Edizione del 25/10/2010
A cura della
redazione giornalistica di Sicilia TV
Direttore
Responsabile: Calogero Sorce
ARRESTO DELL’EX NUMERO UNO DI COSA NOSTRA AGRIGENTINA GERLANDINO MESSINA. I DETTAGLI DELL’OPERAZIONE NELLA CONFERENZA DI IERI AL COMANDO
PROVINCIALE CARABINIERI AGRIGENTO.
FAVARA E’ VERAMENTE
LE
REAZIONI DEL MONDO DELLA POLITICA ALLA CATTURA DI MESSINA ALL’INTERNO DEL TG.
GRAVE INCIDENTE SUL
LAVORO. INCIDENTE STRADALE ALLA PERIFERIA DI FAVARA. ARRESTATI PER FURTO DUE
FAVARESI.
FIERA D’OTTOBRE.
SALTATI GLI APPUNTAMENTI DI IERI A CAUSA DEL MALTEMPO. OGGI SPAZIO AGLI SPETTACOLI COMICO ED ARTISTICO CON
“La provincia di Agrigento
non ha più latitanti di mafia”, queste sono state le parole pronunciate ieri dal Procuratore Capo di
Palermo Francesco Messineo, nel corso della conferenza al Comando Provinciale dell’Arma di Agrigento
dove sono stati illustrati i dettagli dell’operazione che sabato scorso ha
portato i carabinieri ad arrestare il boss latitante Gerlandino
Messina a Favara. Alla conferenza erano presenti tra gli altri il Procuratore
Aggiunto del Dipartimento Distrettuale Antimafia Vittorio Terenzi,
il Comandante Provinciale dei Carabinieri di Agrigento,
Mario Di Iulio, il Maggiore Salvo Leotta
a capo del reaparto operativo ed il Tenente Gabriele Treleani comandante della Caserma di Favara. L’operazione
che ha interrotto gli 11 anni di latitanza del capo mafia delle cosche agrigentine nasce da una complessa
attività di intelligence che ha visto la collaborazione tra forze di polizia,
magistratura ed Agenzia Investigativa di Sicurezza Interna. I Carabinieri in
Viale Stati Uniti sarebbero arrivati grazie a colui che nella vicenda è
risultato essere il vivandiere del boss Messina, o meglio colui che gli portava
il cibo, il 24enne favarese Calogero Bellavia che è stato arrestato nella tarda serata di sabato
scorso. Il giovane è il fidanzato della nipote del proprietario dello stabile. “Circa venti giorni fa – ha detto in
conferenza il Maggiore Leotta - avevamo ricevuto una segnalazione”.
“Questo – ha continuato l’ufficiale dell’Arma – ci ha portato a seguire una
serie di soggetti”. La decisione di restringere il cerchio dei presunti
fiancheggiatori sul solo Calogero Bellavia,
sempre secondo quanto dichiarato dal Maggiore, è stata data dal fatto della
ritualità con cui il ragazzo si recava con uno zaino negli orari di pranzo e
cena, presso l’abitazione della fidanzata. Un altro segnale che ha portato i militari a pedinare il 24enne è stato dato dalla cautela che
lo stesso adottava nel compiere gli spostamenti. Nonostante questo i Carabinieri secondo quanto detto dal Colonnello Di Iulio, fino al momento dell’irruzione nella casa, non
avevano la certezza matematica di trovare al suo interno il latitante Gerlando
Messina. Ed è proprio per
i dubbi che ancora sussistevano che il Comandante Provinciale dei
Carabinieri di Agrigento ha chiesto l’ausilio degli uomini del G.I.S. Un ruolo
fondamentale nelle operazioni svolte a
Favara è stato dato anche dai militari del R.O.S di
Palermo guidati dal Maggiore Fabio Bottino. Le forze dell’ordine nei mesi
scorsi erano quasi arrivati alla cattura di Gerlandino Messina, individuando persino il covo del boss
in un magazzino di Via Magellano sempre a Favara. È
stata un’irruzione fulminea quella condotta dalle forze speciali dei
Carabinieri, i militari che in Viale Stati Uniti sono giunti dalla collina San
Francesco, in pochi attimi hanno sfondato gli ingressi
dell’abitazione ubicata al civico 79. Subito dopo il blitz, in Città si era
sparsa la voce che nel corso dell’irruzione si sarebbe innescato un conflitto a
fuoco, ipotesi questa smentita dagli inquirenti. Infatti
secondo quanto è emerso dalla conferenza nell’operazione si sarebbe sparato un
solo colpo di arma da fuoco, i rumori che si sono uditi erano riconducibili ai
flash back utilizzati dalle forze speciali. Si tratta di particolari strumenti
che disorientano ed inibiscono le persone che si trovano negli ambienti in cui vengono lanciati. Gerlandino
Messina è stato trovato all’interno di una stanza il
cui ingresso era protetto da una porta blindata, l’uomo nonostante la presenza
delle due pistole, non avrebbe opposto resistenza al suo arresto ed avrebbe
subito ammesso la sua identità, addirittura secondo quanto dichiarato dal
Procuratore Capo Messineo durante il Trasporto al
Comando di Villaseta, Messina avrebbe detto che ogni
cosa ha una fine. Gli uomini del G.I.S quando compiono azioni simili, conoscono bene
la distribuzione degli interni delle abitazioni in cui devono entrare, grazie
allo studio preventivo delle planimetrie, nel caso dello stabile di Viale Stati Uniti invece questo
non è stato possibile in quanto il fabbricato sarebbe stato edificato
abusivamente. All’interno della sala stampa della Caserma Biagio Pistone di Agrigento i magistrati palermitani Messineo
e Terenzi hanno evidenziato più volte come il
territorio favarese si presti alla latitanza dei
mafiosi, tra questi ricordiamo Giovanni Brusca e Maurizio Di Gati. Secondo il
Procuratore Aggiunto Vittorio
Terenzi nella Città di Favara ci sarebbero molte persone vicine alla mafia
che offrirebbero una copertura adeguata ai latitanti, sempre secondo il
magistrato palermitano, la presenza del fenomeno criminale nella Città
dell’Agnello Pasquale sarebbe legata ad un degrado economico e sociale del
territorio. Per quanto riguarda le indagini i magistrati della Procura della
Repubblica di Agrigento dovranno valutare la posizione
del 24enne Calogero Bellavia, per l’individuazione
della presunta rete di fiancheggiatori al momento i giudici del D.D.A non hanno voluto fornire dettagli in quanto le
indagini non sono state considerate chiuse e quindi potrebbero portare ad
ulteriori sviluppi.
Dapprima Brusca, poi
Di Gati, sabato Gerlandino
Messina. Favara si conferma il luogo ideale per quanti cercano di sottrarsi
alle ricerche delle forze dell’ordine. Una fitta rete
di fiancheggiatori li protegge anche se con i
sofisticati mezzi in dotazione alle forze di polizia diventa sempre più
difficile che possano spuntarla. Ma Favara è veramente
il paese prescelto dalla criminalità mafiosa per nascondervi i propri uomini di
punta? “I numeri sono questi – dice il sindaco Mimmo Russello che ieri mattina,
con l’assessore Gero Noto Millefiori e il presidente del consiglio comunale
Luca Gargano, è andato a complimentarsi con il comandante provinciale dei
carabinieri di Agrigento – ma è anche vero che la
stragrande maggioranza dei favaresi è schierata sul
fronte opposto quello della legalità, della civiltà e del progresso”.Il primo cittadino, che è avvocato, e che ben conosce le dinamiche della giustizia, ribadisce di avere improntato il
suo mandato al rispetto della legge, all’affermazione dei principi di
legalità. Intanto, sia lui che il
presidente del consiglio Gargano inneggiano
all’attività svolta dai carabinieri e dalla magistratura, un impegno ripagato
da tanti successi nella lotta alla criminalità organizzata.
Al momento del suo
arresto i Carabinieri gli avrebbero trovato in tasca quattro pizzini scritti a macchina su cui sarebbero elencate le imprese
da sottoporre al pizzo. Tra queste ci potrebbero essere i nomi di ditte che
stanno eseguendo i lavori di raddoppio della Strada Statale 640 Agrigento Caltanissetta. Quindi oltre che per le due pistole
rinvenute nel covo
di Viale Stati Uniti adesso gli inquirenti dovranno mettersi al lavoro per
decifrare i bigliettini trovati. Intanto si apprende che all’interno
dall’abitazione i militari avrebbero portato via anche
un computer e diverse schede telefoniche e telefoni cellulari, che naturalmente
saranno sottoposti a scrupolose analisi. Le perizie a cui
saranno sottoposti tutti gli oggetti rinvenuti sicuramente potranno dare
ulteriori sviluppi alle indagini comprese l’individuazione della rete di
fiancheggiatori che hanno favorito la latitanza a Favara del boss numero uno
delle cosche mafiose agrigentine. Nella stanza rifugio di Gerlando Messina i Carabinieri hanno trovato
anche un televisore ed un tavolo da disegno. Intanto lo stabile di Viale Stati
Uniti viene guardato a vista dai carabinieri e probabilmente
nelle prossime ore si attendono nuovi rilievi nell’appartamento.
La cattura del numero
uno della mafia agrigentina, Gerlandino
Messina, e' l'ennesimo risultato positivo messo a
segno per liberare
Un grave incidente
stradale autonomo si è verificato ieri lungo la strada statale 189 Agrigento –
Palermo. 3 i feriti, uno in maniera Grave. Il sinistro sarebbe avvenuto intorno
alle 13.00 nei pressi del bivio per Aragona, quando una Fiat
stilo, forse a causa dell’asfalto reso viscido dalla pioggia e su cui
viaggiavano 3 giovani favaresi, è uscita di strada
finendo la sua corsa in un burrone sottostante la carreggiata. Sul posto si
sono tempestivamente recati i vigili del fuoco che hanno faticato non poco per
estrarre dalla lamiere gli occupanti del mezzo i
feriti sono stati subito trasportati con le ambulanze del 118, presso il pronto
soccorso del vicino ospedale San Giovanni di Dio di Agrigento. Per uno dei tre a causa di
un’emorragia alla testa si sarebbe reso necessario il trasporto mediate eliambulanza
al S. Elia di Caltanissetta. Sull’incidente indagano
i Carabinieri di Favara.
È stato arrestato a
Favara in ottemperanza all’ordinanza di custodia cautelare in carcere un
24enne. Si tratta di Antonio Bellavia
operaio, pregiudicato. Lo stesso unitamente a Mario Bellavia
di 19 anni, residente a Campobasso, colpito anch’esso dal medesimo provvedimento
restrittivo, si sono resi responsabili, secondo i Carabinieri, di furto di
materiale ferroso per un valore di circa 1.000,00 euro
avvenuto nel mese di Luglio scorso a Favara.
E’ notizia di qualche
giorno fa dell’acquisizione di importanti atti e
documenti e conseguenti emissioni di Avvisi di Garanzia che
La pioggia
abbattutasi ieri a Favara ha fortemente condizionato lo svolgimento degli
appuntamenti in programma per
L’Ecopunto
di Via Maranello a Favara, nelle vicinanze della
Villa Ambrosini, dietro il cimitero di Piana
Traversa, è attivo. Quindi i cittadini che usufruivano
di questo servizio in Piazzale Giochi Olimpici, adesso potranno nuovamente
utilizzarlo nella nuova sede, tutti i giorni dal lunedì al sabato dalle ore
8.30 alle ore 13.30. Il venerdì invece, giorno nel quale in quella zona si
svolge il tradizionale mercatino settimanale, l’ecopunto
è aperto dalle ore 12.30 sino alle 17.30.
Cerimonia di inaugurazione domani a Raffadali
della nuova caserma dei Carabinieri. all’evento in
programma per le ore 10.45 è prevista la presenza tra gli altri anche del
Comandante dell’arma in Sicilia Gergale di Brigata Riccardo Amato. Nel
pomeriggio alle ore
Fine
di questa edizione di SICILIA
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