Edizione del 18/07/2009

A cura della redazione giornalistica di Sicilia TV

 


IL 19 LUGLIO DI 17 ANNI FA MORIVANO, IN UN ATTENTATO MAFIOSO, IL GIUDICE PAOLO BORSELLINO ED I CINQUE AGENTI DELLA SUA SCORTA. NEL TG, MEMORIAL SULLA VITA DI UN GIUDICE CHE LASCIA UN SEGNO INDELEBILE NELLA STORIA DELLA PERENNE LOTTA CONTRO IL RACKET.

 

FAVARA: BOLLETTE ARRETRATE, RECAPITATE SIMULTANEAMENTE, E SERVIZI IGIENICI PUBBLICI IN PESSIME CONDIZIONI. CONSIGLIERI DEL PDL E DIVERSI CITTADINI PUNTANO IL DITO CONTRO L’AMMINISTRAZIONE COMUNALE.

 

VI SONO 4 ANIMALI TRA I PIU’ PICCOLI DELLA TERRA, E TUTTAVIA PIENI DI SAGGEZZA. TRA QUESTI: LE FORMICHE, POPOLO SENZA FORZA, CHE SI PREPARANO IL CIBO DURANTE L’ESTATE. VA’ PIGRO ALLA FORMICA; CONSIDERA IL SUO FARE E DIVENTA SAGGIO. OGGI PARLEREMO DI VIABILITA’ E FORMICHE.


Il 19 luglio del 1992, il Giudice, Paolo Borsellino, perde la vita insieme alla sua scorta, con l’attentato in via D’Amelio. Domani 19 luglio 2009, a 17 anni esatti dalla sua scomparsa ricordiamo un pò la vita dello storico Giudice. Borsellino, nacque a Palermo in un quartiere povero: La Kalsa, dove vivevano tra gli altri, Giovanni Falcone e Tommaso Buscetta. Dopo aver frequentato il liceo classico “Meli”, Borsellino si iscrive a Giurisprudenza a Palermo. Il 27 giugno 1962 all’età di 22 anni Borsellino si laurea con 110 e lode, pochi giorni dopo scompare suo padre. Borsellino si impegna con l'ordine dei farmacisti a tenere la farmacia del padre Diego fino al raggiungimento della laurea in farmacia della sorella Rita. Nel 1963 Borsellino supera il concorso per entrare in magistratura. Nel 1975 viene trasferito a Palermo e a luglio entra nell’ufficio istruzione affari penali sotto la guida di Rocco Chinnici. Il 1980 vede l’arresto dei primi sei mafiosi grazie all'indagine condotta da Basile e dallo stesso Borsellino, ma nello stesso anno arriva la morte di Emanuele Basile e la scorta per la famiglia Borsellino. In quell’anno viene costituito il pool antimafia, dove lavorano, sotto la guida di Chinnici, tre magistrati (Falcone, Borsellino, Barrile) e due commissari (Cassarà e Montana). Il 23 maggio 1992 nell’attentato di Capaci perdono la vita Giovanni Falcone, Francesca Morvillo, Antonio Montinaro, Vito Schifani e Rocco di Cillo. Il 19 luglio sempre del 92, la Strage di via d'Amelio, un attentato di stampo mafioso, in cui persero la vita il giudice antimafia Paolo Borsellino e la sua scorta. L’attentato segue di pochi mesi quello contro l’altro giudice Giovanni Falcone, segnando uno dei momenti più tragici nella lotta alla mafia. Una Fiat 126 imbottita di tritolo esplose in Via d’Amelio, strada in cui viveva la madre di Borsellino, dalla quale quella domenica il giudice si era recato in visita. Oltre a Paolo Borsellino morirono gli agenti di scorta Agostino Catalano (caposcorta), Emanuela Loi (prima donna a far parte di una scorta), Vincenzo Li Muli, Walter Eddie Cusina e Claudio Traina. L’unico sopravvissuto è Antonino Vullo. La bomba venne radiocomandata a distanza ma ancora oggi non si è fatta chiarezza su come venne organizzata la strage, nonostante il giudice sapesse di un carico di esplosivi arrivato a Palermo appositamente per lui. Come spesso avviene, c'è un particolare più inquietante di tutti gli altri: l’agendina rossa di Borsellino non venne ritrovata, probabilmente sottratta da qualche investigatore giunto tra i primi sul posto.


Sulla vicenda “bollette a manetta”, intervengono con una nota congiunta i consiglieri del Pdl di Favara: Santo e Leonardo Pitruzzella, Antonio Fallea ed Enzo Biancucci. Negli ultimi giorni, scrivono, a scrollare le tasche dei favaresi ci ha pensato l’Aipa con l’invio indiscriminato alla comunità di bollette relative al canone idrico, per gli anni 92 -93 -94 -95. La gravità del fatto, sottolineano i consiglieri, sta intanto nell’invio contemporaneo di bollette, riferite a diversi anni, a soggetti il cui reddito mensile non ne consente il pagamento immediato; ma  la vera farsa riguarda l’invio delle stesse a soggetti che in quegli anni erano assolutamente sprovvisti  di contratto. In tale assurda situazione, rimarcano ancora gli esponenti del Pdl, ciò che colpisce è l’atteggiamento di totale inerzia dell’Amministrazione comunale; chiediamo quindi un rapidissimo intervento da parte del sindaco, sia in ordine alla rateizzazione delle bollette, sia riguardo ad una più generale regolarizzazione degli invii delle bollette.


I bagni pubblici di piazza Cavour a Favara si presentano in condizioni pietose. Da qualche tempo diversi fruitori dell’unico servizio pubblico cittadino, ubicato in piazza Cavour ci fermano per le strade e chiedono a Sicilia TV di intervenire per evidenziare il grave disagio esistente affinché questo possa essere eliminato dall’amministrazione. I gabinetti sono ubicati sotto il livello del manto stradale, all’altezza della biblioteca comunale. Per accedervi bisogna scendere delle scale. Da tempo, ci dicono gli anziani che usufruiscono del servizio, non funziona l’aspiratore. Gli odori sono nauseabondi. C’è un solo lavandino rotto, senza rubinetto. Non c’è sapone ne acqua per lavarsi le mani. In ogni caso nemmeno il modo per asciugarsele. Una sola la turca disponibile, però senza la porta per la privacy. Non c’è carta igienica. Non c’è intimità per far pipì, dato che gli orinatoi sono attaccati l’uno all’altro senza un minimo separè. I cittadini si dicono abbandonati da questa amministrazione comunale e chiedono interventi immediati. “Se noi abbiamo disagio -ci dicono ancora- figuriamoci le donne che dovessero mai averne bisogno. Gli orari di apertura sono inoltre inadeguati. I bagni vengono chiusi troppo presto e a noi tocca far pipì per le strade”. Il problema è più accentuato nel periodo estivo, quando oltre al fatto che si sta fuori in piazza più a lungo, in questo periodo, a turno, uno dei due addetti alla guardia del gabinetto è in ferie e quindi i bagni restano aperti solo metà della giornata. Per non parlare dei bisogni di quanti sono presenti nelle serate di feste che si svolgono in agosto in piazza. I bagni pubblici insomma sono molto importarti in un centro abitato. Lo si capisce di più - evidenziano i signori - solo quando ci si trova a fare una gita in una città diversa dalla propria o fino a quando non ci raggiunge l’età cosiddetta della vecchiaia: “con diabete e prostata infiammata, il servizio è necessario”. Abbiamo immediatamente chiesto all’assessore Sciortino quali sono le soluzioni che l’amministrazione comunale ha intenzione di intraprendere. Ci ha risposto che i lavori di ristrutturazione dei bagni pubblici, avranno inizio a breve e che nel frattempo, al fine di non creare disagio ai signori fruitori dei gabinetti, questi potranno utilizzare i bagni degli uffici comunali presenti in piazza Cavour. Potrebbe inoltre a breve essere istallata in piazza un’altra struttura aggiuntiva per offrire questo servizio.


Convocata per l’elezione del nuovo presidente, torna a riunirsi dopodomani, lunedì 20 luglio, l’assemblea dei soci dell’Ato gesa Agrigento2, composta dai Sindaci di 18 Comuni della Provincia Regionale di Agrigento e dal Presidente della Provincia, Eugenio D’Orsi. Salvo imprevisti, da lunedì, il nuovo presidente dell’Ato rifiuti sarà Aldo Piscopo, attuale Presidente ad interim, che da circa un mese e mezzo, a seguito delle rassegnate dimissioni di  Gaetano Mancuso, ha preso le redini della società d’ambito.


Il Presidente della V Sezione Penale della Corte D’Appello di Palermo accogliendo le istanze dell’Avv. Francesca Dumas ha concesso l’estradizione al rumeno Longu Constantin Janica condannato in Romania a tre anni di reclusione per furto aggravato e pertanto arrestato a Canicattì lo scorso 19 giugno.

L’Avv. Francesca Dumas, in particolare, ha ottenuto che una volta eseguita l’estradizione dell’uomo nel paese d’origine, il rumeno venga sottoposto nuovamente ad un nuovo processo, annullando così di fatto gli effetti della precedente condanna.


Si parla ancora di Aeroporto di Agrigento e lo fa la commissione lavori pubblici dell’Ente provincia, presieduta dal consigliere del PDL Carmelo D’Angelo.

Ieri si è svolta una seduta. Oggetto della discussione è una procedura di gare dove si potrà sondare la disponibilità dei soggetti privati a partecipare alla realizzazione dell’aeroporto agrigentino, i quali potranno suggerire, nelle fasi iniziali, luoghi e modalità progettuali diverse da quelle già individuate.

La seduta è stata aggiornata a lunedì 20 prossimo. Entro martedì 21, ci dice Carmelo D’Angelo, la commissione rilascerà il parere, per inviare gli atti in consiglio.


E sulla mancanza di infrastrutture portuali, stradali, ferroviarie ed aeroportuali nella nostra provincia, interviene il presidente dell’ordine degli architetti di Agrigento, Rino La Mendola. Nella sua nota, La Mendola, scrive come nei nostri porti non vi è la possibilità di poter attraccare navi da crociere, che sono costrette così ad ignorare le eccellenti risorse storico-ambientali della nostra terra. Anche se avessero la possibilità di attraccare, continua La Mendola, rimarrebbe il problema dei carenti collegamenti infrastrutturali aerei, stradali e ferroviari.

E sulla questione aeroporto, dice La Mendola, mentre noi continuiamo ad ostacolarci a vicenda, altre realtà territoriali scippano finanziamenti statali ed europei per infrastrutture che si reggono appena: basti pensare all’aeroporto di Vicenza, che sopravvive con un volo al giorno. Per non parlare dell’aeroporto di Trapani-Birgi, che si trova ad un tiro di schioppo, dice La Mendola, da Punta Raisi, e che è raggiungibile in meno di un’ora da Trapani.

Tutte le attenzioni negative vengono riservate all’aeroporto di Agrigento, continua, infrastruttura per una metà già finanziata dalla regione e per l’altra da privati, sempre se non fossero stati frenati dalla politica dei veti incrociati e dalle “particolari attenzioni” riservate dall’ENAC alla realizzazione dell’opera. Aiutiamo il presidente D’orsi, conclude La Mendola, a riproporre un nuovo progetto, abbandonando la politica dei veti incrociati.


Vi sono buone notizie, inerenti la piena fruizione del litorale di Agrigento, per gli agrigentini e per i turisti che quest’anno sceglieranno la bella città della Valle dei Templi, anche come meta marittima. Sono infatti in fase di completamento gli interventi relativi alla depurazione delle acque fognarie della zona sud del territorio urbano di San Leone. Stamani, nei pressi dello stabilimento balneare della Pubblica Sicurezza, a San Leone, il Sindaco di Agrigento Marco Zambuto e Giuseppe Giuffrida legale rappresentante della Girgenti Acque, hanno incontrato i rappresentanti degli organi di informazione per discutere dello stadio dei lavori e della balneabilità del litorale agrigentino. Ma non si sono fermati qui. Per dimostrare alla cittadinanza, ma anche ai turisti, che le acque del mare sanleonino sono sicure, il primo cittadino, Marco Zambuto, seguito dal legale rappresentante della Girgenti Acque Spa, ha fatto un bagno.


Come era stato preannunciato, è pervenuto all’amministrazione comunale agrigentina il “voto” reso dal Consiglio regionale dell’Urbanistica il 17 giugno scorso, condiviso dall’Assessorato regionale territorio ed ambiente, sul piano regolatore generale di Agrigento, lo rende noto il Sindaco, Marco Zambuto. Il “voto”, ci fa sapere quest’ultimo, è favorevole all’approvazione del piano regolatore generale con una serie di prescrizioni e di pronunciamenti sulle osservazioni presentate. Spetta ora al Consiglio comunale, controdedurre, entro trenta giorni, prima dell’approvazione  definitiva da parte dell’Assessorato. A tal fine, nei prossimi giorni, sarà predisposta dal competente ufficio comunale la proposta di deliberazione per il Consiglio comunale.


Saranno inviati commissari ad acta nelle Province regionali e nei Comuni che non hanno ancora approvato il bilancio di previsione 2009, i cui termini sono scaduti il 31 maggio scorso. Lo ha deciso l’assessore regionale alla Famiglia, alle Politiche sociali e alle Autonomie locali, Caterina Chinnici, che ha incontrato i dirigenti dell’assessorato per fare il punto sulla situazione. Moltissime amministrazioni provinciali e comunali, spiega la Chinnici, sono in ritardo e quindi anche la spesa è di fatto bloccata, anche per i servizi essenziali. I commissari avranno il compito di predisporre lo schema di bilancio per l’esercizio finanziario 2009, oltre a quello pluriennale 2009-2011, e dovranno convocare i consigli, assegnando loro un termine per l’approvazione.


I circa 25 dipendenti dell’istituto di pubblica assistenza e beneficenza - IPAB - Villa Betania di Villaseta, che assistono oltre 50 anziani, non percepiscono  lo stipendio da tre mesi. L’Amministrazione dell’Istituto lamenta i ritardati pagamenti delle rette di competenza di alcuni comuni di provenienza degli ospiti. Maggiore debitore pare sia proprio il Comune di Agrigento che ha un arretrato di quasi 7 mesi per l’anno 2008, e tre mesi per l’anno 2009, per una somma di circa 600 mila euro. Oltre a non potere pagare gli stipendi e le spettanze ai dipendenti, l’Istituto non può onorare gli impegni con i fornitori che minacciano di sospendere la consegna degli alimenti e dei prodotti per l’igiene e la pulizia. Per tale gravissima situazione la Fp-Cgil proclama lo stato di agitazione di tutto il personale indicendo un’assemblea sit-in prevista per mercoledì 22 luglio, dalle 10 alle 12, in piazza Pirandello, nello spiazzale antistante il municipio di Agrigento.


Chiuso il capitolo dell’elezione del collegio dei revisori, riprenderanno martedì 21 luglio alle ore 18:00 i lavori del consiglio Provinciale. All’ordine del giorno  il regolamento per l'utilizzo del Palazzetto provinciale dello sport di Racalmuto e la variazione al bilancio di previsione 2009. Previsto anche il riconoscimento del debito fuori bilancio in favore della società  A.S.I. s.p.a, la relazione semestrale del Presidente D’Orsi del secondo semestre 2008 e l’approvazione del piano delle alienazioni e valorizzazioni immobiliari provinciali, di cui alla delibera di giunta n. 4 del 29/01/09. La seduta consiliare sarà preceduta alle ore 17.00 da una breve conferenza stampa del Presidente del Consiglio Provinciale dr. Raimondo Buscemi, nella quale sarà presentato il nuovo collegio dei revisori dei conti eletto nella seduta dello scorso 14 luglio.


Potremo apprendere dalle formiche i segreti per ridurre il tragico bilancio degli incidenti stradali, e anche gli imbottigliamenti di traffico. Lo afferma il biologo Ajiay Narendra dell’università nazionale in Canberra, che ha dedicato gli ultimi 10 anni della sua vita a studiare come le formiche ‘leggono’ il loro mondo in maniera particolarmente accurata ed efficiente. Le formiche, spiega lo studioso di comportamento degli insetti, con i loro occhi e sistemi di navigazione semplici ma efficaci, trovano la strada per le loro destinazioni e organizzano il flusso di traffico in maniera migliore di noi umani, e avrebbero molto da insegnarci. Nonostante le piccole dimensioni cerebrali sanno navigare innumerevoli volte dal nido alle fonti di cibo e ritorno, usando una bussola celeste, misurando le distanze e affidandosi a punti di riferimento. Marciano in file ordinate usando segnali olfattivi o tattili per mantenere flussi di traffico ininterrotti. “Le formiche sono animali sociali e comunicano efficacemente fra loro, spiega ancora Narendra”. Questa cooperazione consente di organizzare con efficienza l’esplorazione, la ricerca di cibo e il traffico di rifornimento. Se saremo in grado di capire come lo fanno, sarà possibile applicare gli stessi principi agli autoveicoli.


Torna in Sicilia, al teatro Valle dei Templi, dal 6 al 10 agosto, il rinomato e tanto amato musical di Riccardo Cocciante: “Notre Dame de Paris”. Stamani la conferenza stampa di presentazione. Vediamo.


E’ il  Dr. Carlo Turricciano in nuovo amministratore di Terme di Sciacca SpA. Le organizzazioni sindacali agrigentine, nel formulare i migliori auguri a Turriciano per il nuovo incarico, chiedono un incontro con lo stesso per un esame comune di tutte le questioni irrisolte che ruotano intorno alle terme saccensi.


Continuano i preparativi per il diciassettesimo trofeo internazionale podistico su strada “Città di Ravanusa - Trofeo Provincia Regionale”, organizzato dalla Pro Sport di Ravanusa con il patrocinio della Provincia Regionale di Agrigento e dell’AICS nazionale. La gara si disputerà a Ravanusa il prossimo 16 agosto, con inizio alle ore 19, su di un circuito di 970 metri da percorrere dieci volte. Un percorso molto veloce e in gran parte pianeggiante. Record da battere: il 28 minuti e 14 secondi ottenuto nel 2005 dal keniano Barus. “Il Trofeo di Ravanusa - dice l’Assessore Provinciale allo Sport Sergio Indelicato - è il fiore all’occhiello delle manifestazioni inserite nel calendario 2009 della Provincia; pur tra notevoli difficoltà di bilancio, siamo riusciti anche quest’anno a garantire un adeguato sostegno alla manifestazione, che attira numerosi atleti e spettatori da tutta la Sicilia”.


Ed infine come sempre i turni di distribuzione idrica previsti per domani, domenica, nel comune di Favara:

Via Agrigento (punti alti), via Mameli, via Portella, contrada Saraceno, via Ugo La Malfa, via Lepanto, via Legnano, via Ancona, via Macerata, via Rosmini, via Avellino, via Benevento e via Capuana (punti alti).


 

Fine di questa edizione di SICILIA TV NOTIZIARIO

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