Edizione del 19/02/2010
A cura della
redazione giornalistica di Sicilia TV
Direttore
Responsabile: CALOGERO SORCE
GIORNATA PALERMITANA
IERI PER IL SINDACO DI FAVARA DOMENICO RUSSELLO. ACCOMPAGNATO DALL’ON BOSCO HA INCONTRATO L’ASSESSORE REGIONALE CHINNICI.
SECONDO
UN MANIFESTO PUBBLICO DI RIFONDAZIONE COMUNISTA AFFISSO PER LE MURA DELLA
CITTA’ DI FAVARA, BISOGNA RISTABILIRE
PROCESSO SCACCO
MATTO. EMESSA
3 ARRESTI A FAVARA.
UNO AD AGRIGENTO. I CARABINIERI DELL’AGRIGENTINO FANNO SENTIRE
GLI ATO RIFIUTI DA 27 SARANNO RIDOTTI A 9, UNO PER OGNI PROVINCIA
SICILIANA. A STABILIRLO
Missione a Palermo ieri
mattina del sindaco di Favara, Mimmo Russello il quale,
accompagnato dal deputato locale Nino Bosco, ha incontrato l’assessore alle
Autonomie Locali Caterina Chinnici. Un incontro cordiale nel
corso del quale sono state rappresentate le difficoltà in cui si dibatte il
centro storico di Favara con le sue case fatiscenti che creano pericoli
all’incolumità pubblica e privata. “
Un uomo ha donato
2mila euro alla famiglia Bellavia di Favara. Il versamento bancario è stato
però effettuato sul conto corrente messo a
disposizione della famiglia colpita dalla tragedia, dal primo cittadino
Domenico Russello. Il donatore ha preferito infatti
consegnare direttamente nelle mani del sindaco, una busta contenente la somma
in contante. L'offerta è stata effettuata proprio in
questi giorni. Un gesto sentito che proviene da un paese
vicino a quello di Favara, esattamente da Racalmuto. Secondo
indiscrezioni a donare di tasca propria la somma è stato un prete della
città. Un gesto che Padre Curto ha sentito nel cuore e che lo
ha spinto ad avvicinare il Sindaco Russello per aiutare la famiglia Bellavia.
Don Calogero Curto guida
“Ristabiliamo la
verità”. Le bugie di Russello, le responsabilità
dell’amministrazione. Questo il titolo dei manifesti
affissi sulle mura della città di Favara dal partito della rifondazione
comunista sezione locale. Sui manifesti si legge che la politica locale
in queste ultime settimane cerca di assolvere se stessa da ogni responsabilità
dopo la tragedia che ha colpito la città. Numerosi sindaci corrono a Favara,
scrive il segretario Antonio Palumbo, per esprime solidarietà a Russello, si
vede qualche ex amministratore che tenta di scrollarsi di dosso eventuali
inadempienze, alcuni politici cittadini che dichiarando solidarietà al sindaco
e coprendolo dalle accuse, cerca di chiudere la vicenda nel modo più indolore
possibile. Adesso, secondo Rifondazione comunista, si
sta esagerando. Russello, dice Palumbo, ha dichiarato che le colpe di quanto
successo vanno accreditate a tutti o a nessuno e se ci sono eventuali
responsabilità sarà la magistratura ad accertarlo. Rifondazione comunista però
non ci sta. Non accetta che per alleggerire la propria posizione amministrativa,
si debba coinvolgere tutti i cittadini, vittime di questa situazione. Il mio
partito, scrive Palumbo, quali
responsabilità ha? Forse quella di aver chiesto lo scorso 08 ottobre con appelli
pubblici di predisporre un piano di controllo e messa in sicurezza del
territorio Cittadino. E la colpa dei favaresi, forse e'
quella di lamentarsi sempre a voce troppo bassa nei Bar o in fila dal Dottore o
forse è quella di avervi votato? Il sindaco sa benissimo a chi sono
attribuibili le responsabilità di un tale evento. Noi,
dice Palumbo, chiedevamo la riqualificazione non di tutto il centro storico ma
di istituire un piano di controllo e messa in sicurezza. Operazione che poteva risultare quasi a costo zero se fossero stati coinvolti le
associazione e gli ordini degli Ingegneri,Architetti,Geometri e Geologi,i
responsabili della Protezione Civile ben rappresentata a Favara affiancati da
tecnici del Comune. Quando c'è volontà politica, conclude
Palumbo, le risorse necessarie si trovano e le cose si realizzano senza dover
aspettare che si verifichino tragedie.
E sul documento
stilato da Rifondazione Comunista, interviene il primo
cittadino Mimmo Russello. In un’intervista rilasciata ai nostri
microfoni il sindaco ha ribadito l’impegno per le
politiche del centro storico portate avanti nel corso della sua legislatura.
Approfittando della nostre telecamera ha anche
invitato il segretario di Rifondazione comunista ad un confronto diretto per
affrontare le questioni contenute nel manifesto.
Via Vittorio Emanuele
a Favara, sarà riaperta al traffico entro Mercoledì
E sempre il Sindaco di
Favara, Domenico Russello vuole rassicurare i cittadini in merito ai disagi che
la condizione attuale delle strade comunali stanno creando. I lavori di
sistemazione del manto stradale, che in seguito alle copiose piogge che si sono
abbattute ultimamente in città, avevano causato la nascita di tante buche,
inizieranno lunedì 22 febbraio. Inoltre la giunta comunale riunitasi oggi
presso il palazzo municipale di piazza Cavour, ha deliberato un ulteriore
intervento in favore del ripristino del manto stradale. Infatti
nella riunione di giunta è stato deciso che la somma precedentemente stanziata
per la risoluzione del problema era insufficente, quindi gli assessori e il
sindaco hanno stabilito che per ovviare ai
disagi che la popolazione favarese vive quotidianamente, saranno
impiegati altri cento mila euro. L’amministrazione comunale di Favara, espletato il bando di gara per l’acquisto del materiale
necessario, per la realizzazione dei lavori di sistemazione utilizzerà il
personale interno al Comune di Favara.
E' stata indetta per
martedì prossimo 23 febbraio, il FAVARA DAY. Il tema
della marcia e' uniti per la speranza, uniti per
cambiare. La giornata si e' voluta istituire a trenta
giorni esatti del tragico crollo di una casa del centro storico di Favara che
ha provocato la morte delle due sorelline Marianna e Chiara Pia Bellavia. Dopo
una celebrazione religiosa, che si svolgerà in
mattinata alle ore 11 nella Chiesa Madre, per ricordare le due vittime
innocenti, il FAVARA DAY prevede alle
ore 19 un raduno in Piazza don Giustino, per procedere poi con una fiaccolata
sino a Piazza Cavour, dove possibilmente non mancheranno alcuni interventi
degli organizzatori. Ad aderire alla iniziativa, don
Diego Acquisto parroco della Chiesa S. Vito di Favara. La lunga lettera di don
Diego e' stata pubblica integralmente sul nostro
portale siciliatv.org
Il sindaco di Licata,
Angelo Graci, in
seguito alle indagini che lo vedono protagonista di una storia di presunte
tangenti, e che nei mesi scorsi gli avevano anche fatto scontare qualche giorno
di detenzione domiciliare, adesso al primo cittadino licatese è stato imposto
il divieto di soggiorno in città. Ma il Sindaco di Licata continua ad
amministrare il suo Comune e lo fa dalla villa al mare che ha affittato a San Leone. Infatti è proprio nella villa al mare che una volta alla
settimana si riunisce la sua giunta. Il sindaco di Licata ha pure allestito la
sua sala stampa in un bar della località balneare di Agrigento.
Il prefetto di Agrigento, Umberto Postiglione, al
momento dell’arresto di Graci, lo aveva sospeso dal suo incarico, ma adesso, ha
dovuto reintegrarlo, perché è la legge che detta questo provvedimento. «Non mi
dimetto perché voglio dimostrare la mia onestà e la mia
trasparenza, anche se la magistratura è lenta. Con questa giunta, ha dichiarato
Graci, anche se sono ad Agrigento, posso lavorare tranquillamente». Ed intanto
le polemiche riguardanti gli avvenimenti che hanno
sconvolto gli equilibri amministrativi di Licata non si sono placate, anzi, da
indiscrezioni un’emittente televisiva licatese, avrebbe diffuso la notizia che
nel corso di un’operazione volta al contrasto della prostituzione sarebbe
emerso un giro di incontri hard ai quali
avrebbero partecipato anche un parente del sindaco Graci e un assessore.
Processo "Scacco
matto" il tribunale di Palermo ha emesso la sentenza riservando pene
complessivamente per 120
anni di carcere alle 11 persone indagate. Tutti gli imputati erano accusati di associazione mafiosa in quanto
In particolare, il provvedimento più pesante è stato inflitto a Gino Guzzo, di
Montevago, ritenuto il reggente della cosca del Belice, che è stato condannato a 21 anni di
carcere. 13 anni e 8 mesi invece sono stati riservati a Paolo Capizzi, di Ribera. Condannato a
12 anni Franco Capizzi, anche lui di Ribera, a 11 anni e 4 mesi invece Accursio Dimino, di Sciacca e a
Salvatore Imbornone, di Ribera. A 10 anni Antonio Pumilia e Antonino Gulotta, a
9 anni e 8 mesi a Raffaele Sala, a 8 anni e 8 mesi a Girolamo Sala e ad
un anno e 7 mesi a Antonino Montalbano. Condannato a 4 anni e 8 mesi, infine,
Calogero Rizzuto.
I Carabinieri di
Favara hanno arrestato due uomini si tratta di Lorenzo Cardile di 27 anni e di Giuseppe Matina
di 40 anni. Per loro l’accusa contestata è di furto in un cantiere edile. I militari
agli ordini del Tenente Gabriele Treleani li hanno sorpresi sul posto, infatti i
due ladri sono stati notati dai Carabinieri mentre scendevano dal campanile
della chiesa di Santa Rosalia, meglio conosciuta coma la chiesa del purgatorio,
in piazza Cavour, che momentaneamente è interessata da lavori di
ristrutturazione. La refurtiva, prontamente ricuperata dai militari e
consegnata ai proprietari e' di circa 1.000 euro. Dopo
le formalità di rito espletate presso la caserma di
via dei mille, i due uomini sono stati trasportati presso il carcere di
contrada Petrusa. Dell’istruttoria si occupa il Pubblico
Ministero Andrea Bianchi.
Un altro arresto
sempre a Favara. In manette e' finito Carmelo Cusumano
di 37 anni, poiché deve espiare la pena residua di 5 mesi e 10 giorni di
reclusione in quanto riconosciuto colpevole della violazione delle prescrizioni
imposte con l’applicazione della misura di prevenzione della sorveglianza
speciale di Polizia di Stato. Adesso Cusumano si trova rinchiuso presso il
carcere di Agrigento.
Arrestato un
extracomunitario per inosservanza della sorveglianza speciale con obbligo di
soggiorno nel comune di Porto Empedocle per 1 anno e 6
mesi. Lo stesso e' stato fermato dai Carabinieri del
nucleo operativo e radiomobile di Agrigento in Viale Leonardo Sciascia nella
città dei templi. Il tunisino 40enne, si e' quindi
allontanato dalla sua abitazione e per questo si sono aperte le porte del
carcere petrusa.
E sono passate le prime
24 ore di permanenza nella “tenda” del Presidente della Provincia Regionale di Agrigento, Eugenio D’Orsi, issata in una delle villette
di piazza Aldo Moro adiacente il palazzo dell’Ente. “Non mi sento un don
Chisciotte che combatte contro i mulini a vento. Voglio solo che la nostra
classe politica dopo quasi 40 anni, esca allo scoperto e dica finalmente alla
popolazione agrigentina quale è la sua posizione nei
confronti di un aeroporto promesso da 40 anni e mai realizzato nonostante
questa provincia avesse espresso in passato ministri e sottosegretari nei vari
Governi della Repubblica. A dichiararlo il Presidente della Provincia Prof.
Eugenio D’Orsi. Oggi è venuto il momento di dire la
verità su questa telenovela. Abbiamo messo in atto tutte
le indicazioni dell’Enac e nonostante il nostro progetto ha i crismi della fattibilità
si continua a porre ostacoli. E’ venuto il momento di dire basta alla politica
del bisogno. La popolazione di questa Provincia, conclude
D’Orsi, ha il diritto di sapere da che parte sta la classe politica che la
rappresenta”.
Ad esprimere
solidarietà e vicinanza al Presidente D’Orsi,e' anche
il sindaco di Agrigento Marco Zambuto e l’assessore provinciale Giuseppe
Ciulla. “Non è più concepibile – ha dichiarato Zambuto – che questa
terra continui ad essere bistratta dalla cosiddetta “politica
ufficiale”. Da oltre cinquant’anni i nostri rappresentanti
istituzionali a tutti i livelli continuano ad ignorare le reali esigenze di sviluppo
del territorio agrigentino. Per questo condividiamo pienamente la lotta
avviata dal Presidente D’Orsi”. “Questa volta il “teatrino” della politica ha
raggiunto l’inimmaginabile. Assistere attoniti –
dichiara Ciulla – alle decisioni discordanti di burocrati e politici che
prendono in giro Agrigento e gli agrigentini ha dell’assurdo. È davvero l’ora
di mobilitarci tutti affinché il nostro territorio possa finalmente avere le
giuste considerazioni da parte di una classe politica regionale e nazionale che
sembra essere ASSENTE alle necessità della provincia.
Ato Idrico e i
disservizi di Girgenti Acque. Il presidente della Commissione ai Lavori Pubblici
della Provincia di Agrigento, Carmelo D’Angelo propone
una commissione di inchiesta al Consiglio Provinciale. Infatti
per la prossima seduta di Aula Giglia
convocata per il prossimo martedì 23 febbraio il consigliere D’Angelo ha
chiesto di inserire nell’ordine del giorno
il punto che dovrà discutere dello scioglimento dell'Ato Idrico e
dell’eventuale rescissione contrattuale con Girgenti Acque. “Proporrò al
Consiglio - dichiara il consigliere provinciale - di istituire una commissione di
inchiesta sulla gestione integrata dei rifiuti e della acque in Provincia di
Agrigento.” “Una commissione - continua D’Angelo - che politicamente potrà approfondire e
relazionare sui disservizi, sulle inefficienze e sulla scelta
politica sbagliata di affidare a terzi questa attività, con aggravio di
costi per il cittadino, senza quegli investimenti previsti e promessi per
migliorare il servizio come ipotizzato inizialmente”.
Da stamattina e' ripresa regolarmente la normale distribuzione idrica nel
comune di Favara. Infatti a causa di un movimento
franoso martedì scorso si era registrata la rottura della condotta di adduzione
dell’acquedotto dell’ex Voltano, che alimenta i serbatoi dei comuni di
Agrigento, Raffadali, Favara, Comitini,
Aragona, Ioppolo Giancaxio, Santa
Elisabetta, San Biagio Platani e Sant’Angelo Muxaro. Girgenti Acque SpA era intervenuta sul posto per eliminare l’inconveniente. Da
oggi infatti e' ripartita la distruzione idrica con il
servizio nelle vie principali. Nel giro di ¾ giorni, ci fa sapere l’assessore
comunale ai servizi idrici Michele Montalbano, i turni rientreranno nella
norma. Infatti c’e' una lungaggine di distribuzione idrica
di 2/3 giorni. Per domani i turni
previsti dall’approvvigionamento idrico sono :Via
Empedocle (punti alti), via Benedetto Croce, via Cartesio, via Giordano Bruno,
via Giambattista Vico, via Jan Palack, via Albert Einstein, via Borzì, via
Liguria, via Baronessa Mendola, via Soldato Mendolia, via Toscana, contrada
Poggio, via Sant’Angelo, via Varese, via Palmoliva, contrada Sant’Anna,
contrada Priolo, corso Vittorio Veneto (punti bassi), via Pio
Gli attuali 27 ATO (ambiti
territoriali ottimali) della Regione Siciliana, saranno ridotti a 9 , uno per
ogni provincia. Lo ha deciso
Ed una Frana ha
interessato la strada che collega i comuni di Camastra e Palma di Montechiaro. A
causa della
pericolosa situazione che si è venuta a creare la ditta di autolinee che
fornisce i trasporti nei comuni attraversati dall’arteria dissestata, ha deciso
di cambiare percorso.
Chiesto
ufficialmente al parlamento siciliano di attivarsi per la formulazione
immediata della dichiarazione dello stato di crisi del comportato agricolo
dell’area del canicattinese. E’ questo quanto chiesto dal deputato del PDL On.
Nino Bosco. Il deputato favarese ha anche chiesto un sostegno per l’accesso al credito di esercizio e una
moratoria per quello attuale nonché anche una integrazione al reddito per i
lavoratori e gli ammortizzatori sociali a sostegno delle aziende. Chiesto anche
un contenimento dei costi di produzione. Bisogna dice il deputato del PDL, “rilanciare
e rinvigorire l’azione e l’impegno degli operatori del settore agricolo locale,
in assenza dei quali – dichiara il deputato dell’Ars – tutta la zona
rischierebbe il collasso economico e l’intera provincia di Agrigento
ne risentirebbe in modo fortemente negativo”.
“Il futuro
sostenibile del lavoro terziario”,è questo il tema del
Congresso provinciale della FILCAMS CGIL che si terrà domani alle 9.30 nella
sede CGIL di Agrigento. I Lavori saranno aperti dal Segretario uscente Massimo Raso,
previsti gli interventi di Mariella Lo
Bello Segretaria Generale della CGIL, di Nuccio Minnì, Segretario Regionale
della FILCAMS e di Andrea Righi
Segretario Nazionale della FILCAMS. A presiedere i lavori Franco Castronovo. Il congresso
provinciale vedrà anche le elezioni del nuovo direttivo provinciale del
sindacato.
Calcio, il Campobello
di Licata si aggiudica
La salvezza per la
pallamano Girgenti passa da Imola, dove domani sabato la squadra del tecnico Lillo Gelo dovrà vedersela, nella partita di
ritorno, con
E Passiamo al volley,
domani alle ore 16:00 al PalaHamel di Porto Empedocle l'Aphesis
di Diego Sutera ospita
Mandorlara, questo è
il titolo della manifestazione organizzata dall’Azienda Pro. Gest di Agrigento,
in programma per domani sabato alle ore 12:00 presso i locali dello stoai di
villaggio Mosè. Si tratta di un concorso gastronomico volto a premiare il
miglior piatto realizzato con la mandorla, ingrediente protagonista della Sagra
attualmente in corso nell’ incantevole Valle dei
Templi. I piatti
in gara saranno giudicati, oltre che da esperti del settore, anche
dall’Associazione Ristoratori Agrigentini.
Fine
di questa edizione di SICILIA
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