Edizione del 10/02/2010

A cura della redazione giornalistica di Sicilia TV
Direttore Responsabile: CALOGERO SORCE

 


DATO L’OK ALLO STADIO BRUCCOLERI DI FAVARA. LA PARTITA FAVARA MARSALA 1912 SI GIOCA A PORTE APERTE. L’APPELLO DELLA DIRIGENZA E AMMINISTRAZIONE COMUNALE.

 

DURO COLPO ALLA MAFIA ENNESE. 7 I SOGGETI COIVOLTI, UN ARRESTO E SEI PROVVEDIMENTI DI NOTIFICA IN CARCERE. INTANTO IN GERMANIA E’ STATO ARRESTATO UN LATITANTE RIBERESE.

 

OGGI GIORNO DEL RICORDO. 15 MILA PERSONE PERLOPIU’ ITALIANI FURONO BARBARAMENTE UCCISI DAI SOLDATI DELL’ESERCITO COMUNISTA. MANIFESTAZIONE OGGI AL MLK DI FAVARA.

 

ISTITUITO UN UFFICIO PER LA LEGALITA’ CHE SI OCCUPERA’ DELL’ATTRIBUZIONE E DELLA GESTIONE DEI BENI CONFISCATI ALLA MAFIA. ALL’INTERNO DEL TG LE INTERVISTE.

 

PRESENTATA DA LOMBARDO L’AUTO ELETTRICA, ZERO EMISSIONI DI POLVERE SOTTILI, ZERO CONSUMI E ZERO RUMORE.


Il parere della Commissione provinciale pubblici spettacoli è favorevole. Lo stadio Bruccoleri di Favara da oggi riapre i battenti. L’atteso match di questo pomeriggio Favara-Marsala 1912 si gioca a porte aperte. Dopo gli interventi di ristrutturazione, la commissione provinciale ha dato l’ok tecnico per la riapertura dello stadio.


Un duro colpo è stato inflitto alla cosca mafiosa di Enna. 7 i soggetti coinvolti, un arresto e sei provvedimenti di notifica in carcere è stato il bilancio di un’operazione antimafia condotta oggi  della Squadra Mobile di Enna. Le operazioni hanno interessato le province di Enna, Caltanissetta, Agrigento, Cuneo, Milano e Avellino. I provvedimenti sono stati emessi dal Gup del Tribunale di Caltanissetta, su richiesta del dipartimento distrettuale antimafia. I soggetti che attualmente si trovano in carcere erano stati condannati a pene variabili  tra i 2 e i 17 anni, le accusa contestate riguardavano reati  per estorsioni, danneggiamenti e detenzione di armi. Nell’operazione di oggi a finire in manette è stato  Pasquale Mingrino, 44 anni. Gli altri provvedimenti sono stati notificati a: Gaetano Leonardo, 59 anni, Sebastiano Gurgone, 58 anni, Salvatore La Delia, 59 anni, Giancarlo Amaradio, 32 anni, Santo Nicosia, 42 anni e Francesco La Rocca 72 anni, presunto boss di San Michele di Ganzaria. Secondo i magistrati Francesco La Rocca sarebbe stato il boss a cui faceva riferimento  il pentito Maurizio Di Gati, che avrebbe confidato agli inquirenti che lo stesso La Rocca avrebbe ospitato  i latitanti mafiosi agrigentini Luigi Putrone, Giuseppe Vetro.


La Corte d'Assise di Caltanissetta ha condannato all’ergastolo Salvatore Riina, Giuseppe Madonia, Gaetano Leonardo e Giacomo Sollami. La sentenza si riferisce agli  omicidi commessi  nell'Ennese fra gli anni '80 e '90, nell'ambito della seconda guerra di mafia scatenata dall'ala corleonese di cosa nostra per imporre il predominio nell'organizzazione mafiosa nell'Ennese.  L'ordinanza emessa e' stata notificata in carcere escluso che per Sollami. Il processo è nato  in seguito alle dichiarazioni fornite da alcuni collaboratori di giustizia, sugli assetti di cosa nostra nelle province di Caltanissetta ed Enna.


Arrestato un latitante riberese. Si tratta di Gaspare Caramanno. L’uomo era destinatario di provvedimenti di cattura emessi dalla Procura di Sciacca per complessivi 6 anni di reclusione, per reati concernenti le sostanze stupefacenti, armi, furti, estorsioni ed altro. Lo stesso da circa 2 anni era latitante  trovando riparo in Germania. Alla sua localizzazione si è giunti attraverso una attività d’indagine del Reparto Operativo Carabinieri di Agrigento di concerto con l’Interpol ed i colleghi tedeschi. Lo scorso 16 gennaio è stato arrestato. La scelta di allontanarsi dall’Italia per vivere in Germania sfuggendo al provvedimento di cattura emesso dall’Autorità Giudiziaria italiana non ha fatto mutare in lui la tendenza a delinquere. Infatti lo stesso è stato arrestato due volte, precisamente nel 2006 e nel 2008, per reati concernenti sostanze stupefacenti, riuscendo anche a  ritagliarsi un ruolo di rilievo nella società criminale del luogo. Sino a ieri Caramanno si trovava detenuto presso il carcere tedesco in attesa di esser estradato in Italia. Nella giornata odierna è stato preso in consegna dalle Autorità Italiane, all’arrivo a Fiumicino, ove militari del Reparto Operativo di Agrigento gli hanno notificato i provvedimenti pendenti.


Il Tribunale per i minorenni di Catania ha condannato a 14 anni di reclusione e a cinque anni di interdizione Antonino Speziale per l'omicidio dell'ispettore di polizia Filippo Raciti, morto per i postumi di ferite riportate durante gli scontri del derby di calcio con il Palermo giocato il 2 febbraio del 2007 nello stadio Angelo Massimino. L'accusa aveva chiesto la sua condanna a 15 anni di reclusione per omicidio preterintenzionale. Il processo si è celebrato davanti il Tribunale per i minorenni perché l'imputato, all'epoca dei fatti, non era ancora maggiorenne. L'avvocato di Antonino Speziale, Giuseppe Lipera ha annunciato, appello avverso la sentenza.


L’avrebbero fatta ubriacare con del vino o fatto assumere sostanze stupefacenti e poi l’avrebbero violentata. 8 canicattinesi sono finiti sul registro degli indagati della Procura della Repubblica di Agrigento per violenza sessuale aggravata su minori. La vicenda risale al dicembre del 2008 quando una diciassettenne - ospite di una comunità per minori - sarebbe stata costretta ad avere rapporti sessuali con gli 8 canicattinesi che hanno un’età compresa tra i 26 e i 50 anni. La ragazza, una volta tornata a casa, avrebbe raccontato tutto ai genitori i quali hanno presentato una denuncia alle forze dell’ordine. Nei mesi scorsi ecco arrivare agli otto canicattinesi l’avviso di garanzia e contestualmente la richiesta da parte della Procura della Repubblica del capoluogo di un incidente probatorio con la vittima. Secondo l’accusa la diciassettenne sarebbe stata sottoposta a violenze sessuali di gruppo ma prima le avrebbero fatto assumere sostanze stupefacenti o fatta ubriacare facendole bere del  vino.


È ritornato in carcere l’agrigentino Gerlando Sollano di 74 anni, poiché non ha rispettato il divieto di incontri e di tenere colloqui con persone diverse dai propri familiari. Lo stesso Sollano si trovava agli arresti domiciliari. A Porto Empedocle sono state segnalate tre persone per detenzione di sostanza stupefacente. Nel corso di una perquisizione domiciliare sono stati trovati in possesso di circa 4 grammi di hashish, quasi tre grammi di marijuana e 300 mg di cocaina. Medesima operazione ad Agrigento. 4 studenti sono stati trovati in possesso di circa 2, grammi di hashish e 1 spinello già confezionato. Tutta la sostanza stupefacente è stata posta sotto sequestro.


Tentato furto a San Giovanni Gemini dove ignoti, avevano già caricato in macchina il materiale informatico che avevano rubato in un negozio, ma a rovinargli il maldestro colpo ci ha pensato un cittadino. Accortosi della scena l’uomo allerta subito i Carabinieri della locale Stazione. Immediato l’intervento dei Militari che sorprendono i ladri mentre tentavano di forzare anche l’ingresso di una tabaccheria. Appena accortisi della presenza dei Carabinieri, i ladri si sono dati alla fuga a bordo un’Audi a4, auto poi risultata essere rubata lo scorso ottobre a Balestrate in provincia di Pa. La fuga in macchina viene bloccata dalla strettezza dei vicoli del Comune Montanaro di conseguenza i ladri  abbandonata l’auto proseguono a piedi facendo perdere le loro tracce. Notizie utili ai militari per il loro rintracciamernto, sono arrivate dai cittadini,che tramite una segnalazione riguardante un’auto abbandonata, sono riusciti a rintracciare il mezzo utilizzato nel proseguo della fuga dai ladri. La refurtiva e gli attrezzi utilizzati per il raid sono stati recuperati.  Ora la vettura  è al vaglio degli inquirenti che la sottoporranno all’esame tecnico-scientifico, per risalire ai responsabili.


Tra 10 e 15 mila persone perlopiù di nazionalità italiana, furono barabaramente uccise dai soldati dall’esercito comunista Jugoslavo di Tito. Per circa mezzo secolo la storia moderna ha cercato di nascondere il più possibile l’atroce massacro. Solo nel marzo del 2004, lo Stato Italiano ha istituito, con un’apposita legge, la giornata nazionale del ricordo, che si celebra proprio oggi 10 febbraio. La legge entrata in vigore quasi 6 anni fa  riconosce  la giornata del ricordo come portatrice alle generazioni future, della  storica in onore alle vittime delle foibe, dell'esodo giuliano-dalmata, delle vicende  legate al confine orientale della penisola. l Fatti avvennero nell’estremo nord est dell’Italia, dove nell’autunno del 1943,  subito dopo l’armistizio che sanciva  la fine della seconda guerra mondiale e fino al 1947, migliaia di persone  furono rastrellate, deportate e uccise, dai soldati dell'esercito comunista del Generale Tito. Nell'Istria abbandonata dai soldati italiani e non ancora controllata dai tedeschi, i partigiani slavi gettarono nelle foibe centinaia di cittadini italiani vivi, la loro colpa era semplicemente di essere  cittadini italiani. Ricordiamo che le foibe sono delle fosse carsiche  nel terreno roccioso, profonde spesso anche oltre i  200 metri. Nel 1945, la carneficina delle foibe raggiunse l'apice dell'orrore. Lo sterminio fu condotto senza nessuna distinzione politica, razziale o economica , per ordine del Tiranno comunista,  Tito furono uccisi tutti coloro che erano ingiustamente considerati  i fautori del nazionalismo. Furono arrestati fascisti, anti-fascisti e partigiani, cattolici ed ebrei, uomini, donne, vecchi e bambini, industriali, agricoltori, pescatori, poliziotti e carabinieri, militari e civili, secondo un disegno che prevedeva l'epurazione attraverso torture, fucilazioni e infoibamenti. La persecuzione, soprattutto in quella che era considerata la  terra di nessuno,  vicina al confine è sottoposta all'amministrazione jugoslava, la violenza e l'efferatezza delle esecuzioni, precedute spesso da processi sommari, torture e linciaggi, determinarono l'esodo che nel dopoguerra allontanò quasi tutta la popolazione italiana dall'Istria.Ancora oggi, dopo circa sessant'anni, non ci sono le  cifre ufficiali relative ai deportati, agli italiani uccisi durante la prigionia e, soprattutto, agli infoibati. Non importa oggi conoscere il numero esatto l’importante è che il ricordo sia vivo nella gente per evitare che in futuro qualunque essere umano si possa ritrovare protagonista, vittima o carnefice, di una storia di persecuzione.


Testimonianze ed elaborati grafici che rappresentano i temi legali alle foibe titine e all’esodo dei profughi Giuliano Dalmati. E’ questo quanto gli alunni del Mlk di Favara, coordinati dal Professore Stefano Airò, hanno potuto ascoltare e riprodurre su carta. Presente a dare la sua testimonianza il Professore, Domenico Svettini, coinvolto personalmente dai tragici eventi del fronte nord orientale della Penisola. La Famiglia del Professore Svettini è originaria di Rovigno d’Istria, ma nel 1945 a causa delle epurazioni effettuate dai partigiani di Tito, è stata costretta a fuggire dai territori dell’Istria, quella che oggi è una regione della Croazia. L’incontro si è aperto con i saluti del preside del M.L.King, Professor Carmelo Pecoraro.


Nonostante gli sforzi compiuti  dallo Stato Italiano per il ricordo delle vittime delle foibe titine,  a Palma di Montechiaro c’è una via dedicata a Tito,  nei giorni scorsi su Facebook si  sono creati diversi movimenti che si propongono di cambiare il nome alla strada. Josip Broz Tito, Presidente della Repubblica Socialista Federale di Jugoslavia, è stato riconosciuto dal Tribunale dell’Aja  come colpevole di aver commesso crimini contro l’umanità.


“Con la nascita dell''Ufficio per la legalita'" il Governo regionale pone un'altra pietra importante nel percorso di contrasto alla mafia perche' in tal modo rivendica l'utilizzo dei beni confiscati e in ogni caso l'uso dei proventi a favore della Sicilia". Cosi' ha commentato il presidente della Regione siciliana, Raffaele Lombardo, la delibera con la quale la giunta di Governo ha costituito questo ufficio, che sara' posto alle dirette dipendenze dell'assessorato regionale per l'Economia. L'ufficio svolgera' una pluralita' di funzioni che spaziano dalla formazione, volta ad accrescere e diffondere la cultura della legalita' e della democrazia, sostenendo le associazioni che operano contro il raket delle estorsioni; al sostegno alle vittime della mafia, attraverso interventi economici per i familiari delle vittime e di indennizzo per i danni provocati da attentati. Sono previsti aiuti anche per i commercianti vittime di estorsioni, con interventi per la sicurezza e la video sorveglianza. Specifica attenzione sara' rivolta ai provvedimenti per sollecitare le vittime a costituirsi parte civile. E' prevista anche l'attivazione di un collegamento con le Prefetture e con l'Agenzia del demanio.”La direzione dell'ufficio e' stata affidata ad Emanuela Giuliano, figlia del capo della squadra mobile Boris Giuliano, assassinato dalla mafia 31 anni fa, che si avvarra' di tre funzionari direttivi e di due istruttori della Regione. Avra' durata di un anno, prorogabile a due".  


La giunta regionale, ha approvato il disegno di legge sulla trasparenza e semplificazione amministrativa.  Il principio normativo, composto da 25 articoli, nasce dalla proposta dell'assessore per le Autonomie Locali e la Funzione Pubblica, Caterina Chinnici. L'obiettivo del provvedimento e' lo snellimento e la modernizzazione dell'apparato burocratico dell'amministrazione regionale, finalizzato all'accrescimento della sua efficienza, trasparenza, competitivita' e al potenziamento della sua capacita' ad attrarre investimenti. Prevista anche una semplificazione burocratica in materia di dichiarazione di inizio attivita' per le imprese che operano nel settore delle energie alternative.


La Giunta Regionale Siciliana ha deciso di stanziare delle risorse per il contratto d'area di Agrigento ed e' stato approvato l'Accordo di programma quadro Porto Empedocle-Pantelleria. I fondi necessari saranno erogati dall’Unione Europea e su proposta del Vice presidente della Regione, on. Michele Cimino la Giunta ha approvato le schede relative alle linee di intervento e ai criteri di ammissibilita' dell'asse VI per lo sviluppo urbano sostenibile,Po Fesr del programma comunitario 2007/2013. La modifica operata permettera', nell'arco di una settimana, la pubblicazione dell'avviso di bando per complessivi 773 milioni di euro. Sempre su proposta dell'assessore Cimino sono state approvate due iniziative di carattere generale del Par Fas. La prima e' un invito a costituire un parco progetti rivolto all'individuazione di "Spese di investimento negli enti locali". La seconda e' un avviso pubblico che è rivolto alla costituzione di "Altri progetti di interesse regionale per interventi infrastrutturali destinati alla didattica ed alla ricerca universitaria, alle emergenze ambientali, idrogeologiche e al completamento di reti di distribuzione".


L’imprenditore agrigentino Salvatore Moncada lascia Confindustria Sicilia. Il fondatore della Moncada energy group, ha presentato le sue dimissioni dall'esecutivo. Il pioniere delle energie rinnovabili in una lettera inviata al presidente Ivan Lo Bello, denuncia la “strumentalizzazione dell’azione antimafia per decidere chi deve e chi non deve fare impresa”.“Non ho fatto compromessi con i mafiosi, non lo farò con i colletti bianchi” scrive Moncada, lo stesso aveva giudicato una bufala il piano energetico, varato dall’assessore regionale all’industria, Marco Venturi approvato dalla Regione Sicilia qualche mese fa. Nei giorni scorsi il senatore del Pd, Beppe Lumia, temendo infiltrazioni mafiose aveva chiesto, al governatore della Sicilia, Raffaele Lombardo l’elenco di tutte le aziende  che hanno beneficiato di sovvenzioni prestiti a fondo perduto, in particolare quelle che operano nel settore del fotovoltaico, e sull’origine dei soldi che erano arrivati proprio alla Moncada energy.


Ed in seguito alla scelta di Salvatore Moncada di dimettersi da Confindustria Sicilia, giungono le  dichiarazioni dell’Assessore Regionale all’Industria, Marco Venturi."Il contrasto alla mafia e' fondamentale per lo sviluppo della nostra Regione. -Dice Venturi - Non voglio continuare ad alimentare la polemica sul settore dell'eolico, ma mi sembra utile ricordare che non giova a nessuno spezzare il fronte contro cosa nostra”."Oggi - continua Venturi -ci sono aziende sane che denunciano le estorsioni, mentre in passato questo non succedeva e molto aziende facevano incetta di fondi comunitari, stravolgendo le normali regole di mercato. Io, prima da assessore all'Industria e ora da titolare delle Attivita' produttive, mi ispiro a principi di legalita', trasparenza e efficienza, con risposte celeri, da parte della pubblica amministrazione: principi su cui non ho alcuna intenzione di rinunciare".


Ed anche confindustria Agrigento interviene dopo le dimissioni di Moncada. “Come Presidente afferma Giuseppe Catanzaro - considero censurabile nel merito e nel metodo la lettera inviata da Moncada. L’imprenditore agrigentino, con la sua lettera inviata a tutti i componenti della Giunta di Confindustria Sicilia, conclude Catanzaro, fa valutazioni estranee alle questioni confindustriali e formula giudizi su cose e persone che non condivido assolutamente”.


Si chiama Maranello. E' l'autovettura elettrica, presentata dal presidente della Regione siciliana Raffaele Lombardo a palazzo d'Orleans, "prodotta - ha detto il presidente - con capitali, professionalita' specializzate e intelligenze interamente siciliane, e che fa parte del programma "Io zero" destinato alle famiglie residenti in Sicilia: zero emissioni di polvere sottili, zero consumi e zero rumore". L'iniziativa, nata da un accordo tra la SicilianaEnergia, che realizza gli impianti 'familiari' fotovoltaici e la Effedi Automotive, che produce le auto elettriche, intende sviluppare la mobilita' con vetture elettriche associata alla produzione di energia da fonte solare attraverso l'installazione nelle case di impianti fotovoltaici capaci di produrre energia elettrica e l'uso della Maranello. "L'auto - ha aggiunto il presidente Lombardo - e' stata realizzata senza clamore, grazie a un accordo tra la Effedi di Carini ed il Comune di Maranello che ha concesso l'uso del nome "Maranello". E' un'iniziativa partita due anni fa ed è destinata alle famiglie. I benefici, oltre a quelli ambientali, sono tanti: dall'abbattimento dei costi di carburante al risparmio di enormi quantita' d'acqua che servono per produrre e trasportare carburante, a fonte di nuova occupazione. Si tratta di benefici legati non soltanto al singolo, ma a tutta la collettivita dice Carlo D'Angelo, presidente della Effedi, illustrando le caratteristiche della vettura, ha spiegato che "la proposta e' minimizzare i costi e l'impatto ambientale, su cui si e' aperto un dialogo costruttivo con la Regione per creare la rete d'infrastrutture necessarie per la gestione di questo tipo di auto 'leggere'. Il consumo e' di solo tre euro per ogni 60 Km (ricarica completa, se le batterie sono completamente scariche e se ci si approvvigiona dal fornitore). Il consumo e' a costo zero se invece l'alimentazione avviene a casa attraverso il fotovoltaico. L'auto costa oggi circa 12.500 euro piu' Iva e potra' essere guidata anche dai ragazzi di 14 anni dotati di patentino per ciclomotore". "Si interverra' - ha proseguito l'amministratore unico di SicilianaEnergia, Adriana Di Liberto - nelle abitazioni private e nei condomini, previa autorizzazione dell'amministrazione competente, per adeguarli alle operazioni di ricarica, e in alcune zone dei centri urbani per costruire gli appositi distributori di energia elettrica necessari".


Ad Agrigento è nata l’Associazione  dei Gestori Extraalberghieri Agrigentini Riuniti. In seguito ai successi ottenuti nel settore turistico ricettivo, dai numerosi bed and brakfast ed agriturismo presenti su tutto il territorio, i gestori hanno sentito il bisogno di riunirsi per intraprendere azioni di promozione turistica e di stimolo nei confronti degli enti sia pubblici che privati. Il Presidente della GEAR è stato eletto Vincenzo Campo. Del direttivo dell’associazione fanno parte, Elvira Mangione e Giorgio Sanfilippo.


E adesso parliamo di teatro, il soprano Katia Ricciarelli sarà la protagonista  di “Amor di Canto”. Lo spettacolo andrà in scena martedì 16 Febbraio presso il teatro Regina Margherita di Racalmuto. L’opera teatrale scritta e diretta da Nando Sessa sarà proposta al pubblico in due momenti, il primo spettacolo andrà in scena alle ore 17:00 poi si replica alle ore 21:00. Vista la notevole richiesta di biglietti, il presidente della Fondazione Teatro Margherita, Salvatore Petrotto e il direttore artistico, Fabrizio Catalano, hanno deciso di aggiungere lo spettacolo pomeridiano.


I turni di distribuzione idrica previsti per domani nel Comune di Favara: Via San Calogero, via dei Mille, via Roma, piazza Cavour, piazza dei Vespri, via Kennedy, via IV Novembre, via Cola di Rienzo, via Sicilia, via Genova, via Emilia, via Fratelli Bandiera, via Italia, via Soldato Costanza, via Mario Licata, piazza Antonio Licata, via Soldato Parrino, viale Aldo Moro, via Piersanti Mattarella (punti bassi), contrada Burgialamone, via Porta di mare, via Mediterraneo, via Fratelli Catodici, via San Leonardo, viale Ernesto Che Guevara, via Stanislao Ferretti, via Diodoro Siculo, via Filippo Ferretti, via De Gasperi, via Firenze, via Montecitorio, via Sardegna, via Progresso, via Don Milani, via Don Minzoni, via Panepinto, via Meazza, via Emilio Segrè, via Notarbartolo e contrada Ciccione.


Il Comune di Naro festeggia un’altra centenaria nonnina. Si tratta di Calogera Di Rosa, attualmente ospitata nella casa di riposo del Comune di Camastra. La signora Di Rosa nasce il 12 febbraio del 1910. E’ quinta di dodici figli, da ragazza ha accudito i fratelli più piccoli e a 21 anni ha sposato Filippo Rocca. Non avendo avuto figli, ha cresciuto come fosse sua figlia la nipote Angela, attualmente emigrata in Germania, alla quale è particolarmente legata. Per l’occasione, intanto la nipote è tornata dalla Germania per dirigere i festeggiamenti. Nonna Calogera ha dedicato la sua vita al marito, ai nipoti, alle attività casalinghe, al cucito e al ricamo, ma ha pure lavorato nei campi ed è stata anche in Germania per accudire i figli della nipote Angela che doveva recarsi al lavoro. E’ ancora lucida mentalmente e per festeggiare i cent’anni ha voluto riunire i fratelli e le sorelle ancora in vita, i nipoti ed i numerosi pronipoti. Alla festa presenzierà anche il Sindaco Pippo Morello che donerà alla nonnina narese una targa-ricordo.


 

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