Edizione del 17/05/2010

A cura della redazione giornalistica di Sicilia TV
Direttore Responsabile: CALOGERO SORCE

 


FAVARA OGGI HA VOLUTO RICORDARE IL SUO PRIMO SINDACO UCCISO DALLA MAFIA 64 ANNI FA, ELETTO DEMOCRATICAMENTE DOPO IL 20ENNIO FASCISTA.

 

AFGHANISTAN. MORTI DUE SOLDATI ITALIANI. DUE I FERITI DI CUI UNO SICILIANO. SOLIDARIETA’ E VICINANZA ESPRIME IL PRESIDENTE DELLA REGIONE LOMBARDO.

 

SONO ANCORA SENZA UNA PROPRIA CASA. A 4 MESI DALLA TRAGEDIA DEL 23 GENNAIO SCORSO. ISTITUITO IL COMITATO PRO FAMIGLIA BELLAVIA. INTANTO DIVERSE STRADE SONO ANCORA CHIUSE AL TRAFFICO.

 

SFILATA EQUESTRE A FAVARA. BUONA LA PARTECIPAZIONE DI PUBBLICO MENO INVECE  LA SICUREZZA DEI CITTADINI.


64 anni fa la mafia uccideva a Favara il Sindaco Gaetano Guarino. Oggi l’Amministrazione Comunale guidata dal Sindaco Domenico Russello  insieme ad una delegazione di ex-militanti del partito socialista cittadino si sono recati in Vicolo della Musica per depositare una composizione  floreale composta da garofani rossi ai piedi della lapide che ricorda il luogo del delitto. Sul posto l’Arciprete di Favara don Mimmo Zambito che ha aperto la cerimonia  commemorativa con il Padre Nostro subito dopo i presenti si sono raccolti in silenzio per ricordare i due militari italiani che questa mattina sono caduti in Afghanistan a causa di un attentato terroristico. Poi  le commemorazioni si sono spostate presso il cimitero di piana traversa dove è presente il monumento dedicato proprio al Sindaco Guarino. L’annuale appuntamento ha avuto un significato particolare infatti questa è la prima occasione in cui si ricorda il socialista Gaetano Guarino senza l’uomo politico che ha continuato a Favara il suo percorso amministrativo ovvero l’onorevole Filippo Lentini, scomparso lo scorso primo novembre e che attualmente riposa presso la cappella di famiglia ubicata proprio a ridosso del monumento di Guarino. Ma cerchiamo adesso di analizzare meglio l’episodio criminale accaduto a Favara e la situazione politica che attraversava la Regione siciliana in quegli anni. Quindi Il 16 Maggio del 1946 la mafia con un colpo di lupara alla nuca uccise il Sindaco Socialista Gaetano Guarino. L’assassinio avvenne in vicolo della Musica, all’angolo con via Vittorio Emanuele. Chi visse quelle giornate da spettatore riferisce che sul crimine calò una coltre di silenzio. Non si sono mai conosciuti né mandanti, né sicari, né le indagini riuscirono a squarciare il velo di mistero ed omertà. Il Farmacista Gaetano Guarino è stato il primo sindaco eletto democraticamente dal popolo dopo il ventennio fascista. La sua legislatura ebbe inizio il 10 marzo del 1946 quando con una coalizione elettorale formata dal Partito Comunista Italiano e dal Partito d'Azione, vinse le consultazioni con il 59% dei voti. Una vicenda singolare nella Città dell’Agnello Pasquale è legata al luogo di nascita dello stesso Guarino, infatti Il 16 gennaio 2003, in occasione del  101esimo  anniversario della sua  nascita, fu affissa una lapide sul prospetto di una abitazione ubicata in via Castello, indicandola appunto  come la sua  casa natale. Da una ricerca effettuata dall’architetto Carmelo Antinoro e dal dottor Calogero Castronovo, invece risulta che Gaetano Guarino nacque in un fabbricato di  piazza Garibaldi. L’informazione è stata scovata nell’atto di nascita n. 59depositato presso l’ufficio anagrafe comunale. Il 16 maggio del 1946 la Città di  Favara fu al centro anche di un altro grave episodio di cronaca, infatti a cadere sotto i colpi della mafia fu anche Marina Spinelli, probabilmente il suo assassinio si deve ad uno sbaglio da parte della malavita. I motivi che portarono all’ uccisione del Sindaco di Favara possono ricondursi alla lotta che l’uomo politico favarese  aveva intrapreso contro i grandi proprietari terrieri. Infatti Guarino era uno dei tanti sostenitori  che in Sicilia chiedevano l’attuazione della Legge Gullo-Segni che destinava i terreni incolti dei latifondisti alle cooperative agricole. Questa  convinzione politica che all’epoca era portata avanti da diversi uomini politici e sindacalisti generò i malumori dei Baroni. La conseguenza derivante fu l’uccisione di molti dei fautori della rivolta popolare, l’elenco delle vittime è lunghissimo basti citare tra gli altri  i sindacalisti: Pino Cammilleri ucciso a Naro il 28 giugno del 1946, Accursio Miraglia assassinato a Sciacca il 4 gennaio del 1947 i 16 caduti della strage del primo maggio del 1947 a Portella della Ginestra e per ultimo ricordiamo Placido Rizzotto che venne ucciso dai mafiosi a Corleone il 10 marzo del 1948.


Un attacco terroristico in Afghanistan ha portato alla morte di due militari italiani ed al ferimento di altri due soldati. Un ordigno è stato fatto esplodere questa mattina alle ore 9:15 locali nei pressi di Herat al passaggio di un convoglio diretto a Bala Murghab. L’esplosione ha investito in pieno un mezzo blindato tipo lince dell’esercito Italiano su cui viaggiavano i quattro militari coinvolti. A perdere la vita sono il sergente Massimiliano Ramadu' di 33 anni, originario  di Velletri ed  il 25enne caporalmaggiore Luigi Pascazio, della provincia di Bari. I due soldati feriti invece sono: Gianfranco Sciré 28 anni di Casteldaccia  in Provincia di  Palermo ed il  caporale Cristina Buonacucina originaria di Foligno ma residente in Piemonte che nell’attentato ha riportato due fratture alle caviglie ed una compressione della vertebra lombare. Entrambi i feriti non sarebbero in pericolo di vita ed attualmente si trovano ricoverati presso l’ospedale  da  campo di Herat. I quattro soldati rimasti coinvolti nell'attentato fanno parte della brigata  alpini Taurinense  del 32esimo reggimento genio alpini di Torino.


Il presidente della Regione Siciliana, Raffaele Lombardo, esprime a nome dell'intero governo regionale solidarieta' e vicinanza alle famiglie dei due soldati italiani morti e a quelle dei due militari feriti nell'attentato in Afghanistan. Lombardo e' informato sulle condizioni di salute dei due feriti, uno dei quali e' siciliano. "Ci associamo - ha detto Lombardo - al dolore delle famiglie che oggi piangono due eroi morti per tutelare la democrazia e la pace. Allo stesso tempo, rivolgiamo un sincero auguro di pronta e completa guarigione ai due feriti".


Controllo del territorio questo fine settimana da parte della Guardia di Finanza di Canicattì, guidati dal Tenente Francesco Auriemma e dal Tenente colonnello Vincenzo Raffo. Sequestrati diversi grammi di hashish e segnalati al prefetto di Agrigento 3 giovani assuntori. Si tratta di due catanesi e un tunisino, di età compresa tra i 20 ed i 30 anni. I Finanzieri si sono avvalsi della collaborazione delle unità cinofile  ed del fiuto eccezionale ed infallibile di Macro e Urlo, i due splendidi pastori tedeschi in servizio nella provincia di Agrigento.


E’ andato completamente distrutto un automezzo a Canicattì. Le fiamme hanno incendiato un fuoristrada jeep posteggiato in via Barone Lombardo. Tempestivo l’intervento dei vigili del fuoco e dei carabinieri che hanno evitato il propagarsi delle fiamme in altre autovetture posteggiate accanto al mezzo. Indagini sono in corso da parte degli investigatori.


Ed un’altra auto e' andata in fiamme questa notte a Canicattì.  L’auto, una Suzuki Santana, di proprietà di un commerciante di 40 anni del luogo. Ad intervenire i vigili del fuoco del locale distaccamento. I danni ammonterebbero a circa 1.000 euro non coperti da assicurazione. I Carabinieri del nucleo operativo e radiomobile intervenuti sul luogo, a seguito di indagini hanno trovato e sequestrato una bottiglia di plastica contente presumibilmente liquido infiammabile.


3 malviventi, armati di pistola e travisati al volto hanno fatto irruzione all’interno di un appartamento a Monserrato. Una volta entrati si sono trovati davanti la  proprietaria ed alcuni parenti. Rubati qualche centinaia di euro di sono dati alla fuga. Indagini sono in corso.


23 gennaio 2010, il giorno della tragedia…: il crollo, le macerie, la disperazione, la ricerca forsennata, le urla, la rabbia, il ritrovamento di una delle vittime, poi la chiamata al cellulare che ridona speranza, Giovanni estratto vivo, l’annuncio della morte delle due piccole Marianna e Chiara Pia, poi le esequie, il pianto… Sono tutti avvenimenti che ricordiamo molto bene. Subito la città di Favara si mise in moto per ridare dignità alla famiglia Bellavia colpita dal grave lutto, dalla perdita della loro casa, delle loro cose… Da quel maledetto 23 gennaio sono trascorsi quasi 4 mesi… Nulla potrà portare in vita i due “piccoli angeli”, -si diceva già allora- ma forti erano i sentimenti con i quali ci si impegnava a cambiare e a fare il possibile affinché Giovanni potesse almeno vivere e crescere nel migliore dei modi assieme alla sua famiglia. Durante una diretta televisiva di SICILIA TV, un nostro telespettatore suggerisce di aprire un conto corrente dove chiunque possa versare delle somme per aiutare la famiglia Bellavia. Conto che fu messo a disposizione dall’amministrazione comunale. Poi l’allontanamento dell’interessamento dei media nazionali e quindi la fase discendente delle emozioni. Siamo a Maggio ed intanto la famiglia Bellavia e' ancora senza casa ed e' ospite della sorella di papà Giuseppe. Occorre non dimenticare! Per gestire i fondi raccolti, al fine di comprare una casa dignitosa alla famiglia Bellavia e per arredarla, il Prefetto di Agrigento Umberto Postiglione, ha deciso di costituire il comitato di scopo “Pro Famiglia Bellavia”, con sede presso la Prefettura di Agrigento. Incaricate di assolvere a questo scopo sono state 5 persone: Giuseppe Mancuso, Lina Urso Gucciardino, il presidente dell’Ordine degli Ingegneri di Agrigento Vincenzo Di Rosa, la vice presidente di Confindustria Agrigento Pierangela Graceffa e l’avvocato Luigi Troja. Intanto i 14.500 euro raccolti nel conto corrente bancario inizialmente messo a disposizione dall’amministrazione Russello sono stati prelevati e spostati in un nuovo conto corrente bancario gestito dal Comitato ed aperto presso il Credito Cooperativo Agrigentino del Villaggio Mosè. A conti fatti, ci dice il presidente del Comitato Giuseppe Mancuso, per acquistare una casa modesta e che ovviamente sia in regola con tutte le concessioni, occorrono circa 60mila euro. Attualmente comprese le donazioni inviate dal Presidente della Repubblica, da alcuni Enti, da alcuni privati, da uffici, da scuole o da comunità, nel nuovo conto corrente ci sono quasi 32 mila euro. Siamo a metà strada!  Allora il Comitato vuole lanciare un appello affinché tutti i fondi ancora non versati o in fase di raccolta per sostenere la famiglia Bellavia, possano confluire nel più breve tempo possibile nel nuovo conto corrente. Non serve mettere tempo. Chiunque, ci dicono dal Comitato, può stare tranquillo sapendo che il conto e' blindato e protetto. I fondi raccolti non verranno dispersi o utilizzati per altri scopi o da nessun altro se non dallo stesso Comitato per l’acquisto della nuova dimora per i Bellavia e per l’arredo. E Sicilia TV continua ad avere in cuore la sensibilizzazione della popolazione affinché assieme si possa giungere alla somma necessaria per acquistare casa e per arredarla. Occorre la forza di tutti. Il codice Iban per il versamento e' il seguente: IT97 Y071 0816 6000 0000 0001 158 intestato a COMITATO PRO FAMIGLIA BELLAVIA, con indirizzo C/O PREFETTURA P.ZZA A.MORO - AGRIGENTO.


E dal tragico crollo del 23 gennaio, i cittadini di Favara con grande spirito di sopportazione, hanno visto mutate le proprie abitudini,penalizzate da un sistema viario fortemente compromesso e debilitato. E sulla viabilità palesemente al collasso, sollecita l’amministrazione comunale a porre subito in essere tutti gli strumenti che possano nell’immediato dare un concreto miglioramento alla circolazione, il portavoce del PDL Michele Montalbano. Secondo Montalbano, così come più volte detto dal gruppo consiliare del PDL corrente Bosco, occorre istituire nuovi sensi unici, che già in passato sono stati sperimentati con successo e con posizione fissa in diversi punti dei vigili urbani. Non meno importante, dice Montalbano, e' l'istituzione  nelle zone del centro dei parcheggi a pagamento,le cosiddette strisce blu, che ritiene essere ,qualora adeguatamente controllati, un volano di ordine automobilistico, quanto un meccanismo di introito per le casse del comune. Sicuramente un atto ritenuto importante da tutto il consiglio comunale che ,legittimamente, nel mese di gennaio lo ha deliberato. Nella consapevolezza che il domani e' gia' oggi, conclude Montalbano, invito  il signor sindaco e l'assessore alla viabilita' ad adoperarsi affinche' questi strumenti diventino subito operativi. 


È stato attivato solo giovedì scorso ma già sono in molti i cittadini di Favara che ne usufruiscono. Stiamo parlando dell’eco punto per la  raccolta differenziata dei rifiuti  installato presso il Piazzale Giochi Olimpici. Questa mattina il Sindaco Domenico Russello si è recato personalmente a conferire i propri rifiuti precedentemente separati per categoria merceologica. Ricordiamo che effettuare la raccolta differenziata produce diversi effetti positivi per la Città e per i cittadini, infatti dopo aver conseguito la tessera magnetica rilasciata sul posto dagli operatori della Gesa Ag2, tutti i contribuenti favaresi si vedranno pesare la propria spazzatura, naturalmente in base alla quantità di rifiuti conferita corrisponde un indennizzo economico quantificato mediante un apposito prezzario precedentemente fissato dalla società d’ambito che gestisce il servizio e dal Comune di Favara. La somma corrisposta verrà poi detratta dall’importo totale della bolletta tarsu. L’eco punto di Piazzale Giochi Olimpici è aperto tutti giorni dal lunedì al sabato dalle ore 08:00 alle 13:00 a breve in Città ne saranno aperti degli altri per garantire a tutti i cittadini favaresi la presenza di un centro di raccolta in diversi punti del territorio. Sarebbe opportuno, così come segnalatoci anche da diversi cittadini l’apertura pomeridiana dell’eco punto, in quanto non tutti hanno la possibilità di recarsi la mattina. Nel punto di raccolta i cittadini chiedono l’apertura di almeno uno o due pomeriggi alla settimana.


Ed in occasione delle celebrazioni del 158esimo anniversario di fondazione del Corpo della Polizia di Stato, svoltasi sabato scorso nella Città di Canicattì, il Presidente della Provincia Regionale di Agrigento Eugenio D’Orsi, nel corso di una nostra intervista ci ha detto in esclusiva esclusiva che la Festa dell’Arma dei Carabinieri in Provincia si svolgerà domenica 6 giugno a Palma di Montechiaro.


Alle 17.30 ha assunto ufficialmente la guida della chiesa agrigentina. Stiamo parlando dell’arcivescovo Mons. Francesco Montenegro, che due anni fa e precisamente sabato 17 Maggio del 2008  è divenuto ufficialmente pastore spirituale della collettività cristiana agrigentina. Uno stadio gremito di gente, proveniente da più parti della provincia per dare il benvenuto a Mons. Montenegro, e credenti arrivati anche da Messina per ringraziare di quanto fatto da Montenegro nella loro comunità. Oltre 150 coristi, hanno animato la celebrazione, 300 i presbiteri presenti, non potevano mancare i 43 sindaci dei comuni dell’agrigentino, la deputazione regionale e nazionale. Dopo aver fatto l'ingresso allo stadio e baciato il crocifisso mons. Montenegro ha cosparso l'assemblea con l'acqua benedetta. Successivamente il vescovo Ferraro lo ha presentato alla Chiesa Agrigentina, pronunciando un discorso di saluto e di accoglienza. Alle 17.20, dopo aver dato la lettura della Bolla Pontificia da parte del cancelliere della Curia, mons. Ferraro ha consegnato il Pastorale al vescovo Montenegro, d'ora in poi nuovo Arcivescovo di Agrigento. Nel corso della concelebrazione, Montanegro ha pronunciato una propria omelia in cui ha esposto obiettivi, le proprie speranze e un saluto a tutti i convenuti dalle autorità civili e militari e ad ogni singolo fedele presente. Nei due anni alla guida della Chiesa agrigentina Don Franco ha più volte lanciato con forza moniti che sono rimbalzati nelle cronache nazionali. Il suo modo di porsi, semplice ma efficace e senza troppi giri di parole ha in poco tempo conquistato i cuori della comunità diocesana, dei fedeli, dei cristiani , di tutti.


La sfilata equestre patrocinata dall’Amministrazione Comunale di Favara ed organizzata dalla locale Associazione Il Cavallo, svoltasi ieri è stata un’iniziativa che ha riversato sulle strade cittadine tanti nuclei familiari che hanno assistito al passaggio di diversi splendidi esemplari equini.  Era da molto tempo che nella Città di Favara non si svolgeva una manifestazione del genere, un plauso particolare va fatto agli organizzatori  che hanno saputo coinvolgere tanti allevatori che poi hanno fatto sfilare i propri cavalli. Particolarmente soddisfatto della  buona riuscita dell’evento si è detto l’Assessore Comunale allo Sport e Spettacolo Joseph Zambito. Molte le razze presenti ieri, tantissimi  i pony   che hanno attirato le attenzioni dei tanti bambini presenti, particolare curiosità ha suscitato anche il passaggio di due carrozze. La sfilata è partita da Via Agrigento per poi proseguire in direzione di  Piazza della Pace attraversando il Viale Pietro Nenni, il tutto accompagnato dal ritmo di due tamburinari presenti. Enorme è stato lo sforzo compiuto dai Vigili Urbani dai Carabinieri e dai rappresentanti delle diverse associazioni di protezione civile locale che hanno regolato il traffico veicolare. A dire il vero sarebbe stato più opportuno rendere più sicura la zona interessata dalla sfilata, in quanto non c’era nessuna barriera che  separava la folla dagli animali che infastiditi dal rumore assordante di sottofondo in certi momenti hanno rappresentato dei veri e propri pericoli per l’incolumità pubblica.  La passeggiata a cavallo lungo le vie cittadine si è conclusa in Piazza della Pace dove con una passerella finale gli organizzatori hanno voluto ringraziare tutti, cavalli e cavalieri, consegnando loro un premio in ricordo della loro partecipazione all’evento.


Oggi al Polo Universitario di Agrigento presso l’aula Magna intitolata al magistrato Luca Crescente  un seminario di studi sull’imprenditoria giovanile  organizzato dall’Associazione per lo sviluppo sostenibile della Sicilia Laboratorio Telamone  e finanziato dal Ministero della Gioventù. Il corso si rivolge a 50 studenti universitari di età compresa tra i 18 ed i 30 anni che frequentano gli atenei di Reggio Calabria, Enna  e Palermo compreso il CUPA di Agrigento di cui fa parte. La finalità dei corsi è quella di fornire agli studenti una competenza professionale nel mondo dell’imprenditoria.


A vincere la terza edizione di Ti lascio una canzone, il brano Girotondo intorno al mondo di Sergio Endrigo eseguita da tutti i ragazzi di Antonella Clerici. Un’ edizione questa che ha visto esibirsi numerosi bambini sicialini. Solo della città di Favara erano in 3: Simona Collura, Chiara Rizzo e Luca Kevin Puccio. A Simona, e' stato consegnato un premio speciale della stampa con il brano Tu si na cosa grande, eseguito dalla stessa Simona e da un altro siciliano Alberto Urso. La canzone “Tu si ‘na cosa grande” di Domenico Modugno,  è stata premiata direttamente dalla giuria di qualita’ composta per la finalissima da critici musicali come, Manuela Moreno, Marco Mangiarotti e  Marinella Venegoni. Ospiti della serata Massimo Ranieri, Gino Paoli, Marco Mengoni, Dik Dik e Giusy Ferreri.


Ed infine i turni di distribuzione idrica previsti per domani nel Comune di Favara: Contrada Poggio, via Sant’Angelo, via Varese, via Palmoliva, contrada Sant’Anna, contrada Priolo, corso Vittorio Veneto (punti bassi), via Pio La Torre, contrada Rinella, viale Berlinguer, via Panoramica del sole, via San Michele, via Cicchillo, via Fonte Canali, via Spagna, via Olanda, via Salinari, via Germania, corso Vittorio Veneto, contrada Esachimento, via Santissimi Pietro e Paolo, via Morandi, via della Resistenza, via Francia, via Inghilterra, via Ungheria, via Belgio, via Romania, via Grecia, contrada Pioppo.


 

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