Edizione del 24/04/2010
A cura della
redazione giornalistica di Sicilia TV
Direttore
Responsabile: CALOGERO SORCE
MAMMA OMICIDA A GELA.
GETTA IN MARE I PROPRI FIGLI E POI CONFESSA IL TUTTO AI CARABINIERI RITROVATI I
CORPI.
ARRESTI
A PALMA PER TENTATO OMICIDIO, RAPINA, VIOLENZA E RESISTENZA A PUBBLICO
UFFICIALE.
ZAMBUTO TER. MOLTO
PROBABILMENTE IL SINDACO DI AGRIGENTO RICONFERMERA’ 5 ASSESSORI ATTUALI. GLI
ALTRI SARANNO DATI DAI PARTITI.
RICORRE DOMANI IL 65ESIMO
ANNIVERSARIO DELLA LIBERAZIONE D’ITALIA. DIVERSE LE INIZIATIVE IN PROGRAMMA.
ANTONIO LUPO NEO
CAMPIONE MONDIALE DI PIZZA ACROBATICA CI RACCONTA
IN SCENA STASERA
Momenti di follia
quelli che ieri a Gela hanno portato una madre 31enne
a gettare in mare , facendoli morire, i propri figli rispettivamente di due e
nove anni. La donna poi ha telefonato ai Carabinieri e ha detto: "Venite a
prendermi ho ucciso i miei bambini”. Sul posto si sono tempestivamente recati i
militari della locale campagnia. La causa del gesto è da ricercarsi molto
probabilmente nella non accettazione da parte della donna della
fine del suo matrimonio, con il marito, Marco D'Augusta, un operaio
42enne di Gela. I due si erano separati
nello scorso mese di settembre.
Vanessa Lo Porto che da quel giorno soffriva per la
situazione familiare in cui si era venuta a trovare, ieri intorno a mezzo giorno è salita a bordo della sua vettura, Nissan Micra,
con a bordo i due figli, Andrea Pio di due anni e Rosario di nove, quest’ultimo
affetto da autismo. Una volta raggiunta la località balneare di Manfria, centro
che dista pochi chilometri dalla Città del Petrolchimico, ha posteggiato l’utilitaria e una volta scesi ha afferrato il più grande
dei figli, Rosario e lo ha gettato in acqua. Il mare mosso, lo ha risucchiato. Identica sorte per il più piccolo, Andrea Pio. Aveva solo
due anni. Il corpo senza vita di
Rosario è stato ritrovato subito dai sommozzatori mentre
quello di Andrea Pio è stato recuperato solo oggi a
Poteva trasformarsi
in tragedia una tentata rapina avvenuta a Palma di Montechiaro. Un uomo ha
tentato di sparare al maresciallo dei carabinieri Luigi Marletta che si trovava all’interno del supermercato Gueli Market, ma la
pistola marca Pietro Beretta cal. 7.65 con matricola abrasa si inceppa. Due
giovani, Ignazio Marino di 20 anni e Maurizio Manazza di 22 anni hanno fatto irruzione, armi in pugno, in un supermercato di
via Russo nel centro storico di Palma. All’interno dell’esercizio commerciale
c’era pero’ il capo della stazione dei carabinieri, Luigi Marletta, che ha
tentato di sventare la rapina. Ma uno dei rapinatori,
Ignazio Marino, ha reagito premendo il grilletto per ben tre volte. Per fortuna
l’arma si e’ inceppata. Immediatamente sul posto sono
giunti i rinforzi e i carabinieri che hanno arrestato i due rapinatori. In
particolare le armi poste sotto sequestro sono rispettivamente una pistola
marca Pietro Beretta cal. 7.65 con matricola abrasa mentre
l’arma in possesso del Maurizio Manazza è risultata essere una riproduzione in
ferro di una pistola però priva del previsto tappo rosso. Momenti concitati
anche successivamente quando davanti la caserma dei
carabinieri di Palma si e’ formata una folla di 30 persone tra familiari ed
amici dei due giovani arrestati. Alcuni familiari hanno tentato anche di
entrare all’interno dello stabile aggredendo alcuni Carabinieri che si stavano
adoperando per riportare la calma e impedire che persone non autorizzate accedessero in caserma. Durante la confusione sono stati arrestati anche Matteo Marino di 46 anni, padre di uno dei due rapinatori,
Salvatore Arancio, palmese di 50 anni e Francesco Bracco anche lui palmese di
41 anni. L’accusa a loro contestata e' resistenza e
lesioni a pubblico ufficiale. Gli arrestati, espletate
le formalità di rito, sono stati condotti presso la casa circondariale di
Agrigento a disposizione dell’Autorità Giudiziaria.
Schianto mortale
sulla Strada Statale Palermo-Agrigento. A perdere la vita è stato il 37enne, Sebastiano
L'assessore regionale
per i Beni culturali e per l'Identita' siciliana, Gaetano Armao, esprime il
proprio apprezzamento ai Carabinieri del Nucleo Tutela Patrimonio Culturale
della Sicilia e del Comando Provinciale di Agrigento,
che hanno sequestrato 930 reperti archeologici presso l'abitazione di un
privato. Si tratta di uno dei piu' importanti recuperi
effettuato in Sicilia nell'ultimo decennio. "Continua l'opera di
recupero di beni culturali trafugati da scavatori di frodo senza scrupoli -
dice l'assessore Armao - e di questo dobbiamo ringraziare lo speciale nucleo di
tutela del nostro patrimonio". "Un plauso all'Arma dei Carabinieri -
aggiunge l'assessore - ma anche la conferma dell'impegno dell'amministrazione
dei beni culturali nel sostenere lo sforzo di tutela e salvaguardia
del nostro patrimonio culturale, a partire dalla costituzione di parte civile
della Regione nei processi che scaturiranno da questa brillante
operazione".
Cinque assessori
restano e cinque lasciano. Dovrebbe essere questa la
nuova conformazione della Terza Giunta Zambuto, che vedrà
la luce lunedì prossimo. Il primo cittadino conserva la maggioranza in giunta e
dà continuità a una serie di progetti che gli
assessori maggiormente in vista stanno portando avanti e che tanto si sono
impegnati per riuscire a reperire i fondi necessari. Il sindaco di Agrigento infatti vuole assessori a tempo pieno. Chi in
questo periodo di mandato è stato maggiormente in prima linea è sicuro di restare. Altri cinque nuovi assessori sono
pronti ad entrare. Nuovi in tutti i sensi. Una delle condizioni poste dal
sindaco è quella che non devono appartenere al
passato, niente vecchi consiglieri comunali e neanche assessori di altre
legislature. A questo punto
entrerebbero, un assessore per Cimino, che potrebbe
essere Patrizia Pilato dirigente dell’Itc Foderà, nel caso in cui riesca a
conciliare i due impegni. La dirigente sta valutando. Un altro assessore è in
quota Lugi Gentile. Due vanno al Partito democratico. Per la corrente Adragna
entrerebbe Maurizio Calabrese, Mentre l’altro dovrebbe essere Olimpia Campo. In
questo caso il Pd confermerebbe una forte spaccatura al suo interno. Una parte
del partito infatti non gradirebbe far parte della squadra
di governo. Maurizio Calabrese invece è persona gradita sia alla
componente Piero Luparello, che a Nuccio Cusumano, due dei maggiori
sponsor della primavera agrigentina. Rimane un posto
vuoto. Toccherebbe all’Udc. Ma anche qui
c’è una sorta di “corsa” interna. Tutti vogliono il posto in giunta, ma quella
che insiste di più è Elisa Virone, attuale consigliere
comunale vicina alle posizioni del senatore Cuffaro. Se nell’Udc non
dovessero mettersi daccordo, Zambuto potrebbe decidere
di confermare un altro degli attuali assessori, mantenendone sei e
non cinque. Ma bisogna tenere presente anche l’ipotesi dell’ingresso in
giunta dell’Mpa. Lombardo vuole
entrare, mentre Roberto Di Mauro per una scelta di coerenza, preferirebbe
rimanere fuori. Sarebbe assurdo infatti vedere in
giunta un assessore del partito che sostenne la candidatura antagonista. L’Mpa è il partito di Camilleri, che perse al ballottaggio.
Se invece Udc ed Mpa dovessero accettare entrambi di
entrare in giunta, allora per Zambuto ci sarebbero nuove complicazioni. In
questo caso si troverebbe costretto a sacrificare uno dei cinque confermati e
rischiare di perdere la maggioranza o andare a pari. Giovedì sera intanto c’è
stata una seduta di giunta urgente, in quella circostanza il sindaco di Agrigento ha avuto piena disponibilità da parte di tutti
gli assessori. Tutti sono pronti a lasciare senza battere ciglio. Un attestato d’amore che il sindaco ha gradito. L’ultima
ipotesi, quella meno accreditata è che lunedi’ prossimo il primo cittadino si ripresenti
a palazzo dei Filippini con la stessa giunta confermata in toto. Possibilità che sicuramente creerebbe mal contenti tra i nuovi
alleati e sostenitori del sindaco.
“Un nostro
inserimento in Giunta è possibile solo se il sindaco Zambuto mostra
concretamente la volontà di portare avanti quei progetti utili e necessari alla
Città”; Sono queste le parole del Commissario cittadino MPA Enzo Di Rosa
all’indomani della conferenza stampa del Sindaco
Zambuto, sul rimpasto della giunta. Fin quando il sindaco non prospetta in modo
chiaro quale sarà la programmazione economica ed amministrativa e fino a quando
non ci sarà una chiara definizione della situazione finanziaria del comune di Agrigento, dice Di Rosa, il nostro partito non sarà in
grado di valutare attentamente l’ingresso in Giunta”.
Il 25 Aprile 1945 è
la data in cui, nel corso della seconda guerra mondiale, le grandi Città del Nord Italia, in particolare Torino e Milano, furono liberate dalle truppe Alleate,
dall’assedio delle truppe militari
naziste tedesche. Da allora il 25 aprile è stata scelta come la data della Festa della Liberazione appunto. La
cacciata degli ex alleati tedeschi dal suolo italiano cominciò 19 mesi prima, ovvero l’8 settembre 1943, con il Proclama di armistizio firmato
dal Maresciallo Badoglio che fu diffuso
via radio alla popolazione. “Il governo italiano, riconosciuta l'impossibilità
di continuare l'impari lotta contro la soverchiante potenza avversaria,
nell'intento di risparmiare ulteriori e più gravi sciagure alla Nazione ha
chiesto un armistizio al generale Eisenhower,
comandante in capo delle forze alleate anglo-americane”. – queste le parole del capo
del governo tecnico –militare. La richiesta è stata accolta. Conseguentemente,
– continua il proclama Badoglio - ogni atto di ostilità
contro le forze anglo-americane deve cessare da parte delle forze italiane in
ogni luogo. Esse però reagiranno ad eventuali attacchi da qualsiasi altra
provenienza. Fu una vera e propria resa incodizionata quella adottata
dal Governo italiano nei confronti delle truppe alleate. Da questa decisione
una scissione interna agli ambienti militari fascisti portò alla nascita della
Repubblica Sociale Italiana, riconosciuta a livello giuridico, solo dal regime nazista
di Hitler. Ma la reazione più concreta che seguì all’armistizio di Badoglio fu proprio la resistenza armata portata avanti dai
partigiani che combatterono a fianco delle truppe alleate contro l'invasione d'Italia da parte
della Germania nazista e nei confronti della Repubblica Sociale Italiana. Questi gruppi
di combattenti, nonostante fossero organizzati come un vero e proprio esercito,
non erano ufficialmente riconosciuti come un organo militare, sostanzialmente tra le loro fila, figuravano sia uomini
politici di estrazione filo-comunista, che militari regolari che non volendo
continuare la lotta intrapresa per
E domani in occasione
della Festa della liberazione, ad Agrigento si svolgeranno dei momenti
celebrativi. Alle ore 9.00, nella Chiesa di San Domenica, una Messa ricordo di tutti i partigiani agrigentini decaduti. Subito
dopo un corteo, a cura dell’Associazione Nazionale Partigiani Italiani e delle
segreterie provinciali di CGIL, CISL ed UIL da piazza
Pirandello giungerà al viale della Vittoria dove, alle ore 10,00, presso
Ed intanto stamattina
il sindaco Zambuto, insieme all’assessore al verde pubblico Passarello, hanno intitolato la villetta di fronte la gelateria il Ragno
d’oro di San Leone, a Sandro Pertini, già Presidente della Repubblica edule in
Francia, condannato dal regime fascista e che ricoprì ruoli di primi piano nel
mondo dell’antifascismo prima e della Resistenza poi.
Anche a Raffadali sono
previste delle iniziative in occasione del 25 Aprile. Alle ore
Il bilancio di
previsione e il piano triennale delle opere pubbliche 2010/12 arrivano in
Consiglio Provinciale. Il Presidente Raimondo Buscemi, ha
infatti convocato per il prossimo 29 aprile, alle ore 18.00, una nuova
seduta della pubblica assise. L'ordine del giorno comprende 16 punti. Due sono le
interrogazioni presentate da Consiglieri provinciali. Poi ci sono le proposte
presentate dall'Amministrazione che riguardano l’approvazione del bilancio di
previsione 2010 e della relazione revisionale e
programmatica e del bilancio pluriennale 2010-12 e il Programma Triennale delle
Opere pubbliche 2010/12.
Il romanzo breve “Una
sola storia” edito da Sellerio, scritto dalla Professoressa Elita Romano, madre
dell’On Michele Cimino, è stato presentato ieri pomeriggio, a Favara presso il Castello
Chiaramonte di Piazza Cavour. Presenti all’evento il Sindaco di Favara,
Domenico Russello ed il Presidente della Commissione Comunale per le pari
opportunità Antonietta Vita. In rappresentanza del Consiglio Comunale il suo
presidente Luca Gargano, ha portato ai presenti i
saluti. A moderare l’incontro
letterario la dottoressa Etta Milioto. I relatori sono stati i Professori,
Gaspare Agnello e Gerlando Cilona. Il libro, è formato da tre storie singole ma
che hanno un unico tema portante ovvero la crisi familiare nel nostro territorio durante gli anni
sessanta. Il problema dei dissidi familiari affrontato dall’autrice offre uno
squarcio di Storia locale dove i vari protagonisti si presentano nella loro
ambiguità con comportamenti falsi, ipocriti e con un grande
desiderio di amare.
Lunedì prossimo 26
aprile anche ad Agrigento si terrà il sit-in di protesta
indetto a livello nazionale dalla CGIL, contro la riforma del diritto e
del processo del lavoro che il Governo Berlusconi vuole attuare. Questa proposta di legge prevede che i
lavoratori in caso di un torto subito non possano più rivolgersi al Giudice per
la tutela dei propri diritti nei confronti dei datori di
lavoro. Il raduno dei lavoratori iscritti alla CGIl è previsto per le ore 10:00 nelle spazio antistante
Importante accordo
finanziario quello firmato ieri tra il Sindaco di Agrigento,
Marco Zambuto ed il massimo Dirigente di
Banca Carige per
Due rappresentazioni a Favara, di una
brillante commedia in tre atti, “Mi faresti un piacere ?” di Daniele
Nutini, nella grande sala del teatro S.
Francesco, da parte dell’Associazione “Giò ’90
S. Vito”, che così festeggia i primi venti anni di vita e di attività. Il
soggetto scelto, in linea con le tematiche dei venti
anni precedenti, è quella della satira di costume, che, tra tante risate, porta
gli spettatori alla riflessione su
problemi importantissimi, come i valori fondanti della famiglia, che non sono
destinati affatto a tramontare e che però una certa cultura pseudo moderna si
ostina a chiamare “tradizionali”, con la
carica di negatività che a questo aggettivo si vuole dare. Nella commedia scelta per la
rappresentazione, l’autore, il fiorentino Nutini, si diverte e fa divertire,
nel mettere in risalto le ignobili ed assurde complicazioni che ne derivano da
un comportamento di leggerezza e di infedeltà coniugale. Infatti il sottotitolo della commedia rappresentata è “Maledetto
il giorno che ho fatto le corna a mia moglie”. Una commedia divertente, con
battute fulminanti e ritmi serrati, ambientata a Firenze, tra gli anni ’50 e ’60, in cui Dino Patti interpreta la storia
di Roberto Galletti, ricco possidente che vive di rendita ma che subisce una
condanna di un mese di carcere per avere schiaffeggiato un maresciallo dei carabinieri in una
circostanza alquanto singolare. Ma quest’ultimo per evitare di far scoprire
alla propria famiglia, il motivo abbastanza compromettente della sua condanna,
si fa sostituire in cella da uno squattrinato amico, mentre lui và in vacanza con la famiglia. Al rientro si ritrova amico
di un “fratello
di buco”, quest’ultimo rappresentato dal vice sindaco di Favara Lillo
Montaperto. Ma da lì poi nascono degli equivoci e
della situazioni al quanto complicate. Non vogliamo anticiparvi altro. Una
commedia davvero da non perdere per le riflessioni che, tra le tantissime
risate, suscita su temi importantissimi come la famiglia, la giustizia,
e – per sintetizzare - il buon
senso, che dovrebbe sempre accompagnare
il comportamento umano, se improntato a senso di responsabilità. Questa sera le
porte del teatro San Francesco, ci fa sapere il vice sindaco nonché
direttore artistico Lillo Montaperto, si aprono agli sfollati. Una serata di
svago, che l’associazione Giò 90 San Vito e
l’amministrazione comunale, hanno voluto offrire alle famiglie che dallo scorso
23 gennaio hanno dovuto abbandonare le loro case e che momentaneamente sono
ospitati presso le suore del Boccone del Povero.
Antonio Lupo il neo
campione mondiale di pizza acrobatica è venuto nei nostri
sudi a raccontare la sua esperienza. Non è stata una passeggiata quella
della squadra di Lupo di cui fanno parte anche i tre
fratelli di Paternò, Alberto, Enzo e Salvatore Camonita ed il siracusano, già
campione del mondo nella categoria free-style, Luca Lanza. Infatti
i cinque pionieri del piatto simbolo dell’italianità nel mondo, per arrivare a
Salso Maggiore Terme, città quest’ultima sede dei campionati mondiali di pizza,
hanno dovuto sudare le cosidette sette camice. La partenza per la cittadina
emiliana, era prevista per lo scorso lunedì mattina in aereo, ma il blocco causato dalla presenza
nei cieli d’europa, della nube di cenere causata dall’eruzione vulcanica
islandese, ha necessariamente cancellato il volo che avrebbe dovuto condurre la
squadra siciliana ai campionati mondiali. Ma i coraggiosi campionidi spinti
dalla convinzione che non sarebbe stata la cenere a mandare in fumo oltre 5
mesi di preparazione al torneo mondiale, nella serata di Domenica scorsa 18 aprile,
anticipando la chiusura delle loro attività, hanno deciso di noleggiare un
minivan e partire alla volta del centro in provincia di Parma. Il lungo e
tuttaltro che confortevole viaggio è durato 14 ore, ma
che visti i risultati, non hanno minimamente influito sulle prestazioni della
squadra capitanata da Antonio Lupo. I tre giorni di gare hanno concesso a Lupo,
Lanza ed ai tre fratelli Camonita di Laurearsi campioni del mondo nella
categoria Pizza Acrobatica, Luca Lanza oltre al successo a squadre si è anche
riconfermato campione mondiale di
free-style ripetendo il primato individuale conseguito nella precedente
edizione. Antonio Lupo e compagni hanno
impressionato la giuria con numeri spettacolari, nelle loro perfomance i
ragazzi siciliani si sono serviti anche dell’ausilio di bici da spinning, per rendere
più spettacolare la loro esibizione, inoltre a tenere il ritmo dei volteggi
della pasta di farina e acqua, ci ha pensato la melodia di un violino che ha
ulteriormente evidenziato la sincronia dei movimenti adottati nell’esercizio
dai campioni di pizza siciliani. A convincere ulteriormente i giudici per
l’assegnazione del titolo mondiale di Piazza Acrobatica al team
di Lupo è stata una patriottica performance che vedeva i ragazzi formare i
colori della bandiera italiana e muovere le pizze al ritmo dell’Inno di Mameli.
Adesso per Antonio Lupo è tempo di riposo…si fa per dire, perché adesso sarà impegnato maggiormente a lavorare nella sua pizzeria
per recuperare i 5 mesi dedicati al
mondiale. Nei progetti di Antonio iniziative che
possano coinvolgere il mondo degli artigiani locali. Intanto anche
l’Amministrazione Comunale di Favara, guidata dal Sindaco, Domenico Russello,
vuole celebrare la vittoria del cittadino neo campione del mondo di pizza Acrobatica. La prossima settimana
infatti e' stata programmata una cerimonia di riconoscimento con la
consegna di una pergamena ricordo da parte dell’Amministrazione Comunale al giovane campione.
Da protagonisti in
campo a protagonisti nello sviluppo della città. I
giovani della Church League oggi insieme agli altri coetanei dei gruppi
parrocchiali si confrontano su legalità a Favara, disoccupazione, droga e altri
problemi del mondo giovanile. Occasione questa anche, attraverso
alcuni laboratori, di avanzare delle proposte concrete per migliorare la città.
L’incontro alle 18:45 è organizzato dalla Consulta di
pastorale giovanile e dalla Lega calcio interparrocchiale dirette dal
giornalista di Tgs Salvatore Fazio. Per ospitare l’incontro e'
stata scelta la parrocchia del Carmine, nel centro storico che cade a pezzi e
colpita dal lutto della famiglia Bellavia. Intanto ieri nuova festa dello sport:
in un clima di grandissima correttezza e fraternità sono
scese nel campo della Scuola calcio Arcobaleno le squadre del girone B della
Church League. Il San Giuseppe Artigiano ha vinto nettamente 6-2 contro il Real
Carmine.
Nella notte tra
domenica e lunedì prossimo
26 aprile la città di Favara sarà interessata da un’opera di derattizzazione. L’amministrazione
Comunale di Favara guidata dal Sindaco, Domenico Russello, Il nono Dipartimento
Comunale diretto dall’Ing. Francesco Bellavia e l’assessore comunale alla
sanità Calogero Montaperto, avevano precedentemente stilato il calendario delle zone interessate
dalle operazioni di spargimento del topicida.
La prima area ad essere derattizzata nella notte di domani, sarà
Ed infine i turni di
distribuzione idrica previsti per domani nel Comune di Favara: Zona Giardinello
Saeva, via Grazia Deledda, via Capitano Callea (lato
cimitero), via Messina, via Catania, via Giorgio Amendola, via Ugo Foscolo, via
Crispi, piazza della Vittoria, via Rovereto, via Mulino, via Cappello, via
Capuana (punti bassi), via Agrigento (punti bassi), piazza della Libertà, piana
dei Peri, via Largo Pertini, via Fava, via Capitano Callea (lato stadio), via
Montana, via Gramsci, via Soldato Cusumano, via Fratelli Cervi, via Soldato
Zambito, via Ninni Cassarà, via Calogero Giuseppe Cicero.
Fine
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