Edizione del 19/02/2010

A cura della redazione giornalistica di Sicilia TV
Direttore Responsabile: CALOGERO SORCE

 


GIORNATA PALERMITANA IERI PER IL SINDACO DI FAVARA DOMENICO RUSSELLO. ACCOMPAGNATO DALL’ON BOSCO HA INCONTRATO L’ASSESSORE REGIONALE CHINNICI.

 

SECONDO UN MANIFESTO PUBBLICO DI RIFONDAZIONE COMUNISTA AFFISSO PER LE MURA DELLA CITTA’ DI FAVARA, BISOGNA RISTABILIRE LA VERITA’ DOPO IL TRAGICO EVENTO DI SABATO 23 GENNAIO. INTANTO RUSSELLO RISPONDE.

 

PROCESSO SCACCO MATTO. EMESSA LA SENTENZA CHE HA RILEVATO PENE COMPLESSIVE PER 120 ANNI DI ARCERE ALLE 11 PERSONE COINVOLTE.

 

3 ARRESTI A FAVARA. UNO AD AGRIGENTO. I CARABINIERI DELL’AGRIGENTINO FANNO SENTIRE LA LORO PRESENZA SUL TERRITORIO.

 

GLI ATO RIFIUTI DA 27 SARANNO RIDOTTI A 9, UNO PER OGNI PROVINCIA SICILIANA. A STABILIRLO LA COMMISSIONE REGIONALE TERRITORIO ED AMBIENTE.


Missione a Palermo ieri mattina del sindaco di Favara, Mimmo Russello il quale, accompagnato dal deputato locale Nino Bosco, ha incontrato l’assessore alle Autonomie Locali Caterina Chinnici. Un incontro cordiale nel corso del quale sono state rappresentate le difficoltà in cui si dibatte il centro storico di Favara con le sue case fatiscenti che creano pericoli all’incolumità pubblica e privata. “La Chinnici – dice il sindaco – era a conoscenza dei gravi fatti che si sono verificati a Favara e ha mostrato particolare sensibilità come donna, come persona, come assessore. Ci ha messo in contatto con la dottoressa Giammanco con la quale abbiamo concordato che faremo arrivare la richiesta per sostenere il Comune nel mettere in sicurezza i fabbricati a rischio, per lo smaltimento dei materiali, per l’assistenza degli sfollati”. Non ci sono state promesse specifiche, ma sia il sindaco che Bosco si sono congedati fiduciosi dall’assessore Chinnici che ha, comunque, preso l’impegno di aiutare Favara così come altre realtà bisognevoli di interventi delle istituzioni superiori.


Un uomo ha donato 2mila euro alla famiglia Bellavia di Favara. Il versamento bancario è stato però effettuato sul conto corrente messo a disposizione della famiglia colpita dalla tragedia, dal primo cittadino Domenico Russello. Il donatore ha preferito infatti consegnare direttamente nelle mani del sindaco, una busta contenente la somma in contante. L'offerta è stata effettuata proprio in questi giorni. Un gesto sentito che proviene da un paese vicino a quello di Favara, esattamente da Racalmuto. Secondo indiscrezioni a donare di tasca propria la somma è stato un prete della città. Un gesto che Padre Curto ha sentito nel cuore e che lo ha spinto ad avvicinare il Sindaco Russello per aiutare la famiglia Bellavia. Don Calogero Curto guida la Comunità di San Giuliano.


“Ristabiliamo la verità”. Le bugie di Russello, le responsabilità dell’amministrazione. Questo il titolo dei manifesti affissi sulle mura della città di Favara dal partito della rifondazione comunista sezione locale. Sui manifesti si legge che la politica locale in queste ultime settimane cerca di assolvere se stessa da ogni responsabilità dopo la tragedia che ha colpito la città. Numerosi sindaci corrono a Favara, scrive il segretario Antonio Palumbo, per esprime solidarietà a Russello, si vede qualche ex amministratore che tenta di scrollarsi di dosso eventuali inadempienze, alcuni politici cittadini che dichiarando solidarietà al sindaco e coprendolo dalle accuse, cerca di chiudere la vicenda nel modo più indolore possibile. Adesso, secondo Rifondazione comunista, si sta esagerando. Russello, dice Palumbo, ha dichiarato che le colpe di quanto successo vanno accreditate a tutti o a nessuno e se ci sono eventuali responsabilità sarà la magistratura ad accertarlo. Rifondazione comunista però non ci sta. Non accetta che per alleggerire la propria posizione amministrativa, si debba coinvolgere tutti i cittadini, vittime di questa situazione. Il mio partito, scrive Palumbo,  quali  responsabilità ha? Forse quella di aver chiesto  lo scorso 08 ottobre con appelli pubblici di predisporre un piano di controllo e messa in sicurezza del territorio Cittadino. E la colpa dei favaresi, forse e' quella di lamentarsi sempre a voce troppo bassa nei Bar o in fila dal Dottore o forse è quella di avervi votato? Il sindaco sa benissimo a chi sono attribuibili le responsabilità di un tale evento. Noi, dice Palumbo, chiedevamo la riqualificazione non di tutto il centro storico ma di istituire un piano di controllo e messa in sicurezza. Operazione che poteva risultare quasi a costo zero se fossero stati coinvolti le associazione e gli ordini degli Ingegneri,Architetti,Geometri e Geologi,i responsabili della Protezione Civile ben rappresentata a Favara affiancati da tecnici del Comune. Quando c'è volontà politica, conclude Palumbo, le risorse necessarie si trovano e le cose si realizzano senza dover aspettare che si verifichino tragedie.


E sul documento stilato da Rifondazione Comunista, interviene il primo cittadino Mimmo Russello. In un’intervista rilasciata ai nostri microfoni il sindaco ha ribadito l’impegno per le politiche del centro storico portate avanti nel corso della sua legislatura. Approfittando della nostre telecamera ha anche invitato il segretario di Rifondazione comunista ad un confronto diretto per affrontare le questioni contenute nel manifesto.


Via Vittorio Emanuele a Favara, sarà riaperta al traffico entro Mercoledì 24. a dirlo è l’assessore comunale alla Viabilità e al traffico, Michele Montalbano. L’apertura dell’importante arteria stradale consentirà  di smaltire il traffico veicolare. Infatti ricordiamo che essendo chiuse le Vie Umberto e Vittorio Emanuele, gli automobilisti per recarsi ad esempio da Piazza Vespri a Via Francesco Crispi erano costretti o a fare il giro da Corso Vittorio Veneto o da Piazza Angelo Giglia. Con l’apertura del tratto di Via Vittorio Emanuele ,che di fatto blocca il transito nella zona di Piazza Garibaldi, invece la circolazione veicolare sarà più scorrevole.


E sempre il Sindaco di Favara, Domenico Russello vuole rassicurare i cittadini in merito ai disagi che la condizione attuale delle strade comunali stanno creando. I lavori di sistemazione del manto stradale, che in seguito alle copiose piogge che si sono abbattute ultimamente in città, avevano causato la nascita di tante buche, inizieranno lunedì 22 febbraio. Inoltre  la giunta comunale riunitasi oggi presso il palazzo municipale di piazza Cavour, ha deliberato un ulteriore intervento in favore del ripristino del manto stradale. Infatti nella riunione di giunta è stato deciso che la somma precedentemente stanziata per la risoluzione del problema era insufficente, quindi gli assessori e il sindaco hanno stabilito che per ovviare ai  disagi che la popolazione favarese vive quotidianamente, saranno impiegati altri cento mila euro. L’amministrazione comunale di Favara, espletato il bando di gara per l’acquisto del materiale necessario, per la realizzazione dei lavori di sistemazione utilizzerà il personale interno al Comune di Favara.


E' stata indetta per martedì prossimo 23 febbraio, il FAVARA DAY. Il tema della marcia e' uniti per la speranza, uniti per cambiare. La giornata si e' voluta istituire a trenta giorni esatti del tragico crollo di una casa del centro storico di Favara che ha provocato la morte delle due sorelline Marianna e Chiara Pia Bellavia. Dopo una celebrazione religiosa, che si svolgerà in mattinata alle ore 11 nella Chiesa Madre, per ricordare le due vittime innocenti, il FAVARA  DAY prevede alle ore 19 un raduno in Piazza don Giustino, per procedere poi con una fiaccolata sino a Piazza Cavour, dove possibilmente non mancheranno alcuni interventi degli organizzatori. Ad aderire alla iniziativa, don Diego Acquisto parroco della Chiesa S. Vito di Favara. La lunga lettera di don Diego e' stata pubblica integralmente sul nostro portale siciliatv.org


Il sindaco di Licata, Angelo Graci,  in seguito alle indagini che lo vedono protagonista di una storia di presunte tangenti, e che nei mesi scorsi gli avevano anche fatto scontare qualche giorno di detenzione domiciliare, adesso al primo cittadino licatese è stato imposto il divieto di soggiorno in città. Ma il Sindaco di Licata continua ad amministrare il suo Comune e lo fa dalla villa al mare  che ha affittato a San Leone. Infatti è proprio nella villa al mare che una volta alla settimana si riunisce la sua giunta. Il sindaco di Licata ha pure allestito la sua sala stampa in un bar della località balneare di Agrigento. Il prefetto di Agrigento, Umberto Postiglione, al momento dell’arresto di Graci, lo aveva sospeso dal suo incarico, ma adesso, ha dovuto reintegrarlo, perché è la legge che detta questo provvedimento. «Non mi dimetto perché voglio dimostrare la mia onestà e la mia trasparenza, anche se la magistratura è lenta. Con questa giunta, ha dichiarato Graci, anche se sono ad Agrigento, posso lavorare tranquillamente». Ed intanto le polemiche riguardanti gli avvenimenti che hanno sconvolto gli equilibri amministrativi di Licata non si sono placate, anzi, da indiscrezioni un’emittente televisiva licatese, avrebbe diffuso la notizia che nel corso di un’operazione volta al contrasto della prostituzione sarebbe emerso un giro di incontri hard ai quali  avrebbero partecipato anche un parente del sindaco Graci e un assessore.


Processo "Scacco matto" il tribunale di Palermo ha emesso la sentenza riservando pene complessivamente per  120 anni di carcere alle 11 persone indagate. Tutti gli imputati erano accusati di associazione mafiosa in quanto la Dda di Palermo nel corso delle loro indagini ha accertato che gli stessi imputati facevano parte delle famiglie mafiose di cosche Sciacca, Ribera e di altri centri della Valle del  Belìce.
In particolare, il provvedimento più pesante è stato inflitto a Gino Guzzo, di Montevago, ritenuto il reggente della cosca del Belice,   che è stato condannato a 21 anni di carcere. 13 anni e 8 mesi invece sono stati riservati a  Paolo Capizzi, di Ribera. Condannato a 12 anni Franco Capizzi, anche lui di Ribera,  a 11 anni e 4 mesi  invece Accursio Dimino, di Sciacca e a Salvatore Imbornone, di Ribera. A 10 anni Antonio Pumilia e Antonino Gulotta, a 9 anni e 8 mesi a Raffaele Sala, a  8 anni e 8 mesi a Girolamo Sala e ad un anno e 7 mesi a Antonino Montalbano. Condannato a 4 anni e 8 mesi, infine, Calogero Rizzuto.


I Carabinieri di Favara hanno arrestato due uomini si tratta di Lorenzo Cardile di 27 anni  e di Giuseppe Matina di 40 anni. Per loro l’accusa contestata è di  furto in un cantiere edile. I militari agli ordini del Tenente Gabriele Treleani li  hanno sorpresi sul posto, infatti i due ladri sono stati notati dai Carabinieri mentre scendevano dal campanile della chiesa di Santa Rosalia, meglio conosciuta coma la chiesa del purgatorio, in piazza Cavour, che momentaneamente è interessata da lavori di ristrutturazione. La refurtiva, prontamente ricuperata dai militari e consegnata ai proprietari e' di circa 1.000 euro. Dopo le formalità di rito espletate presso la caserma di via dei mille, i due uomini sono stati trasportati presso il carcere di contrada Petrusa. Dell’istruttoria si occupa il Pubblico Ministero Andrea Bianchi.


Un altro arresto sempre a Favara. In manette e' finito Carmelo Cusumano di 37 anni, poiché deve espiare la pena residua di 5 mesi e 10 giorni di reclusione in quanto riconosciuto colpevole della violazione delle prescrizioni imposte con l’applicazione della misura di prevenzione della sorveglianza speciale di Polizia di Stato. Adesso Cusumano si trova rinchiuso presso il carcere di Agrigento.


Arrestato un extracomunitario per inosservanza della sorveglianza speciale con obbligo di soggiorno nel comune di Porto Empedocle per 1 anno e 6 mesi. Lo stesso e' stato fermato dai Carabinieri del nucleo operativo e radiomobile di Agrigento in Viale Leonardo Sciascia nella città dei templi. Il tunisino 40enne, si e' quindi allontanato dalla sua abitazione e per questo si sono aperte le porte del carcere petrusa.


E sono passate le prime 24 ore di permanenza nella “tenda” del Presidente della Provincia Regionale di Agrigento, Eugenio D’Orsi, issata in una delle villette di piazza Aldo Moro adiacente il palazzo dell’Ente. “Non mi sento un don Chisciotte che combatte contro i mulini a vento. Voglio solo che la nostra classe politica dopo quasi 40 anni, esca allo scoperto e dica finalmente alla popolazione agrigentina quale è la sua posizione nei confronti di un aeroporto promesso da 40 anni e mai realizzato nonostante questa provincia avesse espresso in passato ministri e sottosegretari nei vari Governi della Repubblica. A dichiararlo il Presidente della Provincia Prof. Eugenio D’Orsi. Oggi è venuto il momento di dire la verità su questa telenovela. Abbiamo messo in atto tutte le indicazioni dell’Enac e nonostante il nostro progetto ha i crismi della fattibilità si continua a porre ostacoli. E’ venuto il momento di dire basta alla politica del bisogno. La popolazione di questa Provincia, conclude D’Orsi, ha il diritto di sapere da che parte sta la classe politica che la rappresenta”.


Ad esprimere solidarietà e vicinanza al Presidente D’Orsi,e' anche il sindaco di Agrigento Marco Zambuto e l’assessore provinciale Giuseppe Ciulla. “Non è più concepibile – ha dichiarato Zambuto – che questa terra continui ad essere bistratta dalla cosiddetta “politica ufficiale”. Da oltre cinquant’anni i nostri rappresentanti istituzionali a tutti i livelli continuano ad ignorare le reali esigenze di sviluppo del territorio agrigentino. Per questo condividiamo pienamente la lotta avviata dal Presidente D’Orsi”. “Questa volta il “teatrino” della politica ha raggiunto l’inimmaginabile. Assistere attoniti – dichiara Ciulla – alle decisioni discordanti di burocrati e politici che prendono in giro Agrigento e gli agrigentini ha dell’assurdo. È davvero l’ora di mobilitarci tutti affinché il nostro territorio possa finalmente avere le giuste considerazioni da parte di una classe politica regionale e nazionale che sembra essere ASSENTE alle necessità della provincia.


Ato Idrico e i disservizi di Girgenti Acque.  Il presidente della Commissione ai Lavori Pubblici della Provincia di Agrigento, Carmelo D’Angelo propone una commissione di inchiesta al Consiglio Provinciale. Infatti per la  prossima seduta di Aula Giglia convocata per il prossimo martedì 23 febbraio il consigliere D’Angelo ha chiesto di inserire nell’ordine del giorno  il punto che dovrà discutere dello scioglimento dell'Ato Idrico e dell’eventuale rescissione contrattuale con Girgenti Acque. “Proporrò al Consiglio - dichiara il consigliere provinciale -  di istituire una commissione di inchiesta sulla gestione integrata dei rifiuti e della acque in Provincia di Agrigento.” “Una commissione -  continua D’Angelo -  che politicamente potrà approfondire e relazionare sui disservizi, sulle inefficienze e sulla scelta politica sbagliata di affidare a terzi questa attività, con aggravio di costi per il cittadino, senza quegli investimenti previsti e promessi per migliorare il servizio come ipotizzato inizialmente”.


Da stamattina e' ripresa regolarmente la normale distribuzione idrica nel comune di Favara. Infatti a causa di un movimento franoso martedì scorso si era registrata la rottura della condotta di adduzione dell’acquedotto dell’ex Voltano, che alimenta i serbatoi dei comuni di Agrigento, Raffadali,  Favara, Comitini, Aragona, Ioppolo Giancaxio,  Santa Elisabetta, San Biagio Platani e Sant’Angelo Muxaro. Girgenti Acque SpA era intervenuta sul posto per eliminare l’inconveniente. Da oggi infatti e' ripartita la distruzione idrica con il servizio nelle vie principali. Nel giro di ¾ giorni, ci fa sapere l’assessore comunale ai servizi idrici Michele Montalbano, i turni rientreranno nella norma. Infatti c’e' una lungaggine di distribuzione idrica di 2/3 giorni.  Per domani i turni previsti dall’approvvigionamento idrico sono :Via Empedocle (punti alti), via Benedetto Croce, via Cartesio, via Giordano Bruno, via Giambattista Vico, via Jan Palack, via Albert Einstein, via Borzì, via Liguria, via Baronessa Mendola, via Soldato Mendolia, via Toscana, contrada Poggio, via Sant’Angelo, via Varese, via Palmoliva, contrada Sant’Anna, contrada Priolo, corso Vittorio Veneto (punti bassi), via Pio La Torre, contrada Rinella, viale Berlinguer, via Panoramica del sole, via San Michele, via Cicchillo, via Fonte Canali, via Spagna, via Olanda, via Salinari, via Germania, corso Vittorio Veneto, contrada Esachimento, via Santissimi Pietro e Paolo, via Morandi, via della Resistenza, via Francia, via Inghilterra, via Ungheria, via Belgio, via Romania e via Grecia.


Gli attuali 27  ATO (ambiti territoriali ottimali) della Regione Siciliana, saranno ridotti a 9 , uno per ogni provincia. Lo ha deciso la Commissione Regionale Territorio ed Ambiente che ieri ha approvato il piano di gestione integrata dei rifiuti. Il nuovo piano attribuisce anche agli enti locali una maggiore responsabilità sulla gestione territoriale dei rifiuti, adottando un maggiore controllo delle tariffe da applicare alle imposte Tia e Tarsu. La riduzione drastica degli Ato è dovuta anche ai debiti che gli stessi hanno accumulato nel tempo, circa un miliardo di euro. 


Ed una Frana ha interessato la strada che collega i comuni di Camastra e Palma di Montechiaro. A causa  della pericolosa situazione che si è venuta a creare la ditta di autolinee che fornisce i trasporti nei comuni attraversati dall’arteria dissestata, ha deciso di cambiare percorso.


Chiesto ufficialmente al parlamento siciliano di attivarsi per la formulazione immediata della dichiarazione dello stato di crisi del comportato agricolo dell’area del canicattinese. E’ questo quanto chiesto dal deputato del PDL On. Nino Bosco. Il deputato favarese ha anche chiesto un  sostegno  per l’accesso al credito di esercizio e una moratoria per quello attuale nonché anche una integrazione al reddito per i lavoratori e gli ammortizzatori sociali a sostegno delle aziende. Chiesto anche un contenimento dei costi di produzione. Bisogna dice il deputato del PDL, “rilanciare e rinvigorire l’azione e l’impegno degli operatori del settore agricolo locale, in assenza dei quali – dichiara il deputato dell’Ars – tutta la zona rischierebbe il collasso economico e l’intera provincia di Agrigento ne risentirebbe in modo fortemente negativo”.


“Il futuro sostenibile del lavoro terziario”,è questo il tema del Congresso provinciale della FILCAMS CGIL che si terrà domani alle 9.30 nella sede CGIL di Agrigento. I Lavori saranno aperti dal  Segretario uscente Massimo Raso, previsti gli interventi di  Mariella Lo Bello Segretaria Generale della CGIL, di Nuccio Minnì, Segretario Regionale della FILCAMS e  di Andrea Righi Segretario Nazionale della FILCAMS. A presiedere i lavori  Franco Castronovo. Il congresso provinciale vedrà anche le elezioni del nuovo direttivo provinciale del sindacato.


Calcio, il Campobello di Licata si aggiudica la Coppa Italia di Eccellenza. La squadra di mister Aiello a Palazzolo Acreide, vince la finale contro l’Acireale. I gialloblu si aggiudicano il match con un goal di Filippo Perrotta che al 24esimo minuto di gioco va a segno insaccando l’angolino basso della porta difesa da Casella. È stata una gara  intensa, tante le occasioni sprecate dall’Acireale, ma allo scadere dei 90 minuti è stata la squadra che ha eliminato in semifinale il Favara ad alzare la coppa. Comunque per il Campobello l’importante successo conquistato ieri a Palazzolo non deve far calare la concentrazione sul campionato, infatti  vista la posizione che i gialloblu occupano in classifica, per il Presidente Franco Licata l’obbiettivo primario resta la salvezza.


La salvezza per la pallamano Girgenti passa da Imola, dove domani sabato la squadra del tecnico Lillo Gelo dovrà vedersela, nella partita di ritorno, con la Romagna. La squadra romagnola momentaneamente occupa il penultimo posto della classifica di serie A1 con 8 punti. Sono 20 invece i punti accumulati fino ad ora dai biancoazzurri del Girgenti. La gara di andata giocata al pala Giglia di Favara si concluse con la netta vittoria dei padroni di casa per 31 a 26.


E Passiamo al volley, domani alle ore 16:00 al PalaHamel di Porto Empedocle l'Aphesis di Diego Sutera ospita  la Pasta Primeluci di Mazara. La gara è valevole per la quarta giornata di ritorno del campionato. Contro la formazione trapanese l’Aphesis dovrà fare i conti con le assenze, infatti non saranno della partita Elena Chiari, Giusy  e Antonella Spina. Per la gara di domani invece Mister Sutera potrebbe recuperare Mary Rizzo ed Emanuela Scalia le due atlete sembra che abbiano smaltito i traumi subiti in un incidente stradale. Vista la situazione emergenziale dell’organico con molta probabilità l’Aphesis convocherà in prima squadra la giovanissima Anna La Gaipa.


Mandorlara, questo è il titolo della manifestazione organizzata dall’Azienda  Pro. Gest di Agrigento, in programma per domani sabato alle ore 12:00 presso i locali dello stoai di villaggio Mosè. Si tratta di un concorso gastronomico volto a premiare il miglior piatto realizzato con la mandorla, ingrediente protagonista della Sagra attualmente in corso nell’ incantevole Valle dei Templi. I  piatti in gara saranno giudicati, oltre che da esperti del settore, anche dall’Associazione Ristoratori Agrigentini.


 

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