Edizione del 10/03/2009

A cura della redazione giornalistica di Sicilia TV
Direttore Responsabile: Dario Broccio

 


LA CITTA’ DI FAVARA MANIFESTA IL PROPRIO MALESSERE. PER I DUE CONSIGLIERI COMUNALE VITA E VITELLO BISOGNA RIMETTERE NELLA MANI DEI CITTADINI LE DECISIONI PER UN NUOVO GOVERNO.

 

CONTINUANO LE INDAGINI SULLA QUESTIONE OSPEDALE DI AGRIGENTO. ADESSO SI INDAGA SULLE RESPONSABILITA’

 

UN GIORNO DOPO LA POSA DELLA PRIMA PIETRA SULLA STRADA STATALE 640 AGRIGENTO CALTANISSETTA, LE SODDISFAZIONI.

 

MAGGIORE ATTENZIONE L’AMMINISTRAZIONE COMUNALE DI FAVARA LO DA’ AGLI ABITANTI DEL CENTRO STORICO, CHE QUALCHE GIORNO FA LAMENTAVANO DISAGI NELLA DISTRIBUZIONE IDRICA.


 Rimettere nella mani dei cittadini la decisione di un nuovo sindaco. E’ quello che chiedono i consiglieri comunali di Favara Antonietta Vita e Carmelo Vitello. La decisione è scaturita, dicono i due, dalla situazione di malessere manifestata dai cittadini, della mancata presenza di un PDL unito, vicini ai bisogni ed esigenze della gente, alla  porfirione anomala di un Sindaco scollegato dai partiti. Vita e Vitello, si pongono diversi interrogativi in merito alla possibilità di ripresa di questo martoriato paese. Nella nota i due consiglieri parlano di irresponsabilità de1 primo cittadino, scelto ed eletto con l'entusiasmo forte dei partiti, svincolato da un programma elettorale ha convinto i cittadini di Favara a votarlo e a concedergli la fiducia. La gente, continuano i due consiglieri, attende risposte concrete dinnanzi alle numerose disfunzioni. Nella nota Antonietta Vita e Carmelo Vitello, parlano anche della questione privatizzazione dell'acqua, un bene prezioso ed indispensabile, di cui ogni uomo non può essere privato. Secondo i due, gli allacci e  le bollette sono troppo costosi, turni di erogazione molto lunghi, nulla è cambiato, anzi è peggiorato. Bisogna avviare l'iter per rescindere il contratto o avviare un referendum popolare. Ventisette Sindaci della nostra Provincia,continuano nella nota,  dicono NO alla privatizzazione, assolutamente assénte il Nostro Sindaco, assente anche il Deputato locale. Consapevoli del dramma in cui versa questo paese, concludono nel comunicato Vita e Vitello, ritengono che l' unica soluzione è quella di rimettere le decisioni ai cittadini in modo democratico.


Dopo i 22 avvisi di garanzia si allarga l'inchiesta della magistratura che riguarda l'ospedale San Giovanni di Dio di Agrigento. Le indagini della Procura non riguardano solo la scarsa qualità del cemento utilizzato per realizzare la struttura ospedaliera, un altro filone riguarderebbe i lavori, per 2 milioni e 600 mila euro autorizzati dalla Regione siciliana, per il rifacimento della pavimentazione e di altri interventi di manutenzione ordinaria e straordinaria da eseguire nelle unità operative del nosocomio. Il reato ipotizzato per i dirigenti è quello di truffa. Il finanziamento fu concesso nel 2007 a quattro giorni dall'inaugurazione della struttura sanitaria, quando erano già visibili le cattive condizioni dei pavimenti. Le indagini mirano ad accertare se spettava alla Regione effettuare gli interventi di manutenzione e di rifacimento del pavimento o all'impresa che eseguì i contestati lavori. Il filone principale dell'inchiesta riguarda invece il calcestruzzo utilizzato per realizzare la struttura. Dai primi accertamenti tecnici sarebbe emerso che la quantità del calcestruzzo usato sarebbe stato al di sotto di oltre il 50% dei limiti previsti per non pregiudicarne la stabilità.


Duro colpo inferto dalle fiamme gialle agrigentine al commercio di vestiario con false “firme”.  A seguito di mirate indagini, i finanzieri del nucleo mobile della locale compagnia hanno individuato un immobile adibito a deposito di merce contraffatta, sito nella via cannameli,  in pieno centro storico.  Con una breve attività di appostamento, effettuata alle prime luci dell’alba di ieri, hanno quindi sorpreso un giovane senegalese intento a prelevare capi di abbigliamento contraffatti  dal luogo individuato. Quest’ultimo e’ stato immediatamente bloccato ed identificato mentre contemporaneamente e’ scattata una perquisizione del locale dove sono stati rinvenuti e sottoposti a sequestro centinaia di prodotti,  per un valore commerciale di 20.000 euro,  recanti prestigiosi marchi,  tutti rigorosamente contraffatti. Il senegalese e’ stato denunciato a piede libero alla procura della repubblica di Agrigento per il reato di contraffazione nonche’ per violazione alle norme in materia di immigrazione, in quanto sprovvisto di permesso di soggiorno. Lo stesso, peraltro, era gia’ sottoposto alla misura dell’obbligo di firma per analoghi reati. Denunciato altresi’ un agrigentino, proprietario del magazzino, per averlo concesso in locazione ad immigrato irregolare. Alla luce delle nuove norme in materia di immigrazione rischia anche la confisca dell’immobile.


Servizio straordinario di controllo del territorio effettuato dai Carabinieri della compagnia di Cammarata nell’ultimo weekend. Eseguito un mandato di arresto europeo per frode, richiesto dalla Germania a carico di un 32enne originario del centro montano. Lo stesso non ha restituito  ad una società di noleggio un furgone del quale poi avrebbe fatto denuncia in Italia per furto.  L’uomo è stato rinchiuso prima nel carcere Pagliarelli di Palermo e successivamente trasferito agli arresti domiciliari a disposizione delle autorità tedesche. Inoltre sono stati eseguiti numerosi controlli con l’etilometro. Quattro giovani sono stati denunciati all’Autorità Giudiziaria per guida in stato di ebbrezza alcolica, effettuati 4 fermi amministrativi, due sequestri penali di autovetture, ritirate 10 carte di circolazione e 7 patenti di guida, elevate 30 contravvenzioni al codice della strada per un importo di 8.500 euro ed effettuate 15 perquisizioni veicolari e personali. Proprio nel corso di queste perquisizioni sono stati denunciati un uomo di anni 47 di San Biagio Platani trovato in possesso di un coltello a serramanico con lama di cm. 25 che teneva addosso e un giovane di 25 anni di Raffadali che ne portava un altro di eguale misura a bordo della sua autovettura.


Agrigento, come abbiamo già detto ieri, ha perso un grande protagonista, l’attore, Pippo Montalbano. Aveva 70 anni, e da due settimane si trovava ricoverato in stato di coma dopo essere stato colpito da un aneurisma celebrale che non gli ha lasciato scampo. Non solo un grande attore ma anche un uomo di grande sensibilità, cordiale ed umile , caratteristiche che lo hanno sempre contraddistinto. L'artista ha lavorato nel film "I cento passi" , nella fiction "Il commissario Montalbano”, in “Don Matteo” , nel film “Giudice Ragazzino” e ha interpretato il ruolo del maresciallo Giuliano Guazzelli nel film “Marascià un eroe antimafia”. In quest’ultimo film, lo ricordano Mario Musotto e Sabito Taormina, rispettivamente sceneggiatore e regista del film "Marascià,  un eroe antimafia". I due, unendosi al cordoglio della famiglia, propongono di istituire un premio a lui dedicato per far rimanere sempre viva la sua memoria. Intanto ieri su disposizione del sindaco Marco Zambuto, è stata allestita nel foyer del Teatro, la camera ardente, per consentire agli agrigentini di salutare l’attore scomparso. Questo pomeriggio alle 16.00, è prevista in Cattedrale la messa esequiale.


Con una cerimonia simbolica di  posa della prima pietra, sono stati consegnati ieri i lavori  di adeguamento a quattro corsie del primo tratto della strada statale Agrigento-Caltanissetta. Alla presenza dei due ministri, Alfano e Matteoli si è voluto, con questa opera, dare un forte segnale agli agrigentini e non solo, che lo stato c’è ed opera nel nostro territorio. Gli interventi riguarderanno un  tratto della SS 640 che va dal chilometro 9,8 al chilometro 44,4,  da Agrigento a Caltanissetta (in località Grottarossa) per uno  sviluppo complessivo di circa 31 chilometri e alcune tratte in  variante rispetto all'attuale tracciato.  Sono 20 i viadotti per uno sviluppo complessivo di 6,4 chilometri,  tre gallerie e otto svincoli previsti nel progetto. E per questo importante progetto diversi sono gli attestati di soddisfazioni arrivati. Dall’assessore regione Roberto Di Mauro, che secondo lo stesso, con il compimento dell’opera finalmente si potrà congiungere la provincia di Agrigento alle aree più importanti della Sicilia uscendo così dalla marginalità geografica che l'ha caratterizzata,  al sottosegretario Gianfranco Miccichè. Lo stesso afferma che “Con l’avvio dei lavori di questa imponente opera si pongono le premesse per la soluzione di uno dei più gravi problemi dell’economia siciliana, quello dei trasporti. Per il presidente della provincia di Agrigento, D’Orsi, che si ritiene soddisfatto per la posa della prima pietra, bisogna attenzionare maggiormente la nostra provincia. "L'avvio del cantiere è un momento importante - dice il Presidente D'Orsi - ma non deve farci dimenticare i problemi della nostra provincia, dalla viabilità alle scuole, per la cui soluzione pretendiamo la massima attenzione e il massimo impegno dei nostri parlamentari regionali e nazionali. Soddisfazione esprime anche l’assessore regionale Luigi Gentile, presente alla manifestazione di ieri. La strada statale 640, dice Gentile, è l'unico collegamento tra Agrigento e Caltanissetta, ed è anche l' ingresso all'autostrada Palermo - Catania. La 640 è da sempre una strada  molto pericolosa, funestata, purtroppo, da tanti incidenti anche mortali. Con i lavori di raddoppio, conclude Gentile, aumenterà lo standard di sicurezza e saranno abbattuti i tempi di percorrenza. Ricordiamo che i lavori interessano il primo tratto, dalla Valle dei Templi fino a Canicattì. L'Anas ha già affidato l'appalto alla Cmc di Ravenna, già impegnata anche nei lavori per il maxi lotto della Salerno - Reggio Calabria. Le opere sono state aggiudicate per più di 360 milioni di euro. Il contratto d'appalto impone che i lavori siano conclusi entro 5 anni.


Ed anche l’Assessore Provinciale di Agrigento, Giuseppe Ciulla, esprime soddisfazione per i lavori che interesseranno la strada statale 640. La visita della quasi totalità delle massime Istituzioni dello Stato Italiano, dice Ciulla, rappresentano un importante segnale di vicinanza politico-istituzionale verso il nostro territorio provinciale da sempre martoriato e relegato alle ultime posizioni tra le province italiane. Un particolare plauso, dice Ciulla, va pertanto alle forze politiche del centro-destra che hanno reso possibile questo intervento, conscio che l’azione politica dell’attuale Presidente della Provincia, Eugenio D’Orsi, sia diretta verso una costante opera di vigilanza affinché si garantisca la fine dei lavori per il 2012. Altresì, si esprime viva soddisfazione nei confronti dello stesso Presidente D’Orsi, che nel suo intervento ha dimostrato una innata sensibilità politica nel ringraziare il principale fautore di questa opera, l’On. Vincenzo Fontana, dando prova che l’interesse primario è quello dei cittadini e della ricerca del benessere collettivo senza inutili e sterili fregi politici.


Giorni fa come ricorderete alcuni abitanti della zona di Via Roma e San Calogero Favara, lamentavano la scarsa attenzione di chi di competenza, nell’ erogazione dell’acqua. Oggi, arriva una nota da parte dell’amministrazione comunale, con il testa il primo cittadino Avv. Domenico Russello e l’assessore ai servizi idrici Michele Montalbano.  Visto che al momento vi è una capacità di approvvigionamento di circa 70 litri di acqua al secondo, e che quindi è prevista una turnazione di distribuzione idrica in città pari a 2 – 3 giorni, rendono noto, che maggiore attenzione sarà data alle zone San Calogero e Via dei Mille, che essendo quartieri del centro storico, dicono, avranno l’attenzione costante da parte dell’Amministrazione.


È iniziata una raccolta di firme per una petizione popolare, da sottoporre al sindaco della città di Favara, avv. Domenico Russello, circa la riattivazione del servizio di Oncologia presso il Poliambulatorio di Favara. Ad indirla è il partito di rifondazione comunista. Giorni addietro, lo stesso partito, per voce del segretario Antonio Palumbo, aveva lanciato un appello alle istituzioni locali affinchè si intraprendessero  delle iniziative necessarie per la riattivazione del servizio. A questo appello né l’amministrazione comunale né il consiglio ha risposto. L’unica risposta si è avuta, dice Palumbo, dall’AUSL, che per bocca del dirigente Salvo Castellano, ha affermato che le cure di Chemioterapia vengono adesso svolte al nosocomio canicattinese. Palumbo nella nota, scrive che la preoccupazione manifestata dal suo partito era rivolta alla consulenza, alla prevenzione e alla diagnosi precoce della malattia, servizi questi, indispensabili per salvare vite umane, senza costringere le persone ad andare fuori Favara o peggio ancora a rivolgersi a specialisti privati. Ancora una volta il partito lancia un appello alle istituzioni locali, affinchè si possa riattivare questo servizio indispensabile per la città di Favara.


Il presidente del consiglio comunale di Porto Empedocle, Luigi Troja, ha avanzato la proposta di trasformare il gettone di presenza dei consiglieri in gettone di deliberazione. "Riteniamo - ha detto Troja - di dover dare un segnale forte alla città e alla politica e quindi vogliamo che il consigliere percepisca il gettone solo quando resta in aula e partecipa al voto". Della modifica al regolamento comunale si discuterà nella seduta convocata per domani sera.


E domani sera alle 19.30, l’agrigentino Daniele Magro, che nella trasmissione di raidue X Factor, ha superato ieri l’ulteriore prova, si esibisce al teatro “Pirandello”. Per iniziativa degli autori della stessa trasmissione “X Factorverrà organizzato un’incontro-concerto con la vecchia band del giovane agrigentino davanti ai suoi amici ed alla Città. L’ingresso è gratuito fino ad esaurimento dei posti.


 

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