Edizione del 14/04/2009

A cura della redazione giornalistica di Sicilia TV
Direttore Responsabile: Dario Broccio

 


LA PROCURA DELLA REPUBBLICA DI AGRIGENTO, HA CHIUSO LE INDAGINI PRELIMINARI SULLA MAXI INCHIESTA ANTIDROGA DENOMINATA “CAPO DEI CAPI”. QUINDICI SONO I NUOVI NOMI.

 

L’OSPEDALE DI AGRIGENTO  POTREBBE ESSERE STATO REALIZZATO CON UN’ALTA PERCENTUALE DI SABBIA NEL CALCESTRUZZO. AL MOMENTO SI ESCLUDE OGNI RISCHIO DI CROLLO.

 

CON LA RESURREZIONE DEL CRISTO, SI FESTEGGIA LA PASQUA. ALL’INTERNO DEL TG VEDREMO LE IMMAGINI DI UNA VEGLIA PASQUALE. INTANTO BUONA LA PARTECIPAZIONE ALLA XIII SAGRA DELL’AGNELLO PASQUALE DI FAVARA.


A distanza di quattro mesi dal blitz dei carabinieri del comando provinciale di Agrigento, che lo scorso 3 dicembre portò all’emissione di 27 ordinanze cautelari fra carcere, arresti domiciliari e misure meno restrittive, infliggendo un duro colpo al mercato della droga, la Procura della repubblica di Agrigento, ha chiuso le indagini preliminari sulla maxi inchiesta antidroga denominata “Capo dei capi”. Quindici sono i nuovi nomi, che vanno ad aggiungersi alla lista dei nominativi dei precedenti indagati. L’avviso è stato recapitato agli agrigentini: Giacomo Meli, 25 anni; Paolo Greco, 24 anni; Alessandro Losi, 32 anni; Sergio Cusumano, 46 anni; Calogero Orsolino, 37 anni; Stefano Davide Burgio, 25 anni; Giancarlo Natalello, 29 anni; Claudio Cusumano, 44 anni; Giulio Gaetano Gambino, 53 anni; Daniele Pirrone, 25 anni; Calogero Natalello, 34 anni; Giuseppe Musicò, 23 anni; Fausto Sammartino, 21 anni; Alessio Messina, 20 anni; Fabrizio Passarello, 28 anni; Calogero Bacino Lauro, 25 anni; Katiuscia Puntorno, 32 anni; Francesco Farruggia, 36 anni; Gianluca Bonaccolta, 31 anni; Gaspare Sarcuto, 21 anni; Giovanni Privitera, 51 anni; Giuseppe Messina, 22 anni e Fabio Gambino, 22 anni. Nella lista anche due liberiani, residenti nel capoluogo, Anane Koki, 34 anni e Denteni Gariba, 24 anni; il catanese Carmelo Scilio, 34 anni; il grottese Salvatore Vizzini, 24 anni; l’aragonese Mario Attardo, 21 anni e gli empedoclini Valerio Ciulla, 20 anni; Vittorio Alessandro Albano, 24 anni e Rosario Trapani, 25 anni. Per la Procura e i carabinieri, costoro, avrebbero fatto parte di una fitta rete di spaccio che riforniva al dettaglio i giovani agrigentini. Alcuni rispondono solo di favoreggiamento. L’operazione è stata denominata “Capo dei capi” in quanto gli indagati comunicavano tra di loro tramite “pizzini”, come avveniva nell’omonima serie televisiva, sulla vita di Totò Riina.


Le prove tecniche avrebbero parlato: l’ospedale San Giovanni di Dio di Agrigento potrebbe essere stato realizzato con calcestruzzo “depotenziato”, cioè con un’alta percentuale di sabbia. Gli esperti nominati dalla Procura della Repubblica, infatti, avrebbero riscontrato una scarsa resistenza alla compressione, proprio la caratteristica principe del calcestruzzo armato, in alcune parti della struttura. Al momento sarebbe escluso ogni rischio crollo, ma le verifiche starebbero procedendo per verificare lo stato della struttura.


Ed intanto nella notte tra domenica e lunedì, il nosocomio agrigentino, è rimasto per tutta la notte senza energia elettrica, ad eccezione di alcune linee di emergenza collegate ai gruppi di continuità. Anche il pronto soccorso per tutto il tempo si è ritrovato al buio. La situazione sarebbe tornata alla normalità solo nelle prime ore della mattinata.   Secondo alcuni tecnici la causa sarebbe da ricondurre alla presenza di molti topi che arrecherebbero dei danni ai cavi dell'elettricità


Ha presentato un esposto ai carabinieri di Agrigento, contro gli operatori del 118, la moglie di Calogero Lena, l’impiegato della Provincia che lo scorso 9 aprile è morto, mentre si trovava sul posto di lavoro, dopo essere stato colpito da un malore. Secondo quanto riportato dai testimoni, infatti, l’ambulanza sarebbe arrivata sul posto dopo ben 35 minuti. Saranno adesso i magistrati della Procura della Repubblica di Agigento, a stabilire se sia stato questo ritardo a determinare la morte di Lena.


Un rogo, di matrice sconosciuta, ha danneggiato un camion parcheggiato in via Caduti di Marzabotto, via che insiste a Villaseta, frazione di Agrigento. Prezioso si è rivelato il tempestivo intervento dei Vigili del fuoco, che hanno domato le fiamme prima che queste divorassero il mezzo pesante.


Il ponte pasquale, è stato tempo propizio per i truffatori. Le vittime privilegiate, come sempre: gli anziani. A Licata un pensionato di 65 anni è stato truffato da due impostori che, spacciandosi per gioiellieri, gli hanno venduto delle pietre preziose per 5mila euro.  Il licatese, che ha pagato in contanti, si è poi accorto che si trattava di patacche.


Truffa anche ai danni di una ottantenne saccense. La truffaldina, in questo caso una donna, ha incontrato l’anziana signora per strada e, dopo averle fatto credere che avrebbe risolto i suoi malanni con un rito a base di preghiere e sale, si è fatta scortare a casa della stessa, per cominciare la “miracolosa” pratica. Mentre la vittima si trovava in cucina per prendere il sale, la truffatrice, in breve tempo, ha aperto cassetti e armadi della camera da letto alla ricerca di denaro e preziosi, riuscendo ad appropriarsi di 2mila euro tra banconote e gioielli vari. Poi é fuggita. Indagini della polizia sono in corso.


Intimidazione nei confronti di una pensionata a Racalmuto. Esplosi diversi colpi di pistola contro la finestra dell'abitazione di Giovanna Maida. Sull’episodio indagano i carabinieri della compagnia di Canicattì.


Accolto il ricorso presentato da un giovane agrigentino. Lo stesso G.P., già in servizio come ausiliario nel comando dei Carabinieri di Canicattì, aveva fatto domanda per essere  arruolato nell’Arma, quale carabiniere effettivo, ma era stato dichiarato non idoneo per mancanza del profilo attitudinale richiesto. Il Tribunale amministrativo regionale aveva accolto il ricorso, patrocinato dall’avvocato Girolamo Rubino, avverso al giudizio di inidoneità, ma il Comando generale dell’Arma aveva proposto appello al Consiglio di giustizia amministrativa. I giudici del Cga, previo espletamento di una consulenza, rivelatasi favorevole per il giovane, hanno rigettato l’appello, condividendo le tesi dell’avvocato Rubino, condannando il Comando generale dell’Arma anche al pagamento delle spese di giudizio.


Per antichissima tradizione la notte tra sabato e domenica è  «la notte di veglia in onore del Signore» definita «la veglia madre di tutte le veglie» In questa notte il Signore «è passato» per salvare e liberare il suo popolo oppresso dalla schiavitù; in questa notte Cristo «è passato» alla vita vincendo la grande nemica dell’uomo, la morte; la notte della vigilia della Santa Pasqua è la celebrazione-memoriale del nostro «passaggio» in Dio attraverso il battesimo, la confermazione e l’eucaristia. Noi di Sicilia TV la notte della Vigilia, ci siamo recati presso la Chiesa Beata Maria Vergine Mediatrice di Tutte le Grazie di Favara, ed abbiamo assistito alla veglia pasquale. Davvero tanta la gente presente. Ha avuto inizio la processione del clero che è uscito dalla chiesa, lasciata completamente al buio, senza luci né candele accese. Una volta fuori dalla chiesa, Don Gerlando Montana Lampo, ha raggiunto un braciere precedentemente preparato, e dopo un breve saluto iniziale ha benedetto il fuoco. Successivamente Don Gerlando, ha preso delle braci e le ha poste nel turibolo ed ha acceso, da quella fiamma, il Cero pasquale che ha subito dopo benedetto. A seguire è cominciata la processione, i fedeli sono rientrati in Chiesa. Il diacono, portando il cero pasquale, ha intonato per la prima volta “la luce di Cristo”. Terminato l'annuncio ed entrati in Chiesa è iniziata la liturgia della Parola della Veglia pasquale che consta di sette letture e otto salmi dell’antico testamento. Finita la lettura e scattata la mezzanotte, ecco scoprire la statua del Cristo risorto.  Da qui, ecco la nuova luce e canti di Gloria. Don Gerlando, ha celebrato così la Santa Messa. A conclusione della stessa, un momento di ritrovo per i tanti fedeli che hanno festeggiato la Santa Pasqua, con la degustazione del nostro prodotto tipico, L’Agnello Pasquale, preparato dagli stessi fedeli.


Si è conclusa tra Sabato e domenica la XIII edizione della Sagra dell’Agnello Pasquale a Favara. A Causa del Maltempo che ha interessato la nostra città, la manifestazione che avrebbe dovuto concludersi il giorno della Santa Pasqua, è stata anticipata di un giorno. Sabato, infatti si è avuto modo di premiare proprio tutti, tutti quelli che hanno contribuito fattivamente per l’ottima riuscita della manifestazione. Nel pomeriggio di Sabato si è dato spazio ai sapori e tradizioni tra mostre e degustazioni, grazie a Slow food Agrigento e all’Ufficio Europa, con i presidi Slow food siciliani. A seguire, come dicevamo, consegna di targhe di riconoscimento a quanti hanno organizzato e partecipato alla manifestazione. Ampio spazio è stato dato al cinema. Una sala gremita al Castello Chiaramente per la proiezione  del cortometraggio “L’Altro Segreto” dei favaresi Giuseppe Bennica e Calogero Cassaro e del documentario voci sull’Agnello Pasquale di Tony Trupia e Calogero Cassaro. L’Altro segreto, parla degli archi di pane di San Biagio Platani. Un cortometraggio che ha coinvolto gli abitanti di San Biagio ed alcuni attori di Favara. Mentre il documentario Voci sull’Agnello Pasquale parla delle tradizioni e dei riti della settimana Santa. Un bilancio più che positivo per questa edizione, che sicuramente indirizza l’amministrazione comunale ad organizzare sempre meglio importanti avvenimenti, che tanto lustro hanno portato alla nostra città.


E’ previsto per stasera alle 20.30, presso la Chiesa San Lorenzo di Monserrato, un incontro con le associazioni contro la realizzazione del rigassificatore. In tale occasione i cittadini avranno modo di confrontarsi direttamente con i rappresentanti del comitato e sapere quali ripercussioni territoriali avrà sulla nostra provincia la costruzione di questa struttura. Ricordiamo che è stata indetta nel solo comune di Agrigento, una consultazione popolare dal 17 al 22 aprile.


Ed intanto è stato organizzato per domenica 19 aprile, ad Agrigento in piazza Stazione, un concerto dal titolo “Siamo tutti gasati ... contro il rigassificatore”. E’ l’evento musicale culminante dell’intensa campagna di sensibilizzazione del Comitato delle associazioni contrarie alla costruzione dell’impianto di rigassificazione a Porto Empedocle. La grande maratona musicale per dire NO al rigassificatore che prenderà avvio alle 15:00, vedrà alternarsi sul palco numerosi artisti siciliani che hanno sposato, gratuitamente, la causa.


I turni di distribuzione idrica previsti nel comune di Favara per domani, interesseranno:

Contrada Poggio, via Sant’Angelo, via Varese, via Palmoliva, contrada Sant’Anna, contrada Priolo, corso Vittorio Veneto (punti bassi), via Pio La Torre, contrada Rinella, viale Berlinguer, via Panoramica del sole, via San Michele, via Cicchillo, via Fonte Canali, viale Aldo Moro, via Piersanti Mattarella (punti bassi), contrada Burgialamone, via Porta di mare, via Mediterraneo, via Fratelli Catodici, via San Leonardo, viale Ernesto Che Guevara, via Stanislao Ferretti, via Diodoro Siculo ed infine  via Filippo Ferretti.


È stato organizzato per venerdì 17 aprile, alle ore 10.00, presso la camera di commercio di Agrigento, un incontro tecnico di competitività e innovazione. Ad organizzare la riunione La Camera di Commercio di Agrigento e l’Unioncamere Nazionale.


Ha avuto inizio con  il ricordo delle tante vittime e sfollati del terremoto che ha colpito la regione Abruzzo, la seconda puntata di Ti Lascio una Canzone, in diretta dall’Ariston di Sanremo. Un bambino abruzzese, ha voluto cantare l’Ave Maria dedicandolo ai suoi corregionali. Ad inizio trasmissione, come di consueto Antonella Clerici ha presentato gli ospiti presenti, tra questi l’80enne Carlo Pedersoli, meglio conosciuto come Buddy Spencer. Anche in questa puntata tantissimi i bambini siciliani presenti. A calcare per la seconda volta il palco più importante d’Italia,la favarese Alessia Vella, che ha cantato insieme al gruppo “Belle Bimbe” la canzone dei ricchi e poveri “mamma Maria”. Spazio anche al giovane Piero Barone di Naro. Sabato prossimo alle 21.10, terza puntata di Ti Lascio una canzone. A calcare per la prima volta il palco di Sanremo sarà l’empedoclino Federico Sanfilippo. Per vedere l’esibizione dell’altra favarese Maria Grazia La Tona si dovrà attendere la 4° puntata. Insomma, le prossime puntate saranno importanti per mettere in risalto la nostra provincia e principalmente la città di Favara, che vedrà la partecipazione di ben 3 alunni dell’Accademia Palladium di Favara, diretta dall’insegnante di canto Lia Minio, esibirsi davanti a milioni e milioni di spettatori italiani.


Il giovane cantante agrigentino, Daniele Magro, è chiamato, stasera, ad affrontare una difficile prova: superare la semifinale e approdare alla finalissima del talent show di Raidue, “X Factor”, del quale è stato fino a questo momento uno dei protagonisti assoluti. Sono previsti dei centri d’ascolto per sostenere il televoto. I genitori, gli amici e tutti i fan di Daniele, fanno appello alla città per televotare il giovane talento agrigentino consentendogli, in tal modo, di accedere alla finale.


Un altro importante concerto è previsto per questa estate ad Agrigento. Claudio Baglioni, il prossimo 28 agosto si esibirà con  il nuovo spettacolo live dal titolo "Gran Concerto - Qpga". Il terzo progetto, ispirato a QPGA, dopo il film ed il romanzo, non è un semplice tour, ma una vera e propria 'opera moderna, il racconto in musica di un grande amore, cui seguirà un viaggio tra i pezzi storici del repertorio dell'artista.


 

Fine di questa edizione di SICILIA TV NOTIZIARIO

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