Edizione del 04/11/2009

A cura della redazione giornalistica di Sicilia TV

 


OGGI 4 NOVEMBRE IN TUTTA ITALIA SI CELEBRA LA FESTA DELLE FORZE ARMATE. NOI SIAMO RIUSCITI AD AVERE UNA TESTIMONIANZA DI UN SOPRAVVISSUTO ALLA SECONDA GUERRA MONDIALE. INTANTO STAMATTINA A FAVARA SI E’ SVOLTA UNA CERIMONIA.

 

IERI POMERIGGIO E’ STATO DATO AL CIMITERO DI PIANA TRAVERSA A FAVARA L’ESTREMO SALUTO ALL’ON. FILIPPO LENTINI. DIVERSE LE AUTORITA’ PRESENTI.

 

NO AI CROCEFISSI NELLE SCUOLA. LO HA STABILITO UNA SENTENZA DELLE CORTE EUROPEA DI STRASBURGO.

 

QUESTA SERA UN ALTRO AGRIGENTINO APPRODA ALLA NOTA TRASMISSIONE DI XFACTOR. SI TRATTA DI MICHELE SODANO.


“La guerra? Anche quando finisce ed è lontana ti lascia un chiodo fisso. Ti accompagna per sempre. Nel dramma che uno ha vissuto al fronte, lontano dalla famiglia, dal tuo paese e a rischio di non  tornare vivo  raccontarla a distanza di decenni e decenni è una grande fortuna”. A parlare è il favarese  Giuseppe Montalbano, caporal  maggiore, classe 1920, al fronte per lunghi periodi durante la Seconda Guerra Mondiale, non solo sul suolo italiano ma in tanti Stati dell’Est, Russia compresa. Il 4 novembre è un giorno importante per la nostra Nazione. Si ricorda la  battaglia di Vittorio Veneto, che si concluse proprio  il 4 novembre del 1918, e che pose fine, per l'Italia, alla Prima Guerra mondiale. Quello che fu definito "un immane massacro" fu il primo conflitto "mondiale", nel quale le maggiori potenze di allora si scontrarono per affermare la propria supremazia. I costituenti repubblicani nel 1948 definirono il 4 novembre 'giorno dell'unità nazionale' e da allora l'anniversario della vittoria del '18 ha significato il completamento dell'indipendenza nazionale.  Il 4   novembre l’Italia   celebra le sue forze armate per lo straordinario contributo dato all'unificazione e alla costruzione della Patria. Proprio in concomitanza con queste ricorrenze che riaffiorano maggiormente i ricordi di chi è stato in trincea. Ricordi in bianco e nero, a volte sbiaditi, a volte a tinte forti. Paradossalmente più passano gli anni più, per i reduci, il ricordo delle guerra, i racconti, le voci, accompagnano la loro quotidianità. Giuseppe Montalbano nel 1918 non era ancora nato. Verrà alla luce nel 1920, due anni dopo la fine del primo conflitto. E già da bambino vive il post guerra, i racconti dei tanti favaresi ritornati miracolati dal fronte, i racconti del sacrificio fatto da altri eroi della nostra città come il Capitano Antonio Vaccaro, il tenente colonnello Stuto e altri ancora. A scuola i maestri raccontano la guerra e per lui il conflitto apparteneva solo alla storia. Non poteva minimamente pensare che nel 1940, appena ventenne, veniva chiamato alle armi e in partenza per partecipare alla Campagna di Russia. Giuseppe Montalbano ha voluto aprire  alla nostra redazione l’album dei ricordi, con le sue foto, i documenti militari per lanciare una testimonianza diretta. Nel suo reggimento era uno dei pochi ad aver frequentato la quinta elementare: per questo motivo gli fu affidato il delicato compito di telegrafista. Era l’uomo delle comunicazioni: da lui partivano informazioni importanti, tutte criptate in codici. Oggi le guerre sono tecnologiche e vissute in diretta attraverso i media. Ognuno di noi è informato in tempo reale su tutto ciò che avviene in qualsiasi luogo del mondo. Nel 1940, e non parliamo di secoli fa, le informazioni che arrivavano dalla Russia passavano anche attraverso il telegrafo azionato da Giuseppe Montalbano. Un ruolo ed un compito svolto in maniera egregia che gli consentì di ricevere il seguente encomio: “Capo stazione radio, in numerose azioni di guerra si è distinto per entusiasmo e perizia. Prodigandosi infaticabilmente più volte è riuscito a mantenere il collegamento che il fuoco dell’Artiglieria e dei mortai nemici rendeva particolarmente pericoloso. Bell’esempio di alto senso del dovere e di sprezzo del pericolo. Fronte Russo 1942”. “Il 4 novembre, così anche il 25 aprile sono giornate importanti- dice il caporal maggiore favarese- soprattutto per  far capire alle giovani generazioni che le guerre portano solo distruzione, miseria, fame e che la pace va difesa giorno dopo giorno. Purtroppo, per difendere il valore di pace, sono tanti i militari italiani che sono morti ultimamente nelle missioni all’estero. Ogni giorno quando vedo nei Telegiornali scene di guerra che avvengono in varie parti del mondo dico soprattutto ai miei nipoti che la cosa più bella è la libertà e la pace”.


A Favara in occasione dell’importante ricorrenza del 4 Novembre, si è svolta una celebrazione commemorativa. Nella mattinata sono stati deposti dei fiori nella Chiesa Madre e nella casa natale di Calogero Marrone in Via Vittorio Emanuele. A seguire ci si è spostati in piazza Cavour, dove è stata deposta una corona d’alloro al monumento dei caduti in guerra. A seguire celebrazione della Santa Messa presso la Chiesa Madre. Vediamo le interviste al sindaco Russello e all’arciprete di Favara don Mimmo Zambito.


Con la cerimonia funebre al Cimitero di Piana Traversa si chiude purtroppo la storia dell’On. Filippo Lentini, uno degli uomini più conosciuti a Favara. Tanti gli uomini politici presenti ai funerali di ieri pomeriggio, meno coloro che poco avevano a che fare con la politica. L’On. Lentini ha segnato la storia della città. Ci ha lasciato all’età di 84 anni. 60 anni di politica attiva che non poche soddisfazioni gli hanno dato rivestendo anche tantissime cariche istituzionali. È stato per 40 anni il leader nel partito socialista ed è stato anche un uomo di sport. Ad accompagnare ieri pomeriggio il feretro avvolto dalla bandiera del Nuovo PSI, le persone che più gli sono volute stare vicino. Un rito funebre di tutto rispetto per l’onorevole. In prima fila, il sindaco Russello, il presidente del Consiglio Gargano, l’onorevole Nino Bosco ed il sindaco di Agrigento Marco Zambuto. Presente alle esequie anche l’on. Angelo La Russa.  Durante la cerimonia è stato dato spazio ai presenti per dare l’estremo saluto all’uomo, al politico che tanto ha fatto per la città.  Dopo le esequie il saluto con i parenti sotto la pensilina.


Ha avuto inizio con un minuto di silenzio in memoria dell’On. Filippo Lentini, scomparso il giorno di tutti i Santi, la seduta del consiglio comunale di Favara di ieri sera. Un atto, che possiamo dire a voce alta, dovuto dalla Politica locale anche per le straordinarie doti umane che hanno caratterizzato negli anni l’Onorevole Lentini. Ieri come sappiamo è stato il giorno dei funerali. Diversi gli interventi che hanno raccontato in parte la sua vita e le grandi azioni anche di protesta portati avanti negli anni dal politico Lentini, anche rischiando le carceri. Mossuto ha ricordato l’impegno politico socialista che ha contraddistinto Lentini.  Mossuto ha proposto al consiglio tutto e all’Amministrazione comunale di intitolare una via o una piazza all’On. Filippo Lentini. Inoltre per Mossuto, bisogna creare un luogo, dove poter pubblicare tutti i documenti creando così una raccolta storica e rendendola pubblica anche alle giovani generazioni. Il consigliere Vitello, ha ripercorso invece le tappe della vita politica di Lentini. Santo Pitruzzella ha parlato del grande amore dell’Onorevole e della sua passione al calcio. Calogero Castronovo, invece ha parlato di un futuro progetto che entrambi avevo in mente, la stesura di un libro. Infine il sindaco Avv. Domenico Russello ha fatto una breve sintesi di quella che è sta la vita politica dell’Onorevole. La sua rilevanza politica non solo locale ma anche a livello provinciale  e regionale. È stato fondamentale per la sana crescita e per lo sviluppo del nostro territorio.  Finiti gli interventi, il presidente del Consiglio Comunale di Favara Luca Gargano ha rinviato la seduta consiliare per domani giovedì 5 ottobre.


Ed ancora attestati di cordoglio arrivano dalla società civile e sportiva favarese. Il segretario cittadino di Rifondazione Comunista Antonio Palumbo, a nome del circolo esprime il proprio cordoglio per la scomparsa dell’On. Lentini.

Anche la società di pallavolo Aphesis esprime vicinanza alla famiglia. ll presidente Gero Niesi, il presidente onorario Calogero Schembri, lo staff tecnico unitamente alle atlete, partecipano al dolore della famiglia Lentini  per la perdita del proprio congiunto, On.le Filippo, uomo di sport di esempio per tutti. La sua scomparsa lascia un voto incolmabile non solo nel mondo del calcio, ma in tutto l'ambiente sportivo favarese e della provincia.


È stato trovato morto all’interno della sua abitazione a Favara. Si tratta di Alfonso Iannuzzo, di 78 anni. Lo stesso abitava in Via Petrarca, angolo Via Trieste vicino alla zona della Piazza della Libertà. A segnalare un mal odore proveniente dalla sua abitazione i vicini di casa, che hanno immediatamente contattato i militari della locale stazione carabinieri. Intervenuti sul posto anche un ambulanza del 118 ed i Vigili del fuoco. Quest’ultimi, riuscendo a sfondare la porta d’ingresso  hanno trovato l’uomo privo di vita. Iannuzzo, abitava da solo, in questo appartamento. A quanto pare gli unici tre figli abitano all’estero. Adesso il corpo dell’uomo è stato portato al cimitero di Piana Traversa in attesa dell’arrivo dei figli.


Aveva minacciato  nel febbraio del 2007,un concittadino , per un dissidio di natura privata , in pubblica piazza, mostrando alla stesso una pistola che portava alla cinta. Si tratta di Maurizio Enea il 45 enne di San Biagio Platani,  arrestato dai Carabinieri dalla locale stazione, agli ordini del Maresciallo Bennardo Scardino, neo-comandante insediatosi proprio ieri. I militari lo hanno arrestato su Ordine di Carcerazione, emesso dall’ufficio esecuzioni penali del  Tribunale di Agrigento. Enea dovrà trascorrere un mese di detenzione nella Casa circondariale Petrusa di Agrigento.


La corte europea di Strasburgo dice no al crocifisso a scuola. Secondo la Corte dei diritti dell'uomo la presenza dei crocifissi nelle aule scolastiche costituisce "una violazione dei genitori ad educare i figli secondo le loro convinzioni" e una violazione alla "libertà di religione degli alunni". Il caso era stato sollevato alla Corte di Strasburgo da una cittadina italiana originaria della Finlandia, che nel 2002 aveva chiesto all'istituto statale "Vittorino da Feltre" di Abano Terme (Padova), frequentato dai suoi due figli, di togliere i crocefissi dalle aule. A nulla, in precedenza, erano valsi i suoi ricorsi davanti ai tribunali in Italia. Ora i giudici di Strasburgo le hanno dato ragione. Il governo italiano ha annunciato che fara' ricorso. Secondo la sentenza di Strasburgo il governo italiano dovrà pagare alla donna un risarcimento di cinquemila euro per danni morali. La sentenza è la prima in assoluto in materia di esposizione dei simboli religiosi nelle aule scolastiche. Se la Corte accoglierà il ricorso del governo italiano, il caso verrà ridiscusso nella Grande Camera. Qualora il ricorso del governo non dovesse essere accolto, la sentenza emessa ieri diverrà definitiva tra tre mesi, e allora spetterà al Comitato dei Ministri del Consiglio d'Europa decidere, entro sei mesi, quali azioni il governo italiano deve prendere per non incorrere in ulteriori violazioni legate alla presenza dei crocifissi nelle aule scolastiche. Il Vaticano, prima di pronunciarsi vuole leggere la motivazione sulla sentenza della Corte europea  che ha condannato la presenza dei crocifissi nelle aule come una "violazione" delle convinzioni religiose dei genitori. Il crocifisso rappresenta "una dimensione anche di peso culturale ed educativo che è davvero irresponsabile voler cancellare". Lo ha affermato in un'intervista alla Radio Vaticana, mons. Vincenzo Paglia, responsabile della commissione Cei per il dialogo interculturale, commentando la sentenza della Corte europea di Strasburgo. "A me pare - ha aggiunto mons. Paglia a proposito della sentenza - che parta da un presupposto di una debolezza umanistica oltre che religiosa del tutto evidente: perché la laicità - ha spiegato - non è l'assenza di simboli religiosi ma la capacità di accoglierli e di sostenerli di fronte al vuoto etico e morale che spesso noi vediamo anche nei nostri ragazzi". "Pensare di venire in loro aiuto facendo tabula rasa di tutto - ha proseguito - mi pare davvero miope anche perché presuppone una concezione di cultura che è libera solo nella misura in cui non ha nulla o ha solo quello che rimane sradicando da ogni storia, tradizione, patrimonio". Il presule ha ricordato che i luoghi pubblici italiani sono stracolmi di crocefissi: "non credo - ha osservato - che ci sia nessuno che pretenda di distruggere i simboli religiosi nelle strade e nelle piazze italiane perché levano la libertà di religione". La presenza del crocifisso in classe non significa adesione al cattolicesimo ma è un simbolo della nostra tradizione". Lo ha affermato il ministro dell'istruzione Mariastella Gelmini.  Mentre la senatrice Vittoria Franco, responsabile nazionale  delle Pari Opportunità del Pd. Ritiene che “Il crocifisso non è e non può essere considerato unicamente espressione delle tradizioni italiane, come sostiene il ministro Gelmini, a meno di non voler svalutare questo simbolo religioso. Certo, fa parte della nostra storia. Ma di fronte a questa sentenza è chiaro che occorre riflettere sui modi migliori di promuovere la convivenza civile tra la molteplicità di culture e religioni che caratterizzano attualmente la popolazione che vive in Italia". "Invece di arroccarsi nella difesa e nella conservazione - prosegue Vittoria Franco - la vera riflessione da promuovere è come arrivare a favorire ancora meglio, nelle nostre scuole che ospitano da tempo bambini portatori di molteplici culture e religioni, la convivenza pacifica e il rispetto. La Corte europea - ha concluso Vittoria Franco - ha semplicemente richiesto allo Stato italiano il rispetto della libertà religiosa e non mi pare che questo sia in contrasto con la nostra Costituzione come sostiene il ministro Gelmini".


È nato ieri il nuovo PDL in Sicilia. Ad intervenire oggi è l’onorevole Michele Cimino. E’ un passo importante per il bene della Sicilia, ha affermato Cimino, anche se in questo momento siamo sull’ Aventino, il nostro partito è sempre  il PDL . La nascita del nuovo Pdlsottolinea- mette fine ad una situazione diventata insostenibile per la governabilità della Regione, data anche l’opposizione ostinata ed inutile  di certa ala del Pdl. Oggi è nato  il partito dei siciliani che amano la chiarezza, la libertà , la  trasparenza, la lealtà. Il partito di chi vuole lo sviluppo della Sicilia in pieno accordo con il governo Lombardo e con il presidente Berlusconi, che ha sempre mostrato attenzione per la Sicilia  testimoniandola con fatti concreti come ad esempio la programmazione dei fondi FAS da tanti criticati per pura strumentalizzazione ma che dimostrano la piena vicinanza al governo Lombardo. La Sicilia infatti è la prima regione del sud ad attivare queste risorse. Nessuno strappo quindi – conclude Cimino - con il Pdl nazionale e con Berlusconi, che rimane il nostro leader e condivide con noi l’appoggio al governo Lombardo.” 


Giuseppe Di Miceli, è il nuovo presidente provinciale del movimento giovanile del PDL “giovane italiadi Agrigento. La decisione è scaturita nel corso di un incontro tra la dirigenza provinciale di lunedì scorso 2 novembre . È stato ribadito che azione studentesca continuerà ad essere attivo per essere vicini al mondo studentesco e, che Dario Virone del “Liceo Odierna” di Palma di Montechiaro subentra al presidente Provinciale Giuseppe La Porta. I dirigenti di giovane italia e azione studentesca, seguendo le direttive romane, avranno il compito di riorganizzare i movimenti a livello locale  e provinciale.


E sulla questione lavoratori Esa, l’On. Nino Bosco deputato regionale del PDL, ha chiesto, con un’interrogazione al Governo regionale, che vengano adottate misure di salvaguardia per la tutela dei lavoratori precari dell’ESA.  Bosco ha sottolineato la necessità improrogabile di stabilire misure congrue per la tutela dei lavoratori che negli anni e con la loro professionalità hanno garantito le attività essenziali dell’Ente di sviluppo agricolo. “Condividiamo la linea di rigore che il Governo della Regione  sta portando avanti contro gli sprechi, ma, riteniamo, - conclude Bosco – che in un momento di grave crisi, come quello che stiamo vivendo, è imprescindibile porre in essere tutte le risorse utili a salvaguardare il posto di lavoro di tanti precari”.


Il Consigliere Provinciale Luigi Sutera Sardo interviene in merito alla chiusura del ente ESA e chiede al presidente Buscemi, di  discutere urgentemente il caso in consiglio provinciale. La chiusura dell’ESA, dice Sutera Sardo, porterà un gravissimo danno all’intera Sicilia per le sue importanti competenze e determinerà la perdita del posto di lavoro di tantissimi nostri concittadini. La chiusura, continua il consigliere, colpirà gravemente la nostra provincia e la nostra economia. Bisogna esprimere piena solidarietà ai lavoratori dipendenti dell’Esa, dice Sutera Sardo. Auspico che il governo  regionale trovi nel più breve tempo possibile una soluzione per la tutela e la salvaguardia dei posti di lavoro. Il consigliere Sutera Sardo, chiede infine che l’Amministrazione Provinciale provveda ad intraprendere tutte le iniziative politiche utili al fine di salvaguardare gli operai precari, prevedendo anche per loro una sistemazione a tempo indeterminato  presso la RESAIS dove saranno collocati tutti gli altri dipendenti dell’ESA a tempo indeterminato.


Il Presidente della provincia di Agrigento Eugenio D’Orsi invita alla mobilitazione popolare sull’aeroporto di Agrigento che coinvolga non solo la classe politica regionale e nazionale ma anche la società civile, le organizzazioni sindacali, le categorie produttive della provincia per chiedere al Governo Nazionale la costruzione dell’Aeroporto di Agrigento. Per questo motivo il Presidente D’Orsi ha chiesto di convocare un Consiglio Provinciale aperto a Licata per il prossimo 12 novembre. Mentre per il 28 novembre D’Orsi ad Agrigento ha anche indetto una manifestazione popolare “pro aeroporto” che dal Viale della Vittoria arriverà alla sede della Provincia nel Piazzale Aldo Moro a cui seguirà un pubblico comizio nella Piazza Vittorio Emanuele. “E’ arrivato il momento di dimostrare che la classe politica di questa Provincia non è sola nella battaglia di modernizzazione di questa terra - dice il Presidente D’Orsi - per questo chiedo ai cittadini della provincia di appoggiare questa manifestazione con una partecipazione di massa.


Sull’emergenza rifiuti che orami da diversi giorni sta interessando i Comuni del comprensorio di Licata-Ravanusa, il cui servizio di raccolta e smaltimento rifiuti è svolto dalla società “Dedalo Ambiente ATO AG3”, interviene il consigliere provinciale del PdL Carmelo D’Angelo.

“Serve un’azione comune da parte di tutte le amministrazioni interessate per risolvere il problema del conferimento dei rifiuti nella discarica di Siculiana dopo la chiusura di quella di Campobello di Licata – dice D’Angelo -  La soluzione migliore a mio avviso sarebbe la costruzione di un inceneritore di nuova generazione al plasma, una struttura in grado di incenerire enormi quantità di rifiuti nell’arco di una sola giornata, e credo che la zona industriale di Ravanusa-Campobello sia quella più adatta alla sua ubicazione. Occorre che la Regione sciolga tutti e 27 gli ATO per passare ad una nuova struttura composta da 9 ATO, uno per ciascuna provincia”.


Un altro agrigentino approda sugli schermi di rai 2. Dopo Daniele Magro arriva Michele Sodano il 20nne agrigentino che a partire da questa sera alle 20.30 farà parte del gruppo musicale “Speancer”, il gruppo diretto dalla produttrice discografica Mara Maionchi. Un gruppo questo formato da quattro giovani talenti scelti dalla produzione del programma. Michele vive a Milano dove studia Economia Aziendale. Suona il pianoforte e sin dalla tenera età ha coltivato una grande passione quella della musica. Ha già composto diversi brani in inglese,e un inno al suo ex istituto il Liceo Classico di Agrigento. Un sogno quello di Michele a Xfactor, che stà assumendo forma. I genitori orgogliosi invitano tuta la cittadinanza a sostenere Michele tramite il televoto.


Ed infine i turni di distribuzione idrica previsti per domani nel Comune di Favara. Via Empedocle (punti alti), via Benedetto Croce, via Cartesio, via Giordano Bruno, via Giambattista Vico, via Jan Palack, via Albert Einstein, via Borzì, via Liguria, via Baronessa Mendola, via Soldato Mendolia, via Toscana, contrada Pioppo, contrada Poggio, via Sant’Angelo, via Varese, via Palmoliva, contrada Sant’Anna, contrada Priolo, corso Vittorio Veneto (punti bassi), via Pio La Torre, contrada Rinella, viale Berlinguer, via Panoramica del sole, via San Michele, via Cicchillo e via Fonte Canali.


 

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