Edizione del 23/09/2010

A cura della redazione giornalistica di Sicilia TV
Direttore Responsabile: Calogero Sorce

 


FAVARA FORMATA LA QUARTA GIUNTA RUSSELLO ATTESA OGGI LA PRESENTAZIONE DELL’ESECUTIVO MONOCOLORE.

 

CI SAREBBE ANCHE UN POSSIBILE COINVOLGIMENTO DELL’ON MICHELE CIMINO NELL’OPERAZIONE ANTIMAFIA DI IERI DENOMINATA FAMILY. INTANTO LO STESSO SI DICE ESTRANEO AI FATTI E CONFIDA NELLA MAGISTRATURA.

 

MURO PERICOLOSO PER LA PUBBLICA INCOLUMITA’ NELLE ADIACENZE DELLA SCUOLA MEDIA CAPITANO VACCARO. NOTA DEL CONSIGLIERE COMUNALE DI FAVARA GAETANO AGLIATA.

 

CANONE RAI. PER I 75ENNI E’ POSSIBILE NON PAGARLO.


È attesa per le ore 17:30 di oggi presso il Municipio di Piazza Cavour a Favara  la quarta Giunta Russello. Dopo gli ultimi risvolti politici emersi nel corso della scorsa seduta del Consiglio Comunale, il Gruppo di Futuro e Libertà ha deciso di formare il proprio esecutivo cittadino. La nuova squadra assessoriale dovrebbe essere composta da 6 membri, quindi due in meno rispetto alla precedente giunta. Al suo interno la quota rosa garantita dovrebbe essere del 50% infatti 3 dei neo assessori dovrebbero essere donne. Ci assicurano che i nominativi scelti dal Gruppo che si rifa alle posizioni del Presidente della Camera Fini, si riferiscono a  persone colte e  responsabili. Noi ci auspichiamo  che nel giro di poco tempo, la nuova Giunta  possa lavorare per risolvere i tanti problemi che sussistono in Città.


L’Operazione antimafia Family condotta dagli agenti della Squadra Mobile di Agrigento e coordinata dalla D.I.A di Palermo potrebbe aggiungere dei nomi illustri alle indagini che ieri hanno portato a cinque ordinanze di custodia cautelare in carcere, ordinanza di arresto eseguita anche nei confronti del Sindaco di Castrofilippo Salvatore Ippolito. Un contributo fondamentale alle indagini è stato fornito anche dalle dichiarazioni del collaboratore di giustizia Maurizio Di Gati, il quale, avrebbe fornito agli inquirenti oltre che al nome di Ippolito anche quello dell’ex Vice Presidente della Regione siciliana Michele Cimino. Quest’ultimo sarebbe stato tirato in ballo da Di Gati in merito a finanziamenti che riguarderebbero la realizzazione di un centro artigianale nella Zona Industriale di Castrofilippo. Secondo le dichiarazioni rilasciate  dal Collaboratore di Giustizia ai Giudici, I Finanziamenti previsti per la realizzazione dell’opera sarebbero arrivati nel piccolo Centro Agricolo grazie ad un accordo tra il sindaco Ippolito e l’on. Cimino che si sarebbe sviluppato secondo il sistema oramai consolidato del io do una cosa a te e tu dai una cosa a me. Ovvero la concessione dei finanziamenti a condizione che si faccino lavorare le imprese scelte precedentemente. Dalle dichiarazioni di Maurizio Di Gati emergerebbe anche un presunto giro di tangenti che il Sindaco Ippolito avrebbe elargito nei confronti dell’ex Vice Presidente della Regione Cimino. Ed in merito al presunto coinvolgimento nelle indagini dell’onorevole empedoclino lo stesso Cimino ha dichiarato: “Apprendo delle notizie che mi riguardano false e tendenziose” .”Io – continua Cimino -  ho fatto della legalità e della lotta alle  prevaricazioni e alla mafia  il mio modus operandi e sono veramente meravigliato che un sedicente collaboratore di giustizia possa parlare di me”. In merito ai suoi rapporti con il Sindaco di Castrofilippo Salvatore Ippolito l’Onorevole del Pdl Sicilia ha dichiarato: “Ippolito , come è noto, non si riconosce e non si è mai riconosciuto nelle mie posizioni politiche”. Sono assolutamente tranquillo e confido nella magistratura,  - conclude Cimino - sicuro che tutto sarà chiarito”. Ed in merito alla vicenda interviene anche il Sottosegretario alla Presidenza del Consiglio Gianfranco Miccichè che ha dichiarato: “Conosco troppo bene Michele Cimino, ho parlato con lui  e mi ha rassicurato sulla sua totale estraneità ai fatti e non ho motivo di credere, neppure lontanamente, il contrario”. “A Michele – conclude Miccichè -  va la mia immutata, incondizionata stima e fiducia”.


Castrofilippo tranquillo centro dell’entroterra agrigentino, abitato da poco più di tre mila anime è conosciuto ai più per i suoi prodotti agricoli ed in maniera particolare per la cipolla a cui è dedicata anche una sagra. Dopo l’operazione antimafia “Family” che ha portato all’arresto anche del Sindaco Salvatore Ippolito, in molti cambieranno la loro concezione di paese tranquillo. Il Ragioniere  Ippolito al suo secondo mandato sindacale era stato confermato alle scorse elezioni amministrative svoltesi a Castrofilippo nel Giugno del 2006 nelle file di Forza Italia. Ma adesso probabilmente la domanda più ricorrente nella mente di  tutti i cittadini castrofilippesi potrebbe essere:“Che fine faranno i 6 Assessori ed i 15 Consiglieri Comunali in carica”? l’interrogativo in questione potrebbe avere diverse soluzioni ma quella più probabile potrebbe essere lo scioglimento dell’ente Comune per infiltrazione mafiosa. Quest’ultima ipotesi rappresenta per il nuovo Prefetto di Agrigento Francesca Ferrandino un compito arduo. Il Primo incarico di un certo rilievo per la massima rappresentante del Governo in Provincia di Agrigento, che introdurrà subito il Prefetto nella realtà territoriale di sua competenza. Secondo quanto disposto dalla Legge 55 del 1990 in materia di  Consigli Comunali possono essere sciolti in seguito a precise disposizioni imposte dai  Prefetti, dopo aver accertato il sussistere di  collegamenti diretti o indiretti degli amministratori con la criminalità organizzata o altresì che si accertino  forme di condizionamento degli amministratori tali da compromettere la libera determinazione degli organi elettivi ed il buon andamento delle amministrazioni comunali. La Legge 55 del ‘90 attribuisce ai Prefetti anche il potere di sospendere, in attesa del decreto di scioglimento, “gli organi incriminati dalla carica ricoperta assicurando però la provvisoria amministrazione dell'ente mediante l’invio di specifici commissari che possono restare in carica solo per 60 giorni. Ma la procedura di scioglimento di un Ente per infiltrazione mafiosa come si articola? Il provvedimento è avviato quindi dal Prefetto tramite la stesura di una relazione che tiene anche conto dell’acquisizione di tutti gli atti relativi alle indagini svolte e precedentemente trasmesse alla Prefettura dalla Procura della Rupubblica titolare dell’inchiesta. Alla relazione prefettizia, nel caso di conferma degli estremi dello scioglimento segue l’emanazione, da parte del Presidente del decreto che dispone lo scioglimento dell’Ente. Il  decreto viene emanato dal Capo dello Stato su proposta del Ministro dell'Interno, previa deliberazione del Consiglio dei Ministri. Il periodo di scioglimento imposto dalla legge varia da un ano a 18 mesi e in alcuni casi può arrivare fino a due anni. Naturalmente solo dopo il trascorrere di  questo arco temporale si potranno indire le nuove elezioni comunali.


E parliamo ancora dell’operazione antimafia Family, secondo il Segretario Provinciale della CGIL di Agrigento Mariella Lo Bello, gli arresti di ieri e le successive dichiarazioni del Procuratore Aggiunto Vittorio Teresi delineano uno scenario inquietante.  Secondo quanto dichiarato in una nota stampa dal segretario Lo Bello i fatti accertati non si limitano solo a favoreggiamenti nei confronti della mafia ma di veri e propri organizzazioni criminali al cui interno la politica assume un carattere organico.  Nel comunicato della CGIL di Agrigento diversi sono gli apprezzamenti rivolti alle forze dell’ordine per il lavoro svolto all’indomani del XX° anniversario dell’ uccisione del Giudice Rosario Livatino.


A Racalmuto 8 Consiglieri Comunali hanno presentato la mozione di sfiducia al Sindaco Salvatore Petrotto. Gli autori dell’atto che di fatto se approvato dall’intera Pubblica Assisse racalmutese chiuderebbe anticipatamente la legislatura in corso sono: Giuseppe Licata , Carmelo Collura, Sergio Pagliaro, Mara Adile, Giovanni Scibetta, Calogero Taibi, Concetta Burruano ed Alfonso Bellomo. I motivi che hanno portato alla mozione come si legge in una nota  riguarderebbero le vicende giudiziarie in cui è stato coinvolto il sindaco, il degrado morale in cui a detta degli 8 Consiglieri  versa il Comune di Racalmuto, l'immobilismo amministrativo e le gravi inadempienze ai più elementari dettami di correttezza e buona gestione politico-amministrativa.


E adesso di politica Regionale. Il Deputato all’Ars del Pdl Nino Bosco interviene con una nota in merito alla formazione della Giunta Regionale Lombardo Quater: "Un giorno triste per la Sicilia" si legge nella nota di Bosco - si è dunque consumato il tradimento definitivo della volontà popolare ribaltando le scelte dei siciliani che hanno premiato la coalizione del centro-destra, frantumato lo scenario politico”. "Il governo Lombardo – prosegue il deputato regionale del Pdl -ha generato il totale immobilismo amministrativo della macchina regionale, facendo ricadere sulle spalle della comunità il peso della gravissima crisi che ha investito la Regione”."E' necessario, anzi è d'obbligo  - conclude l’onorevole Nino Bosco - pensare ad una alternativa seria a questo modo di amministrare la Regione”.


Un muro di cinta pericolante, potrebbe provocare seri pericoli per l’incolumità pubblica, specie se il muro in questione si trova nelle adiacenze di una scuola. E' questo quanto segnalatoci dal consigliere comunale di Favara dell’UDC Gaetano Agliata. Lo stesso infatti, contattato da alcuni cittadini e dopo aver effettuato un sopralluogo presso la scuola Media Capitano Vaccaro di Via Agrigento, ha potuto constatare personalmente il serio pericolo che la caduta del muro potrebbe provocare per la salute dei ragazzi, dei genitori e degli operatori scolastici, che giornalmente frequentano l’istituto di istruzione. Il consigliere Agliata, invita il sindaco e/o a chi di competenza a mettere in sicurezza la zona, collocando immediatamente in loco delle transenne in modo da assicurare, in attesa che venga eseguita la gara d’appalto per il rifacimento del muro,  l’incolumità dei cittadini. Transenne, dice Agliata, che erano state collocate in precedenza dal Comune o dalla Protezione civile e che adesso, improvvisamente sono sparite. Con l’inizio dell’anno scolastico, conclude Agliata, e quindi con il maggiore afflusso di cittadini nella zona, le barriere si rendono più che necessarie.


Ci sarebbero degli  importanti sviluppi in merito all’incidente stradale mortale di venerdì scorso a Canicattì dove ha perso la vita a bordo del suo scooter il 15enne Salvatore Asaro. Infatti le dinamiche del sinistro sarebbero più chiare agli inquirenti che hanno denunciato un minorenne canicattinese  per omissione di soccorso. Secondo le forze dell’ordine, il ragazzo denunciato, anche probabilmente  avrebbe  speronato con il suo scooter il motorino su cui viaggiava Salvatore Asaro. Ed in seguito alla caduta del 15enne anziché chiamare i soccorsi sarebbe scappato per poi ritornare poco tempo dopo  sul luogo dell’incidente.


Giuseppe Antona 40enne licatese è stato arrestato dai Carabinieri agli ordini del Capitano Massimo Amato per il reato di  ricettazione.  I militari hanno provveduto a rendere esecutiva un’ordinanza di arresto emessa dal Tribunale di Agrigento e che condanna lo stesso Antona ad 8 mesi di carcere per reati commessi nel 2006. I fatti si riferiscono al possesso accertato quattro anni fa dai Carabinieri, da parte di Giuseppe Antona, di un motorino rubato. Per questo motivo dovrà rispondere di ricettazione. Espletate le formalità di rito il 40enne è stato trasferito presso il Carcere Petrusa di Agrigento.


Un presunto giro di truffe ai danni del Servizio Sanitario Nazionale è stato scoperto dai Carabinieri dei NAS tra le Province di Palermo, Agrigento e Trapani. Perquisite dai militari 21 farmacie, 3 esercizi commerciali operanti nel settore sanitario e due ditte di prodotti per l’ortopedia. La truffa su cui indagano i Nas di Palermo consiste in un giro di fatturazioni false su prodotti prescrivibili dal servizio sanitario che nonostante non fossero mai stati consegnati i titolari delle imprese controllate  avrebbero richiesto i relativi rimborsi. I prodotti sanitari in questione riguarderebbero dispositivi medici utili ad espletare i bisogni fisiologici degli ammalati. Il giro di affari della truffa ammonterebbe a circa 2 milioni di euro.


Alessandro Ottavini il Trentenne di Raffadali che lo scorso Marzo  accoltellò il carabiniere Diego Gamberoni e recentemente giudicato dagli psichiatri incapace di intendere e di volere, dovrà essere nuovamente sottoposto  ad un'altra perizia perché  il legale del militare originario di Latina ha chiesto l’annullabilità della stessa in quanto sarebbe stata  compiuta senza la presenza di un consulente di parte.


I Carabinieri di Licata agli ordini del Capitano Massimo Amato avrebbero concluso  le indagini relative ai furti di acqua dalla condotta  Gela-Aragona che  ha provocato disagi e carenza idrica nella Città di Licata. Secondo gli accertamenti  condotti dai militari, diversi imprenditori agricoli si sarebbero allacciati abusivamente alla condotta per irrigare i propri campi. Naturalmente il sottrarre liquido dalla condotta principale ha fatto sensibilmente diminuire la portata idrica prevista per il centro marinaro. Tutti gli atti redatti dai Carabinieri sono stati trasmessi  alla Procura della Repubblica di Agrigento che dovrà adesso vagliarli ed adottare i necessari provvedimenti.


E' stato assolto con formula piena dal Gip del Tribunale di Agrigento Stefano Zammuto, per i reati di maltrattamento e violenza sessuale il cammaratese Silvestre Lo Conti, arrestato dai Carabinieri della locale stazione nella notte del 31 Marzo scorso. Lo stesso, subito dopo l’accaduto, era stato fatto allontanare dalla propria abitazione. A presentare le difensive di Lo Conti, accolte dal Gip, gli avvocati Salvatore e Cristina Broccio di Agrigento.


Importanti novità inerenti al pagamento del Canone Rai. Chi ha raggiunto il 75esimo anno di età, può presentare richiesta e non pagare il canone. E’ stata infatti accolta dall’Agenzia delle Entrate la richiesta di Adiconsum presentata lo scorso 20 settembre e nel quale si sollecitava l’applicazione di un provvedimento inserito nella Manovra Finanziaria del 2008 che prevedeva l’abolizione del pagamento del  canone televisivo  per tutte le persone che hanno compiuto il 75esimo anno di età . Nell’istanza presentata dall’associazione dei consumatori era stata richiesta anche la possibilità per  tutti  coloro che rientrano nella categoria prevista di avere diritto all'esenzione non solo del canone dal 2008 ma anche di tutti gli altri antecedenti a quella data. La domanda di esenzione quindi può essere presentata da tutti coloro che hanno raggiunto il 75esimo anno di vita, che non abbiano una convivenza extra coniugale con altre persone ed avere un reddito annuo complessivo non superiore a 516 euro. Le persone che rientrano nei requisiti possono accedere al modulo di richiesta dal sito internet www.agenziaentrate.gov.it e  compilarlo entro il 30 novembre prossimo. Per gli anziani che sono impossibilitati a compiere la procedura gli sportelli agrigentini di Adiconsum offrono la loro assistenza. Ad Agrigento città la sede dell’Associazione che si occupa dei consumatori si trova in Piazza Pirandello 18. Per informazioni si può telefonare allo 0922/594895. Componendo invece il numero 0922/881107 si avrà risposta dalla sede Adiconsum di Ravanusa.


 

Fine di questa edizione di SICILIA TV NOTIZIARIO

Visiona un altro tg

Pubblicità

Stampa

Home

 

© 2000 Sicilia TV - E-Mail: info@siciliatv.org
C.da Sant'Anna - 92026 FAVARA (AG)
Tel. - Fax +39.09
22.32709

 

Le edizioni del Notiziario sono curate dalla redazione giornalistica di Sicilia TV