Edizione del 04/11/2010

A cura della redazione giornalistica di Sicilia TV
Direttore Responsabile: Calogero Sorce

 


MAFIA. SEQUESTRATI DALLA DIA DI PALERMO 1 MILIONE E MEZZO DI EURO DI BENI MOBILI ED IMMOBILI AD UN IMPRENDITORE RACALMUTESE.

 

ARRESTI A CASTROFILIPPO E RACALMUTO. POSSESSO ILLEGALE DI DROGA E MUNIZIONI DI ARMI DA GUERRA I REATI CONTESTATI.

 

SI FESTEGGIA OGGI L’UNITA’ D’ITALIA E LE FORZE ARMATE. INIZIATIVE A FAVARA.

 

LE DICHIARAZIONI DEL SINDACO DI FAVARA RUSSELLO RILASCIATE DAI NOSTRI MICROFONI HANNO SUSCITATO NON POCHE POLEMICHE ALL’INTERNO DELLA PUBBLICA ASSISE DI IERI SERA.


La Dia di Palermo ha sequestrato beni mobili ed immobili per un valore complessivo di 1.500.000, 00 euro ad un ex sorvegliato speciale, imprenditore di Racalmuto Nicolò Cino. Tra i beni oggetto del sequestro al 69enne, figurano un terreno, diverse unità locali, siti a Racalmuto, conti correnti bancari e postali, libretti di deposito ed una società di movimento terra e lavori edili.   Il decreto è stato emesso dal Tribunale di Agrigento, su proposta avanzata dalla Procura della Repubblica di Palermo - Dipartimento di Criminalità Economica -  sulla base di complesse indagini bancarie-patrimoniali esperite dalla D.I.A., diretta dal Generale dei Carabinieri Antonio GIRONE. Il Tribunale, condividendo le investigazioni svolte dal Centro Operativo D.I.A. di  Palermo, ha motivato il sequestro rilevando la mafiosità del soggetto proposto - accertata in molteplici atti processuali - e la sperequazione tra il valore dei beni posseduti e/o dei redditi dichiarati e l’attività svolta. Nicolò Cino, prima del suo arresto, era ritenuto inserito nella famiglia mafiosa di Racalmuto, già contrapposta al clan SOLE appartenente alla Stidda, nella cruenta guerra di mafia verificatisi nell’agrigentino agli inizi degli anni ’90. Da venditore ambulante di alimenti, negli anni ’90, successivamente, aveva intrapreso un’attività di vendita di materiale edile. Il 69enne era fratello di Luigi Cino, elemento di spicco della famiglia di Cosa Nostra di Racalmuto, che fu ucciso  il 23 luglio del 1991. All’epoca dei fatti Nicolò, era già onsiderato formalmente affiliato a cosa nostra si occupava con altri affiliati di raccogliere il pizzo dalle imprese. Il 5 dicembre 2006 è stato sottoposto dalla Squadra Mobile di Agrigento, unitamente ad altre persone, a fermo di polizia giudiziaria (nell’ambito dell’operazione “Domino” scaturita in gran parte delle dichiarazioni del collaboratore di giustizia Ignazio Gagliardo di Racalmuto) disposto dalla Direzione Distrettuale Antimafia di Palermo, in quanto ritenuto responsabile di associazione a delinquere di stampo mafioso. Nel luglio 2007, mentre si trovava recluso nel carcere di Secondigliano in provincia di Napoli, la stessa Squadra Mobile, nell’ambito dell’operazione denominata “Domino 2”, gli ha notificato l’ordinanza di custodia cautelare in carcere. L’ordinanza aveva riguardato ventidue persone destinatarie di provvedimento, ritenute responsabili dei reati di associazione mafiosa armata nell’ambito di cosa nostra, omicidi e tentati omicidi commessi agli inizi degli anni ‘90 in provincia di Agrigento. Cino è stato accusato da alcuni collaboratori di giustizia di aver partecipato alle riunioni della famiglia mafiosa svolte subito dopo la “prima strage di Racalmuto” del 23 luglio 1991, per decidere la riorganizzazione della cosca mafiosa, la partecipazione dei nuovi affiliati, la strategia di attacco agli uomini della Stidda e i contatti con i vertici provinciali di Cosa Nostra. E’ stato provato che lo stesso, subito dopo la strage abbia messo a disposizione del gruppo mafioso armi poi utilizzate in più occasioni di  omicidi contro esponenti stiddari. Il 16 gennaio 2009, Nicolò Cino è stato condannato dalla Corte d’Assise di Agrigento all’ergastolo per omicidio, associazione a delinquere di stampo mafioso ed altro (pena confermata nell’aprile 2010 dalla Corte d’Assise d’Appello di Palermo). La Procura della Repubblica di Palermo ed il Tribunale di Agrigento hanno rilevato che gli investimenti e gli acquisti operati dai CINO non hanno trovato alcuna giustificazione nelle sue modeste disponibilità finanziarie, ritenendole, per la loro natura, frutto o reimpiego di attività illecite. Il provvedimento emanato oggi riguarda anche Eduardo Cino, figlio di Nicolò, già     tratto in arresto nell’ambito dell’operazione “Domino 2” e condannato, in primo grado, ad 6 anni e 8 mesi di reclusione per associazione a delinquere di stampo mafioso assolto poi, il 29 luglio 2009, dalla Corte d’Assise d’Appello di Palermo per non avere commesso il fatto.


Una vasta operazione  di controllo eseguita dai Carabinieri nei Comuni di Racalmuto e Castrofilippo ha portato all’arresto di due soggetti accusati rispettivamente di possesso ai fini di spaccio di sostanze stupefacenti e di detenzione illegale di munizioni da guerra. Le attività scattate all’alba di ieri sono state effettuate dai Militari del Nucleo Operativo di Canicattì agli ordini del Capitano Salvatore Menta e dai Carabinieri di Castrofilippo guidati dal Maresciallo Angelo Lombardo. Nel corso delle operazioni i militari si sono avvalsi della presenza delle unità cinofile provenienti da Palermo. A Castrofilippo a seguito di una perquisizione domiciliare è finito in manette il 61enne Alfonso Noto Millefiori, poiché nella sua abitazione gli uomini dell’Arma hanno rinvenuto 20 cartucce di mitragliatrice. Noto Millefiori in passato era stato attenzionato dai militari del Maresciallo Lombardo, e che in occasione dell’Operazione Family, l’abitazione del 61enne era già stata perquisita dai militari che però in quella occasione non avevano trovato nulla di rilevante. Ricordiamo che il blitz Family, condotto dalla squadra mobile di Agrigento su richiesta della Dda di Palermo, aveva  portato all’arresto tra gli altri del Sindaco del piccolo centro agrigentino Salvatore Ippolito e del Boss di Castrofilippo Antonino Bartolotta. Nel corso dell’operazione diverse sono state le abitazioni controllate. A Racalmuto invece a seguito di una perquisizione veicolare i Carabinieri hanno rinvenuto 5 panetti di hashish per un peso complessivo di 500 grammi, abilmente nascosti  a bordo dell’automobile di Biagio Campanella di 25 anni del luogo. Continua quindi senza sosta il controllo di tutto il territorio provinciale da parte dell’Arma Carabinieri che con la sua presenza garantisce la sicurezza dei cittadini.


È stato rimesso in libertà senza alcuna misura, il 33enne Raffaele Fragapani, di Santa Elisabetta, arrestato nel 2007 nell’ambito dell’operazione antimafia Sicania. In primo grado l’uomo era stato assolto, condanna che poi arrivò dalla Corte di Cassazione di Palermo, che lo ha condannato  a 7 anni di reclusione per associazione mafiosa. La stessa Cassazione adesso, accogliendo le difensive degli avvocati Giuseppe Barba e Giovanni Castronovo, ha annullato in data 7 Ottobre scorso, la condanna e nella giornata odierna Fragapane è stato scarcerato.


Sono iniziate dal Civico numero 30 di Via Vittorio Emanuele a Favara le celebrazioni del 92esimo anniversario della fine della Prima Guerra Mondiale, dove le autorità hanno deposto un mazzo d fiori presso la casa natale di Calogero Marrone, il cittadino favarese,  morto il 15 febbraio del 1945 nel campo di sterminio nazista di Dachau. Subito dopo il corteo guidato dal gonfalone del Comune di Favara e dalla Bandiera Italiana dell’Associazione Mutilatati ed Invalidi di Guerra e  formato da tutte le autorità cittadine,  si è spostato alla volta di Piazza Cavour per rendere omaggio ai caduti con la deposizione di una corona di alloro. Ad accompagnare la cerimonia le note musicali della Banda Comunale Giuseppe Lentini che ha eseguito l’inno di Mameli ed i tradizionali brani del primo conflitto mondiale come il toccante Piave. Ai piedi della stele commemorativa che ricorda il sacrifico dei tanti cittadini di Favara che hanno perso la vita in guerra, sono stati deposti anche dei mazzi di fiori da parte dei propri familiari che mantengono vivo il ricordo dei propri cari. Oggi oltre all’unità Nazionale si celebrano anche le Forze Armate che per l’unità d’Italia hanno pagato un pesante  tributo di uomini. Alla cerimonia di oggi infatti era presente il  Comandante della Tenenza dei Carabinieri di Favara Gabriele Treleani che ha sottolineato l’importanza che riveste  per la società civile la data di oggi. Da Piazza Cavour le celebrazioni si sono spostate in Chiesa Madre dove un omaggio floreale è stato deposto sulle 5  lapidi presenti nei pressi dell’Altare dedicato a Sant’Antonio da Padova ovvero quelle del Tenente  Colonnello Giuseppe Stuto, del Capitano Antonio Vaccaro, del Cappellano Militare Antonio Lentini, del Sottoufficiale Calogero Santamaria e del Soldato Semplice Salvatore Terranova. Le Manifestazioni del 4 Novembre a Favara si sono chiuse con la Celebrazione da parte dell’Arciprete don Mimmo Zambito di una Santa Messa. Nonostante quella dell’Unità Nazionale dovrebbe essere una data sentita da tutti i cittadini, dobbiamo registrare la poca presenza della società civile, che forse, tende a dimenticare il sacrificio che i propri padri hanno pagato con il sangue  per il raggiungimento della libertà e della democrazia.


È stata una seduta consiliare poca produttiva quella di ieri a Favara. Infatti ad Aula Falcone Borsellino sono stati approvati solo due dei 14 punti  presenti nell’ordine del giorno che i capigruppo avevano programmato. Esitati favorevolmente il punto relativo ai verbali delle sedute precedenti e quello riguardante  la presa di atto della rinuncia da parte della ditta catanese Pan Anemos Trinacria a realizzare un parco eolico nelle contrade periferiche di Favara. L’inizio dei lavori della pubblica assise cittadina erano slittati di un ora per mancanza di numero legale, infatti all’appello del Presidente Luca Gargano erano presenti solo 14 consiglieri. 60 minuti dopo invece erano 22 gli scranni occupati nell’aula di Piazza don Giustino. Il primo intervento è stato quello del Capogruppo del Pdl corrente Bosco Santo Pitruzzella che in occasione del primo anniversario della scomparsa dell’onorevole Filippo Lentini ha elogiato in aula le doti politiche del compianto ed in deroga ai regolamenti che disciplinano la materia, ha proposto di dedicare una via o una piazza cittadina all’ex Sindaco di Favara Filippo Lentini. Subito dopo Pitruzzella la parola è passata al Consigliere dell’Mpa Antonio Valenti. Quest’ultimo nel corso del suo intervento fa riferimento ad una intervista che il Sindaco Russello ha rilasciato lo scorso 9 ottobre alla nostra emittente riguardante la possibile presentazione della mozione di sfiducia in consiglio comunale. Secondo il Consigliere dell’Mpa in quella occasione il primo cittadino avrebbe fatto delle dichiarazioni calunniose e faziose nei confronti del Consiglio Comunale. Valenti fa un analisi dettagliata di quanto detto dal Sindaco ai nostri microfoni. La prima puntualizzazione che il Consigliere Comunale ha fatto è stata quella relativa al successo elettorale ottenuto dal Sindaco  Russello, quest’ultimo infatti nell’intervista, aveva detto che la sua elezione era stata una vittoria popolare, Valenti invece precisa che il  merito dei tanti voti ottenuti   è stato dei partiti  della Coalizione di centro destra che ha proposto la candidatura di Russello. Poi l’esponente dell’Mpa si sofferma su quella che lo stesso giudica la parte più grave dell’intervista, ovvero sulle parole che il Primo Cittadino ha espresso in merito alla volontà di alcuni partiti politici di avere un Sindaco “morbido” pronto ad intraprendere un’azione amministrativa in qualche modo indirizzata dagli stessi gruppi politici. Ed in merito a queste dichiarazioni Valenti chiede spiegazioni a Russello, volendo sapere quali sono i soggetti politici che vorrebbero pilotare il governo della Città. L’intervista oggetto dell’intervento del Consigliere Valenti ricordiamo essere stata rilasciata dal primo cittadino alla nostra emittente due giorni dopo che il consiglio comunale, ad accezione del gruppo di Futuro e Libertà,  aveva lanciato l’ultimatum al Sindaco Russello, nel corso della precedente seduta del 7 ottobre scorso. Un’ ultima condizione che  doveva portare, secondo i consiglieri del “Patto” ad una rimodulazione del progetto politico attuato da Russello, pena  la presentazione entro fine Ottobre della mozione di sfiducia. In risposta al Consigliere Valenti il Sindaco dal suo banco,  alzando anche il tono della voce, ha dichiarato di non accettare le accuse di calunnia lanciategli dall’esponente dell’Mpa, in quanto le sue parole si riferivano ad un discorso politico e non volevano accusare nessuno. Ristabiliti apparentemente i toni della discussione il Consigliere Valenti si sofferma sulle presunte progettualità effettuate dall’amministrazione comunale, menzionate sempre nell’intervista rilasciata dal Sindaco lo scorso 9 ottobre. Secondo Valenti che non concorda con quanto detto dal Primo Cittadino, le parole espresse potrebbero far apparire agli occhi della cittadinanza, un Consiglio Comunale non propositivo ed illustra  una serie di progetti che nel corso della Legislatura da Aula Falcone Borsellino sono stati proposti all’amministrazione ma di cui, dice Valenti, non si è mai tenuto conto. Concordi con le posizioni assunte dal Consigliere Comunale dell’Mpa si sono detti anche i Consiglieri  Vincenzo Biancucci del Pdl corrente Bosco e Giovanni Mossuto del Pd. Quest’ultimo ha posto all’attenzione dell’Aula altre interviste rilasciate sempre alla nostra emittente  dal Sindaco e dal Presidente del Consiglio Comunale. In particolare si riferisce a quella di sabato scorso in occasione del sopralluogo tecnico in Via De Gasperi a cui ha partecipato anche l’ex Assessore Regionale ai Lavori Pubblici Luigi Gentile. Il Consigliere del Pd ha definito il sopralluogo svolto, “una sfilata di Futuro e Libertà”. Mossuto ricorda in Aula che  il Sindaco di Favara aveva recentemente dichiarato alla stampa di non aver ancora ricevuto dalla Regione  gli aiuti economici promessi in occasione della tragedia dello scorso 23 Gennaio. E quindi, sempre secondo il Consigliere del Pd, anche  l’onorevole Gentile non ha mantenuto le promesse di aiuto fatte. Sempre in relazione al finanziamento delle opere di consolidamento del costone roccioso di Via De Gasperi il Capogruppo dell’Mpa, Angelo Messinese precisa che la delibera, frutto di un accordo tra Regione e Ministero dell’Ambiente  è stato firmato dall’ex Assessore Regionale al Territorio ed Ambiente Roberto Di Mauro. Conclusi i discorsi sulle interviste del Sindaco, i  Consiglieri  hanno approvato ad unanimità dei presenti la delibera relativa alla presa di atto della rinuncia della Ditta Pan Anemos Trinacria  di Catania a realizzare il Parco Eolico nelle contrade denominate della 4P: Priolo, Pirciata, Poggio di Conte e Piano Bisaccia. Con il voto espresso ieri dai Consiglieri Comunali cade lo schema di convenzione tra Comune e Ditta  che la pubblica assise cittadina aveva approvato nel corso della seduta dello scorso 21 Giugno. In seguito alla presa d’atto di ieri del Consiglio Comunale, una copia della delibera dovrà essere trasmessa alla stessa Pan Anemos ed una all’Assessorato Regionale per lo sviluppo Energetico. Particolarmente soddisfatti del passo indietro fatto dalla società catanese e dalle scelte adottate dall’intero Consiglio Comunale si sono detti i Capigruppo del Pd, Luigi Sferrazza e di Insieme per Favara, Diego Costanza. Quest’ultimo tra l’altro  insieme al Capogruppo di Futuro e Libertà Giuseppe Signorino erano stati designati dalla loro Conferenza  ha partecipare alle riunioni ed ai sopralluoghi che, in seguito alle proteste avanzate dai residenti delle contrade interessate ,  si erano svolte in estate per cercare delle soluzioni progettuali che non arrecassero disagi ai cittadini. Subito dopo la parentesi eolico il Capogruppo di Futuro e Libertà Giuseppe Signorino Gelo propone di prelevare l’ultimo punto inserito all’ordine del giorno riguardante lo schema di approvazione delle variazioni di bilancio. Il prelievo del punto, secondo il Consigliere Signorino, è necessario perché bisogna programmare la costruzione di nuovi loculi al cimitero di Piana Traversa, dove la poca disponibilità di posti, richiede un intervento urgente grazie alla manodopera dei lavoratori socialmente utili del Comune. La proposta di Signorino ha trovato la netta opposizione della maggioranza dei consiglieri presenti in quanto, subito dopo averla messa ai voti, a dire no al prelievo del 14esimo punto all’ordine del giorno sono stati 15 consiglieri comunali, favorevolmente invece si erano espressi gli stessi consiglieri di F.L.I. L’unica astensione dalle operazioni di voto è stata quella del  Presidente del Consiglio Comunale Gargano. A seguire il Consigliere dell’Mpa Antonio Valenti in merito all’importanza della trattazione del terzo punto riguardante la Relazione semestrale del Sindaco,  propone di rinviare la seduta di 24 ore, per consentire agli stessi consiglieri di approfondire i contenuti della relazione stessa. Tra l’altro il Consigliere del Pdl corrente Bosco, Vincenzo Biancucci ha evidenziato la mancata pubblicazione sul portale web del Comune della relazione del Sindaco e chiede al Primo Cittadino che il sito internet venga aggiornato in maniera celere, in quanto il gran numero di personale in servizio, potrebbe sicuramente rendere più efficace lo stesso portale. Ritornando alla proposta di rinvio della seduta per oggi, il Sindaco nel corso della seduta di ieri ha annunciato ai consiglieri la sua assenza per impegni istituzionali che lo vedono  fuori dalla città di  Favara sino alla fine della settimana in corso. Nonostante l’assenza annunciata dal Primo Cittadino si è messa ai voti la proposta formulata dal Consigliere Valenti. Con 15 si, l’astensione dei Consiglieri di F.L.I Signorino, Dalli Cardillo, Fanara e Gargano e con il solo voto negativo del Consigliere Vassallo Todaro anch’egli facente parte del movimento politico del Presidente della Camera Gianfranco Fini, i lavori del Consiglio Comunale sono stati rinviati ad oggi alle ore 19:00.


La risoluzione del problema centri storici attraverso  un progetto pilota che riqualificherà quelle zone da tempo lasciate all’incuria. Questo l’argomento che sarà al centro di un convegno in programma a Favara sabato prossimo 13 Novembre al Castello Chiaramontano, alla presenza di diverse istituzioni. Intanto per sabato 6 Novembre alle ore 12.00, è in programma al Municipio una conferenza stampa di presentazione dell’evento. E’ prevista la partecipazione del dott. Massimo Scatà, dell’on. Giancarlo Granata,  del redattore del progetto l’arch. Gaetano Pullara, del supervisore e coordinatore Luca Pullara e del referente del progetto per Favara Antonio Alaimo.


Le due realtà di Favara. Da un lato i cittadini onesti e di buona volontà che dopo la tragedia dello scorso 23 Gennaio si sono uniti per dare un’abitazione decorosa alla famiglia Bellavia e dall’altro lato, invece la presenza del fenomeno mafioso, confermata dalla cattura del capomafia agrigentino Gerlandino Messina. Tutto ciò è stato oggetto di discussione e riflessione da parte del Parroco della Chiesa San Vito di Favara Don Diego Acquisto, del  Consiglio pastorale parrocchiale e  delle associazioni che operano all’interno della Parrocchia: Confraternita S. Croce del Calvario, Associazione culturale Giò 90, S.Vito, Gruppo di preghiera Padre Pio. Dal dibattito,  è emerso che  tutti concordano, come afferma Benedetto XVI, che la  “Mafia è una strada di morte incompatibile col Vangelo”, essa porta solo in galera o ad una morte violenta, è incompatibile con la chiesa, che non ha e non ha mai avuto nessun legame con il messaggio cristiano. Grandi passi in avanti sono stati fatti nella lotta alla mafia ed alla cultura mafiosa, grazie alla presenza dello Stato e delle Istituzioni ma molto cammino deve essere ancora fatto. E allora la Parrocchia S. Vito  ha deciso di partecipare,  alla fiaccolata ed al consiglio comunale aperto, per dire no alla mafia e per rafforzare il suo messaggio evangelico e pedagogico, per costruire una società al cui interno possa maturare il lievito del rispetto delle regole, della partecipazione e della solidarietà.


Ad Agrigento una donna  empedoclina di 31 anni martedì scorso sarebbe stata vittima di un aggressione subita in un bar del Viale della Vittoria. I fatti si sarebbero verificati intorno alle 22:00 quando uno sconosciuto si è scagliato contro la donna che era seduta ad un tavolo insieme ad un’amica. Il locale in quel momento era abbastanza affollato in quanto sul posto si stava trasmettendo la partita di Champion’s dell’Inter. Ed infatti sono state le stesse persone presenti a chiamare le forze dell’ordine per denunciare il fatto. La 31enne che è stata pubblicamente schiaffeggiata e scaraventata per terra fortunatamente non ha riportato conseguenze gravi.


È stato confermato  lo sciopero di 48 ore della raccolta dei rifiuti nei Comuni consorziati dalla Società D’Ambito Gesa Agrigento 2 per le giornate di lunedì 8 e martedì  9 Novembre prossimi. A ribadire la volontà di sospendere le attività lavorative degli operatori ecologici, che ricordiano non percepiscono lo stipendio da tre mesi, è il Segretario Fit Cisl trasporti di Agrigento Nino Stella che in una nota scrive:“Nonostante le solite promesse da parte di tutti gli attori che ruotano attorno all'”affaire” rifiuti, non si è ancora arrivati ad una soluzione definitiva del problema”. “I sindaci e l'Amministratore di GESA Teresa Restivo – continua Stella - si erano impegnati in tempi recenti a garantire il pagamento degli stipendi. Il sindacato ha continuato a dare fiducia ma, purtroppo, la situazione continua ad essere insostenibile”. “Comprendiamo –scrive ancora  il segretario della Fit Cisl di Agrigento - i gravi disagi a cui andrà incontro la popolazione con l'ennesimo stop di 48 ore. Ma agli stessi cittadini chiediamo di mettersi nei panni di questi lavoratori”. “Ci auspichiamo fortemente che dal vertice convocato oggi a Palermo presso l'assessorato all'Energia e Rifiuti – conclude Nino Stella - possano arrivare notizie positive e rassicuranti per i lavoratori”.


Ed in merito allo sciopero della raccolta dei rifiuti proclamato per lunedì e martedì prossimo, il Sindaco di Favara Domenico Ruscello invita i cittadini a non depositare i sacchetti di spazzatura nei cassonetti, sia per il periodo dello sciopero che  per le giornate di Sabato e  Domenica . Il conferimento dei rifiuti potrà essere effettuato invece nella  sola  giornata di domani per poi riprendere martedì prossimo. L’invito del Sindaco alla collaborazione dei cittadini, ci spiegano dal Comune,  serve ad  evitare che per le strade cittadine si accumuli una quantità notevole di immondizia, al fine di ridurre al minimo i disagi per la popolazione.


L’anno 2010, è stato dedicato dalla Comunità Internazionale alla salvaguardia della Biodiversità. Ma in Sicilia secondo le associazioni ambientaliste che sull’Isola gestiscono le riserve naturali, l’anno in corso rischia di passare alla storia per la decisione del Governo regionale di abolire con le stesse  aree naturali protette. Il grido di allarme è stato lanciato da Claudia Casa che per legambiente gestisce ad Aragona la riserva della Maccalube. Ed in merito ai piani regionali di chiusura della aree protette ieri a Palermo si è tenuto un sit-in di protesta mentre era in corso una seduta del Parlamento siciliano. Alla manifestazione hanno partecipato i lavoratori delle riserve siciliane che congiuntamente alle organizzazioni sindacali di categoria hanno chiesto sia al Governo Lombardo che all’Ars il rispetto degli impegni assunti; atti concreti per garantire il loro lo stipendio ed il rilancio della politica di conservazione della natura come occasione concreta di sviluppo sostenibile.


Si è svolta oggi presso il Palazzo della Provincia Regionale di Agrigento l'assemblea dei precari in servizio presso lo stesso Ente. All’incontro hanno partecipato tra gli altri i i segretari generali di FP CGIL, FP CISL ed FP UIL rispettivamente Alfonso Buscemi ,Gerlando Parisi e Carlo Florio. Numerosi sono stati i lavoratori che hanno partecipato alla riunione  e che hanno espresso le loro preoccupazioni in merito alla salvaguardia del loro posto di lavoro ed il rispetto delle promesse di assunzione in dotazione organica fatta dal Presidente della Provincia Dorsi nel dicembre 2009. “Certamente,  - scrivono in una nota i segretari provinciali delle organizzazioni sindacali di categoria - non ci sfugge il contenuto restrittivo e vessatorio della Legge 122/10 del Governo Berlusconi, questo, però, - si legge ancora nella nota -  non può servire quale alibi per l'Amministrazione Provinciale per evitare l'assunzione da un lato, e ridurre le ore di utilizzo dall'altro, riteniamo – concludono i rappresentanti sindacali – che il Presidente deve trovare la soluzione, almeno, per la parte che gli compete. Ed è per questo motivo che al termine dell’Assemblea i Sindacati chiedono un incontro urgente col Presidente della Provincia D’Orsi. Ricordiamo che per i lavoratori precari della Provincia oltre che alla mancata assunzione rischiano anche una riduzione settimanale  a 18 ore lavorative al posto delle attuali 30.


Firmato il contratto con la ditta che si occuperà dell’ammodernamento della strada San Calogero Napoletano, importante asse viario di sfogo a nord del quartiere Inficherna di Porto Empedocle con la S.S. 115. A darne notizia il sindaco di Vigata, Calogero Firetto. I lavori, che verranno realizzati con fondi del Comune grazie ad un mutuo stipulato dall’Amministrazione, espletate tutte le formalità prenderanno il via tra un mese e avranno una durata di 280 giorni.  Al termine i cittadini potranno fruire della nuova arteria viaria con notevole giovamento per il traffico.


In Sicilia nel 2009 le consulenze varie che gli enti locali hanno affidato ai professionisti esterni sarebbero aumentate del 5% rispetto all’anno 2008 per un totale di spesa  di circa 150 milioni di euro. Secondo i dati riportati nel dossier denominato Trasparenza, pubblicato dal Ministero dell’Innovazione Pubblica, l’anno scorso sull’Isola  le nomine dei consulenti esterni sono state 14 mila 169.


Gli studenti della IV C e IV D dell’istituto Foderà di Agrigento, sono stati in visita ieri al Palazzo della Provincia. Gli stessi hanno potuto visitare la Scala Reale restaurata e inaugurata nei mesi scorsi, la Biblioteca Ambrosini, alcuni volumi dell’Enciclopedia Diderot e D’Alembert in essa custoditi ed esposti ed infine l’aula Luigi Giglia, dove si svolgono le riunioni di Consiglio. Gli studenti, nella loro visita, sono stati accompagnati dalle insegnanti, Graziella Ingaglio, Tiziana Iacopelli e Rosanna Collura ed hanno incontrato i consiglieri provinciali Pellegrino Quartararo, Riccardo Gallo ed Angelo Bennici che hanno spiegato, a grandi linee, compiti e doveri del Consiglio ed il ruolo delle Commissioni consiliari.


Anche ad Agrigento e’ nata Confimpresa, l’associazione che rappresenta e tutela le imprese. Per venerdì 12 Novembre alle ore 9.30, è in programma un incontro presso la Sala Convegni di Via Acrone. Nel corso della stessa manifestazione verrà sottoscritto il C.C.N.L – settore formazione professionale da parte delle organizzazioni sindacali e datorialiA.N.FO.P.,   CONFIMPRESA , S.I.L.S.E. , I.S.A. C.I.C.A.S. ,  S.I.A.  Confsal , C.E.I


È in programma per domani alle ore 16.00, presso l’Hotel Villa Sikania di Siculiana l’Assemblea Provinciale dell'Associazione politica e culturale “ democratici e liberi “. Nel corso dell'incontro si procederà all’ elezione degli organismi dirigenti della Provincia di Agrigento, ed all’approvazione di un Documento Politico Programmatico relativo al periodo  2010/2011  delle  iniziative  politico  culturali che l’associazione intende effettuare. La chiusura dei lavori sarà affidata all’On. Nuccio Cusumano.


Ore 11.30. Allo stadio Esseneto di Agrigento si  è presentata stamattina un’iniziativa riservata alle scuole calcio. Nello specifico, in occasione delle gare casalinghe di Akragas e Agrigentina, i piccoli giocatori delle scuole di calcio che sono affiliate alla federazione gioco calcio, avranno la possibilità di entrare in campo insieme ai grandi del pallone. Inoltre durante l’intervallo le squadre giovanili invitate daranno vita ad una partitella della durata di 15 minuti.


 

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