Edizione del 03/02/2010

A cura della redazione giornalistica di Sicilia TV
Direttore Responsabile: CALOGERO SORCE

 


SI E’ RIUNITO OGGI L’ANCI SICILIA A SEGUITO DELLE PARTICOLARI EMERGENZE NEI CENTRI STORICI.

 

LORENZO AIRO’ INTERVIENE DOPO LA TRASMISSIONE DI CANALE 5. SPIEGANDO QUANTO NON E’ RIUSCITO A DIRE. INTANTO AIRO’ SI CONGRALUTA CON RUSSELLO PER COME HA GESTITO L’EMERGEZA

 

DOPO GLI APPELLI ARRIVANO I CONTATTI. RUSSELLO DOVRA’ INCONTRARE SCHIFANI, NAPOLITANO ED ALFANO.


I Sindaci dei Comuni Siciliani chiedono un incontro con gli organi istituzionali della Regione  Siciliana per discutere dei problemi a cui devono far fronte  giornalmente. Dalla riunione è emersa la necessità  di costituire un piano straordinario tra governo regionale e nazionale per sanare, una volta per tutte, le reali situazioni di pericolo che esistono nei centri storici di molti comuni dell’Isola. Questo in sintesi è quanto scritto in un documento prodotto dal consiglio Regionale dell’Anci, riunitosi ad Agrigento.  La volontà  di aver riunito  il Consiglio regionale nella città della Valle dei Templi, nasce dal grido di allarme del Sindaco di Favara, Domenico Russello in seguito al tragico crollo avvenuto nella Città dell’Agnello Pasquale. All’appello del Primo Cittadino favarese ha risposto subito il Presidente dell’Anci Sicilia, Roberto Visentin, Sindaco di Siracusa, organizzando questo incontro.   “La tragedia del comune agrigentino – ha spiegato Visentin -  ha colpito tutti quanti, come una tempesta. Ha annichilito l’opinione pubblica e anche chi, come me, si trova ad amministrare una città”. “ In questo contesto ci tengo a sottolineare – continua Visentin -  che non possiamo accettare che un sindaco diventi il parafulmine degli errori, delle omissioni e delle mancanze di tutto quello che è successo in passato”.  “Respingiamo, quindi, con sdegno il tam tam mediatico ai danni di Russello, afferma il Presidente dell’Anci, che, non solo offende la dignità e la professionalità di un amministratore, ma si poggia su accuse infondate”.


La trasmissione Domenica 5 di Barbara D’Urso, non poche polemiche ha prodotto, dando spazio a svariati comunicati stampa da chi da sempre vive nel territorio locale. Ad intervenire oggi, è proprio l’ex sindaco di Favara Lorenzo Airò, ospite della trasmissione di canale 5 in collegamento diretto dal Municipio di Piazza Cavour con l’attuale sindaco Russello e alcuni sfollati. Lo stesso nella lettera scrive di aver accettato l’invito di Domenica 5 poiché convinto di poter dare un contributo di chiarezza utile all’accertamento della verità.  Non si aspettava una chiusura così netta ed una impostazione così pregiudizialmente costituita verso la ricerca solo di colpevoli e non della fedele ricostruzione storica e delle circostanze che hanno maturato l'immane disastro. Non è utile a nessuno, dice Airò, fare la gara con processi sommari di piazza o mediatrici e scivoloni che alimentano una sorta di spettacolarizzazione della tragedia e del dolore, bisogna partire dalla morte innocente di due sorelline e dallo sconforto di una famiglia, considerando anche che è legittimo, necessario e obbligatorio chiedersi e ricercare gli eventuali responsabili. Secondo Lorenzo Airò, il crollo strutturale e la mancata assegnazione delle case popolari, emotivamente e forzatamente accomunate,  per quanto paradossali, hanno in comune solo l'ordinaria tortuosità burocratica degli iter amministrativi, di cui gli enti locali, ultimo anello delle istituzioni, sono spesso vittime e non responsabili. Un mix micidiale fatto di: conflitto di competenze tra  dipartimenti e tra enti; sovrapposizione di competenze; inadeguatezza, variabilità e vuoti normativi;  carenza  e/o  assenza di risorse; discontinuità e alternanza amministrativa. Nella sua lettera Airò parla del degrado del centro storico e del crollo della casa di via Carmine, partendo dal disastro urbanistico degli anni 80 che ha proiettato la città verso processi di degrado quasi irreversibili con l’integrale abbandono del centro storico e la costruzione senza regole, di quartieri periferici abusivi informi e degradati. Con il PRG  del 1987 assolutamente inadeguato e superato  dal degrado, già all'atto dell'approvazione, non si è riusciti a frenare e riqualificare lo scempio consumato. Le difficoltà successive a definire un percorso  in grado di recuperare una programmazione urbanistica efficace, sia della lungaggine e delle difficoltà dell’iter sia per effetto della discontinuità amministrativa , a Favara, dall'elezione diretta del Sindaco, dice Lorenzo Airò nessuno mai è stato riconfermato.  Airò parla delle riqualificazioni degli spazi pubblici del centro storico avvenute soprattutto nella passata legislatura. La responsabilità della sicurezza e del pericolo degli immobili privati, dice Airò, deve essere chiaro a tutti, è esclusivamente di competenza dei proprietari. Il Comune è tenuto ad intervenire, qualora sia ravvisato, o per segnalazione o per verifica diretta, un pericolo pubblico, con ordinanze contestuali di sgombero e demolizione e solo in caso di inottemperanza reiterata del proprietario, l'ente, in via sostitutiva, effettua la demolizione caricando le spese al proprietario. Per quanto riguarda la mancata assegnazione degli alloggi popolari, Airò, parte dal lontano 1999, con l’aggiudicazione della gara espletato dallo IACP, prosegue nel 2000 con l’inizio dei lavori che saranno poi ultimati nel 2003. La sua Giunta si insedia nel giugno del 2002 e dopo i primi mesi dedicati all'insediamento e al monitoraggio, prende atto che l'ente non ha ancora predisposto il bando per l'assegnazione delle case. Imprimendo una forte accelerata ai passaggi propedeutici necessari per la sua predisposizione, il bando viene approvato nel dicembre del 2002. Dalla pubblicazione in gazzetta, ai tempi stabiliti per legge, 60 gg.  per   i residenti e 120 gg.  per gli emigrati, passa il primo semestre del 2003. Dall'esame della documentazione, 455 richieste, è subito emersa, dice Lorenzo Airò, l'incongruenza della stragrande maggioranza delle stesse, che avrebbe portato all'esclusione di moltissime famiglie, sicuramente in stato di grande bisogno. Si è ravvisato la necessità di effettuare,attraverso i messi comunali, le notifiche  di richiesta di integrazione di documentazione. Passa il secondo semestre del 2003 e la parte iniziale del 2004. Si passa subito all'istruttoria delle pratiche e alla predisposizione delle singole schede di valutazione e l' 08/11/2004 viene trasmesso tutto, con lettera, alla 1^ commissione provinciale assegnazione alloggi popolari dando termine a quanto di competenza comunale. Successivamente, l'ARS abolisce la commissione assegnazione alloggi popolari, creando di fatto un vuoto normativo e un disorientamento generale, che ha prodotto un conflitto di competenze e la ricerca di strumenti, nuovi anche attraverso improduttive conferenze di servizio, una allo IACP, diverse al comune e alla prefettura. Quando le pratiche sono tornate al Comune, il danno era stato consumato e le case non erano più abitabili. Airò puntualizza nella sua lettera che dall’origine fino ai nostri giorni, gli alloggi sono  stati sempre in carico allo IACP e mai c'è stato un passaggio formale di consegna. Il Comune ha mantenuto una totale incompetenza per qualsiasi tipo di intervento, anche di salvaguardia. Airò nella sua lettera fa anche delle proposte per consentire la rimozione del cancro della burocrazia e dall’altro liberare risorse per i centri storici, l’occupazione e la povertà. Non può essere la legge casa la risposta alle nostre emergenze, dice,  non abbiamo bisogno di una stanza in più, ma di una legge quadro che snellisce le procedure e dia strumenti operativi e immediati ai privati che vogliono attraverso modifiche, anche sostanziali, rivitalizzare i centri storici, attraverso insediamenti abitativi e produttivi. Inoltre nella programmazione urbanistica,  è necessario prevedere  fondi per la progettazione e tempi certi e brevi per la dotazione dei Piani; Per la gestione  delle case popolari, sarebbe utile, continua Airò, la   soppressione dello IACP, inutile sovrapposizione,  che potrebbe essere affidata, senza conflitti di competenze, in maniera più efficace, integralmente ai  comuni; Il 23 gennaio 2010 con la sua tragedia, scrive l’ex sindaco, deve diventare uno spartiacqua tra la politica dell'opportunismo individuale, e la politica delle opportunità collettive. Il sindaco Russello, dice Airò, a cui mi sento vicino in questa circostanza, ma non rinuncio al mio giudizio politico negativo per il passato, al di là di alcun eccessi verbali, largamente comprensibili e giustificabili, ha gestito bene l'emergenza. Ma ora bisogna  cogliere questa occasione, non indugiando ed accelerando con coraggio sulle scelte politiche e amministrative di programmazione e riforme, che possano recuperare  l'immagine di Favara, oggi fortemente compromessa.  Io, il mio partito, dall'opposizione, conclude Airò, siamo pronti  a fare la nostra parte.


E dopo i numerosi appelli lanciati dal sindaco Russello alle istituzioni europee, nazionali, regionali, circa il grave stato di emergenza che il territorio di Favara e non solo sta attraversando, lo staff del presidente del Senato Schifano ha contattato l’ufficio gabinetto del sindaco per programmare un incontro al fine di trovare delle soluzioni alle problematiche. Tramite Radio Vaticana, inoltre anche il presidente della Repubblica Napolitano si è detto disponibile ad occuparsi dell’emergenza agrigentina. Anche il ministro agrigentino della Giustizia Angelino Alfano, ha dimostrato la sua disponibilità.


Anche nel centro storico di Agrigento i tecnici sono a lavoro per effettuare il monitoraggio degli edifici. Le operazioni di verifica sono condotte da quattro squadre di tecnici, ogni gruppo è composto da quattro professionisti. Si tratta di un architetto, un geologo, un ingegnere, un geometra ed un assistente, questi ultimi sono tutti volontari di protezione civile, appositamente formati, che monitoreranno quelle parti di centro storico che non sono ancora stati controllati dai colleghi dell’UTC della Città dei Templi. Particolarmente interessate alle operazioni di verifica sono la zona Santa Croce e quella compresa tra le vie Atenea ed Empedocle, visibilmente degradate.


È stato dimesso nella tarda mattinata dall’ospedale dei bambini Di Cristina di Palermo Giovanni Bellavia, sopravvissuto al crollo della sua abitazione. E’ arrivato a Favara intorno 16.00. Ad aspettarlo i parenti più stretti. In ospedale solo un’ora prima del rilascio, una psicologa ha cercato in qualche modo di prepararlo a tutto quello che da oggi un piccolo uomo dovrà sopportare. A dire cosa realmente sia successo alle due sorelline, a dire che da oggi non ha più quella casa dove per anni ha vissuto e a dirgli che in qualche modo la sua vita e quella della sua famiglia dal quel tragico giorno è cambiata, è stato il papà Giuseppe e Angela Lentini, presidente dell’Avodic di Favara molto vicina alla famiglia. Pianto e rabbia nel volto e nell’animo di Giovanni. Della morte della sorella maggiore Marianna, Giovanni forse l’aveva intuito, ma non riesce ancora a spiegarsi come la piccola Chiara Pia non sia potuta sopravvivere alla tragedia.. Quando il piccolo Giovanni fù estratto da sotto le macerie, con lui c’era anche la sorellina, che respirava. Li trovarono lì, vicini…quasi abbracciati. Fino a qualche giorno fa chiedeva ancora come stesse Chiara Pia. Ma i genitori non se la sono sentita di dirgli che la piccola è volata al cielo e si trova insieme ad altri angioletti. Da Favara sono partiti un’ambulanza della Misericordia con a bordo i volontari della stessa Confraternita, Angela Lentini e il papà Giuseppe ed una macchina messa a disposizione dalla protezione civile Grifoni con a bordo i familiari del piccolo Giovanni. Si è reso necessario la presenza dell’ambulanza poiché Giovanni ha un problema alla gamba e non riesce a muoverla. I medici gli hanno detto di restare in assoluto risposo.


Giovanni sta bene. Sono stato a trovarlo. È stata anche occasione per fare alla visita alla famiglia Bellavia Bello. Sono queste le parole del sindaco Russello all’indomani delle dimissioni in ospedale del piccolo Giovanni. Stiamo cercando in tutti i modi per trovare una sistemazione  di dimora alla famiglia colpita dal tragico evento. Il sindaco Russello ha inoltre in programma l’apertura di un altro conto corrente da destinare a tutti i poveri di Favara.


E sono ancora sotto i nostri occhi le immagini della tragedia avvenuta sabato scorso 23 gennaio con la morte di due bambine Marianna e Chiara Pia, nel crollo della loro casa. Il Gruppo Famiglie e la comunità parrocchiale di Favara, per non dimenticare e in occasione ella XXXII Giornata per la vita hanno organizzato per sabato 6 febbraio, alle ore 18.00, una manifestazione per pregare per le due vittime innocenti e per riflettere sul messaggio dei Vescovi con il significato tema: La forza della vita una sfida nella povertà. L’Appuntamento è presso la Parrocchia San Giuseppe Artigiano.


Ed ancora altre vie chiuse al traffico veicolare e pedonale a Favara. Una richiesta di momentanea chiusura è stata fatta nella Via Vittorio Emanuele, dalla ditta Pitruzzella  per eliminare il pericolo pubblico costituito da fabbricati ubicati nella zona. Il VII Dipartimento Corpo di Polizia Municipale ha accolto la richiesta ed istituito il divieto di transito pedonale e veicolare già dalla giornata di ieri e fino ad eliminazione pericolo, nella Via Vittorio Emanuele nel tratto compreso tra la Piazza Garibaldi e la Piazza Cavallotti. E’ consentito il transito alle sole autovetture nella Via Vittorio Emanuele, nel tratto compreso tra l’intersezione della stessa con la Via Cesare Battisti e la Piazza Garibaldi.


E sono in distribuzione a Favara i buoni socio sanitari relativi all’anno 2008. Gli assegni potranno essere ritirati personalmente, presso gli uffici del dipartimento affari sociali di Via Roma, da chi ha presentato e sottoscritto l’istanza. Il beneficiario si dovrà presentare negli uffici comunali munito di codice fiscale e documento di riconoscimento. L’impiegato incaricato della consegna, riceverà tutti i giorni dalle ore 9.30  alle ore 12.00.


Tentato omicidio a Lampedusa. I Carabinieri della stazione isolana hanno arrestato  Salvatore Di Chiara cinquantaquattrenne, marinaio, residente a Mazzara del Vallo che  a seguito di un diverbio, ha colpito con un punteruolo un suo collega ventitreenne di origine Tunisina. Il giovane a causa delle ferite, è stato urgentemente trasportato, con l’elicottero, presso l’Ospedale palermitano “Villa Sofia”, dove è stato dichiarato dai medici, guaribile in trenta giorni. Di Chiara invece, dopo le formalità di rito, è stato trasferito, con un aereo di linea, presso la Casa Circondariale Petrusa di Agrigento.


Porto e detenzione abusiva di arma da taglio, contraffazione e truffa, un giovane ventitreenne di Cattolica Eraclea, D’A. G., queste le iniziali, è stato segnalato in stato di libertà alla Procura della Repubblica di Agrigento. Nel corso di un normale controllo della circolazione stradale, i Carabinieri di Cattolica Eraclea hanno fermato il giovane. I militari si sono accorti che il contrassegno di assicurazione dell’auto su cui viaggiava era falso. Inoltre a seguito della perquisizione del mezzo, è stato rinvenuto un coltello con una lama lunga 11 centimetri e mezzo. L’arma e l’autovettura sono stati sottoposti a sequestro.


Lo scioglimento dell'Ato Idrico e l'eventuale rescissione al gestore Girgenti Acque sono argomenti che nella prossima seduta il consiglio provinciale dovrà affrontare. A fare la proposta di inserimento del punto il Presidente della Commissione Lavori Pubblici Carmelo D’Angelo, accolta dal consiglio provinciale di Agrigento. «Leggiamo ogni giorno dai giornali», ha motivato il consigliere provinciale «di lamentele di semplici cittadini e di rappresentanti delle istituzioni che non fanno che confermare le nostre titubanze sulla gestione integrata delle acque». «Anche il Presidente della provincia» ha continuato D’Angelo «ha parlato della possibilità di avviare il procedimento di revoca al gestore dell’Ato Idrico di Agrigento ed è giusto che il Consiglio Provinciale valuti di attivare una procedura come l'atto di indirizzo votato per l’azienda aeroporto Valle dei Templi». «Oltre alla discussione in Consiglio Provinciale» il presidente della commissione ll.pp. si attiverà per chiedere un incontro al governo regionale, in tempi rapidi, al fine di stimolare la procedura di riforma degli Ato che ad oggi, dice D’Angelo hanno creato solamente disservizi e aumento dei costi che gravano notevolmente sui cittadini della provincia di Agrigento.


Non è possibile che un pronto soccorso funzioni con un solo medico. Chiediamo il potenziamento del pronto soccorso del presidio ospedaliero di Licata. A dirlo con una nota stampa il Segretario Generale FP CGIL Alfonso Buscemi a seguito di una dichiarazione stampa di un’organizzazione sindacale dei medici. Per funzionare meglio, dice Buscemi, occorre almeno un altro medico per ogni turno. Sarà cura della Dirigenza dell’ASP provvedere al reperimento del personale medico occorrente attraverso concorsi pubblici, incarichi o mobilitati da altri servizi.


Mercoledì 10 Febbraio, ricorre il giorno del ricordo. In tale occasione così come fatto per il Giorno della Memoria, il Liceo M.L.K. di Favara ha organizzato, dalle ore 10.00, delle iniziative volte a celebrazione la giornata del ricordo.


Rally, il pilota favarese, Giuseppe Patti per l’anno  2010 correrà nel trofeo rally asfalto. Patti sarà navigato dall’esperto Massimo Cambria. Dopo vari successi ottenuti in diverse competizioni, adesso Patti avrà la possibilità di gareggiare, per un intera stagione, in un campionato nazionale di prestigio. L’equipaggio siciliano gareggerà a bordo di un’auto messa a disposizione del team New Turbomark.


Contributi alle associazioni Sportive siciliane. E’stata prorogata al 31 marzo la data ultima di presentazione delle domande di richiesta. I contributi, previsti da una legge regionale, sono destinati al potenziamento delle attività sportive per la stagione agonistica 2010. la precedente scadenza era stata fissata per il 31 Gennaio quindi  prossimamente sulla Gazzette ufficiale della Regione sarà pubblicato il decreto di proroga.


E dopo la pubblicazione del libro “Le mie radici” dello scrittore Prof. Carmelo Tinaglia, presentato sabato scorso a Favara,  la casa editrice Medinova ha in servo altre pubblicazioni molto interessanti. Noi abbiamo sentito l’editore il dott. Antonio Liotta, l’intervista è inserita nel nostro telegiornale.


I turni di distribuzione idrica previsti per domani nel Comune di Favara: Via Carmine, piazza Garibaldi, via Calvario, via Bersagliere Urso, via Zanella, via della Grazia, via Ospedale, via Umberto, via Empedocle (punti bassi), via Ferri, piazza Mazzini, via Cellini, via Giotto, via Campanella, zona Giardinello Saeva, via Grazia Deledda, via Capitano Callea (lato cimitero), via Messina, via Catania, via Giorgio Amendola, via Ugo Foscolo, via Crispi, piazza della Vittoria, via Rovereto, via Mulino, via Cappello, via Capuana (punti bassi), via Agrigento (punti bassi), piazza della Libertà, piana dei Peri, via Largo Pertini, via Fava, via Capitano Callea (lato stadio), via Montana, via Gramsci, via Soldato Cusumano, via Fratelli Cervi, via Soldato Zambito, via Ninni Cassarà e via Calogero Giuseppe Cicero.

 


 

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