Edizione del 20/01/2010

A cura della redazione giornalistica di Sicilia TV
Direttore Responsabile: CALOGERO SORCE

 


LA MAFIA DICHIARA GUERRA ALLA MAGISTRATURA. NEL 1992 ANCHE IL PROCURATORE DI CALTANISSETTA SERGIO LARI E I SUOI COLLABORATORI POTEVANO ESSERE VITTIME DI UN ATTENTATO.  SVENTATO UN OMICIDIO ORGANIZZATO CONTRO  IL GIP DI CALTANISSETTA TONA, ANCHE L’EX SINDACO DI GELA NEL MIRINO DEL CLAN DEGLI EMMANUELLO.

 

A FAVARA SONO STATE  AGGREDITE DUE  VIGILESSE INTERVIENE IL COORDINATORE PROVINCIALE CSA

 

IL SERVIZIO IDRICO INTEGRATO AFFIDATO A GIRGENTI ACQUE E’ LEGITTIMO. A DIRLO IL CONSIGLIO DI GIUSTIZIA AMMINISTRATIVA. INTANTO ROTTURA NELLA CONDOTTA DI S. STEFANO QUISQUINA.

 

LA REGIONE DICE NO ALL’IPOTESI DI REALIZZAZIONE UNA CENTRALE NUCLEARE A PALMA DI MONTECHIARO. APPROVATO UN O.D.G.

 

CALCIO. INCONTRO FAVARA CAMPOBELLO DI LICATA, VALIDO PER LA QUALIFICAZIONE ALLA FINALE DI COPPA ITALIA DILETTANTI.


E  parliamo di Magistrati nel mirino della Mafia.  In un articolo apparso sul giornale “Il fatto quotidiano” si parla di un piano della mafia ordito ai danni dell’attuale Procuratore di Caltanissetta, Sergio Lari, il magistrato che ha riaperto le indagini sui mandanti occulti delle stragi del '92. Nel mirino di Cosa Nostra c'erano anche il procuratore aggiunto di Caltanissetta Nico Gozzo e i pm di Palermo Antonio Ingroia e Gaetano Paci, magistrati accomunati dallo stesso filone di indagine. 'Vado avanti con la serenita' di sempre' dice il procuratore Lari. Molteplici gli attestati di solidarietà che giungono da più parti. Il Presidente della Regione, Raffaele Lombardo condanna il vile episodio mirato contro chi contrasta costantemente il potere mafioso. “Alla luce di questi preoccupanti episodi – afferma Lombardo - sottolineo la necessità che queste azioni siano valutate con il massimo dell’attenzione”. Attestati di stima e solidarietà  sono arrivati anche da parte degli Assessori Regionali: Cimino, Bufardeci e Venturi. La vicinanza alle vittime è stata espressa anche dal Sindaco di Caltanissetta, Campisi e dal Presidente di ConfImpresa Euromed Agrigento, Lattuca. Tutti i messaggi espressi seguono un comune obbiettivo, cioè quello di continuare la lotta alla mafia.


Gela, dal carcere sarebbe partita  la condanna a morte per il  giudice Tona e l'ex sindaco Crocetta. Secondo le dichiarazioni fornite  agli inquirenti da Crocifisso Smorta, nuovo collaboratore di giustizia, i boss della cosca gelese, Alessandro e Davide Emmanuello, avevano deciso di risolvere i loro problemi giudiziari uccidendo il GIP di Caltanisetta, Giovanbattista Tona. La sentenza di morte , era  uscita dal carcere scritta in un pizzino. Secondo Smorta – “il clan di Gela ha anche il chiodo fisso dell'ex sindaco Rosario Crocetta. Pure lui continua a essere nel mirino – dice il nuovo pentito - c'era un conto in sospeso. Era colpevole di aver depennato dalle liste del reddito minimo d'inserimento la moglie del boss Daniele Emmanuello".Per i magistrati della Procura di Caltanissetta e per la squadra mobile è stata una corsa contro il tempo. Anche un piccolo spacciatore detenuto nel carcere di Agrigento compagno di cella di alcuni mafiosi di Gela ha confidato di recente alla polizia di un imminente progetto di morte di cui sarebbe stata vittima la sorella del giudice Tona. In realtà, nel mirino dei mafiosi, sarebbe finita la cugina del magistrato, vice direttore di una Banca di Mussomeli. I padrini attendevano l'esito di una sentenza, prevista per il 22 gennaio. Poi, il progetto nei confronti del giudice o della cugina sarebbe entrato nella fase esecutiva. Così, il procuratore di Caltanissetta Sergio Lari ha deciso di stringere i tempi dell'indagine: nella notte sono stati notificati in carcere cinque provvedimenti di custodia cautelare, nei confronti dei colonnelli del clan Emmanuello, quelli che avrebbero dovuto realizzare l'attentato. I provvedimenti restrittivi hanno raggiunto Francesco Vella, Nicola Cascino, Massimo Carmelo Billizzi, Paolo Portelli e Domenico Vullo. La polizia ha notificato in carcere anche quattro avvisi di garanzia. Riguardano Emanuele Argenti, Salvatore Terlati, Emanuele Bassora e Alessandro Gambuto.


Due dipendenti donne in servizio presso il Comando di Polizia Municipale di Favara con contratto a tempo determinato lunedì scorso sono state aggredite da un cittadino mentre stavano svolgendo  servizio di viabilità. Le due signore, in evidente stato shock, sono state accompagnate in ospedale per ricevere le cure necessarie. E sulla questione interviene il coordinatore provinciale del comparto Regioni e Autonomie Locali Giacomo Caruso che ha inviato una lettera al sindaco, al Direttore Generale del Comune e al Prefetto di Agrigento. Tutto ciò, dice, è potuto accadere in quanto il servizio di viabilità non viene svolto congiuntamente tra il personale di ruolo ed il personale a tempo determinato. Cosa, che un ordinanza sindacale datata 11 Novembre 2009, dispone.  Inoltre dice, le due dipendenti erano privi della obbligatoria Divisa ed in dispregio della disposizione sindacale.  I lavoratori a tempo determinato in servizio presso il Comando di Polizia Municipale, con una nota del 1 Ottobre 2009, avevano già denunciato di non potere svolgere i servizi di viabilità esterna poiché non vi era garantita la messa in sicurezza e l’incolumità del personale. Si dicevano altresì disponibili a svolgere altri servizi inerenti all’attività istituzionale del Corpo di Polizia Municipale. Infatti, nella stessa nota, i dipendenti, denunciavano lo stato di disagio con cui giornalmente erano costretti a lavorare, come insulti, minacce e spesso anche aggressioni subite da cittadini che non li identificano come Vigili Urbani, anche perché costretti a svolgere il servizio in abiti civili. Come risposta a tutto cio, il Comandante, scrive ancora Caruso, anziché provvedere a mettere in sicurezza i lavoratori, attivava un procedimento disciplinare che ha condotto ingiustamente, all’irrogazione della sanzione di sospensione dal servizio per 5 giorni. Sanzione scrive, chiaramente impugnata. A questo punto, conclude Caruso, delle domande sorgono spontanee, perché il Comandante si ostina a non applicare la disposizione Sindacale? E prima che al Comune di Favara qualcuno intervenga, deve per forza scapparci il morto? Caruso chiede un intervento urgente al fine di evitare il peggio e l’apertura di una inchiesta per accertare eventuali responsabilità da parte del Comandante.


La macchina politica per formare la nuova giunta comunale Russello-ter si è messa in moto. Allora ecco delle domande che probabilmente molti si staranno facendo in queste ore…Chi saranno i nuovi assessori della giunta Russello Ter? Nulla di nuovo sotto il sole rispetto all’incontro di domenica scorsa tra il primo cittadino ed i partiti di centrodestra con l'intravista fumata bianca. A Russello non è stato ancora proposto nessun nome. I partiti al termine di quell’incontro avevano chiesto intanto al Sindaco qualche giorno di tempo per incontrarsi tra di loro prima di portare i loro nomi definitivi. Come sarà la nuova squadra assessoriale? Le idee sono diverse. C’è chi dice sia meglio mettere accanto a Russello uomini e donne di calibro, c’è chi invece preferirebbe mantenere le promesse elettorali. Dal canto loro, i partiti facendo tesoro dell’esperienza dell’inaspettata decisione di un anno fa del sindaco Russello che volle escluderli dalla formazione della attuale giunta tecnica, adesso si potrebbero trovare davanti ad un bivio con il dubbio: “E se dopo gli accordi politici di questi giorni, Russello ci ripensa nuovamente?”. Ma Russello da domenica scorsa non ha l’approvazione ufficiale di tutti i consiglieri comunali, dei politici regionali e provinciali del centrodestra? Si. E questo se fa onore al sindaco, potrebbe rivelarsi anche una bella gatta da pelare per i partiti. Se Russello adesso con l’avallo dei deputati dovesse fallire o la città comunque non dovesse avere un vero giovamento economico e lavorativo, sarebbe una figuraccia per tutti loro portando quasi inevitabilmente il centrosinistra a vincere le prossime elezioni comunali. I voti di protesta sarebbero serviti su un piatto d’argento. Se Russello assieme ai partiti invece fa una ottima figura, allora ci ha detto Cibella(Udc), dovrebbe essere riconfermato quale candidato Sindaco della città, tagliando le gambe a chi pensa tra le fila del centrodestra di candidarsi quale primo cittadino alle amministrative del 2012, a meno che Russello non voli per lidi più importanti. E gli uomini che compongono l’attuale squadra assessoriale, cosa pensano, cosa faranno? Lo si capirà molto presto. Questa sera ad esempio ci dovrebbe essere una riunione di giunta e non è affatto da escludere che si parlerà della situazione politica alla data odierna. Da quest’incontro potrebbero prendere forza anche due decisioni. C’è chi potrebbe spingere verso una chiusura immediata dell’esperienza tecnica, chi preferirà lavorare fino a quando non verrà ufficialmente chiesto loro di andar via. Che fine faranno gli uomini che fino adesso hanno amministrato la città assieme a Russello? Qualcuno tornerà sicuramente al suo lavoro, qualcuno potrebbe anche decidere di arruolarsi o essere invitato entrare in qualche partito di maggioranza ed essere riconfermato in giunta, stavolta in qualità di assessore politico. D'altronde saprebbe muoversi benissimo tra le carte che avrebbe dovuto lasciare. Cosa dicono dai partiti? Per il Pdl corrente Bosco, il partito non ha nessuna difficoltà a trovare un nome che garantisca qualità alla squadra assessoriale e che lavori a tempo pieno per la città. Il partito ci dice Nino Bosco, è ricco di risorse. Sulle riconferme di qualche attuale assessore, giunge un secco “NO”. L’MpA, non crede ci saranno riconferme da parte dei partiti di maggioranza anche se non lo esclude categoricamente. "Da parte nostra, ci dice Angelo Messinese, stiamo lavorando per dare davvero il massimo per la nascita della nuova giunta. Vogliamo proporre nomi di gente che sappia lavorare, che sappia come funziona la macchina amministrativa, che siano nomi davvero spendibili". E la città? E i cittadini? Della situazione l’importante è che ne venga giovamento!


A soli 43 anni, lascia a causa di un male incurabile, moglie e familiari. Stiamo parlando del giornalista Mimmo Iacono che è venuto a mancare nel cuore della notte tra lunedì e martedì all’ospedale di Agrigento, dove da tempo si trovava ricoverato. La Segreteria Provinciale del Sindacato Unitario dei Giornalisti esprime a nome proprio e di tutti i Colleghi le più sentite condoglianze alla moglie Erika, ai genitori, al fratello, ai familiari tutti e a quanti soffriranno per questa prematura scomparsa. I funerali oggi mercoledi 20 gennaio, a Sant’Angelo Muxaro città d’origine della famiglia.


E sulla sentenza che ha visto assolvere definitivamente il Senatore Calogero Mannino accusato di associazione mafiosa, esprimere piena soddisfazione il Presidente della Provincia Prof. Eugenio D’Orsi. “Questa sentenza – per il Presidente D’Orsi - chiude una lunga vicenda giudiziaria che ha visto coinvolta una delle figure più importanti della politica siciliana e nazionale degli ultimi trent’anni, ponendo fine ad un procedimento penale, durato diciassette anni. Infine D’Orsi rivolge al Sen. Mannino l'auspicio di proseguire la sua autorevole attività politica e parlamentare con ancor maggiore vigore e determinazione.


L’affidamento del servizio idrico integrato a Girgenti Acque è stato legittimo. Lo ha ribadito il Consiglio di Giustizia Amministrativa che ieri, nella tarda serata, ha emesso la sentenza, dichiarandola improcedibile, relativa al giudizio d’appello instaurato a seguito del ricorso presentato dai sindaci dei di Palma di Montechiaro, Alessandria della Rocca, Aragona, Bivona, Burgio, Camastra, Cianciana, Joppolo Giancaxio, Licata, Menfi, Montevago, Monteallegro, Naro, Racalmuto, Realmonte, Ribera, San Biagio Platani, Santo Stefano di Quisquina, San Giovanni Gemini, Santa Margherita Belice e Sambuca di Sicilia.


Ed intanto a  causa di una rottura della condotta principale di adduzione localizzata nel territorio di Santo Stefano di Quisquina, Girgenti Acque, ha interrotto per oggi la fornitura idrica nei comuni di Agrigento, Raffadali, Comitini e Favara e i comuni di Santa Elisabetta, Sant’Angelo Muxaro, San Biagio Platani, Raffadali, Ioppolo Giancaxio e Aragona. A darne comunicazione il sindaco di Favara Avv. Domenico Russello, a seguito di un fax pervenuto da Girgenti Acque. Per quanto riguarda il Comune di Agrigento, sono interessate all’interruzione le frazioni di Montaperto e Giardina Gallotti.  Per tanto nella data odierna e fino alla riparazione della condotta idrica, non si escludono disagi alla cittadinanza.


Il coordinamento territoriale  di Legacoop ha chiesto ai sindaci del distretto socio sanitario D1 Agrigento la revoca del bando di gara del 28 gennaio riguardante il servizio di assistenza domiciliare per anziani e disabili. “In data 12.01.2010, attraverso una nota stampa, è stata rilevata una incongruenza tra le tabelle previste dal C.C.N.L., pubblicate in Gazzetta Ufficiale n. 59 del 12.03.2009 e quanto previsto nel bando di gara del Distretto socio-sanitario D1” – scrive il coordinatore Salvatore Argento nella nota inviata a tutti i sindaci. “Alcune amministrazioni comunali hanno espresso la loro disapprovazione, attraverso una precisa nota, manifestando la volontà di revocare il suddetto bando di gara a tutela dei servizi da erogare alla cittadinanza. In mancanza di superiore riscontro, saremo costretti nostro malgrado, dice Salvatore Argento, ad intraprendere ricorso avverso il TAR e avviare le procedure per l’accertamento di eventuali responsabilità”.


La polizia sgombra il Laboratorio Zeta di Palermo. Lo Stabile, di proprietà dello IACP e occupato abusivamente dal 2005, ospitava trenta sudanesi del Darfur, molti dei quali sono rifugiati politici. Il centro sociale raggruppa anche oltre duecento ragazzi che svolgono varie attività sociali,  tra cui una scuola di italiano per stranieri. Nel pomeriggio di ieri gli agenti di Polizia, che si sono recati sul posto per effettuare lo sgombero sono stati accolti con lanci di arance e bottiglie. Il bilancio dell’operazione è di 3 fermi tra i manifestanti e di 5 feriti, 4 dei quali poliziotti.


Anche un ordine del giorno approvato dal governo regionale dice No all'ipotesi di centrale nucleare a Palma di Montechiaro.  Ieri notte è stato approvato un ordine del giorno di cui è firmatario il deputato regionale On. Nino Bosco. "La battaglia iniziata da tempo contro il nucleare nella nostra Regione, dice, prosegue". Vogliamo capire, continua Bosco, quali sono i motivi che impediscono altre regioni italiane, soprattutto quelle del centro nord, a candidarsi quali siti validi dove allocare una centrale nucleare. Siamo impegnati, prosegue Bosco, a salvaguardare la nostra Regione, nella particolare fattispecie la provincia di Agrigento, da un ennesimo tentativo di scaricare in Sicilia i rischi di un intervento gravato da costi ambientali altissimi, di sicuro nocumento per tutta la nostra comunità". "Tutti sanno, infatti - prosegue il parlamentare del PdL - che in primavera si avvieranno i lavori per la costruzione del rigassificatore di Porto Empedocle. Questa infrastruttura, conclude Bosco, ritengo che esaurisca ampiamente il contributo di una provincia martoriata, come quella agrigentina, verso l'intera comunità nazionale". “Dicendo ‘no’ al nucleare il parlamento regionale ha rialzato la testa: dobbiamo ribellarci a chi considera la Sicilia la ‘pattumiera d’Italia’ o a chi pensa che qui dobbiamo accollarci tutti i rischi per produrre l’energia che, magari, serve alle imprese del Nord”. Lo dice Giacomo Di Benedetto, deputato regionale del PD e promotore dell’ordine del giorno, approvato ad unanimità dall’Ars. “Finalmente c’è stato un voto del parlamento preciso e netto – aggiunge - che ha dato un indirizzo al governo. Dobbiamo invertire la rotta ed essere innanzitutto consumatori di energia, e dobbiamo investire in forme alternative e rinnovabili, tenendo sempre presente la salvaguardia del territorio”.


Chiusa la discarica di Siculiana. Sette comuni della provincia di Agrigento sono sommersi dai rifiuti. Da due giorni  la spazzatura non viene raccolta a : Canicattì, Campobello di Licata, Ravanusa, Licata, Palma di Montechiaro, Camastra e Naro. La ditta Catanzaro, gestore della discarica, deve ricevere dalla Dedalo ambiente, la somma di oltre due milioni e mezzo di euro, per il servizio di smaltimento effettuato. Nel corso di un vertice che si è svolto ieri presso la Prefettura di Agrigento, i sindaci dei comuni interessati, hanno chiesto al Prefetto Postiglione, di poter incontrare il Presidente della Regione Lombardo e l'Assessore al Territorio ed ambiente, Di Mauro. La mancata raccolta dei rifiuti potrebbe causare  un’emergenza di carattere  igienico-sanitaria, infatti, la ditta Catanzaro minaccia di non accogliere i rifiuti di questi comuni fino a quando la Dedalo Ambiente non salderà tutte le somme arretrate.


Sarà l’impresa agrigentina “Ital Impianti” ad effettuare la manutenzione ordinaria delle strade urbane a Favara. Con un ribasso del 7,31 % si è aggiudicata la gara il cui importo, a base d’asta, era di 31 mila e 500 euro. Sono state ben 148 le ditte che hanno presentato offerta. Il sindaco Mimmo Russello assicura che non appena si troveranno altre risorse si provvederà a bandire un’altra gara per interventi più consistenti.


Un Centro Ascolto in favore dei minori, una sorta di telefono azzurro, è stato attivato nel Comune di Naro. Servirà ai minori per denunciare abusi o maltrattamenti subiti soprattutto in ambito familiare. Il servizio si è potuto attivare grazie al quadro dei progetti programmati ed avviati dal Distretto Socio Sanitario D3 e nell’ambito delle misure previste dalla legge 328/2000. La finalità del Centro Ascolto è non solo quella di  trattare i minori abusati, ma anche quella di individuare genitori che manifestino  problematicità, al fine di assicurare loro sostegno psico-pedagogico atto a  prevenire ulteriori casi d’abuso e maltrattamento minorile. Il numero di telefono che i minori (o chiunque abbia conoscenza  di abusi o maltrattamenti minorili)  possono utilizzare per  denunciare problematicità, abusi e maltrattamenti subiti è 800 555 300, un numero verde, gratuito per chi chiama, che può essere composto tutti i giorni feriali, dalle ore 8,30 sino alle ore 13,30, ed il martedì e giovedì anche dalle ore 15,00 alle ore 18,00.


Ospite del Favara calcio, oggi al Bruccoleri il Campobello di Licata. Dal risultato di  questo incontro, si ha il nome della prima squadra finalista della Coppa Italia dilettanti  per la Sicilia. Il match si gioca a porte chiuse, per la non ancora disponibilità della copertura della tribuna dello stadio Comunale di Favara. Nella gara di andata, giocata sul neutro di Licata, le due squadre si erano fermate sullo zero a zero. Ai ragazzi di Mister Falsone basta vincere con un solo gol di scarto per andare a sfidare, in finale la  squadra vincente dell’altra semifinale , Acireale e Due Torri. Chi si aggiudicherà il torneo siciliano, prenderà parte alla fase nazionale la cui squadra vincente avrà l’accesso diretto in serie D.  Ricordiamo ai tifosi che la partita sarà trasmessa in differita dalla nostra emittente nel corso della programmazione di domani  e sarà anche inserita sul nostro portale www.siciliatv.org. Gia dall’edizione pomeridiana di Sicilia TV notiziario, vi comunicheremo l’esito della gara.


Divulgazione e affermazione della legalità. Premio Letterario in onore dei Giudici Saetta e Livatino. Domani mattina, alle ore 11.00, presso la sala convegni Silvia Pellegrino della Provincia Regionale di Agrigento, conferenza stampa di presentazione del Premio letterario.


Corso di formazione per notai, per i Dottori Commercialisti, per gli Esperti Contabili e per i Consulenti del Lavoro questa mattina presso la Camera di Commercio di Agrigento. Nel pomeriggio invece corso di formazione per le Associazioni Imprenditoriali e per le Agenzie Disbrigo Pratiche. Ad organizzare il corso la Camera di Commercio con la collaborazione di Infocamere.


 

Fine di questa edizione di SICILIA TV NOTIZIARIO

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