Durante l’attività di indagine che ha portato all’arresto dell’ex assessore di Naro, Francesco Lisinicchia, sarebbe emerso anche un presunto episodio che coinvolge il sindaco narese Calogero Cremona. Il primo cittadino avrebbe utilizzato un operaio dipendente della ditta che aveva vinto l’appalto per la raccolta differenziata a Naro per pulire la propria casa dal fango.
“Sbuca” fuori anche il nominativo del sindaco narese Calogero Cremona tra gli indagati nella stessa inchiesta che recentemente ha portato all’arresto dell’ex assessore comunale di Naro Francesco Lisinicchia.
Quest’ultimo è accusato di avere fatto pressioni nei confronti di un imprenditore, che si è aggiudicato il servizio della nettezza urbana nella città barocca, al fine di indurlo alla stipula di un contratto con un istituto di vigilanza del palermitano del quale lo stesso Lisinicchia è dipendente e responsabile di zona.
Per il 49enne, appena due giorni fa, il gip ha sostituito gli arresti domiciliari con l’obbligo di firma per tre volte a settimana. Decisione presa in quanto il giudice ha ritenuto affievolite le esigenze cautelari dato che nelle scorse settimane, prima ancora dell’arresto, il sindaco Cremona aveva revocato le deleghe a Lisinicchia, facendolo uscire dalla Giunta comunale.
Durante l’attività investigativa i carabinieri, coordinati dal capitano Francesco Lucarelli, comandante della compagnia di Licata, avrebbero scoperto anche delle presunte condotte illecite proprio da parte del sindaco Calogero Cremona. Vicende che però sarebbero scollegate da quella che ha coinvolto Lisinicchia.
Al primo cittadino verrebbe contestato di avere ordinato a un operaio, dipendente dell’azienda che si occupava di nettezza urbana per conto del Comune, di sgombrare il fango che si era accumulato nella sua casa di campagna a seguito di abbondanti piogge, utilizzando illecitamente un mezzo del Comune di Naro. Il presunto episodio contestato risalirebbe allo scorso 24 ottobre.
Inoltre, durante le operazioni di pulizia, si sarebbe danneggiata una ruota del bobcat comunale. Ruota che sarebbe stata sostituita a spese dell’Ente pubblico.
Sia al sindaco che all’operaio sarebbe già stato notificato l’avviso di conclusione delle indagini. A coordinare l’inchiesta il procuratore aggiunto Salvatore Vella e il pubblico ministero Chiara Bisso. Sia il sindaco Calogero Cremona che l’operaio, Antonino Cristi, 48 anni, sarebbero indagati per concorso in peculato d’uso, il primo cittadino anche per abuso d’ufficio.
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