Edizione del 29/04/2009

A cura della redazione giornalistica di Sicilia TV
Direttore Responsabile: Dario Broccio

 


CONDANNATO A DUE ANNI ED OTTO MESI PER CONCUSSIONE L’EX DEPUTATO REGIONALE VINCENZO LO GIUDICE PER FATTI CHE SI RIFERISCONO AL ’96.

 

RINVIATA L’UDIENZA PRELIMIARE DEL PROCEDIMENTO PENALE APERTO PER LA MORTE DI UN ROMENO CHE PERSE LA VITA NEL 2006 A CAUSA DEL CROLLO DI UNA PALAZZINA A LICATA.

 

MESSA IN SICUREZZA DELLA STRADA CHE COLLEGA IL CENTRO AGRIGETINO CON L’OSPEDALE DI CONTRADA CONSOLIDA. STAMATTINA CONFERENZA STAMPA AL PALAZZO DEI GIGANTI.

 

ANGELO MAURO E’ STATA SCELTO PER RICOPRIRE LA CARICA DI CONSIGLIERE DEL TIRO A SEGNO SICILIA. SODDISFAZIONE DEL PRESIDENTE DEL CONI, LO PRESTI.

 

OGGI FAVARA HA FESTEGGIATO I 100 ANNI DEL SIGNOR ANGELO MAGANELLA.


Il giudice per le udienze preliminari del Tribunale  di Palermo, Daniela Troia, ha condannato a due anni ed otto mesi per concussione l’ex deputato regionale Vincenzo Lo Giudice. Il politico agrigentino  era stato accusato dai fratelli Claudio e Daniele De Francisci, entrambi imprenditori, di avere preteso e ottenuto, una tangente di 40 milioni di lire. I fatti si riferiscono al 1996. Lo Giudice ha chiesto di essere giudicato con il rito abbreviato che riduce di un terzo la pena.  L’accusa era sostenuta dal pm della Dda di Palermo, Fernando Asaro. L’ex deputato regionale è imputato nel processo "Alta Mafia" che si svolge in appello, per il quale in primo grado era stato condannato a 16 anni e otto mesi per associazione mafiosa.


Per la seconda volta è stata rinviata, a causa di un difetto di notifica, l’udienza preliminare del procedimento penale aperto per la morte di Mircea Spiridon, il 32enne rumeno che perse la vita nel crollo della palazzina a Licata il 20 settembre 2006. Il prossimo appuntamento con la giustizia è il 22 maggio, alle 10.30, presso il Tribunale Penale di Agrigento. Mircea Spiridon, clandestino senza regolare contratto, lavorava nella ristrutturazione della palazzina a Licata in località Torre Gaffe, quando venne travolto dal crollo dello stabile di 4 piani e 18 appartamenti. Solo 24 ore dopo il cedimento dell’edificio iniziarono le ricerche di Mircea, sollecitate dalla moglie. Venne trovato ancora in vita ma con gli arti inferiori intrappolati sotto le macerie: 40 ore di agonia e una corsa in elicottero all’Ospedale di Caltanisetta, dove morì per la gravità del danno subito.  Mircea Spiridon lascia moglie, un figlio e una famiglia in Romania che confidavano nel suo lavoro in Italia. Ora i famigliari si sono affidati alla Società Giesse Gestione Sinistri* per la tutela dei loro diritti e per la richiesta risarcitoria, e in Tribunale saranno rappresentati dal legale fiduciario della Società, l’ avv. Daniela Fontaneto del Foro di Novara. “Il difetto di notifica è, purtroppo, lo stesso accertato già a febbraio scorso, in occasione della prima data fissata per l’udienza preliminare - commenta l’avv. Daniela Fontaneto, presente all’udienza – Aspettiamo ora, dice, il 22 maggio.” Antonio Di Vincenzo, titolare dell’impresa che aveva vinto l’appalto per la ristrutturazione del palazzo, e Vincenzo Marchese Ragona, presente ieri in aula, direttore dei lavori e responsabile della sicurezza, sono imputati entrambi per il reato di favoreggiamento e sfruttamento dell’immigrazione clandestina, inosservanza delle norme di sicurezza, omicidio colposo, disastro colposo. Davanti al Giudice dell’Udienza Preliminare, dott. Alberto Davico, sono difesi rispettivamente dall’avv. Francesco Scopelliti, e dagli avv.ti Enrico Quattrocchi e Fabio Caruselli del Foro di Agrigento.


Ed intanto, stamani, proprio per la prevenzione degli incidenti sui luoghi di lavoro, la CGIL di Agrigento ha voluto organizzare un incontro con gli organi preposti, per garantire ai lavoratori la sicurezza nei posti di lavoro. Applicando le norme relative alla tutela del lavoratore, è possibile evitare molti incidenti.


Tentata rapina questa mattina alla filiale del Banco di Sicilia di piazzale Aldo Moro, ad Agrigento. Scattato l’allarme sul posto si sono portati i carabinieri del nucleo operativo e radiomobile e le pattuglie della sezione Volanti. Nessun fermo è stato operato dalle forze dell’ordine che stanno cercando di capire cosa effettivamente sia avvenuto all’interno dell’istituto di credito.


I poliziotti del Commissariato di Porto Empedocle hanno tratto in arresto un pluripregiudicato del luogo, Gerlando Spampanato, di 38 anni,  in esecuzione di ordinanza, emessa dalla seconda sezione penale del tribunale di Agrigento, con la quale è stata disposta la sostituzione della misura dell’obbligo di dimora in Porto Empedocle con la misura della custodia cautelare in carcere. Il giudice ha ritenuto necessario il ripristino con la misura del carcere poiché Spampinato che era agli arresti domiciliari il 17 febbraio scorso si era allontanato dalla sua residenza.


Con la scomparsa di Gaspare Giudice, uomo politico dotato di competenza tecnica e qualità umane non indifferenti, la Sicilia e l’Italia perdono un protagonista di primo piano della vita politica e culturale. A Montecitorio, il parlamentare siciliano, si è distinto per la sua competenza tecnica in materia di bilancio dello Stato, per la difesa delle politiche a favore del Mezzogiorno. Con queste parole lo ricordano: il presidente della Regione siciliana, Raffaele Lombardo; il vice presidente, Titti Bufardeci e l’assessore regionale al Bilancio e Finanze, Michele Cimino, che esprimono il loro più profondo cordoglio ai familiari per la dolorosa perdita.


E’ stata sequestrata una rete di 25 metri ed elevata una sanzione amministrativa di 2.000 euro. Questo il risultato di una operazione di Polizia marittima effettuata dalla capitaneria di Porto Di Porto Empedocle in collaborazione con il 2° Nucleo aereo della Guardia costiera di Catania. Un velivolo della Guardia costiera, in attività di perlustrazione della costa agrigentina, nella mattinata di ieri ha individuato un’imbarcazione intenta all’esercizio di pesca a strascico ad una distanza dalla costa di circa 1,8 miglia e su un fondale di circa 23/30 metri. La normativa in materia infatti non consente la pesca ad una distanza inferiore alle 3 miglia dalla costa ed una profondità di 50 metri. A seguito degli accertamenti effettuati dal personale militare, è risultato che l’imbarcazione non era neanche munita di licenza di pesca.


Messa in sicurezza del tratto di strada della  provinciale Minaga-Area Asi ed Aragona Caldare. Si è parlato di questo stamattina al palazzo municipale di Agrigento. Presente il sindaco, Marco Zambuto, che ha definito le competenza ed il coordinamento degli interventi utili alla messa in sicurezza del tratto che collega il centro cittadino con l’ospedale San Giovanni di Dio e gli insediamenti dell’Area di sviluppo industriale di Agrigento. A tale incontro operativo erano stati invitati gli enti interessati e cioè la Provincia regionale di Agrigento, i sindaci dei comuni di Aragona e Favara, il Consorzio “Area sviluppo Industriale” di Agrigento,  l’Azienda ospedaliera del “San Giovanni di Dio”, la Confindustria ed il comitato di quartiere della frazione di San Michele.


L’assessore regionale ai Lavori pubblici, Luigi Gentile, ha annunciato il finanziamento, per 35 milioni di euro, del bando pubblico, risalente al 14 febbraio del 2005, di selezione per l’esecuzione di opere di recupero e ristrutturazione di edifici scolastici esistenti, di ogni ordine e grado. Intendiamo - afferma Gentile - privilegiare gli interventi che assegneranno priorità alla qualità della vita negli ambienti scolastici, e che quindi siano in grado di integrare gli aspetti economici, sociali, culturali, ambientali e di sicurezza, garantendo così un ambiente urbano più sostenibile.


Dopo cinque anni di attesa è stato approvato il nuovo regolamento comunale per i taxi, che avrà valore per tutto il territorio regionale. Il documento siglato ieri mattina nella sede del dipartimento regionale dei trasporti è composto da cinquanta articoli che regolano l’attività, gli obblighi, la disciplina del servizio, i titoli e le forme giuridiche per l’esercizio di servizio taxi e autovetture da noleggio. Il regolamento indica le procedure che i Comuni dovranno seguire per l’assegnazione di licenze ed autorizzazioni, con la previsione di concorso pubblico di competenza delle giunte comunali. Il regolamento stabilisce che le licenze vengano rilasciate a tempo indeterminato, anche se sottoposte annualmente a verifica da parte dell’amministrazione comunale, al fine di accertare il permanere, in capo al titolare, dei requisiti previsti dalla legge e dal regolamento.


I vigili del fuoco di Canicattì il 7 maggio prossimo saranno operativi  nella nuova sede messa a disposizione del comune, in contrada Carlino. E’ un risultato sicuramente positivo, afferma il segretario provinciale UIL Vigili del Fuoco di Agrigento, Nuccio Piazza, che arriva dopo tanto impegno profuso dal sindacato che ha visto, per la prima volta, partecipi tutte le Istituzioni competenti, ognuno per il proprio ruolo, affinché la nuova sede venisse occupata in tempi europei dai vigili del fuoco a servizio di tutti i cittadini e non solo del comune di Canicatti.  La UIL continuerà a vigilare affinché i lavoratori vigili del fuoco lavorino in ambienti salubri.


Ancora attestati di soddisfazione arrivano per la nomina di Giuseppe Castiglione a coordinatore regionale del Pdl. Questa volta a scrivere è il capogruppo del PDL all’ARS, Innocenzo Leontini,  il quale si dichiara “certo che il nuovo coordinatore saprà  guidare brillantemente il partito, in questa sua prima fase politica, dopo la nascita ufficiale del Popolo delle Libertà”.


E adesso i turni di distribuzione idrica previsti per domani nel comune di  Favara:

Contrada Poggio, via Sant’Angelo, via Varese, via Palmoliva, contrada Sant’Anna, contrada Priolo, corso Vittorio Veneto (punti bassi), via Pio La Torre, contrada Rinella, viale Berlinguer, via Panoramica del sole, via San Michele, via Cicchillo, via Fonte Canali, zona Giardinello Saeva, via Grazia Deledda, via Capitano Callea (lato cimitero), via Messina, via Catania, via Giorgio Amendola, via Ugo Foscolo, via Crispi, piazza della Vittoria, via Rovereto, via Mulino, via Cappello, via Capuana (punti bassi) e via Agrigento (punti bassi). Ed ancora per domani le zone interessate all’approvvigionamento idrico sono: piazza della Libertà, piana dei Peri, via Largo Pertini, via Fava, via Capitano Callea (lato stadio), via Montana, via Gramsci, via Soldato Cusumano, via Fratelli Cervi, via Soldato Zambito, via Ninni Cassarà, via Calogero Giuseppe Cicero, via Russia, viale Stati Uniti, via Pietro Nenni, via Beneficenza Mendola, viale Europa, Villa della Pace, via Capitano Basile, via Saragat, via Mancini, via Rossellini, via C. Sessa, via Camillo Trampolini ed infine via Luigi d’Aragona.


Si sono svolte domenica scorsa ad Enna le elezioni per il rinnovo delle cariche istituzionali in seno al Comitato Regionale dell’Unione Italiana Tiro a Segno “Sicilia”. Angelo Mauro, Presidente del Tiro a Segno Nazionale di Agrigento è stato scelto dai Dirigenti del tiro a segno della Sicilia per ricoprire la carica di “Consigliere” per il quadriennio 2009/2013, diventando uno dei più giovani Consiglieri del tiro a segno d’Italia. La scelta sulla sua figura è maturata dalla lunga militanza nell’istituzione del Tiro a Segno Nazionale, dalla quale ha ottenuto non poche soddisfazioni. E’ uno dei tecnici istituzionali più qualificati nella preparazione delle Polizie Private e di tutti coloro che prestano servizio armato presso enti pubblici e privati nell’uso corretto delle armi da fuoco. Dirige in maniera molto scrupolosa una delle sezioni  meglio organizzate della Sicilia e si cimenta in prima persona nell’attività agonistica-federale dalla quale ha ottenuto nel 2008 il titolo di Campione Regionale nella specialità pistola a 10 metri. Spero di dare un valido contributo al tiro a segno siciliano e non deludere tutti coloro che mi hanno votato credendo nelle mie potenzialità, sono le prime parole di Angelo Mauro dopo la proclamazione. Congratulazioni sono state espresse, subito dopo avere appreso la notizia, dal Presidente del CONI di Agrigento Dott. Calogero Lo Presti, confermando le indiscusse capacità organizzative-gestionali del dirigente del Tiro a segno Nazionale di Agrigento.


Dopo tre anni d’assenza, tre lunghe stagioni di calvario, l’ex campione regionale di motocross, Antonio Cavaleri, torna in corsa. Il centauro favarese, finalmente, infatti, domenica 10 maggio prossimo sarà in pista per disputare la 4ª prova del campionato regionale di motocross. La competizione sportiva si svolgerà sul crossdromo “Torri di Fuoco” di Naro, grazie all’organizzazione del narese Tito Aronica, del Moto Club Nahar di Naro. Cavaleri, 37 anni, è fermo dal 3 aprile del 2006 a causa di un grave infortunio al femore, procuratosi alla vigilia di una prova importante per il campionato regionale. “Le sofferenze e i problemi alla gamba – afferma il pilota di Favara – adesso, fortunatamente, sono solo un brutto e lontano ricordo. Con pazienza e tanta determinazione, finalmente, sono riuscito a guarire, dopo aver temuto il peggio per tanto tempo”.


Dopo il successo del 3 e 4 aprile scorso ottenuto al Teatro San Francesco di Favara, l’associazione giovanile “…Seguimi” porta in scena a Racalmuto la commedia “Liolà” di Luigi Pirandello. L’iniziava culturale, in programma sabato prossimo 2 maggio al Teatro Regina Margherita, è stata realizzata in collaborazione con la scuola Generale Macaluso di Racalmuto, diretta dal preside Salvatore Pirrera, e con l’amministrazione comunale, presieduta dal sindaco Salvatore Petrotto. L’opera del grande drammaturgo agrigentino, è stata rielaborata dell’esperto Lillo Trupia che ne cura anche la regia.


Anche il liceo Martin Luther King di Favara, diretto dal preside Carmelo Pecoraro, partecipa al convegno di Letteratura e Teologia dedicato interamente a San Paolo, in programma oggi e domani nella chiesa Madonna del Carmelo di Canicattì. A partecipare con una propria relazione, frutto di mesi di studio e ricerca, sono gli studenti della 5ª A, guidati dalla docente referente Marcella Riccobono.  “E’ la prima volta che ci stiamo cimentando in un convegno di natura teologica - afferma il preside Carmelo Pecoraro - Lo scorso anno, invece, abbiamo partecipato ad un convegno di Letteratura su Pirandello”.


Nonno Angelo nasce a Favara il 29 aprile del lontano 1909 in seno ad una famiglia di umili origini composta da 9 persone. Fin da bambino, assieme alle sue 5 sorelle, al fratello ed ai genitori, ha dovuto fare i conti con una vita difficile. All’età di 5 anni, sapeva già cosa fosse la guerra, cosa significasse vivere la guerra. Durante quei giorni, racconta nonno Angelo, sognava ad occhi aperti la fine di tutto. Finita la guerra, un bambino che da subito ha conosciuto distruzione, sofferenza e morte, sperava di vedere finalmente la luce cominciando a vivere un’infanzia serena, ma tutto ciò non fu possibile. Una brutta epidemia chiamata ‘spagnola’, portò via a nonno Angelo, nel giro di pochi giorni, i genitori e due sorelle; di lui, del fratello e delle due sorelle rimaste, si prese cura lo zio materno che ne fu il tutore. Iniziò a lavorare dapprima in un bar, poi ebbe inizio la sua “carriera” nel campo edile. Nel giugno del ’33, nonno Angelo si trasferisce a Calatafimi, dove trova lavoro e l’amore della sua vita. Lì si sposa e conduce una vita tranquilla. Dall’unione con l’amata non arriva purtroppo il tanto atteso figlio, ciononostante, Angelo Manganella è felice, finché l’ennesimo dolore lo colpisce: la perdita della moglie nel 1987. Pian piano, benché fosse accudito dai vicini, con tanto affetto, cominciò a desiderare di tornare nella sua terra natia, Favara, dove risiedono tuttora i suoi amici e parenti. Così nell’agosto del 2006 decide di tornare a casa e di farsi ospitare presso la casa di riposo San Giuseppe Artigiano di Favara, gestita dalla Cooperativa Sociale Esperia. Quivi stamani ha accolto festosamente, sulle sue gambe e a mente lucida, con una vitalità impressionante ed invidiabile, i suoi 100 anni, circondato dall’amore percepibile dei suoi molti nipoti e pronipoti e da quello manifestato dagli operatori che ne prendono cura. Presente, in rappresentanza dell’amministrazione Russello, l’assessore alle politiche sociali e per la famiglia, Rosa Failla. Malgrado le difficoltà che nonno Angelo ha attraversato durante un intero secolo, è orgoglioso e soddisfatto della vita che ha vissuto e, se potesse tornare indietro, certo di aver seminato tanto amore e raccolto i suoi frutti, rifarebbe tutto nello stesso modo. Nonno Angelo oggi, ha un solo sogno nel cassetto: tornare anche solo per un giorno a Calatafimi, dove ha trascorso gran parte della sua vita, per poter riabbracciare, foss’anche per l’ultima volta, i suoi vecchi amici. A parte questo, dice nonno Angelo, non ho sogni da realizzare, la mia vita è stata un continuo avverarsi di desideri.


 

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