Edizione del 10/02/2009

A cura della redazione giornalistica di Sicilia TV
Direttore Responsabile: Dario Broccio

 


DALLA REGIONE ARRIVA UN SECCO NO A CHI PAGA IL PIZZO O NON PRESENTA DENUCIA PER AVER RICEVUTO RICHIESTE IN TAL SENSO. A QUESTI L’ASSESSORE RUSSO CHIUDE LE PORTE DELLA REGIONE.

 

ADICONSUM AGRIGENTO, LANCIA UN ALLARME SULLA PRESENZA DI CAVI ELETTRICI A TERRA, NEL PIAZZALE UGO LA MALFA.

 

OGGI RICORRE LA GIORNATA DEL RICORDO DELLE VITTIME DELLE FOIBE. UN INCONTRO SI E’ SVOLTO ALL’ISTITUTO M.L.K. DI FAVARA.

 

 

PER LE DONNE OBESE, IL RISCHIO DI PARTORIRE UN BEBE’ DI BASSO PESO AUMENTA. UNO STUDIO E’ STATO FATTO DA UN GRUPPO DI SCIENZIATI AMERICANNI.


Chi paga il “pizzo” o non presenta denuncia per aver ricevuto richieste in tal senso o comunque cede a estorsioni di ogni genere non potrà avere rapporti contrattuali né con l’assessorato regionale alla Sanità né con le aziende sanitarie. Ad annunciarlo è l’assessore regionale alla sanità Massimo Russo. In caso di contratti già stipulati, dice Russo, sarà prevista la loro automatica e immediata risoluzione. Inoltre non potranno essere stipulati, contratti con coloro che sono sottoposti a misure di prevenzione o che hanno subito condanne passate in giudicato per gravi reati. L’assessore regionale alla Sanità, Massimo Russo, delinea un ruolo di primo piano della amministrazione sanitaria nel processo di contrasto alla criminalità organizzata e mafiosa. Lo fa con una direttiva inviata ai dirigenti generali della struttura e ai manager delle aziende sanitarie nella quale si sottolinea la necessità di inserire negli atti negoziali le cosiddette clausole di autotutela. “E’ un supplemento di rigore – ha spiegato Russo - che ritengo necessario e indifferibile per scoraggiare comportamenti illegali e per garantire la salvaguardia dell’interesse pubblico dalla possibile interferenza di chi opera in modo illecito o con comportamenti contrari alla legalità e alla trasparenza. Ho raccolto, conclude Russo, le tante istanze che in tal senso sono pervenute dalla società civile e dalle associazioni che rappresentano l’imprenditoria dell’isola.


I poliziotti della squadra mobile di Agrigento, ieri sera, hanno arrestato un extracomunitario di 32 anni Akomaro Sampsod, ghanese di 32 anni. L'extracomunitario è risultato essere inottemperante al decreto di espulsione emesso a suo carico nel settembre del 2005 dal prefetto della provincia di Caserta e di false dichiarazioni sull'identità personale.


Rapina alla banca Montepaschi di Siena di Licata. In due, con il volto coperto e con un taglierino in pugno, sono entrati in azione subito dopo l'apertura pomeridiana dell'istituto di credito. Sotto le minacce dei due rapinatori, gli impiegati della banca sono stati costretti a consegnare loro quanto vi fosse in cassa.  Il bottino, secondo una prima stima, ammonterebbe a circa 23 mila euro. I due arraffati i soldi sono scappati senza lasciare tracce dietro di se. Sul posto è giunta la polizia del locale commissariato, coordinato dal vice questore aggiunto Fatima Celona, che ha avviato i posti di blocco e le indagini.


L’Associazione Difesa Consumatori e Ambiente di Agrigento interviene sulla pericolosissima situazione per i visitatori e gli operatori commerciali di piazza Ugo la Malfa e lancia l’allarme che sarà  presentato un esposto denuncia all’Arma dei Carabinieri.  E’ da tempo, ormai,dice Alfonso Scanio di Adiconsum Agrigento,  che il problema della sicurezza suoi luoghi di lavoro e non solo è affrontato con fermezza dalla politica che con recenti provvedimenti normativi ha determinato l’inasprimento di sanzioni e pene nei confronti di quegli imprenditori che non rispetteranno gli standard di sicurezza sanciti dal D.Lgs.vo 626/94 e dalle successive modificazioni che sono sopravvenute nel corso di questi anni. Malgrado ciò, dice Scanio, le cosiddette “Morti bianche” continuano a riempire le pagine dei quotidiani e telegiornali. E’ di pochi giorni la notizia di un giovane ventiquattrenne di Campobello di Licata che è morto folgorato perché ha poggiato i piedi su un cavo elettrico scoperto mentre andava a prelevare il latte da un’azienda zootecnica per trasportarlo al caseificio del padre. I genitori piangono un figlio di 24 anni! Chi potrà mai colmare il vuoto lasciato dal loro ragazzo?  Ebbene, malgrado tali fatti,continua Adiconsum Agrigento, si realizzano centinaia di convegni,  di incontri sui problemi connessi alla sicurezza nei posti di lavoro e….. ad Agrigento come siamo messi a “Sicurezza”? Cosa fa il Comune per tutelare i propri cittadini, gli ospiti e gli operatori commerciali che in questi giorni hanno affollato le bancarelle di Piazzale La Malfa? Nella nota Scanio parla della gravità di cavi elettrici, presenti tra le bancarelle di Via Ugo La Malfa. Per scansarli dice, bisogna fare la gimkana, e per gli amministratori, è tutto normale. Forse la gente, dice Scanio, non comprende la gravità della situazione o forse è talmente abituata che ritiene che passeggiare sui cavi elettrici sia cosa particolarmente emozionante e, quindi, che si debba provare. Le foto, dice Scanio, sono state scattate venerdì sera 6 febbraio e non è il caso di commentarle. Adiconsum Agrigento, interpella anche i vigili urbani e il comune, assessorato al ramo. Cosa fanno loro per rivolgere il problema?.  Agrigento, dice Scanio, è una città strana dove tutti si lamentano per i problemi che l’attanagliano, i problemi dell’acqua, della tassa sui rifiuti…però nessuno agisce in modo positivo per risolvere i problemi. L’adiconsim Agrigento, con questa nota, vuole sensibilizzare non solo l’opinione pubblica ma anche gli amministratori ad aver maggior senso civico. Per garantire un futuro migliore alle generazioni future Adiconsum Agrigento, infine, intende farsi promotrice di una campagna di sensibilizzazione verso tale indecoroso e perdurante problema e non esiterà ad adire le competenti sedi legali per estirpare dalle fondamenta tale radicato malcostume.


Ed i lavoratori del sindacato italiano polizia locale proclamano lo stato di agotazione nel comune di Favara. I lavoratori lamentano malgrado le continue rivendicazioni, il mancato provvedimento alla remunerazione del servizio prestato nei festivi infrasettimanali dell’anno 2008 e 2009; del lavoro straordinario svolto dal mese di ottobre al mese di dicembre anno 2006; del lavoro straordinario svolto da Gennaio a Dicembre del 2007; del lavoro straordinario svolto nei mesi da settembre a Dicembre 2008 e dell’indennità di turnazione, reperibilità e festivi Novembre/Dicembre 2008 e Gennaio 2009. Considerato, che lo svolgimenoto di lavoro straordinario in continuità di servizio è obbligatorio solo in occasione di calamità naturali e comunque per eventi imprevisti e non programmati, dicono i rappresentati in qualità di R.S.A. ed R.S.U. rispettivamente Renato Bottone e Fabio Cucchiara, proclamano lo stato di agitazione. Pertanto, gli stessi, con decorrenza immediata, in occasione di eventi istituzionali, sportivi, ricreativi e di quant’altro sia previsto e programmabile, termineranno la loro attività lavorativa al normale orario di servizio. I due, in assenza di ulteriore riscontro, fanno sapere che  non escludono altre forme di protesta.


Oggi 10 febbraio si celebrerà la giornata della memoria per i martiri italiani, uccisi dai partigiani comunisti di Tito in Istria e Dalmazia, in quell’“epoca dei nazionalismi” – tra il Congresso di Vienna e la Seconda Guerra Mondiale -, quando motivi etnici e politici furono alla base dei cosiddetti “massacri delle foibe”. Nel corso di tale periodo furono distrutte innumerevoli le minoranze etniche, una tragedia che coinvolse decine di milioni di europei, provocando una mole abnorme di vittime. Oggi l’istituto m.l.k. di Favara li ha ricordati.


Non sono solo linea e salute a risentire dei chili di troppo. Per le donne 'extralarge' anche la gravidanza è più a rischio. Scienziati del Kings College di Londra hanno analizzato i dati di 385 donne obese in attesa del primo figlio, scoprendo che le future mamme obese o in sovrappeso presentavano tassi piu' alti di eclampsia e nascite premature rispetto a quelle con un peso nella norma. In particolare, per le obese e' risultato quasi doppio il pericolo di partorire un bebe' di basso peso (meno di 2,5 kg). I ricercatori, si legge in un giornale americano,  hanno anche prelevato campioni di sangue da 208 donne per ulteriori analisi. Dalla ricerca emerge poi che il 18,8% dei figli di mamme obese e' stato classificato come sottopeso alla nascita, contro il 10% dei bebe' di donne normopeso. Secondo Lucilla Poston del Kings College Hospital e del St. Thomas's Hospital, responsabile dello studio, "la nascita di un gran numero di bambini sottopeso e' inaspettata in questa popolazione, dato che l'obesita' e' piu' spesso associata alla nascita di piccoli in sovrappeso". Non solo. "L'alto numero di casi di pre-eclampsia scoperti in questo gruppo sono molto preoccupanti: questa e' una seria complicanza della gravidanza che, in casi estremi, puo' portare alla morte materna o fetale.. Insomma, "dobbiamo iniziare a considerare le prime gravidanze come un problema in piu' nelle donne obese, che sappiamo gia' essere maggiormente a rischio di complicazioni rispetto alle magre". I pericoli associati a parto prematuro e basso peso alla nascita includono "danno cerebrale, difficolta' respiratoria, problemi di apprendimento e grande vulnerabilita' alle infezioni".


E adesso alcune notizie che riguardano il comune di Agrigento.

Sarà ripristinato a breve il servizio di riscaldamento nel plesso “Kolbe”. L’amministrazione comunale ha provveduto a liquidare, alla ditta incaricata del servizio, le fatture relative alla fornitura del metano.

 

Ed Entro il 9 Marzo, tutti i cittadini degli altri stati dell’Unione Europea potranno presentare, presso l’ufficio elettorale del Comune di Agrigento, sito al palazzo dell’ex tribunale di Via Atenea, la domanda per l’ammissione al voto per l’elezione del Parlamento Europeo fissata per il 6 e 7 giugno.

 

Fino al 15 di febbraio, è ospite presso il foyer del teatro Pirandello la mostra fotografica Popolo curata da Luca Cosentino e Viviana Di Nunno.


“Una finestra sull’orizzonte”: questo il titolo della raccolta di poesie per l’esordio letterario di Caterina Gullo Meloni, insegnante in pensione,nata a Chiusa Sclafani in provincia di Palermo, ma residente ormai da molto tempo ad Agrigento. Il libro, edito nei giorni scorsi, racchiude ben 150 liriche grazie alle quali la poetessa, descrive, tutto un “orizzonte” esistenziale (e spesso autobiografico) tradotto in versi per descrivere al meglio i luoghi, le persone, le emozioni e le atmosfere di tutta una vita e per testimoniare, sempre a chiare lettere, profondità di affetti familiari, amore e protezione per tutti i bambini.  Il volume, con la prefazione del Prof. Nuccio Mula, sarà ufficialmente presentato in primavera ad Agrigento.


Ed il comune di Racalmuto, in vista del carnevale, ha avviato su tutto il territorio di competenza, interventi di manutenzione straordinaria nel centro abitato con pitturazione di ringhiere, sistemazione dei parchi giochi, segnaletica stradale e pulizia straordinaria di ville e giardini. Il carnevale racalmutese, dicono il sindaco Salvatore Petrotto e l’assessore Luigi Lo Bello vanta una tradizione oramai di grande richiamo turistico ed è per questo che il Comune non vuole farsi trovare impreparato all’evento.


 

Fine di questa edizione di SICILIA TV NOTIZIARIO

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