Edizione del 01/02/2010

A cura della redazione giornalistica di Sicilia TV
Direttore Responsabile: CALOGERO SORCE

 


UCCIDE LA MOGLIE DOPO UN LITIGIO. SCAPPA E POI SI COSTITUISCE. E’ SUCCESSO A CANICATTì

 

MORTO UN NEONATO, PRESENTAVA UN’ INSUFFICIENZA RESPIRATORIA. IL PICCOLO E’ STATO TRSFERITO IN UN’ALTRO NOSOCOMIO PER MANCANZA DI POSTI LETTO. LA PROCURA DELLA REPUBBLICA DI PALERMO HA APERTO UN’INCHIESTA.

 

FAVARA E LA SUA TRAGEDIA IERI IN DIRETTA TV SU CANALE 5.

 

INTANTO PER IACOLINO BISOGNA ASSEGNARE ANCHE IN VIA PROVVISORIA UNA CASA ALLA FAMIGLIA BELLAVIA.

 

FONTANA SUGGERISCE AL COMUNE DI FAVARA LA VIA FONDI ANAS PER FRONTEGGIARE L’EMERGENZA CENTRO STORICO.

 

SPORT. SCONFITTA PER IL FAVARA CALCIO. VITTORIA PER LA PALLAMANO GIRGENTI E PER L’APHESIS.


Uxoricidio a Canicattì. Una donna Costanta Paduraru romena di 53 anni, residente a Canicattì è stata uccisa dal marito. L’uomo, Calogero Onolfo, pensionato di 72 anni, l’ha accoltellata al termine di un litigio colpendola ripetutamente con un coltello da cucina.

La reazione iniziale dell’uomo è stata quella di scappare ma poi ha deciso di sostituirsi ai Carabinieri di Canicattì. Intanto la donna è deceduta durante il trasporto in ospedale.  L’omicidio si è verificato nella zona della chiesa di San Domenico.


La Procura di Palermo ha aperto un'inchiesta sulla morte di un neonato, venuto al mondo all'ospedale Cannizzaro di Catania. Il piccolo presentava un'insufficienza respiratoria ed è morto nel reparto di Terapia intensiva neonatale dell'ospedale Cervello a Palermo, a due giorni dal trasferimento in elicottero. A Catania non sarebbe stato trovato un posto letto per lui. Coordina le indagini il procuratore aggiunto di Palermo Maurizio Scalia.n A denunciare l'accaduto sono stati i genitori del piccolo, secondo i quali i ritardi e l'assenza di posti nell'ospedale Cannizzaro di Catania sarebbero stati fatali per il neonato. E sulla morte del piccolo Francesco, interviene il Presidente della Regione On  Raffaele Lombardo. “La morte di un bambino è certamente una tragedia su cui riflettere con grande coscienza. Lo è sempre e comunque, in qualsiasi circostanza. Tragedia certamente amplificata dalla circostanza che le strutture ospedaliere non sono state in grado di dare una risposta pronta ed efficiente”.”Ho osservato su questa vicenda un doveroso silenzio, dice Lombardo mentre l’assessore Massimo Russo ha  attivato ogni controllo per verificare se ci troviamo dinanzi a una tragedia dell’imponderabile o se esistano responsabilità della struttura sanitaria, ad ogni livello”. “E’ insopportabile  ed indecente però, dice  Lombardo,  che il dolore di una famiglia, in questo momento, venga strumentalizzato a fini politici.” La riforma sanitaria, conclude, non c’entra nulla con il fatto che la notte del 27 gennaio, quei posti purtroppo erano tutti occupati”.


Giuseppe Bellavia e Giuseppina Bello ospiti ieri pomeriggio della trasmissione di Canale5 DOMENICA CINQUE. In collegamento da Favara c’erano anche l’attuale e l’ex sindaco, Domenico Russello e Lorenzo Airò. In studio invece due nipoti della famiglia Bellavia ed il fidanzato di Marianna. Durante il collegamento, interrotto da una delle solite sfuriate di Sgarbi presente in studio, il sindaco Russello aveva spiegato come nel 2003 la famiglia Bellavia-Bello era una delle 455 richiedenti che avevano prodotto domanda per ottenere gli alloggi popolari, ma era stata esclusa dagli aventi diritto perché non aveva inserito nella domanda documenti come la posizione economica, la situazione patrimoniale e la consistenza degli alloggi. Di fatto la Famiglia Bellavia si trovava nella graduatoria B (quella degli esclusi) assieme ad altre 64 domande, mentre la graduatoria A, con 390 domande era quella che poi andò avanti. Per l'ex sindaco Airò, la colpa del crollo della palazzina è da ricercare nella tortuosa burocratizzazione.


In seguito alla trasmissione di Domenica 5, ci è giunta una lettera da parte dell’ex consigliere provinciale Pasquale Palumbo. Secondo lo stesso, “Sgarbi da perfetto istrione, vedendo che la trasmissione stava per perdere ogni mordente, ha immediatamente ravvivato la scena mettendosi ad urlare e litigare con la conduttrice, impedendo così all’ex sindaco di completare il concetto che stava esprimendo. Palumbo non vuole cercare un colpevole in questo o quel sindaco, ma vuole fare una considerazione da uomo del sud. Lo stesso condanna l’esposizione mediatica della sfortunata famiglia favarese. Il tema principale del collegamento dice è stato la ricerca ossessiva di un colpevole come se gli autori del programma volessero a tutti i costi che il Signor Giuseppe Bellavia tirasse fuori qualche nome. “Quello che è successo, dice ancora Palumbo, purtroppo non è successo solo per un colpevole o per un motivo, ma per un coacervo di cose che sarebbe davvero difficile spiegare”. Infine Palumbo, si augura che il sindaco Russello, possa impedire che altri atti di sciacallaggio mediatico possano ripetersi e che al più presto si possa trovare una via d’uscita a questa tragedia.


Condivido le tue preoccupazioni e sono pronto a dimettermi, assieme a te, dalla carica di sindaco. Sono queste le parole di Mimmo Russello Sindaco di Favara scritte in una lettera indirizzata al sindaco di Salemi Vittorio Sgarbi. Quest’ultimo ha di fatto interrotto il collegamento nazionale con Favara, nella trasmissione Domenica 5 giustificando con la sua forza e l’impeto che tutti conosciamo i sindaci siciliani. I primi cittadini, dice Russello, sono l’anello debole di un sistema che cerca di riversare su di loro responsabilità che non hanno, legati nel loro agire da mille laccioli, da centinaia di migliaia di norme, spesso in contrasto tra di loro, con i trasferimenti statali e regionali che anno dopo anno si assottigliano non consentendo di garantire nemmeno le spese obbligatorie.  La tragedia di Favara, che tutti avremmo voluto scongiurare, dice Russello, deve servire da monito, deve far prendere consapevolezza al legislatore, che non vive in trincea, che i sindaci non possono pagare per tutti, che non possono essere esposti ad azioni giudiziarie, amministrative e contabili in un sistema appesantito da una ridondanza di leggi senza uguali in Europa. Il primo cittadino nella lettera scritta a Sgarbi, dice di volerlo incontrare il prima possibile per assumere iniziative comuni.


Semplificare le procedure di assegnazione degli alloggi popolari e per quanto riguarda la tragedia di Favara garantire in via provvisoria una casa alla Famiglia Bellavia e altre che si trovano nella stessa situazione, in attesa della regolarizzazione delle procedure previste per l’assegnazione degli alloggi popolari. E’ quanto scrive  in una nota il parlamentare Europeo del PDL, Salvatore Iacolino.  “Nei prossimi giorni  l’Assemblea Regionale Siciliana, dice, voterà il piano casa dando cosi una chance di vita dignitosa a quelle famiglie ”invisibili” come quella di Favara, colpita dalla tragedia dei giorni scorsi.


Atto intimidatorio ai danni di Riccardo Montalbano, Presidente dell’Associazione Nazionale Volontari di Protezione Civile Operatori di Sicurezza di Favara. Ignoti, alla luce del sole, in corso Vittorio Veneto davanti la sua abitazione, hanno tagliato tutte e quattro le ruote della sua auto, una Renault Megane, che lo stesso Montalbano metteva a disposizione dell’Associazione di volontariato. Stessa auto con la quale i volontari portavo i coniugi Bellavia in ospedale a Palermo per andare a trovare il piccolo Giovanni. Intanto arriva la condanna per il vile atto intimidatorio da parte del sindaco di Favara Domenico Russello. Lo stesso si è impegnato a pagare i danni causati da questo vile gesto. Al sindaco di Favara Avv. Domenico Russello si unisce anche La confraternita Misericordia di Favara.  Sono gesti, dice il governatore Giuseppe Castronovo, che cercano di intimidire quanti lavorano fattivamente per il bene della comunità e gli operatori di sicurezza lo stanno dimostrando giornalmente da qualche mese a questa parte. Al Presidente Montalbano, dice il Governatore Castronovo, va tutta la nostra vicinanza e solidarietà. Insieme, ognuno per la propria parte, contribuiamo a rendere Favara una città diversa da quella che siamo abituati a sentire.


A Favara potrebbe arrivare qualche milione di euro dai fondi dell’Anas. Fondi che il Comune di Favara potrà chiedere per ricevere un indennizzo relativo ai lavori di raddoppio della strada statale 640. Richiesta che tutti i comuni interessati dai lavori potranno fare. A dirlo è il deputato nazionale  del PDL, Vincenzo Fontana. Secondo l’ex Presidente della Provincia di Agrigento, queste risorse potrebbero essere utilizzate per far fronte alla grave emergenza strutturale venutasi a creare nel Centro Storico di Favara,  in seguito al tragico crollo di Via del Carmine. “In questo difficile momento sono vicino al sindaco di Favara – scrive Fontana – di cui conosco bene la grande sensibilità umana e politica, e sono altresì sicuro che l’avv. Russello troverà la forza d’animo per determinare le condizioni affinché l’intera comunità possa reagire alla immane tragedia che l’ha colpita”. “Uno sforzo congiunto, tra tutti coloro i quali abbiamo responsabilità pubbliche a diverso livello, - continua l’onorevole -  va sviluppato perché tempestivamente si possa operare in modo che simili sciagure non abbiano a ripetersi in nessun posto. Infine il parlamentare agrigentino, invita l’amministrazione comunale a procedere con immediatezza nel formulare richiesta all’Anas per l’assegnazione delle somme dovute, in modo da potere progettare i primi indispensabili interventi nell’area del centro storico.


Ed ancora attestati di solidarietà e vicinanza, arrivano al primo cittadino Domenico Russello. A scrivere questa volta è la Confraternita Misericordia di Favara con il suo governatore Giuseppe Castronovo. La stessa Confraternita si stringe attorno al Sindaco Russello e alla sua famiglia, e condanna fortemente il progetto criminoso di alcuni giovani, aspiranti boss che volevano sequestrare suo figlio per entrare a pieno regime in Cosa Nostra. Episodi questi, scrive Castronovo, che ledono quanto di buono è stato fatto in questi anni. Attacchi che sono stati sentiti,  come indirizzati direttamente a tutti i cittadini onesti che cercano di lavorare nella legalità e nella trasparenza in un territorio da sempre martoriato. Infine la Confraternita Misericordia, nell’esortare il primo cittadino a continuare a testa alta il suo impegno per la comunità favarese,  si dice pronta a collaborare fattivamente con lo stesso sindaco al fine di rendere il proprio servizio a favore della collettività


Operazione Favara Sicura, sale a 59 il numero degli sfollati, 20 gli edifici fatti sgomberare e 13 le ordinanze di demolizione fino a ora firmate. Questi dati sono emersi dall’ennesima riunione dell’unità di crisi, tenutasi presso la stanza del Sindaco di Favara, Domenico Russello. Prosegue intanto il lavoro dei tecnici che stanno effettuando le verifiche strutturali per la messa in sicurezza non solo degli edifici privati del centro storico, ma anche di tutti gli edifici scolastici presenti nel territorio comunale. Il primo cittadino rende noto che è stato chiesto all’Assessorato Regionale alle autonomie locali, un contributo speciale che faccia fronte al grave disagio sociale, venutosi a creare con la crescita esponenziale del numero degli sfollati. Il sindaco Russello fa un appello agli operatori del settore immobiliare ed a tutti i proprietari di immobili sfitti, di mettere a disposizione, questi alloggi, in favore degli sfollati, naturalmente del canone di locazione si occuperà il Comune.


E’ stato stilato e conseguentemente inviato alla Regione Siciliana il documento definitivo del Piano strategico del Comune di Favara. Nonstante le difficoltà del momento, continuano le attività dell’amministrazione comunale faverese L’importante strumento di pianificazione urbanistica è stato completato questa mattina nel corso di una riunione di Giunta.


Antonio Lombardo, al secolo  ‘mpari ‘ntò, scompariva 10 anni fa. A ricordare la sua figura storica nella sinistra favarese è il Partito di Rifondazione Comunista, con il circolo di Favara intitolato proprio al compianto Lombardo. Il segretario dei Comunisti favaresi, Antonio Palumbo, evidenzia l’impegno politico del compagno Lombardo, contraddistinto da suo modo diretto e schietto, all’interno soprattutto del consiglio comunale. Palumbo ricorda anche le battaglie sociali condotte attraverso le frequenze di radio onda rossa. La radio fondata dallo stesso Lombardo e di cui tutti ricordiamo lo slogan: “ciù misiru u semaforu o conzu”, motivo con il quale lo scomparso consigliere comunale denunciava la necessità di installare un semaforo in C.so Vittorio Veneto.


Kids like kids i troppo modi di vivere l’infanzia. Una mostra multimediale che racconta attraverso le immagini i diversi aspetti di vivere l’infanzia tra i bambini dell’occidente e quelli della nazioni che non possono permettersi neanche i beni di prima necessità. E’ questo lo scopo della manifestazione inaugurata sabato scorso a Favara ed organizzata dall’associazione Socio Turistico Culturale Mediterraneo con il patrocinio dell’Assessorato Regionale alla Famiglia e dall’Unicef. Scopo dell’evento, sottolineare le  troppe differenze che ancora esistono tra i bambini della play station, della nutella ed i bambini che muoiono per un morso di zanzara, per carenze igieniche, per un attentato kamikaze, per la fame. Il curatore della mostra che rimarrà aperta sino a sabato prossimo 6 febbraio, è l’Arch. Peppino Callea.


“Le mie radici”, questo è il titolo del libro scritto dal Prof. Carmelo Tinaglia e presentato sabato sera al castello Chiaramonte di Favara. Un libro dove si raccolgono le memorie storiche dell’autore, luoghi e  i personaggi della sua vita. Presenti nel volume anche gli anni di militanza politica. In una sala gremita di gente hanno tenuto a battesimo il libro l’Assessore Comunale alla cultura, Antonio Patti, l’Assessore Provinciale, Giuseppe Arnone. Al tavolo dei moderatori anche l’editore del volume, Antonio Liotta, presidente di Medinova, la Dirigente Scolastica, Gabriella Bruccoleri e l’ex allievo del Professore Tinaglia, Sasà Manganella.


Il Kamarat di Renato Maggio si impone all’Esseneto contro il Favara per 3 a 2 e riapre il campionato. Vince Anche il Marsala 1912 e da ieri sera i favaresi dovranno dividere la testa della classifica del campionato di eccellenza girone A, con i marsalesi. Cade l’Akragas al Dino Liotta di Licata, complice un rigore trasformato da Corona e un espulsione di un giocatore bianco-azzurro. A Licata per l’incontro si è radunato il pubblico delle grandi occasioni. Allo Stadio Esseneto di Agrigento, dove il Favara ha giocato per via dell’indisponibilità del Bruccoleri, gli uomini di Giovanni Falsone, sono scesi in campo con uno striscione per ricordare le vittime di sabato scorso. “Marianna e Chiara Pia, due angeli sempre con noi”.  Anche il Kamarat in tribuna aveva uno striscione che ricordava le due piccole Marianna e Chiara Pia. Andiamo alla partita: dopo l’occasione del Kamarat che scende in campo con chiare intenzioni di vincere, c’è una palla goal per Lombardo. Siamo al 9° minuto, Parisi crossa dalla destra e l’attaccante in tuffo colpisce di testa la palla sfiorando il palo. Una partita ricca di emozioni e di palle goal, giocata a viso aperto da entrambe le squadre. Le due squadre giocano bene ed al 25° Sorce raccoglie una respinta corta della difesa ospite e realizza la rete del vantaggio, complice una deviazione sotto porta del difensore centrale ospite Andrea Scrudato. Il Kamarat che schiera la formazione tipo, non si disunisce e al 39° trova il pareggio con un cross su punizione di Privitera che trova la testa di bomber Portella. L’attaccante va incontro al pallone e lo gira alle spalle dell’incolpevole Tilaro. Il Kamarat non si accontenta  e dopo nemmeno due minuti Pitruzzella in pressing smarca, sul filo del fuorigioco ancora Portella.  L’attaccante avanza indisturbato e realizza la rete del vantaggio. Il Favara reagisce e allo scadere del primo tempo, Bennardo, su cross del solito Parisi, viene trattenuto per la maglia, per il direttore di Gara di Catania è rigore. Tira lo stesso centroavanti del Favara ed è 2-2. Nel secondo tempo, Renato Maggio, vuole i tre punti, tira fuori un difensore e mette dentro il centrocampista Galluzzo. Lo stesso Galluzzo trova prima la rete del vantaggio facendosi trovare pronto sotto porta dopo una azione insistita dei suoi, e pochi minuti dopo in contropiede ha anche l’occasione per ipotecare la gara, ma tira addosso a Tilaro in uscita. Il Favara nell’ultimo quarto d’ora prova  a cercare il pareggio, ma prima Parisi servito da Bennardo, tutto solo conclude sul fondo, poi Di Maria entrato nei minuti finali, di testa sotto porta non inquadra lo specchio. Finisce con la vittoria del Kamarat che da ieri sera  è a tre punti dalla testa. Per Giovanni Falsone costretto a seguire la gara in tribuna per via di una squalifica che lo terrà fuori fino a maggio, si tratta di una partita decisa da episodi.


La Pallamano Girgenti vince di misura, 30 a 29, contro il forte  Mezzocorona, E’ stata una gara al cardiopalma, decisa all’ultimo secondo. Al Pala Giglia di Favara, le due squadre  hanno dato vita ad un match senza esclusioni di colpi, con rapidi capovolgimenti di fronte e con le difese sempre sottopressione. La squadra di Lillo Gelo parte bene e in pochi minuti è già avanti di tre gol. Ma i trentini del Mezzocorona  a metà del  primo tempo riescono ad agguantare i padroni di casa e addirittura superarli di una lunghezza dopo la prima mezz’ora di gioco.  Nel secondo tempo la Pallamano Girgenti difende con maggiore intensità e con le reti di Fabrizio Di Vincenzo e Luciano Brancaforte ritorna avanti di un paio di reti. A 15  minuti dalla fine il Girgenti ha 5 goal di vantaggio. La gara sembra chiusa, ma gli ospiti riescono a tirare dai sette metri con grande precisione e riacciuffano il Girgenti. Gli ultimi minuti di gara sono contraddistinti da un forte nervosismo. I biancoazzurri sprecano il vantaggio accumulato e tengono con il fiato sospeso i propri tifosi.  Nel concitato finale gli arbitri mostrano il cartellino rosso a Brzic, Radic e al mezzocoronese, Cappuccini. Ma finisce così la gara che regala  tre punti fondamentali al Girgenti per raggiungere il prima possibile la salvezza. Sono adesso 19 i punti della Pallamano Girgenti che lascia la zona play out e si avvicina al centro della classifica. Sabato prossimo Radic e compagni giocheranno in trasferta contro il forte Prato, quarto in classifica con 26 punti.


Importante successo conseguito dall'Aphesis in trasferta, al Pala Bellina di Marsala. Contro la locale formazione, Francesca Romeo e compagne si sono imposte con autorità. Il Coach Diego Sutera ha dovuto far fronte alle assenze di Mary Rizzo e Emanuela Scalia. La gara è stata preceduta da un toccante minuto di silenzio, in onore delle piccole Marianna e Chiara Pia Bellavia, a cui ha fatto seguito un commosso applauso del pubblico marsalese. Le locali, guidate da Mister Viselli, erano molto motivate nel cercare di riprendere quota in campionato, nella speranza di recuperare posizioni in classifica. Il primo set è stato vinto dall'Aphesis per 25-19. Nel secondo parziale il Marsala, molto combattivo, ha avuto un’ottima reazione ed è arrivato a giocarsi una palla set sul 24-23. Le aphesisine però hanno annullato l’ccasione per le padrone di casa, chiudendo sul 26-24. Il terzo set è stato  condotto senza sofferenze d'animo dalle aphesisine, che hanno chiuso sul 25-11. In classifica ora l'Aphesis si trova al secondo posto in coabitazione con l'Elettronica Cicala, alle spalle del Ribera, che sabato prossimo sarà di scena al PalaHamel, in una sfida di altissimo fascino, tra la prima e la seconda in classifica. Nella mattinata le più piccole di casa Aphesis, che disputano il campionato provinciale di prima divisione hanno vinto a Licata, in casa della SSD Sportour Service, con il risultato di 3 a 1. Il tecnico Salvatore Lana ha avuto modo, nel corso della gara, di utilizzare tutte le giocatrici convocate.


I turni di distribuzione idrica previsti per domani nel Comune di Favara: Via Russia, viale Stati Uniti, via Pietro Nenni, via Beneficenza Mendola, viale Europa, Villa della Pace, via Capitano Basile, via Saragat, via Mancini, via Rossellini, via C. Sessa, via Camillo Prampolini, via Luigi d’Aragona, via De Gasperi, via Firenze, via Montecitorio, via Sardegna, via Progresso, via Italia (punti alti), via Don Milani, via Don Minzoni, via Panepinto, via Meazza, via Emilio Segrè, via Notarbartolo e contrada Ciccione.


 

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