Edizione del 17/04/2009

A cura della redazione giornalistica di Sicilia TV
Direttore Responsabile: Dario Broccio

 


UN IMMOBILE CONFISCATO ALLE ASSOCIAZIONI MAFIOSE, RICADENTE NEL TERRITORIO DI FAVARA, E CONSEGNATO ALLA STESSA AMMINISTRAZIONE, SARA’ DI QUI A POCO SEDE DI MADRI DETENUTE, CON A CARICO FIGLI CON MENO DI 3 ANNI.

 

ATTO INTIMIDATORIO NEL COMUNE DI FAVARA. QUALCHE DUBBIO SULL’IDENTITA’ DEL DESTINATARIO DEL VILE GESTO. IL PRIMO CITTADINO, ESPRIME IL PROPRIO SDEGNO MISTO A PREOCCUPAZIONE.

 

PRIMO GIORNO, QUELLO DI OGGI, CHE VEDRA’ GLI AGRIGENTINI IMPEGNATI NEL REFERENDUM CHE POTREBBE DETERMINARE LA REALIZZAZIONE O NON REALIZZAZIONE DEL RIGASSIFICATORE.


Ancora un altro bene immobile confiscato alla mafia, è stato consegnato alla città di Favara, che a sua volta lo ha rimesso nelle mani del D.A.P., il Dipartimento dell’Amministrazione Penitenziaria. Quest’ultimo infatti si occuperà di trasformare lo stabile, sito in via Alfredino Rampi, in istituto di custodia attenuata per detenute madri con figli minori sotto i tre anni. È stato firmato infatti ieri pomeriggio presso la prefettura di Agrigento, alla presenza del prefetto Umberto Postiglione, di diversi sindaci della provincia, tra questi il sindaco di Favara Avv. Domenico Ruscello e del direttore del consorzio agrigentino per la legalità e lo sviluppo Caterina Moricca, un contratto di comodato con il quale il Comune di Favara, affida la gestione al D.A.P. All’incontro presente anche il direttore del carcere di contrada Petrusa, Giuseppe Russo. La struttura, situata nella parte alta della città, con una visuale a dir poco meravigliosa, sarà in grado di ospitare 8 mamme e i loro figli che potranno così ricevere tutte le premure possibili. L'immobile, già esistente, è stato completamente ristrutturato grazie ai finanziamenti derivanti dal Pon Sicurezza.


Pesante intimidazione all'indirizzo di Laura Vaccaro, magistrato della Direzione distrettuale antimafia di Palermo. Due cartucce avvolte in un foglio di carta con su scritte frasi minacciose sono state ritrovare davanti al portone d'ingresso della sua abitazione di Favara, dove abitano i suoi genitori ed altri familiari, trai quali il presidente del consiglio comunale di Favara, Luca Gargano. Come scrive oggi il quotidiano La Sicilia, a trovare l'involucro, intorno alle ore 18 di qualche giorno prima di Pasqua, è stato uno stretto familiare di Laura. Nel foglio di carta in dialetto siciliano c'era scritto: "I prossimi sunnu pi tia, sta ruvinannu un paisi". Non è la prima volta che il Pm della Dda riceve intimidazioni e minacce di morte.


E’ con vivo rincrescimento che apprendo del gesto intimidatorio nei confronti del giudice Laura Vaccaro o del Presidente del Consiglio Comunale di Favara Luca Gargano. Ad affermarlo è il sindaco di Favara Avv. Domenico Russello. Non si sa, dice il primo cittadino, se le minacce siano state rivolte al magistrato o al presidente del consiglio comunale, stretti da vincoli di parentela e abitanti nello stesso stabile. Sta di fatto, continua Russello, che il gesto non può passare inosservato, imponendo una mobilitazione morale della città per condannare atteggiamenti che creano preoccupazione nelle famiglie, turbamento delle coscienze, nuovo impegno per le forze dell’ordine. Favara, conclude Mimmo Russello, così rischia di perdere conquiste importanti come quella di ieri pomeriggio con la consegna all’Amministrazione carceraria di un immobile confiscato alla mafia per accogliere mamme detenute con figli minori di tre anni.


Solidarietà al destinatario del riprovevole gesto, esprime anche il rappresentante del movimento politico Primavera favarese, Rosario Manganella.


Il vice presidente del consiglio comunale Ignazio Bosco ed i consiglieri comunali di Favara, a seguito delle notizie circa gli atti intimidatori pervenuti alla Dottoressa Laura Vaccaro, magistrato impegnato da tempo nella lotta contro la malavita organizzata, esprimono profonda solidarietà al sostituto procuratore ed al presidente del consiglio comunale Luca Gargano, e condannano vivamente ogni azione tendente a contrastare il cammino della legalità. Sappiano, scrive il vice presidente Bosco, che la Dottoressa Laura Vaccaro ed il presidente del consiglio comunale Luca Gargano, cugino del sostituto procuratore, non sono soli nella lotta intrapresa e che sono dalla loro parte la stragrande maggioranza dei cittadini onesti e laboriosi di Favara.


”Quello scoperto ad Agrigento é uno dei casi accertati in cui minori extracomunitari, che arrivano in Italia, poco dopo l'inserimento nelle comunità alloggio spariscono senza lasciar tracce”. Lo ha detto il procuratore della Repubblica di Agrigento, Renato Di Natale, commentando il blitz, della polizia, che ha permesso di liberare tre migranti minorenni sequestrati e di arrestare due egiziani. Un terzo uomo è ancora ricercato. La polizia dopo essere stata avvertita a San Leone da due ragazzini egiziani, di 14 e 16 anni, ha fatto irruzione nell'appartamento al primo piano di contrada Poggio Muscello dove, secondo i due che erano riusciti a slegarsi e a scappare, c'era ancora rinchiuso un bambino di 12 anni. I tre, arrivati a Lampedusa lo scorso 29 marzo, erano stati sequestrati circa 15 giorni prima mentre giocavano a calcetto nel piazzale antistante ad una comunità alloggio di Termini Imerese. Per tre giorni, stando ai racconti dei minorenni, sarebbero stati rinchiusi nella casa del quartiere del Villaggio Mosé, ad Agrigento. Una casa prigione dove i muri erano stati insonorizzati artigianalmente, con dei materassi, e le vetrine coperte con dei teloni di plastica. "I sequestratori - secondo quanto è stato spiegato durante la conferenza stampa dal capo della Squadra Mobile Salvatore Montemagno - avevano già contattato i familiari dei tre bambini prigionieri e a loro avevano chiesto, dopo che avevano già pagato 10 mila euro per il viaggio dalla Libia a Lampedusa, altri 2 mila e 500 euro per rilasciarli".


I poliziotti del Commissariato di Porto Empledocle hanno tratto in arresto Riccardo Lala, 41 anni, del luogo, per i reati di: violenza, resistenza e minacce a pubblico ufficiale. L'uomo, poco prima delle 3 della notte scorsa, fermato ad un posto di controllo in via Gramsci, si è scagliato contro i poliziotti tentando di aggredirli. Bloccato immediatamente, Lala è stato ammanettato e associato alla casa circondariale di contrada Petrusa.


La capitaneria di Porto di Porto Empedocle, ha sequestrato ieri, oltre un migliaio di ricci di mare ed elevate tre sanzioni. La sala operativa, è intervenuta a seguito di una segnalazione, di  pescatori subacquei intenti alla cattura di ricci di mare presso la località balneare di San Leone. Subito intervenuta sul posto una pattuglia, che dopo un attento approfondito e controllo, caratterizzato da un lungo e paziente appostamento, ha avuto conferma della segnalazione ed è poi riuscita a fermare ed identificare i pescatori abusivi. Gli stessi sono stati condotti in Capitaneria di porto dove si è poi proceduto ad elevare sanzioni amministrative per un totale di € 6000 ed al sequestro di oltre un migliaio di ricci di mare ancora vivi che il personale militare ha provveduto a restituire al mare.


Indagini sono in corso da parte dei carabinieri di Ribera, per rintracciare i responsabili dell’atto sacrilego compiuto ieri sera, nella cittadina, all’interno della chiesa Madre. Qualcuno ha infatti tentato di appiccare il fuoco prima all’altare del Santissimo Crocifisso e poi alla statua del Cristo Risorto. Fortunatamente, l’incendio ha provocato danni lievi.


A partire dalle ore 15 di questo pomeriggio, e fino a mercoledì 22 aprile, sono aperti i seggi per la consultazione popolare, indetta con deliberazione della Giunta comunale della Città dei Templi, relativa alla realizzazione, nel comune di Porto Empedocle, di un terminale di rigassificazione di gas naturale. Il quesito della consultazione popolare è il seguente: “Volete la realizzazione nel Comune di Porto Empedocle, a confine del territorio di Agrigento ed in prossimità del Parco Archeologico e Paesaggistico della Valle dei Templi, di un terminale di rigassificazione di gas naturale liquefatto e che, pertanto, l’Amministrazione Comunale interrompa le azioni legali già avviate nel merito, a tutela della vocazione turistica della Città di Agrigento?” Gli elettori potranno esprimere la propria volontà domani anche sabato 18 aprile: dalle ore 9 alle ore 13 e dalle ore 15 alle ore 19; dopodomani, domenica 19 aprile: dalle ore 9 alle 13 e dalle ore 15 alle 21. Lunedì 20 e martedi 21 i seggi elettorali resteranno aperti dalle ore 9 alle 13 e dalle ore 15 alle 19, mentre mercoledì soltanto dalle ore 9 alle ore 13.


Di concerto con la Capitaneria di Porto, la Dogana, la Guardia di Finanza ed il Genio civile opere marittime, la ditta incaricata ha dato il via all’abbattimento del casotto, adibito a garitta della Guardia di Finanza, posto al varco di accesso del porto di Porto Empedocle. Così, alla presenza delle Autorità cittadine, si è proceduto, ieri mattina, alla materiale esecuzione dei lavori, che, nell’ottica di una maggiore fruibilità, dopo tanti anni, andranno a modificare l’aspetto del varco adiacente alla Torre Carlo V. Questi lavori che si inseriscono in un più ampio progetto di riqualificazione dell’area portuale, che prevede il restauro della Torre Carlo V ed il rifacimento della pavimentazione del porto, già in corso di ultimazione, contribuiranno a dare un aspetto diverso e senz’altro più dignitoso allo scalo marittimo empedoclino.


L'Assessorato regionale ai Lavori pubblici, ha emanato un avviso per la “costituzione di un parco progetti volto alla promozione di programmi di riqualificazione urbana funzionale ed alla promozione di programmi di edilizia universitaria, che rappresenta, per diversi aspetti, un elemento fondamentale per la crescita sociale delle grandi città siciliane”. Il decreto, intende promuovere un confronto con gli  enti locali per la verifica dei fabbisogni infrastrutturali necessari ai processi di riqualificazione urbana previsti dagli atti di programmazione regionale.


Dopo l’approvazione all’unanimità, da parte del Consiglio Provinciale di Agrigento, della mozione relativa alla C.O.S.A.P, ossia al Canone di occupazione di spazi ed aree pubbliche, in occasione della riunione dell’ottava Commissione Consiliare della Provincia Regionale di Agrigento “Attività Produttive”, è stato preso atto della delega operata dal Consiglio nei confronti della commissione, che ha avviato ieri i lavori per analizzare il regolamento istitutivo della COSAP e le questioni scaturite dagli avvisi di pagamento dei passi carrabili notificati agli utenti della provincia di Agrigento. Per la prossima seduta è prevista l’audizione del funzionario responsabile dott. Giovanni Butticè, che relazionerà sull’argomento per rivedere il regolamento che poi verrà inviato alla 1^ Commissione Affari Generali.


I turni di distribuzione idrica previsti per domani nel comune di Favara interesseranno le seguenti vie:

Viale Aldo Moro, via Piersanti Mattarella (punti bassi), contrada Burgialamone, via Porta di mare, via Mediterraneo, via Fratelli Catodici, via San Leonardo, viale Ernesto Che Guevara, via Stanislao Ferretti, via Diodoro Siculo, via Filippo Ferretti, via De Gasperi, via Firenza, via Montecitorio, via Sardegna, via Progresso, via Italia (punti alti), via Don Milani, via Don Minzoni, via Panepinto, via Meazza, via Emilio Segrè, via Notarbartolo, contrada Ciccione.


E si è svolto ieri pomeriggio presso il castello Chiaramonte di piazza Cavour a Favara, un incontro, tra l’amministrazione comunale, presieduta in questa occasione dal vice sindaco Mimmo Alessi e dall’assessore comunale alla Cultura Antonio Patti, e lo storico scrittore giornalista Gaetano Allotta coadiuvato da Giuseppe Sorce. Nel corso dell’incontro, a carattere culturale, si è parlato di Calogero Marrone, il “Perlasca” di Favara. Ad Allotta nell’ottobre del 2008, a Varese, città dove l’eroe favarese operò all’ufficio anagrafe, fu consegnato un quadro con la foto di Calogero Marrone. Quel ritratto, opportunamente incorniciato, ieri pomeriggio lo stesso Allotta lo ha consegnato nella mani dell’Amministrazione comunale. Vediamo quel momento e le interviste realizzate.


La Cultura è vita”. Questo lo slogan della “XI Settimana della Cultura” in Sicilia. Ogni anno, il Ministero per i Beni e le Attività Culturali, in collaborazione con tutti i suoi istituti dedica una settimana alla promozione ed alla valorizzazione del patrimonio culturale. La presente edizione, concomitante con le festività del 25 aprile, durerà eccezionalmente 9 giorni. La manifestazione si svolgerà in tutta Italia da domani 18 e fino al 26 aprile 2009.

Ed in occasione dell’XI settimana della cultura, sarà allestita ad Agrigento una mostra documentaria dal titolo “Viaggia anche tu sul treno… della cultura”. La mostra sarà inaugurata lunedì 20 aprile, alle ore 10.30, presso la sala di studio dell’Archivio di Stato di Agrigento, alla presenza del sindaco Marco Zambuto e dell’assessore comunale alla cultura Settimio Biondi e resterà aperta fino al 20 di maggio.

Ed intanto la Soprintendenza ai Beni Culturali e Ambientali di Agrigento ha organizzato per martedì 21 aprile alle ore 18 in Cattedrale l’inaugurazione di una mostra delle opere d’arte restaurate del Museo della Cattedrale, che sarà possibile visitare dalle ore 10.00 alle ore 12.30.

Ad Eraclea Minoa invece, dal 20 al 23 aprile ore 9-13 Visite ad Antiquarium di Eraclea Minoa. Il Parco Archeologico e Paesaggistico Della Valle Dei Templi ha organizzato un attività didattica per le scuole “Dallo scavo al Museo”, Visita al laboratorio di restauro. Il Museo Archeologico Regionale Di Agrigento, ha organizzato una Mostra fotografica “Percorsi Mediterranei” di Melo Mannella.


 

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