accusa di detenzione di armi e munizioni. Arrestato anche un rumeno Gabriel Grapa Ciprian. Lo stesso era ricercato anche il reato di rapina in concorso ed altro, per fatti commessi nel marzo del 2008 a Lonate Pozzollo.In manette Luciano Russo di  35 ann raffadalesei ma residente a Ravenna con l’accusa di detenzione illegali di armi da guerra. Lo stesso è stato rinchiuso al carcere di Ravenna. Al Carcere di Rosarno a Reggio Calabria, è stato rinchiuso  anche  Vincenzo Michelizzi di 45 anni. anche per lui l’accusa è di cessione illecita in concorso di cocaina. Le indagini  condotte dai Carabinieri della compagnia di Raffadali  erano partite circa un anno fa quando i militari avevano potenziato il controllo del territorio ed attenzionato diversi soggetti ritenuti responsabili di attività di spaccio di sostanze stupefacenti. Ad un anno di distanza le intuizioni dei carabinieri di Raffadali sono state confermate con gli arresti eseguiti. Nello specifico è stato accertato che la droga, perlopiù cocaina arrivava nella Provincia di Agrigento da Catania, tramite dei corrieri che viaggiavano o con propri mezzi o con pullman di linea, per finire poi sul mercato dello spaccio raffadalese. Lo svolgimento dell’attivita’ ha anche consentito il sequestro di 10 grammi di cocaina e di una pistola da guerra di nazionalità Croata marca  PHP MV Calibro 9 Parabellim con matricola abrasa. Al carcere di Rosarno (Rc) è stato rinchiuso anche il 45enne Vincenzo Michelizzi, per lui l’accusa è di cessione illecita in concorso di cocaina.


Dietro front di Trenitalia. Grazie alla mediazione del  Ministro delle Infrastrutture e dei Trasporti Altero Matteoli ed i vertici dirigenziali della società, il Treno Agrigento- Roma non verrà soppresso. A dirlo è stato il Ministro della Giustizia Angelino Alfano. “E’ stato evitato un gravissimo handicap al territorio – ha dichiarato il guardasigilli –che rischiava di trovarsi senza treni per il Nord”. “Privare  Agrigento – ha continuato il Ministro -  del treno per Roma,, sarebbe stato un danno per la popolazione locale.


Numerosi gli attestati di solidarietà arrivati al Presidente della Provincia Regionale di Agrigento Eugenio D’Orsi, dopo l’ennesimo atto intimidatorio compiuto da ignoti. L’ultimo in ordine di tempo una busta contenente un messaggio intimidatorio ed un proiettile. Ad esprimere vicinanza e condanna per il vile gesto, l’interno gruppo consiliari del PDL alla Provincia Capogruppo Ivan Paci, il Vice Presidente Vicario del consiglio provinciale Mario Lazzano, il consigliere provinciale Carmelo D’Angelo, il senatore Enzo Oliva commissario regionale MPA, l’on. Roberto di Mauro e il commissario provinciale MPA Francesco Pira deputato. A loro si uniscono anche il movimento per le autonome circolo tematico Agrigento Libera con il suo presidente Francescochristian Schembri e  il circolo politico culturale “Politica e partecipazione territoriale” di Bivona.


E a sua volta il Presidente della Provincia di Agrigento Eugenio D’Orsi manifesta solidarietà al sindaco di Menfi, oggetti anch’egli di atti intimidatori. “Mi sento, ovviamente, particolarmente vicino al Sindaco Botta e a tutti coloro che sono vittime di questi atti, ha commentato il Presidente D’Orsi. Questo atto è l’ennesimo tentativo da parte della criminalità organizzata di condizionare l’attività amministrativa nella Pubblica Amministrazione.  Al Sindaco Botta, conclude D’Orsi, va assicurato l’impegno di tutta la classe politica agrigentina per emarginare coloro che vogliono imporre i propri progetti criminosi.”


Incontro operativo stamattina a Favara per organizzare al meglio la manifestazione in programma il prossimo 26 Novembre per dire No a tutte quelle forme di illegalità e soprusi che insistono purtroppo nel nostro territorio. Favara non ci sta ad essere classificata città di Mafia,  e quindi a gran voce sta coinvolgendo le massime istituzioni politiche, militari, civili e religiose del territorio locale e provinciale, nonché regionale e nazionale. Una marcia a cui parteciperanno anche le scuole del territorio. Saranno consegnate anche ad illustri personaggi del mondo militare anche delle benemerenza della città di Favara,  tra questi al Procurato capo Messineo e al magistrato Teresi nonchè al colonnello dei Carabinieri Di Iulio. Il Presidente del consiglio comunale Gargano sta personalmente mettendosi in contatto con il Vice Presidente della Commissione parlamentare Nazionale Antimafia Fabio Granata. I Consiglieri comunali del PD invece stanno contattando il Presidente Giuseppe Lumia. Alla manifestazione di giorno 26 è probabile la presenza anche di Don Luigi Ciotti fondatore di  “Libera”, una rete antimagia, attualmente impegnata a  coordinare oltre 1600 associazioni e gruppi sia locali che nazionali.


L’amministrazione comunale di Favara si è immediatamente attivata subito dopo il nostro servizio andato in onda ieri nel quale si denunciava lo stato di degrado in cui versa il bagnotto installato in  Piazza Cavour. Vandali, dice l’assessore Lino Sorce, hanno completamente distrutto la struttura. Stamattina già un tecnico elettricista accompagnato dall’assessore Sorce e dall’Ing. Bellavia, ha provveduto ad effettuare un elenco del materiale che occorre per sistemare la linea elettrica, in quanto vandali oltre che a distruggere materialmente i servizi igienici presenti, hanno anche danneggiato fili della corrente elettrica e portato via anche il contatore. Una volta sistemata la corrente elettrica, ci spiega l’assessore Sorce, si procederà ad effettuare una pulizia accurata del bagno. Finito questo si provvederà a sistemare l’impianto idraulico. Con molta probabilità, dice l’ing. Franco Bellavia, il bagno potrà ritornare nuovamente ad essere fruibile già ad inizio della prossima settimana.


Che l’intera  rete stradale siciliana sia in certi casi obsoleta, non è una novità. Spesso si giustifica l’assenza di interventi volti a migliorare le condizioni attuali delle strade, con la mancanza dei fondi necessari. Ma quando una qualsiasi strada, sia essa Statale, Provinciale, Comunale o Vicinale, rappresenta un vero e proprio rischio per l’incolumità pubblica quali soluzioni bisogna prendere. C’è stato segnalato da diversi cittadini, un evidente pericolo in Via Porta di Mare a Favara, la strada sita in Contrada San Biagio che collega il Centro Urbano con la Strada Statale 640 Agrigento-Caltanissetta. Secondo quanto riferitoci dai cittadini, da diverso tempo l’arteria, in un tratto curvilineo compreso tra gli ingressi del Ristorante Gardenia e della zona forestale, presenta un restringimento della carreggiata causato da un frana. La pericolosità del sito è data anche dal fatto che il cedimento dell’asse stradale non è segnalato in maniera adeguata, infatti sul posto il cedimento non è preceduto da nessun segnale di pericolo in entrambe le direzioni di marcia, inoltre l’ostacolo non è evidenziato con nessun tipo di segnaletica visibile durante le ore notturne. Quest’ultima circostanza, naturalmente rappresenta un rischio elevato specialmente per chi transita da Via Porta di Mare  non conoscendo la strada. Da sottolineare anche che nel punto interessato dal cedimento, al di sotto dell’asse stradale c’è un salto di quota di alcune decine di metri. In merito una delle maggiori  preoccupazione dei cittadini che ci hanno segnalato il problema, è rappresentata dalle conseguenze derivanti da un probabile incidente che potrebbero portare i mezzi coinvolti a cadere nel burrone sottostante. “A noi – ci hanno detto coloro che transitano quotidianamente in quel tratto di strada – non interessa di chi sia la competenza dei lavori necessari, l’importante è che il problema venga subito risolto”.


Il Senatore Benedetto Adragna e l'on Giovanni Panepinto con le associazioni "Area Popolare" e "Fianco a Fianco", manifestano viva preoccupazione per la caduta di qualità, di partecipazione della fase precongressuale del PD agrigentino, che consegna un’idea di partito ancorata ad antiche ritualità ormai lontane in un Partito che si definisce plurale. Nonostante ogni sforzo profuso per raggiungere l'unità tanto auspicata manifestata con la presentazione di una candidatura unica - dicono i parlamentari del PD - dobbiamo purtroppo ammettere che, ad oggi, questo obiettivo diventa sempre più difficile da praticare. In ragione di ciò, scrivono Adragna e Panepinto,  definiamo condivisibile l’iniziativa assunta dal sen. Cusumano e dagli amici “Democratici e Liberi” i quali richiedono massima attenzione sul  Congresso provinciale di Agrigento e l’avvio di una fase costituente di vera e propria ripartenza, per tornare ad essere punti di riferimento seri nella vita politica e sociale della provincia di Agrigento.


A Porto Empedocle nasce il gruppo Consiliare “FORZA del SUD”. A farne parte i Consiglieri Comunali Gianni Marianelli, Raffaele Adorno e Francesco Pistone, vicini alle posizioni politiche dell’On.le Michele Cimino. L’idea di “FORZA del SUD” come più volte ricordato,  nasce dalla consapevolezza che gli interessi del Mezzogiorno possono essere difesi solo attraverso un partito che, con una nuova classe dirigente ed un’ampia compagine parlamentare, sia capace di creare una nuova cultura amministrativa e sia in grado di condizionare le politiche del Governo Nazionale.


Anche ad Agrigento e’ nata Confimpresa, l’associazione che rappresenta e tutela le imprese. Stamattina si è svolto un incontro presso la Sala Convegni di Via Acrone. Nel corso della stessa manifestazione è stato  sottoscritto il C.C.N.L  settore formazione professionale  da parte delle organizzazioni sindacali e datoriali: A.N.FO.P.,  CONFIMPRESAS.I.L.S.E., I.S.A.,  C.I.C.A.S.,  S.I.A.,  Confsal  e C.E.I.  


Continuano nella Città di  Favara le iniziative culturali di Ottobre Piovono Libri la campagna indetta dal Ministero per le attività Culturali ed a cui l’Amministrazione Comunale ha aderito per il secondo anno consecutivo. Ieri pomeriggio presso la sala del collare del Castello Chiaramonte l’Associazione Culturale Nicodemo presieduta da Annalisa Agrò ha organizzato un incontro-dibattito incentrato sui moti del 1848 che successivamente portarono alle tre guerre di indipendenza sfociate poi nell’unità d’Italia. Naturalmente il periodo storico trattato è stato contestualizzato nel territorio siciliano ed in maniera particolare nella Città di Favara. Delle vicende legate al periodo pre unitario a Favara, ha parlato l’Architetto Carmelo Antinoro che ha anche raccontato degli aneddoti legati ad alcuni garibaldini favaresi sconosciuti alla maggior parte della popolazione. Subito dopo l’intervento dello storico favarese Antinoro,  il gruppo teatrale della stessa Associazione Nicodemo ha inscenato “il 48” tratto dal libro “Gli zii di Sicilia” dello scrittore racalmutese Leonardo Sciascia.  Per l’occasione il racconto è stato riadattato e contestualizzato all’epoca attuale dalla regista Mariagrazia Costanza.  L’iniziativa svoltasi ieri  si riferiva anche  anche al Club letterario che mensilmente promuove la  stessa  Associazione  e che con l’iniziativa libera libri propone uno scambio di testi portati dagli stessi membri dell’associazione allo scopo di diffondere ed invogliare la cultura della lettura. Presenti ieri al castello anche il Dott. Calogero Sorce che ha discusso del periodo storico dal punto di vista letterario ed il Dott. Michele Sorce dirigente del Dipartimento Comunale Pubblica Istruzione.


Prevenire il disagio giovanile e favorire le opportunità di inserimento del giovane all’interno della società. È questo l’importante strumento di partecipazione che l’amministrazione comunale di Favara intende costruire attraverso un elenco comunale delle forme associate promuovano attività organiche. L’idea della Consulta Giovanile, scrivono il sindaco Domenico Russello e l’assessore alle politiche giovanili Carmelo Vitello,  nasce dall’esigenza di integrare armonicamente le esigenze dei giovani ai programmi amministrativi. Dalle nuove generazione, dicono gli amministratori favaresi, c’è la necessità che si rinnovi un forte impegno etico, civile e sociale affinché in sinergia con tutte le istituzioni e forze sane della nostra città si possano insieme creare occasioni di socializzazione che sviluppino il senso di appartenenza e l’amore per la nostra città. Al solo  fine dell’iscrizione nell’elenco sono richiesti i seguenti requisiti: Assenza di qualsiasi scopo di lucro; Ordinamento interno a base democratica;e Organismi rappresentativi regolarmente costituiti. Le istanze, corredate dello statuto o dall’atto costitutivo della forma associata, devono pervenire all’Ufficio Politiche Giovanili sito in Piazza don Giustino entro e non oltre il 25 novembre.


Festa dell’olio d’oliva e dei sapori oggi a Favara. La manifestazione a cui hanno partecipato tre scuole della città, è stata organizzata dal VII dipartimento comunale Attività Produttive. È stato spiegato agli studenti il processo di trasformazione dall’oliva  all’olio, prodotto che giornalmente consumiamo nelle nostre case.  Presenti all’incontro il responsabile dell’ufficio comunale delle attività produttive Carmelo Vetro e i responsabili della SOAT di Favara e di Grotte rispettivamente Carmelo Rinoldo e Massimo Brucato. All’incontro ha partecipato  anche l’Assessore Comunale  alle attività produttive Giusy Nobile. Le scuole coinvolte nell’iniziativa la Don Bosco, Bersagliere Urso e il Collegio di Maria. C’è stato anche un momento di degustazione a cura degli alunni dell’Ambrosini di Favara. Intanto domani i ragazzi si sposteranno a Camastra per vedere con i propri occhi la trasformazione dell’oliva in prodotto finito.


Nella  notte a Favara si completano le operazioni relative al  secondo ciclo di derattizzazione del territorio. L’ultimo turno di bonifica interessa le aree delimitate dalle vie: Che Guevara, Viale Aldo Moro, Corso Vittorio Veneto, Piazza Libertà, Via Umberto, Piazza Capitano Vaccaro, Viale Progresso e le strade adiacenti la Via Roma. Ricordiamo che il calendario della derattizzazione è stato disposto dal dipartimento “Sanità e Sicurezza” del Comune, dirigente Franco  Bellavia e assessore Nicolò Sorce. Per ulteriori segnalazioni i cittadini potranno o recarsi  personalmente presso gli uffici di Piazza Mazzini o telefonare ai numeri 0922-448104 o 0922-448170.


Francesco Maraventano non è più il presidente dell’Akragas. Le dimissioni del numero uno del club calcistico agrigentino sarebbero motivate da discutibili decisioni arbitrali che hanno investito la società nel corso della stagione. Da indiscrezioni sembra che la scelta di rimettere il mandato presidenziale da parte di Maraventano sia irrevocabile.


Un cammaratese stasera in diretta TV su canale 5 nella trasmissione Io Canto. Si tratta di Giuseppe Leto di 12 anni, allievo dell’Accademia Palladium sezione canto moderno diretta da Lia Minio. Giuseppe Leto, protagonista delle altre puntate  ha riscosso tanto successo esibendosi con la sua voce da tenore; studia canto da circa 2 anni ed ama cantare le canzoni classiche. I suoi miti sono Bocelli e Pavarotti.


 

Fine di questa edizione di SICILIA TV NOTIZIARIO

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