Edizione del 23/01/2010

A cura della redazione giornalistica di Sicilia TV
Direttore Responsabile: Calogero Sorce

 


FAVARA SI SVEGLIA SCONVOLTA. DUE BAMBINI SONO STATI SCHIACCIATI VIVI A SEGUITO DEL CROLLO

DELLA LORO ABITAZIONE. AMPIA ED AGGIORNAMENTI NEL NOSTRO TG. LA NOTIZIA HA INTERESSANTO

ANCHE TUTTA LA STAMPA NAZIONALE.

 

CONDANNATI A 30 ANNI CIASCUNO I CAPOMAFIA SALVATORE E SANDRO LO PICCOLO. TERMINATO IERI IL

PROCESSO DENOMINATO ADDIO PIZZO.


Diversi mazzi di fiori bianchi sono stati posti sul luogo della tragedia. Una rosa bianca a simboleggiare l'amore puro e spirituale per due bambine Marianna di 13 anni e Chiara Pia di quasi 4, che hanno visto spezzare la loro vita, in pochi istanti. Vite stroncate da una tragedia che ha scosso il paese. Sono salvi dal pericolo di vita invece i tre sopravvissuti al crollo della palazzina avvenuto alle prime ore di stamani a Favara. Giuseppe Bellavia di 37 anni, la moglie Giuseppina Bello di 36 e solo uno dei tre figli Giovanni di 11 anni e mezzo, si sono salvati e sono adesso fuori pericolo. A causa del crollo della palazzina della loro abitazione Giuseppe, Giuseppina e Giovanni, hanno riportato delle escoriazioni e contusioni. Per Giuseppe Bellavia i medici hanno anche diagnosticato un trauma cranico. Immediatamente dopo il crollo della palazzina il padre, ha rifiutato dapprima i soccorsi medici per scavare a mane nude assieme ai volontari per ritrovare i figli, solo dopo è ricorso ai medici. Come dicevamo si è scavato per ore per estrarre i bambini dalla macerie. Sul posto sono immediatamente intervenuti i vigili del fuoco del comando di Villaseta e i carabinieri della tenenza favarese guidati dal tenente Gabriele Treleani e la protezione civile di Favara. Una cinquantina in tutto gli operatori presenti. Presenti anche il Prefetto di Agrigento Umberto Postiglione ed il vescovo Franco Montenegro. Saranno due o tre probabilmente le famiglie che saranno evacuate. Sono in corso sopralluoghi da parte di 4 squadre di tecnici per relazionare sullo stato attuale delle cose. I superstiti della famiglia Bellavia Bello saranno intanto ospitati in strutture locali. Assieme a loro eventualmente anche le famiglie che saranno sfollate. Il comune ha chiesto già la disponibilità ad accogliere le famiglie a tutti gli istituti religiosi di favara e alle strutture ricettive della città.Prima è stato ritrovato il corpo di Marianna la sorella più grande ed estratto dalle macerie. Successivamente invece sono stati trovati Giovanni e la sorellina Chiara Pia. I due erano vicini, abbracciati come se Giovanni volesse proteggerla. È stato lui con il cellulare che teneva sempre con se a contattare il padre affinché i soccorsi potessero giungere più velocemente. La più piccola però è morta in ambulanza mentre la si stava trasportando in ospedale.  Forse lo spavento, forse la tanta polvere che gli è entrata in gola, Giovanni non appena estratto ha chiesto immediatamente dell’acqua. La zona del Carmine è particolarmente a rischio, si trova nel centro storico. Adesso si fa molta attenzione perchè anche le palazzine adiacenti sono attualmente a rischio crollo. Le cause del cedimento della palazzina non sarebbero da addebitare a fughe di gas ma bensì alla fatiscente struttura.Quante Via del Carmine ci sono nei centri storici siciliani. Si parla sempre e tanto di valorizzazione dei vecchi nuclei abitativi, ma cosa si attua per l’effettiva messa in  sicurezza di questi fatiscenti edifici. Il centro storico di Favara, in passato, era stato già interessato da eventi simili. Dal duemila ad oggi se ne sono registrati già una trentina, fortunatamente le case crollate erano disabitate. Quello che un tempo era il centro nevralgico dei Comuni, ormai da diversi decenni, è diventata l’immagine spettrale della moderna e selvaggia espansione urbanistica.  Di salvaguardia dei centi storici, non si  deve parlare solo nelle aule universitarie o sui palchi dei comizi elettorali, bisogna che le autorità preposte mettano in atto, tutte quelle operazioni di monitoraggio che garantirebbero la sicurezza dei cittadini. Bisogna censire casa per casa, prepararando delle schede tecniche, dove riportare l’effettivo stato di conservazione dell’immobile esaminato, e di quali interventi esso ha bisogno per la sua messa in sicurezza. Quale potrebbe essere la motivazione del crollo di oggi. Sicuramente le abbondanti piogge di questi giorni infiltrandosi hanno indebolito la struttura già labile del vetusto edificio. Queste tipologie di case, risalenti perlopiù alla seconda metà dell’ottocento primi del novecento, con il trascorrere degli anni hanno subito diverse modifiche. Il corpo edilizio originario viene in questo modo, del tutto sconvolto, le gia  labili strutture vengono ulteriormente appesantite da aggiunte apportate dai proprietari senza l’adozione di nessun accorgimento tecnico, generalmente in maniera autonoma. Cioè senza un criterio scientifico, necessario invece all’adeguamento statico della struttura. L’abbandono e l’incuria poi completano l’opera di demolizione. Intanto da questa mattina presso la sede municipale di Piazza Cavour, si è allestita l’unità di crisi permanente. A cui partecipano tutti gli organi preposti al coordinamento delle azioni incisive da intraprendere.


E da controlli effettuati dagli uffici comunali risulta che la famiglia Bellavia non ha mai chiesto l’assegnazione di Case popolari. A dichiararlo il sindaco di Favara Avv. Domenico Russello. Intanto la bandiera a mezz’asta con una fascia nera che la lega, è stata subito esposta al Municipio di Piazza Cavour, dopo la tragedia in segno di lutto che ha colpito l’intero paese ed ha distrutto in pochi secondi una famiglia. Cordoglio e vicinanza alla famiglia Bellavia vengono espressi dal sindaco Domenico Russello e dalla sua Giunta. Vicinanza alla famiglia esprime anche il Presidente del Consiglio Comunale Luca Gargano a nome proprio e del consiglio tutto. Solidarietà e cordoglio arriva anche dall’assessore regionale alle infrastrutture e mobilità Luigi Gentile, dal Presidente della regione Raffaele Lombardo, dall’assessore regionale Michele Cimino e dal Sottosegretario alla Presidenza del Consiglio dei Ministri Gianfranco Miccichè. A loro si uniscono anche l’assessore provinciale Giuseppe Arnone, il Presidente della Provincia Prof. Egenio D’Orsi, il deputato regionale On. Nino Bosco e il deputato nazionale On. Vincenzo Fontana. Ed anche l’arciprete don Mimmo Zambito si unisce al dolore. "Piangiamo e preghiamo – continua afferma don Mimmo - per questi fratelli. Pur essendo laboriosi e pieni di amore per i loro figli non sono riusciti ad avere una casa dignitosa. Dio abbia pietà di noi.


Intanto una lettera ci arriva in redazione da un ex consigliere comunale. Non ci sono parole, scrive Lino Sorce, per descrivere la scena, solo un mucchio di macerie, legnami spezzati, tegole rotte e tanta polvere. Lo sconforto è totale, impressionante, forse prevedibile, dice, e che chiama a delle precise responsabilità più volte richiamate e mai volute affrontare. Vergogna, è questa la parola che meglio si addice a questa tragedia. Nessuno è mai seriamente intervenuto per ricomporre una drammatica e pericolosa situazione strutturale presente nel centro storico cittadino. Si doveva arrivare al morto per mettere nella giusta evidenza il problema.


Non è la prima volta che si parla di case cadenti del centro storico favarese che vanno ristrutturate o abbattute. Uno degli ultimi a parlarne fu il consigliere comunale di Favara Antonio Fallea nella trasmissione Incontri. Dichiarazioni che furono successivamente oggetto di missiva dell’ex sindaco di Favara Lorenzo Airò di parere opposto a quello del consigliere. In seguito alla trasmissione, probabilmente in riferimento alle dichiarazioni rilasciate da Fallea, il consigliere due mesi fa fu vittima di un attentato intimidatorio in un locale della zona marittima agrigentina.


I pentiti Salvatore Grigoli e Giovanni Brusca hanno ricostruito ieri mattina, davanti alla seconda sezione della corte d'Assise di Palermo, le fasi del sequestro e dell'uccisione del piccolo Giuseppe Di Matteo, figlio del collaboratore di giustizia Santo strangolato e sciolto nell'acido dopo due anni di prigionia. Nel processo sono imputati i boss Giuseppe Graviano, Salvatore Benigno, Francesco Giuliano, Luigi Giacalone e Matteo Messina Denaro, che avrebbero avuto un ruolo nelle prime fasi del rapimento. Imputato anche il pentito Gaspare Spatuzza, che si è autoaccusato del sequestro. Brusca, rispondendo alle domande del pm Fernando Asaro, ha detto che Graviano e Messina Denaro in un primo momento avevano avanzato la proposta di eliminare subito il bambino, che fu però poi scartata. Di Matteo fu rapito il 23 novembre 1993, quando aveva 13 anni, per spingere il padre a ritrattare le sue rivelazioni sulla strage di Capaci. Il ragazzino, dopo oltre due anni di prigionia, venne strangolato e successivamente sciolto nell'acido l'11 gennaio 1996. Il processo è stato rinviato al 16 febbraio.


I giudici della seconda sezione del tribunale di Palermo, al termine di una camera di consiglio durata più di tre giorni, hanno condannato, complessivamente, a oltre 150 anni di carcere 13 dei 17 imputati del processo denominato Addio Pizzo. Alla sbarra boss, estortori delle cosche palermitane di San Lorenzo e Tommaso Natale e due commercianti accusati di favoreggiamento: questi ultimi due sono stati assolti. Le accuse a carico degli imputati andavano dall'associazione mafiosa, all'estorsione, al danneggiamento, al favoreggiamento aggravato e alla detenzione illegale di armi. La pena più alta è stata inflitta ai capimafia Salvatore e Sandro Lo Piccolo, che hanno avuto 30 anni di carcere ciascuno.


A Cianciana è stato arrestato un pregiudicato per furto all’interno di una Chiesa. Si tratta di Domenico Paci del luogo di 40 anni. Finita la funzione religiosa, l’uomo è rimasto in Chiesa. Lì c’era anche un’anziana fedele intenta a pregare. In pochi attimi, l’uomo che si trovava in ultima fila, si sarebbe avvicinato alla donna e le avrebbe rubato la borsa. L’immediato allarme lanciato dalla donna e le indicazioni fornite, hanno consentito ai militari agli ordini del Capitano Alessandro Trovato, collaborati dalla Polizia Municipale, di rintracciare ed arrestare l’uomo.La borsa ed il suo contenuto sono stati restituiti alla vittima.


Cammarata, un commerciate  palermitano è stato denunciato alla Procura della Repubblica di Agrigento per tentata frode in commercio. Un sottoufficiale, intento insieme alla moglie a far la spesa, ha notato che il truffatore sostituiva accuratamente le etichette del prosciutto sottovuoto posto in vendita nel banco-frigo del supermercato. Il Brigadiere dell’Arma, ha così chiamato la Centrale operativa della Compagnia di Cammarata che giunta sul posto ha anche accertato che il prosciutto posto in vendita e contenuto nelle confezioni era di marca, qualità e prezzo diversi e di gran lunga inferiori a quanto indicato.


Ritorniamo a parlare di Crocifissi. Come ricorderete, un giudice del tribunale di Perugia, per sei mesi si era rifiutato di presenziare alle udienze, a causa della presenza in aula del crocifisso. Bene adesso, Luigi Tosti, questo il nome del   giudice, e' stato sollevato dal suo incarico. La decisione e' stata presa dalla sezione disciplinare del Consiglio Superiore della Magistratura. La motivazione ufficiale del provvedimento è di non aver tenuto udienza nel semestre che va da maggio del 2005 al gennaio del 2006.


Una giornata per riflettere sull’uso corretto in famiglia dei mezzi di comunicazione di massa. L’organizza la parrocchia San Calogero di Favara in occasione della festa di San Francesco di Sales, patrono dei giornalisti. Per l’occasione il conduttore televisivo di Telegiornale di Sicilia, Salvatore Fazio, presenterà  un forum sui media. L’appuntamento, da non perdere, è per domani alle 19 alla chiesa di San Calogero.  Ecco alcuni temi del confronto: Tv e internet, istruzioni per l’uso; Adolescenti, meno genitori più facebook; Come difendersi dal bombardamento mediatico; Tv, semplici regole per proteggere i ragazzi. L’evento di domani sera  è organizzato dalla Segreteria  Cultura e Comunicazione del Consiglio pastorale della parrocchia San Calogero.


 

Fine di questa edizione di SICILIA TV NOTIZIARIO

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